Film > Pirati dei caraibi
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Autore: fiphina    22/03/2017    1 recensioni
(In revisione)
L'affascinante ed iconico Capitano Jack Sparrow stavolta è alle prese con il disperato tentativo di riportare la sua amata Perla Nera alle sue dimensioni originali, dopo che Barbanera l'aveva rinchiusa in una bottiglia. Come di consueto in tutte le sue avventure, ormai, questa impresa per il vecchio zio Jack non si rivelerà affatto " tutta rose e fiori", o se vogliamo dirlo in termini pirateschi: "tutta rum e donnicciole"! E se per Jack i guai non sono mai pochi, cosa accadrebbe se arrivasse anche a perdere la testa per la bella figlia di un certo celebre pirata di sua conoscenza?
Una sottospecie di seguito del quarto capitolo, in occasione dell'uscita del quinto film che sto aspettando come l'acqua! Non mi uccidete, è la mia prima fanfic su questo fandom!!
"Beviamoci su!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio, Pintel, Raghetti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo otto: 

Caro papà

 

 

Barbossa era senza parole per la prima volta nella sua vita. Tutto ma non quello, tutto ma non quello, continuava a ripetergli il cervello. 
La sorpresa fece rimanere di stucco anche Rain -Cosa...?- boccheggiò. 
-Che mi si perdesse anche l'altra gamba all'istante- sentenziò Hector. 
-Dopo come cammini?- disse tra l'ironico ed il serio Jack, di lui però si udì solo la voce dato che si era nascosto dietro la ragazza e Gibbs.
Tuttavia nessuno sembrò fare caso alle sue solite stupidaggini. 
-Rain!- continuò l'altro pirata. 
Fu a quel punto che Sparrow sbucò solo con la testa -Vi conoscete?- chiese, esibendo un sorrisino a trentadue denti. 
-Jack lui è mio padre- rispose la ragazza, non sapendo come comportarsi. 
Il bel capitano a quelle parole si strozzò con la sua stessa aria. Non si poté dire che anche il mastro non fece lo stesso.
-Padre... intendi padre, padre?- 
-Certo!- 
-Sparrow, nella mia cabina, subito!- ordinò Barbossa. -L'altro in cella- 
-In cabina no, l'ultima volta che sono stato convocato in una cabina non è andata molto bene!- protestò Jack, diretto. 
-Anche per me, in cella intendo- piagniucolò il compare. 
-Un momento, vi conoscete tutti?- intervenne Rain, non capendoci più nulla. 
-Fila in cabina, ora! Altrimenti stavolta ti andrà peggio!- 
Vedendo gli sguardi quasi omicidi della ragazza e del suo ex arcinemico, il pirata decise che era meglio obbedire. 
-Mi è venuta voglia di andare in cabina, sapete?- 
-Sto provando una certa simpatia per le prigioni- aggiunse Gibbs. 
Quando furono soli, padre e figlia riuscirono ad avere una conversazione decente.
-Figlia, una cosa... ma tra tutti i malviventi che esistono, proprio questi due dovevi scegliere?- 
-Anche tu mi devi delle spiegazioni, padre- 
Hector riconobbe la verità in quella breve frase, purtroppo. 
-Quindi tu facevi parte della ciurma di Jack, e poi ti sei ammutinato?- ripeté Rain, mentre camminava col padre sul ponte della nave. 
-Precisamente- 
-Pirati...- ridacchiò lei. 
Poi la domanda le sorse spontanea; si fermò ad certo punto. 
-Padre, come avete perso la gamba? Ha a che fare con la nave in bottiglia, vero?- 
Barbossa abbassò il capo, gettando una rapida occhiata alla gamba di legno che gli riportava alla mente alcuni dei peggiori ricordi. 
-È stato Barbanera ha togliermi la nave per cui avrei dato persino la vita, in questo caso un arto- spiegò amaramente e con disprezzo. 
La giovane rabbrividì a quelle parole: il padre doveva aver sofferto molto. 
-Non ho idea di dove sia la Perla, ora- concluse rassegnato. 
-Se vi dicessi che so dove si trovi? E che esista una possibilità per farla tornare al suo splendore?- ribadì Rain, accendendosi di speranza. 
Hector per un attimo si illuminò. 
-Però! Mi dovete promettere che se ve lo dico e se l'impresa va a buon fine, lascerete la Perla al suo legittimo capitano: Jack Sparrow!- 
Queste erano le serie condizioni imposte dalla ragazza, e, seppur scomode, Barbossa le accettò. 
-Non comportatevi come il pirata che siete, padre, almeno con la vostra unica figlia. Ve lo chiedo per favore- 
-Hai la mia parola, Rain...-
Non stava bluffando: lei era la cosa più cara che aveva e l'averla lasciata anni prima da bambina, era la dimostrazione di proteggerla da una vita fatta di pirati, battaglie e strani esseri marini. 
-Solo se starai alla larga da quell'ubriacone, e purtroppo, riconosco, geniale, pirata- aggiunse, ponendo anche le proprie regole, facendola ridere solo per nascondere l'agitazione dovuta al ricordo degli, accidentali e non, sbaciucchiamenti con il capitano. 
-Suppongo conosciate la leggenda dell'isola fantasma...- iniziò. 
-Barbossa...- sbuffò Gibbs. 
-Dovunque si va lo si incontra sempre.- 
Jack non rispondeva: era rannicchiato con la schiena al muro e con entrambe le mani faceva dondolare la Perla come fosse, appunto, una nave in bottiglia. 
L'amico lo affiancò -Pensi di dirlo al buon vecchio Hector?- gli domandò. 
-E perché dovrei farlo- 
-Da una parte hai ragione... ma conta il fatto che non siamo più a corto di una nave e potrebbe essere una garanzia- 
Il capitano ci rifletté, e si posizionò frontalmente all'altro pirata. 
-L'avrei fatto se non avessi scoperto quel piccolissimo famigliarissimo dettaglio sulla graziosa damigella- 
Dopodiché tornò a giocare con la bottiglia. 
-Scusa Jack, ma perché quello che abbiamo scoperto sulla ragazza dovrebbe risultare un problema?- Gibbs non riusciva a spiegarselo, ma poi gli venne una strana ipotesi, ma trattandosi del capitano Jack Sparrow, tutto era possibile. 
-Ti sei preso una cotta per lei?- 
-Io?- finse di stupirsi Sparrow.
-Proprio tu!- 
-Scherzi, forse? Amico, ricorda che con le donne meno ci hai a che fare e meglio è! Devo ribadirti tutte le mie esperienze, forse?- 
-Direi che è meglio di no...- tagliò corto il mastro. 
-Forse è meglio se ci ripenso sul fatto di fare nuovi accordi con il caro papà- dedusse alla fine Jack.

Barbossa era senza parole per la prima volta nella sua vita. Tutto ma non quello, tutto ma non quello, continuava a ripetergli il cervello. 

La sorpresa fece rimanere di stucco anche Rain -Cosa...?- boccheggiò. 

-Che mi si perdesse anche l'altra gamba all'istante- sentenziò Hector. 

-Dopo come cammini?- disse tra l'ironico ed il serio Jack, di lui però si udì solo la voce dato che si era nascosto dietro la ragazza e Gibbs.

Tuttavia nessuno sembrò fare caso alle sue solite stupidaggini. 
-Rain!- continuò l'altro pirata. 

Fu a quel punto che Sparrow sbucò solo con la testa -Vi conoscete?- chiese, esibendo un sorrisino a trentadue denti. 

-Jack lui è mio padre- rispose la ragazza, non sapendo come comportarsi. 
Il bel capitano a quelle parole si strozzò con la sua stessa aria. Non si poté dire che anche il mastro non fece lo stesso.

-Padre... intendi padre, padre?- 

-Certo!- 

-Sparrow, nella mia cabina, subito!- ordinò Barbossa. -L'altro in cella- 

-In cabina no, l'ultima volta che sono stato convocato in una cabina non è andata molto bene!- protestò Jack, diretto. 

-Anche per me, in cella intendo- piagniucolò il compare. 

-Un momento, vi conoscete tutti?- intervenne Rain, non capendoci più nulla. 
-Fila in cabina, ora! Altrimenti stavolta ti andrà peggio!- 

Vedendo gli sguardi quasi omicidi della ragazza e del suo ex arcinemico, il pirata decise che era meglio obbedire. 

-Mi è venuta voglia di andare in cabina, sapete?- 

-Sto provando una certa simpatia per le prigioni- aggiunse Gibbs. 


Quando furono soli, padre e figlia riuscirono ad avere una conversazione decente.

-Figlia, una cosa... ma tra tutti i malviventi che esistono, proprio questi due dovevi scegliere?- 

-Anche tu mi devi delle spiegazioni, padre- 

Hector riconobbe la verità in quella breve frase, purtroppo. 

-Quindi tu facevi parte della ciurma di Jack, e poi ti sei ammutinato?- ripeté

Rain, mentre camminava col padre sul ponte della nave. 

-Precisamente- 

-Pirati...- ridacchiò lei. 

Poi la domanda le sorse spontanea; si fermò ad certo punto. 

-Padre, come avete perso la gamba? Ha a che fare con la nave in bottiglia, vero?- 

Barbossa abbassò il capo, gettando una rapida occhiata alla gamba di legno che gli riportava alla mente alcuni dei peggiori ricordi. 

-È stato Barbanera ha togliermi la nave per cui avrei dato persino la vita, in questo caso un arto- spiegò amaramente e con disprezzo. 

La giovane rabbrividì a quelle parole: il padre doveva aver sofferto molto. 

-Non ho idea di dove sia la Perla, ora- concluse rassegnato. 

-Se vi dicessi che so dove si trovi? E che esista una possibilità per farla tornare al suo splendore?- ribadì Rain, accendendosi di speranza. 

Hector per un attimo si illuminò. 

-Però! Mi dovete promettere che se ve lo dico e se l'impresa va a buon fine, lascerete la Perla al suo legittimo capitano: Jack Sparrow!- 

Queste erano le serie condizioni imposte dalla ragazza, e, seppur scomode, Barbossa le accettò. 

-Non comportatevi come il pirata che siete, padre, almeno con la vostra unica figlia. Ve lo chiedo per favore- 

-Hai la mia parola, Rain...-

Non stava bluffando: lei era la cosa più cara che aveva e l'averla lasciata anni prima da bambina, era la dimostrazione di proteggerla da una vita fatta di pirati, battaglie e strani esseri marini. 

-Solo se starai alla larga da quell'ubriacone, e purtroppo, riconosco, geniale, pirata- aggiunse, ponendo anche le proprie regole, facendola ridere solo per nascondere l'agitazione dovuta al ricordo degli, accidentali e non, sbaciucchiamenti con il capitano.

-Suppongo conosciate la leggenda dell'isola fantasma...- iniziò. 


-Barbossa...- sbuffò Gibbs. 

-Dovunque si va lo si incontra sempre.- 

Jack non rispondeva: era rannicchiato con la schiena al muro e con entrambe le mani faceva dondolare la Perla come fosse, appunto, una nave in bottiglia. 

L'amico lo affiancò -Pensi di dirlo al buon vecchio Hector?- gli domandò. 

-E perché dovrei farlo- 

-Da una parte hai ragione... ma conta il fatto che non siamo più a corto di una nave e potrebbe essere una garanzia- 

Il capitano ci rifletté, e si posizionò frontalmente all'altro pirata. 

-L'avrei fatto se non avessi scoperto quel piccolissimo famigliarissimo dettaglio sulla graziosa damigella- 

Dopodiché tornò a giocare con la bottiglia. 

-Scusa Jack, ma perché quello che abbiamo scoperto sulla ragazza dovrebbe risultare un problema?- Gibbs non riusciva a spiegarselo, ma poi gli venne una strana ipotesi, ma trattandosi del capitano Jack Sparrow, tutto era possibile. 

-Ti sei preso una cotta per lei?- 

-Io?- finse di stupirsi Sparrow.

-Proprio tu!- 

-Scherzi, forse? Amico, ricorda che con le donne meno ci hai a che fare e meglio è! Devo ribadirti tutte le mie esperienze, forse?- 

-Direi che è meglio di no...- tagliò corto il mastro. 

-Forse è meglio se ci ripenso sul fatto di fare nuovi accordi con il caro papà- dedusse alla fine Jack.



 

   
 
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