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Autore: Vavi_14    23/03/2017    4 recensioni
Piccole scene rubate dalla vita di sette giovani trainee che aspirano a diventare idol.
◊È un torneo di sopravvivenza dove solo i vincitori vanno avanti◊
______________
Dal cap VIII. #pizza
[…]Oltre gli schiamazzi degli attori, si sente solo il respiro pesante di Taehyung e quello di Yoongi, assieme agli sbuffi intermittenti di Jungkook, che ogni tanto lascia ciondolare la testa per poi risvegliarsi all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata divertita e intenerita da parte di Jimin.
«Ragazzi, io ho fame».
In quel momento, le teste di tutti – tranne quella di Yoongi – si voltano contemporaneamente verso il criminale che ha osato pronunciare una frase tanto sconsiderata. Sono le undici e mezza di notte, hanno già consumato i loro panini qualche ora prima, perché mai uscirsene con un’affermazione che ha dell’utopico?
A parlare è stato Taehyung e Jimin ancora non si capacita di come abbia fatto a svegliarsi, mettere in moto i neuroni, captare gli stimoli del proprio stomaco e convertirli in parole nel giro di un secondo.
[…]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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XII. Carta igienica









 
Namjoon cerca di non farsi prendere dal panico quando, per la trecentesima volta nell’arco della settimana, al posto di un soffice rotolo di veli bianchi, scorge, appeso alla parete, un insignificante cilindro in cartone duro.
«Ma perché non si ricordano mai di sostituirlo» borbotta tra sé e sé, sbuffando e ricercando, con la mano, un rotolo nuovo nel cassetto di un mobile lì accanto. Se non altro, pensa, mentre rovista e si punge con qualcosa di appuntito, Jin ha avuto la premura di trovare quel piccolo spazio e organizzarlo in modo da avere sempre la riserva a portata di mano. Dopo aver fatto cadere due o tre boccette, intruppato forse una saponetta ancora incartata, e fatto cadere a terra qualcosa di estremamente delicato, però, Namjoon si accorge con orrore che la riserva, in realtà, non c’è più.
«No..» sbuffa di nuovo, sporgendosi un poco, il minimo indispensabile per poter rovistare meglio, ma tutto ciò che ottiene è una cascata di campioncini di profumi che si rovesciano silenziosamente sul tappeto del bagno.
«Ah, Jungkook, che cavolo-». Non può allungare ancora la mano, né alzarsi e rimediare in qualche modo alla confusione che ha appena creato.

«Namjoon-ah, che stai combinando? Jimin ha riordinato ieri, se fai qualche casino rimetti apposto».

Seokjin ha uno straccio per la polvere in mano e gli sta parlando dal buco della serratura. Hoseok passa di là e se ne appropria, continuando ciò che il più grande ha iniziato senza fare troppe domande; se non altro, vivendo tutti assieme, hanno presto imparato a coordinarsi l’un l’altro, dividendosi equamente le faccende da sbrigare. Beh, più o meno, quando Jungkook e Taehyung non decidono di piazzarsi davanti al portatile per sfidarsi a qualche strano videogioco sparatutto.
Namjoon avrebbe volentieri fatto a meno di condividere il suo cruccio con Jin, ma al momento pare essere il suo unico tramite con il mondo esterno.
«È finita la carta» dice solo, il timbro vacilla tra l’afflitto e l’imbarazzato.
Jin rimane un attimo in silenzio, e Namjoon si chiede se abbia deliberatamente deciso di ignorarlo e lasciarlo a marcire lì dentro per il resto dei suoi giorni, quando ode finalmente una replica alla sua affermazione.
«Non ne abbiamo più neanche nell’armadio. Credo siano finiti pure i tovaglioli…» Jin parla lentamente e con cautela, perché man mano che spiega a Namjoon la situazione, si rende conto di quanto in effetti stia avendo dell’assurdo.
«I fazzoletti?» domanda Namjoon, anche se le sue speranze stanno cominciando a svanire.
«Se quando dico che bisogna scendere a fare la spesa mi deste retta…» lo rimprovera a quel punto Jin, sospirando e cercando, nella sua testa, una rapida soluzione al problema. Senza avvertire Namjoon si allontana, raggiungendo i compagni in salotto; la scena che gli si para davanti non lo incoraggia affatto ad iniziare il discorso. Jungkook è seduto a terra, con le gambe incrociate e il portatile in equilibrio sulle ginocchia, mentre Taehyung è dietro di lui, con il mento infossato nella sua spalla, l’indice della mano destra sollevato e gli occhi grandi attenti a seguire i movimenti delle figure sullo schermo. Jimin è seduto al lato opposto assieme ad Hoseok e al suo panno cattura polvere, entrambi guardano il monitor con le labbra socchiuse e lievemente tirate in un sorriso. Yoongi invece, il colpevole di aver scaricato quella mostruosità per tenere “buoni” i più piccoli, dorme beato sul morbido divano e, dato che non sembra reagire nemmeno alle urla forsennate degli altri, Jin immagina che sicuramente non potrà contare su di lui. In fondo, un po’ gli dispiace interrompere quel raro momento di svago - anche se sa che il dormitorio è sottosopra - ma una specie di grugnito proveniente dal bagno, molto somigliante ad un “Hyung, il mio culo sta cambiando forma, sbrigati!”, lo convince definitivamente a chiudere quella faccenda il prima possibile.
«Ragazzi, serve la carta igienica. Visto che non state facendo niente, qualcuno di voi scenda a comprarla prima delle prove del pomeriggio».
In quell’esatto momento tutti alzano il capo per guardare il più grande – Jungkook con qualche secondo di ritardo, giusto il tempo di mettere il gioco in pausa.
«Come è finita? Ma se qualche ora fa era quasi pieno il rotolo!» Jimin ricorda benissimo di averlo visto al suo posto, immacolato, quando è entrato per lavarsi le mani prima del pranzo.
«Anche la settimana scorsa è successa la stessa cosa» commenta Taehyung, guardando il coetaneo.
«Ci sono i fazzoletti, Jin hyung». Jungkook alza le spalle, impaziente di tornare al suo turno di gioco.
Seokjin incrocia le braccia. «No che non ci sono. Avete finito pure quelli».
«Taehyung, non sei stato male con la pancia due giorni fa?» Hoseok ottiene l’attenzione del diretto interessato, che lo fissa in modo piuttosto stralunato.
«Sì ma si è trattato di un pomeriggio, non ho mica consumato un intero rotolo».
«Jungkookie, ti è tornata la rinite?» Jimin guarda il più piccolo, che gli risponde scuotendo il capo.
«No, sto bene».
«Ma allora chi-»
«Oh avanti, non venite a raccontarmi che la utilizzate per fare la cartapesta, per favore. Qua siamo tutti adulti e vaccinati». Beh, più o meno.
«Cos-!?» Jimin viene preso in contro piede dall’accusa inaspettata di Seokjin.
«Ma che dici, hyung!» Hoseok ridacchia in modo nervoso, anche lui decisamente allibito per un’affermazione così disinibita: il più grande dev’essere proprio su di giri.
«Allora il colpevole è Jungkook» sentenzia convinto Taehyung, che invece non sembra in alcun modo turbato dalle parole di Seokjin. «È lui nell’età dello sviluppo». È talmente soddisfatto dell’assurda logica di ciò che ha detto che Hoseok non può fare a meno di scoppiare a ridere di gusto.
«Cosa c’entra?!» sbotta Jungkook, mollando una pacca sulla spalla del più grande, decisamente imbarazzato e sulla difensiva. Jimin crede che non sia il caso di seguire Hoseok e Taehyung in quel teatrino, visto che il più piccolo è in evidente difficoltà, eppure, proprio quando è sul punto di unirsi a loro – anche perché lo sguardo esasperato di Seokjin non ha prezzo – Jungkook decide inaspettatamente di lanciargli un colpo basso.
«Se la mettiamo così, prendetevela con Jimin hyung, è lui che passa più tempo al bagno».
Jimin crede di esser sbiancato all’improvviso. La dolce innocenza di Jungkook sta diminuendo in modo proporzionale all’aumentare della sua massa muscolare. «Aish! Ti pare questo il modo di rivolgerti a un tuo hyung
«Però è vero!»
Taehyung, ovviamente, rincara l’accusa, e Seokjin pensa che sarà meglio interromperli prima che ciò che ha detto finisca per ritorcersi pure contro di lui. Sta per fermare le proteste di Jimin, quando Yoongi irrompe sulla scena con un enorme sbadiglio annoiato e una delle sue più belle espressioni imbronciate dipinta sul volto stanco. «Io vado a farmi un giro». Yoongi adora dormire, ma un sonno agitato può farlo innervosire più di ogni altra cosa: meglio allontanarsi e cambiare aria. Rimangono tutti a scrutarlo per un po’, guardandolo mentre si alza e va a recuperare le sue scarpe; persino Seokjin mantiene il silenzio, almeno fino a quando Taehyung decide di provare a fare a modo suo.
«Hyung, visto che esci, ti spiacerebbe comprare la carta igienica? Non ne abbiamo più nel dormitorio».
Una richiesta. Semplice, concisa, educata.
A Yoongi. A Yoongi appena alzato, nervoso e con la luna storta.
Jungkook vorrebbe che il display del computer lo risucchiasse in quello stesso istante. Jimin lancia un’occhiataccia al coetaneo e il sorriso sulle labbra di Hoseok sparisce in modo graduale.
Ma è la risposta di Yoongi a fare da ciliegina sulla torta.
«Ah, sempre la stessa storia. D’accordo, ma prendo quella economica al discount» .
Come se all’improvviso tutto si fosse fermato, Yoongi può uscire di casa indisturbato, forse un tantino perplesso da quell'atmosfera improvvisamente tranquilla, ma tutto sommato rincuorato.
Dopotutto, difficilmente qualcuno sospetterà che sia stato proprio lui a finire l'ultimo rotolo, dimenticandosi di avvertire.
 
 
 







 

 
«Namjoon, qualche minuto ancora. È appena sceso Yoongi».

«Sarà meglio per te che esca di qui ancora sulle mie gambe, hyung».

«Lo sai qual è il colmo per uno zoppo

«Dacci un taglio».

 
 
 
 
 










 ________
 
Se dopo questo capitolo qualcuno deciderà di smettere di leggere la raccolta lo capisco, non vi preoccupate. E’ solo che avevo parlato di un possibile prompt carta igienica in una scorsa risposta ad una recensione e, beh, mi era rimasto il pallino: sappiate solo che, nella mia testa, doveva esserci Namjoon chiuso al bagno con il rotolo finito, il resto è venuto da sé.

Lo so che dall’introduzione vi aspettavate una raccolta seria. Ma io sono un po’ fuori di testa e le mie storie riflettono i miei sbalzi d’umore: quindi questo è quanto! XD

Evaporo prima che qualcuno mi lanci qualcosa…


Grazie♥


 
Vavi
  
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