Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: krys    26/03/2017    2 recensioni
Spin-off di NOTTI MAGICHE, dove ritroveremo nuovi personaggi che già conoscete ed anche altri, ma non temete anche se non parleremo esattamente di loro Tsubasa, Sanae e gli altri verranno a trovarci ogni tanto. Se siete un po' curiosi di vedere di che si tratta, fermatevi a leggere
Dal 1° capitolo
“Kazuki …”
“Sì … Atsushi?”
“Ora che ci penso … tu sei bella sempre, non solo quando sei imbarazzata!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Nakazawa, Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La cena era andata benissimo, Kazuki aveva passato il tempo giocando con Hayate e Daibu, che ormai avevano otto anni e continuavano a prenderla in giro perché, secondo loro, doveva per forza fidanzarsi con almeno uno dei loro zii, inutile dire ch’era diventata rossa come un peperone suscitando l’ilarità generale.

Anche se era sera inoltrata, il tutto si concluse con una partitella … Tsubasa, Daichi e Hayate contro Atsushi, Kazuki, Sanae e Daibu finita in parità.

L’indomani mattina la famiglia Ozora al completo sarebbe ripartita, portandosi con se Atsushi e Daichi, che avrebbero passato qualche giorno a Barcellona prima di recarsi a Parigi.

Il momento dei saluti si stava avvicinando sempre di più e Kazuki, anche se cercava di non darlo a vedere, soffriva terribilmente.

L’unica che se ne accorse fu Sanae, che le chiese di raggiungerla in quella che una volta era stata la camera di Tsubasa, con la scusa di aiutarla.

La cosa però non era sfuggita ai due Ozora ed al fratello della cantante, che decisero di seguirle di nascosto, approfittando della confusione che stavano facendo i gemelli.

“Eccomi Sanae, dimmi di cosa hai bisogno?”

“Di nulla in particolare in realtà, solo di parlare un po’ con te.”

“Di parlare con me?! Ma giù ci stanno aspettando e la tua famiglia vorrà stare un po’ con te visto che ti sei fermata solo un paio di giorni e domani ripartite.”

“Non ci vorrà molto, o meglio dipende da te, da quando ti deciderai a parlarmi”

“Di cosa dovremmo parlare scusa?”

“Di quello che provi, di come ti senti davvero al fatto che domani mio fratello e Daichi partiranno e non sai quando potrai rivederli … Cosa credi che non sappia come ti senti davvero? Credi che non riesca a percepire il senso di vuoto ed il freddo che in realtà cela il tuo cuore, dietro quella maschera fatta di sorrisi? Credi che non riesca a percepire il senso di solitudine ed abbandono che ti sta avvolgendo adesso? Se credi davvero tutte queste cose, ti sbagli di grosso Kazuki … Tu non hai idea per quanto tempo io mia sentita così ogni volta che vedevo Tsubasa prendere un aereo.”

La giovane Kanda non riuscì più a reggere il peso di quelle parole, si gettò letteralmente tra le braccia della ex Manager e pianse, pianse tutte le lacrime che non aveva mai pianto in vita sua, pianse così violentemente che il suo petto sembrava sgretolarsi ad ogni singhiozzo ed il cuore di Atsushi e Daichi con lui, mentre Tsubasa poggiava una mano sulla spalla di entrambi cercando di dar loro la forza per affrontare quel tremendo distacco.

Intanto Sanae continuava ad accarezzarle i capelli, ma Kazuki non la smetteva più di piangere, non parlava, non riusciva neanche ad emettere un suono, poi ad un tratto mentre i due ragazzi stavano asciugando a loro volta le lacrime che non erano riusciti a trattenere, lei si calmò e con tono atono iniziò a parlare.

“La verità mi chiedi? Come se tu non lo sapessi eh Sanae? La verità è che mi mancheranno da morire, che loro sono stati tutto per me in questi miei primi anni di libertà: fratelli maggiori, migliori amici, confidenti, supporter, cavalieri … Grazie a loro ho imparato sentimenti come:  perseveranza, sincerità, determinazione, amicizia … amore. Come potrò andare avanti senza di loro? Come potrò riuscire a girare per la scuola e non vedere più i loro sorrisi, o i loro sguardi? Da chi andrò, se avrò bisogno di un consiglio? Sono felicissima per loro non fraintendermi, auguro loro molto di più di quello che si aspettano, perché se lo meritano e perché sono davvero dei campioni! Credimi li ho visti giocare per anni, li ho visti misurarsi con avversari molto più bravi di loro sulla carta e li ho visti vincere! Così come li ho visti abbattersi a volte, perché i loro risultati non erano mai abbastanza per poter eguagliare il grande Tsubasa Ozora, specialmente nel caso di Daichi, i continui paragoni con lui erano all'ordine del giorno. Si sono allenati sempre, fino allo sfinimento pur di migliorare, non si sono mai arresi. Tuttavia non riesco a togliermi questa angoscia che parte dal petto ed arriva allo stomaco, è una sensazione orribile Sanae, aiutami a mandarla via te ne prego! Anche tu … anche tu ti sentivi così Sanae? Anche tu sentivi tutta questa disperazione ogni volta che Tsubasa partiva ed andava lontano da te?”
 
“Si Kazuki … mi sentivo esattamente così! Purtroppo però non ho un modo per mandare via la tua sofferenza, posso dirti che all’inizio sarà tremendo, ma che con il passare del tempo imparerai a conviverci, che devi trovare la forza dentro di te per farcela ed io sono sicura che ci riuscirai … Dopo tutto potrete sentirvi ed anche vedervi grazie alle videochiamate, in questo modo ti sembreranno un po’ meno lontani e poi nessuno ti vieta, appena potrai, di andarli a trovare.”

“Si hai ragione! Sai ho promesso ad Atsushi che avrei seguito la mia strada e che non avrei permesso mai a nessuno di annullarmi, mentre a Daichi ho promesso che sarai stata forte e che non mi sarei mai arresa. Beh ti prometto che sarà quello che farò, mi impegnerò nello studio e nel karate, continuerò ad allenarmi per migliorare e diventare una campionessa in questa disciplina, esattamente come loro lo diventeranno nel calcio. Non mi arrenderò fino a quando non avrò raggiunto il mio obbiettivo e quando ci rincotreremo saranno orgogliosi di me!”

“Ne sono sicura, anche se devo dire che se conosco bene mio fratello e mio cognato sono già molto orgogliosi di te! Ti senti meglio ora? Che dici torniamo giù?”

“Si grazie sto moto meglio adesso!”

Intanto Tsubasa riaccompagnò giù i ragazzi, in modo che Sanae e Kazuki non si accorgessero di nulla, il problema era che i due giovani erano sconvolti dallo sfogo dell’amica e si sentivano tremendamente in colpa per la sofferenza che le stavano causando.

“Basta ragazzi! E’ inutile che vi tormentiate, la vita è fatta di scelte e di sacrifici!”

“Ma Tsubasa hai visto quanto soffriva Kazuki ed è solo per colpa nostra …”

“Daichi, prima o poi sarebbe dovuto accadere comunque. State crescendo e ciascuno di voi avrebbe comunque intrapreso la propria strada, tu ed Atsushi avete solo anticipato un po’ i tempi”

“Sarà come dici tu Tsubasa, ma io non ce la faccio a vederla soffrire così, io non riesco a sopportare di vederla stare male. Come ci sei riuscito tu con mia sorella all’epoca? Come hai fatto a partire a cuor leggero e non sentirti uno schifo tutte le volte che la lasciavi da sola? Dimmi come hai fatto ti prego?”

“Credi davvero che partissi a cuor leggero Atsushi? Credi davvero che non soffrissi ogni volta che dovevo separarmi da lei? Ti svelo un segreto … ogni volta che partivo lasciavo a Sanae un pezzo del mio cuore e della mia anima. La sua foto era la prima cosa su cui poggiavo lo sguardo al mio risveglio alla mattina e l’ultimo alla sera prima di dormire e poi appena potevo la chiamavo o le scrivevo via chat. Sono stati cinque anni durissimi, lontani da lei e da tutta la mia famiglia, ma non mi sono mai arreso. Avevo promesso ad Anego che avrei realizzato il mio sogno e sarei tornato da lei solo quando fossi diventato un calciatore professionista ed è quello che ho fatto. Kazuki vi ha fatto delle promesse solenni e da quello che ho visto, è molto determinata nel rispettarle ed adempierle, perché non fate la stessa cosa voi per lei?”

“Si Atsushi, Tsubasa ha ragione! Ora è Kazuki che ha bisogno d’aiuto e quindi noi dobbiamo essere forti ed aiutarla nel distacco …”

“Eccoci qui!”

“Ehi sorellona dov’eravate finite?” Disse Atsushi facendo finta di nulla

“Da nessuna parte ci siamo perse a parlare di cose di donne, non è vero Kazuki?”

“Si ragazzi, Sanae è stata davvero illuminante”  Disse la giovane Kanda sorridendo

Il resto della serata era passata tra giochi, ricordi e sorrisi.

I membri dei KASHIT GO si ritirarono in albergo, la famiglia Kanda tornò a casa, mentre i ragazzi si erano dati appuntamento in aeroporto per salutarsi.

Il pomeriggio seguente i coniugi Kanda erano a lavoro, quindi Kazuki si recò a Nerima con la famiglia Nakazawa, e sarebbe rientrata con loro e la Sig.ra Ozora.

Il momento dei saluti fu commuovente … Quando arrivò ad abbracciare Daichi, Kazuki non poté fare a meno di pensare che il suo migliore amico sapeva di buono, mentre con Atsushi aveva temuto che il suo cuore potesse davvero uscire fuori dal petto.

Li seguì sorridendo fino all’imbarco, poi non appena l’aereo decollò, la disperazione s’impossessò di lei e trovò conforto stretta tra le braccia di Natsuko che mischiava le sue lacrime a quelle della ragazza, condividendo con lei quel terribile momento di solitudine.

Passarono tre settimane ed aveva sentito i ragazzi solo due volte, la prima, al loro arrivo a Barcellona e la seconda, al loro arrivo a Parigi.

Per non permettere alla solitudine di divorarla, aveva intensificato gli allenamenti sia in palestra, che dagli zii, ogni tanto passava da Natsuko a farle compagnia, andavano insieme a fare compere, o a fare qualche passeggiata.

I coniugi Nakazawa, riuscivano a farsi forza l’un, l’altro e lei ogni tanto andava a cena da loro.

Fu durante una di quelle sere che accadde …

Non appena uscita da casa Nakazawa si accorse di un ombra alle sue spalle, uno strano individuo di media statura ed il volto coperto, stava digitando qualcosa sul cellulare, ma Kazuki poteva distintamente sentire il suo sguardo fisso su di se.

Alzò il cappuccio della felpa ed iniziò a camminare con un passo apparentemente normale, non voleva far capire all’uomo ch’era spaventata.

Tuttavia non era riuscita a percorrere neanche cento metri, quando si accorse che dall’altro lato della strada, due uomini si stavano dirigendo verso di lei, a quel punto iniziò a correre e i due inseguitori fecero altrettanto, ma la sua corsa venne bloccata dall’uomo con il telefonino, allora provò a correre nella direzione opposta, ma trovò una rete in ferro a sbarrarle la strada, era finita in un vicolo cieco, era spacciata.

L’avevano circondata, a quel punto aveva solo una possibilità … combattere.

Il primo l’aveva afferrata da dietro, ma lei se ne liberò con facilità con una testata all’indietro ed una gomitata sulla schiena, afferrò il secondo per il collo e lo scaraventò per terra con un ne-waza, il terzo lo atterrò con un uchi mawashi geri.

Intanto il primo si era ripreso ed era tornato all’attacco, ma lei lo affrontò di nuovo e lo atterrò con un poderoso calcio rotante,  di quelli che Daichi definiva spacca mandibola.

Il secondo l’afferrò per una caviglia atterrandola ed il terzo le assesto un calcio nello stomaco, ma lei reagì prontamente colpendolo nella parti basse con un calcio poderoso, che lo stordì definitivamente.

A quel punto avanzò l’uomo del telefonino, che aveva afferrato una spranga di ferro e cercava di colpirla, ma lei con un calcio rotante, lo colpì alla nuca facendogli perdere l’equilibrio.

L’uomo però si rialzò e tornò alla carica, così lei lo colpì con un pugno allo sterno e poi lo utilizzò come trampolino per saltare oltre la recinzione in metallo, riuscendo così a fuggire.

Una volta arrivata a casa, cercò di regolarizzare il battito cardiaco, bevendo dell’acqua, ma Yuuki la vide e preoccupata le chiese cosa fosse successo, ma Kazuki le aveva risposto ch’era appena rientrata da un allenamento e quindi aveva bisogno di farsi una doccia e di riposarsi, così la madre non indagò oltre, convinta dalle parole della figlia.

Una volta a  letto, Kazuki prese il cell. e creò un gruppo con gli zii nella chat.

Buona sera zii … domani dobbiamo parlare … è urgente!

Buona sera a te Kazuki, cos’è successo? Scrisse Fujihiro

Sono stata attaccata da tre uomini con il volto coperto, da quel poco che ho visto, lottando con loro sembra siano Cinesi.

Tu stai bane? Scrisse Shiro

Si tranquilli, solo qualche livido, ma la cosa che mi preoccupa è che sembra che stessero studiando i miei spostamenti, erano ben organizzati, mi stanno pedinando e questo mi spaventa un po’ se devo essere sincera.

Ora fatti una bella dormita ti farà bene! Domani veniamo a prenderti noi all’uscita di scuola, così parliamo meglio. Buona notte tesoro.

Buona notte zii, a domani

Poi afferrò la foto di lei, Atsushi e Daichi al campo della Nankatsu e stringendosela al petto sussurrò:

“Ho tanta paura ragazzi e voi mi mancate davvero tanto, con voi mi sentivo al sicuro, Buona notte!”

E detto questo si addormentò.

NOTE DELL'AUTRICE

Ciao a tutti, finalmente dopo una lunga assenza, causa lavoro asfissiante, sono riuscita a ritornare con questo capitolo nel quale abbiamo la prima vera svolta della storia.
La famosa ombra ha iniziato a colpire e non ha agito da sola. Cosa succederà adesso a Kazuki?
Spero di riuscire ad aggiornare presto la prossima volta
Grazie per chi ancora legge e recensisce questa storia, nonostante i mesi di silenzio, anche se vi assicuro non dipendono da me.
Buona notte a tutti
Krys

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: krys