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Autore: Soul Mancini    13/06/2017    4 recensioni
[Storia momentaneamente sospesa.]
Hoginery, anime in armeno.
Quante anime avete incontrato durante il tour della vostra vita? Eppure con alcune ci si sente immediatamente a casa, ci si avvicina e ci si conosce inevitabilmente. Ci si scontra anche, perché le anime sono tutte diverse e non possono essere sempre d'accordo.
E allora che importanza ha far parte di una famosa metal band losangelina?
DAL TESTO:
«Serj e John stavano intrattenendo una conversazione con una ragazza dai capelli castano chiaro legati in una crocchia.
Un'altra, quasi identica a lei ma leggermente più bassa e più formosa, girovagava per la stanza come una trottola, aggirando i divanetti disseminati sul pavimento con un vassoio di polistirolo in mano.»
Piccole note sulla storia:
- In ogni capitolo troverete una colonna sonora; potrà trattarsi di una canzone dei SOAD o dei progetti paralleli dei componenti.
- Nella storia appariranno alcuni membri di un'altra band, ovvero i Dub Inc, gruppo reggae francese. Non considero comunque questa storia una multiband perché i Dub Inc non saranno protagonisti e appariranno solo in alcuni capitoli. Comunque potrete trovare anche delle loro canzoni nei capitoli.
- Cambierò spesso POV all'interno dei capitoli, ovviamente specificandolo.
Buona lettura :3
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

Pizza


System Of A Down - Chic 'N' Stu




♫ Daron ♫


Cazzo, abbiamo provato poco, come facciamo?” si lamentò Shavo perennemente in ansia, mentre ci dirigevamo ognuno alla proprio auto.

Era una serata di inizio marzo e avevamo appena finito in sala prove; i miei amici mi avevano convinto a cenare insieme a loro in una pizzeria italiana di cui avevano sentito parlare bene.

Avevano presenziato alle prove anche alcuni dello staff, tra cui il nostro produttore e il nostro manager, ma loro avevano deciso di non unirsi a noi.

Sei troppo ansioso” gli fece notare Serj, che passeggiava serenamente con le mani nascoste nelle tasche dei pantaloni.

Scusate, è colpa mia che mi sono ammalato. Cazzo, non ci voleva proprio due settimane prima delle prove” si scusò John mortificato.

Il batterista si era beccato un virus che l'aveva buttato giù per una settimana, quindi avevamo dovuto rimandare le prove. Si era ripreso da poco, ma sapevo che si sentiva in colpa e detestavo questa cosa. Che ci poteva fare lui?

Non dire stronzate Dolmayan, meglio che tu sia rimasto a casa tua e non abbia vomitato sulla batteria. Spaccheremo lo stesso in tour!” tentai di rassicurarlo in tono allegro.

Io però sono preoccupato...” borbottò il bassista con un sospiro.

Prima di salire in macchina, i ragazzi mi spiegarono che ci saremmo recati nella zona di Sunset Boulevard, in una piccola viottola secondaria ricca di ristoranti e bar. Conoscevo più o meno quel luogo, era piuttosto tranquillo.

Quel giorno ero davvero di buonumore e l'idea della serata tra amici mi rallegrava ancora di più.

Ma il mio entusiasmo venne bruscamente troncato quando, una volta giunti al parcheggio, mi ritrovai di fronte due ospiti inattesi.

Ehi ragazzi, pronti per la pizza più buona di Los Angeles?” esordì Ellie con entusiasmo. Lei e sua sorella ci vennero incontro con due enormi sorrisi stampati in faccia.

Loro?! Oddio, ma erano ovunque! Come facevano a sapere dove ci trovavamo? Un'ondata di terrore mi assalì al solo pensiero che potessero averci in qualche modo rintracciato e seguito.

Cosa ci fate voi qui?” sbottai lanciando alle gemelle un'occhiata torva e ai miei compagni uno sguardo interrogativo.

Ma qualcosa non tornava: io ero agitatissimo, mentre gli altri tre non sembravano affatto preoccupati e le salutarono come al solito.

Che accoglienza, Daron” commentò Johanna avvicinandosi a me. “Vi abbiamo invitato a mangiare al Pizza Way!”

Ti abbiamo fatto una sorpresa, fratello!” aggiunse Shavo con un sorrisetto.

Non ci potevo credere: che bastardi! Mi avevano portato da quelle due con l'inganno, non mi avevano consultato, eppure sapevano benissimo cosa ne pensassi! Cominciai a tremare di rabbia e dovetti fare affidamento al mio scarso autocontrollo per non saltare addosso al bassista e spaccargli quella faccia da idiota che si ritrovava. Il sangue mi ribolliva nelle vene e più vedevo le due sorelle interagire tranquillamente con gli altri, più la mia voglia di salire in macchina e sparire il più lontano possibile aumentava.

Daron” mi richiamò Serj preoccupato.

Coglioni, questa me la pagate” sibilai senza voltarmi a guardarlo.

Smettila, sono due persone...”

Sono due fan” tagliai corto mentre ci incamminavamo verso il locale in cui, da quel che avevo capito, le ragazze avevano prenotato da giorni d'accordo con Shavo e John.

Sarebbe stata una serata di merda, anzi, già lo era.

Rimasi in disparte, qualche passo indietro rispetto agli altri, senza rivolgere la parola a nessuno. Era meglio stare zitto, perché se avessi aperto bocca avrei combinato un casino.

Cercai tra il gran numero di voci che riecheggiavano per la via di captare quelle di John ed Ellie, che passeggiavano e chiacchieravano davanti a me.

Allora, come stai? Ti sei ripreso del tutto dal virus?” sentii domandare alla ragazza con fare apprensivo.

Sì, ma non ci voleva due settimane prima delle date americane.”

Dai, almeno l'hai passato prima e non durante!” tentò di sdrammatizzare lei.

Perfetto, sapevano tutto perfino della nostra vita privata! Certo, quel grandissimo idiota di Shavo doveva obbligatoriamente raccontare i fatti nostri! Eppure sapeva che se c'era una cosa che odiavo profondamente erano le intromissioni altrui nella mia sfera privata.

Distratto da quei pensieri e con una voglia crescente di fumare, mi accorsi appena della mano che attraverso il giubbotto mi si era posata sul braccio. Sobbalzai e mi voltai allarmato, trovandomi faccia a faccia con Johanna.

Chitarrista, non mi convinci. Ho come l'impressione che la nostra presenza ti infastidisca. Dimmi, che c'è?” esordì. Aveva sempre quel suo atteggiamento scherzoso e ironico, ma la sua voce era venata da un pizzico di preoccupazione e qualcosa simile alla dolcezza. La cosa mi colpì: non l'avevo mai sentita così.

Non ho niente” tagliai corto in tono lugubre, cercando di liberarmi dal contatto con lei con una scrollata di spalle.

Intanto avevamo rallentato il passo e riuscivo appena a intravedere gli altri tra i gruppetti di persone che affollavano il marciapiede.

Non sono qui per scherzare Daron, voglio parlare con te seriamente. Ho una mia teoria: non ti fidi di noi, è per questo che non ci sopporti tanto” proseguì lei imperterrita, concentrando il suo sguardo su di me.

Guarda di fronte a te, altrimenti cadi o ti schianti” la avvertii.

Non cambiare discorso!”

Non mi fido di nessuno” ammisi.

È questo che mi spaventa di più. Quando si diventa famosi è difficile capire chi ha buone intenzioni e chi invece punta solo alla fama. Però mi dispiace che io ed Ellie ti abbiamo fatto questa impressione, davvero: noi ci siamo affezionate a voi come persone, se fossimo delle fan come le altre non avremmo certo puntato a conoscervi così a fondo. Magari vi avremmo chiesto una foto e basta. Cazzo, quanto è difficile parlare di queste cose! Non sono estroversa come pensi quando c'è da portar fuori cose serie.”

Il suo monologo mi fece sorridere e riflettere allo stesso tempo. Io in fondo non odiavo quelle ragazzine, mi stavano piuttosto simpatiche, ma mi ero lasciato prendere dalle solite paranoie e le avevo viste come delle nemiche.

Tuttavia rimasi impassibile, chiuso nel mio orgoglio, ed evitai di ribattere.

Per favore piccolo e dolce Malakian, fai una bella risata e goditi la serata insieme a noi! Non ti voglio vedere con il broncio, okay?” insisté la ragazza con aria supplichevole, sporgendosi verso di me e puntando gli occhi nei miei. Un sorriso appena accennato tradiva la sua voglia di scherzare.

Johanna mi aveva completamente spiazzato, pensavo che non avrebbe fatto caso al mio stato d'animo o che mi avrebbe rivolto qualche battuta sarcastica durante la cena, invece era venuta da me portando fuori per una volta il suo lato tenero e aveva cercato di scoprire il motivo del mio malessere.

Decisi che anche per me era giunto il momento di mettere da parte le inibizioni. Mi lasciai sfuggire una risatina e le circondai amichevolmente le spalle con un braccio. “E va bene, ma solo perché me lo chiedi con gli occhi da cagnolino abbandonato in autostrada!” acconsentii, riprendendo a camminare più rapidamente per raggiungere il resto del gruppo.

Bel paragone eh! Ti chiedo solo una cosa: lasciati andare, sii Daron e basta quando stai con noi. Tanto io non sono una groupie e non andrei a letto con te nemmeno per tutto l'oro del mondo!”

Peccato, cominciavo a sperarci!” scherzai.

Eh no, giù le mani, peste!” Johanna si liberò dalla mia presa ridendo e per poco non andò a sbattere contro un tizio che camminava in direzione opposta.

Scoppiai a ridere. “Visto? Io ti avevo detto di guardare davanti a te!”

Sono ubriaca!” si giustificò, presto contagiata dalle mie risate.

Ma tu non eri astemia?”

Appunto!”

Oh mio dio, ma quello è Daron!” Uno strillo stridulo a qualche metro da noi ci fece ammutolire all'improvviso e io sentii lo stomaco torcersi: una ragazzina che camminava con i suoi amici verso di noi mi osservava con gli occhi sgranati e la mascella a terra.

No, ma perché anche quando camminavo in strada? Proprio io non mi ero mai saputo adattare a quel genere di cose.

Io e Johanna ci lanciammo uno sguardo preoccupato mentre la tizia ordinava ai suoi amici di armarsi di cellulare per video, foto e quant'altro. Poi si precipitò da me e io me la ritrovai addosso, che mi stringeva in un abbraccio soffocante e strillava come un delfino a pochi centimetri dalle mie orecchie.

Ehm... ciao” la salutai senza troppa convinzione, irrigidendomi.

Daron, non ci posso credere, sono fottutamente fortunata! Sto per svenire! Mi fai un autografo?” continuò a blaterare lei portando fuori una penna e un foglio spiegazzato dalla borsa.

Ma si era portata l'occorrente nel caso mi avesse incontrato da qualche parte? La cosa mi preoccupava parecchio.

Io abbozzai un sorriso finto mentre scarabocchiavo il mio nome sulla carta; al mio fianco Johanna si lasciò sfuggire una risata divertita.

Avevo un paio di videocamere e fotocamere puntate addosso e la cosa non mi piaceva, quel momento doveva concludersi il più rapidamente possibile.

Grazie mille” cinguettò la fan, avvicinandosi pericolosamente a me e tentando di stamparmi un bacio sulla guancia.

Grazie a te” tagliai corto, fingendo di sistemarmi il cappello sulla testa per evitare che lei riuscisse nel suo intento.

Tornò dai suoi amici che ancora lanciava gridolini, tremava e mi fissava come se fossi un incrocio tra una trota e un procione.

Il gruppetto proseguì per la sua strada e la ragazzina non mi salutò neanche quando andò via.

Oddio, ma tu sei Daron Malakian, non ci posso credere, sto per svenire!” la scimmiottò Johanna dopo qualche secondo riprendendo a camminare.

Oh merda, non ci posso credere, sono Daron Malakian! E io che speravo di essere qualcun altro!” ironizzai divertito.

Io e la ragazza scoppiammo a ridere insieme e continuammo a prendere per il culo la fan.

Se solo i miei seguaci si comportassero da persone normali io non avrei avuto nessun problema, ma quando sentivo quelle ragazzine strillare rischiavo di dare di matto. Non sapevo come comportarmi con loro, non avevo idea di cosa dire, mi mettevano solamente in imbarazzo!

Tornando al discorso di prima: un altro motivo per cui non mi piacerebbe essere una star!” osservò la batterista, poi fece cenno verso una porta a vetri in legno chiaro e ci intrufolammo all'interno del Pizza Way.

Quel giorno ero davvero di buonumore, dopotutto.



♫ John ♫


Questa sì che è una pizza!” esclamai con soddisfazione, impegnandomi per fare fuori anche l'ultimo quarto.

In America il cibo vero è quasi introvabile ormai” osservò Serj con una punta di amarezza nella voce.

Piccole, grazie per averci portato in questo posto!” aggiunse Shavo.

Il chitarrista intanto evitava di aprir bocca, preso com'era dalla sua pizza gigante farcita con quasi tutti gli ingredienti disponibili nella pizzeria. Si era impiastricciato le mani e il muso come un bambino, ma era talmente contento che non se ne accorse.

Ora dovete rimangiarvi tutto quello che avete detto in Chic 'N' Stu!” commentò Ellie che, seduta accanto a me, lottava con il formaggio filante.

Io non c'entro niente, non so scrivere i testi!” mi discolpai subito con un'alzata di spalle.

Oh pizza dolce pizza, mi dispiace averti offeso, che Dio ti abbia in gloria!” se ne uscì a quel punto Daron con la bocca ancora mezzo piena, rivolgendosi al piatto che aveva di fronte.

Serj, sei in band con uno che parla col cibo.” Ellie scoccò un'occhiata divertita al cantante e gli diede di gomito.

Io con lui ho perso tutte le speranze nel '95.”

Io parlo con tutto, così gli oggetti non rischiano di sentirsi soli e trascurati” spiegò allora il mio amico con una tale convinzione da sembrare serio.

E quel tuo unico neurone superstite? Lui si sente solo e trascurato?” lo punzecchiò Johanna.

Quel neurone ha già tentato tante volte il suicidio” le assicurai.

La serata passò abbastanza tranquillamente tra scherzi e conversazioni varie. Stranamente eravamo tutti di buonumore, persino Daron si era lasciato andare e apprezzava la presenza delle ragazze! Non avevo idea di cosa fosse capitato, ma qualcosa mi diceva che l'artefice di tutto fosse Johanna.

Dopo cena, per evitare inutili litigi, finsi di andare in bagno e ne approfittai per pagare il conto. Quando gli altri lo appresero, mi si rivoltarono tutti contro perché non era giusto.

Per festeggiare la mia guarigione” spiegai.

Restiamo ancora in giro? Dai, andiamo in qualche locale carino, vi va?” propose Daron una volta fuori dalla pizzeria. Era leggermente brillo e di sicuro aveva intenzione di continuare il processo da qualche altra parte.

Ma noi eravamo tutti troppo stanchi e rifiutammo.

Sentite ragazzi: il 16 di questo mese è il compleanno di Noah, se ne avete voglia e volete passare una serata diversa quella sera ci trovate tutti al GrinPub, dopo cena” ci comunicò Ellie speranzosa.

Dolcezza, noi quel giorno siamo in tour, abbiamo alcune date americane” le comunicò Daron con dispiacere, piombando al suo fianco e posandole una mano sulla spalla.

Tour? Ma davvero? Non ne sapevamo nulla!” esultò allora lei.

Spaccate tutto ragazzi!” aggiunse Johanna.

Troveremo qualche altra occasione per rivederci, promesso” affermò Shavo.

All'improvviso un'idea mi balenò in mente e mi illuminai. Non era da me portare fuori certe proposte, ma quella volta non riuscii a trattenermi. “Magari un giorno potete venire in sala prove da noi, così ci facciamo una suonata tutti insieme!”

Gli altri cinque mi guardarono con stupore, poi annuirono e accettarono di buon grado.

Ci stavo pensando anch'io” ammise Serj.

Ellie e Johanna sembravano contente della mia proposta ed entrambe, durante il momento dei saluti, mi ringraziarono di cuore per l'invito. Nel frattempo ci fu un disordinatissimo scambio di numeri telefonici generale, ma a me non sfuggì un dettaglio: Daron non diffuse il suo numero, sicuramente ancora non si fidava del tutto. Ma aveva fatto qualche passo avanti, che per uno come lui non era affatto scontato.

Il metodo che io e Shavo avevamo escogitato aveva fatto miracoli: erano state le ragazze stesse a farsi accettare da lui, con un po' di perseveranza. Pensavamo solo di infastidire il chitarrista, invece avevamo ottenuto un risultato non sperato, ma di gran lunga più prezioso.



♪ ♪ ♪



SORPRESAAAAA!!!!!!!!!! Eh ragazzi, lo so, avevo detto che da questa settimana gli aggiornamenti sarebbero tornati come già deciso in precedenza, ma... la verità è che non ho avuto tempo di dedicarmi alla nuova long che devo aprire e, avendo già pronto questo capitolo, ho deciso di fare questa specie di regalo a tutti voi! Spero vi faccia piacere, ma questa è davvero l'ultima volta :P

Lo so, lo so, questo capitolo non è un granché e non succede niente di particolarmente interessante, però ho voluto in qualche modo far emergere le insicurezze di Daron e il lato più nascosto di Jo. Vi aspettavate il modo di agire della ragazza?

Alla fine il chitarrista sta accettando le ragazze, ho voluto evidenziarlo, e anche gli altri lo hanno notato! Adesso che tutto si sta stabilizzando, come proseguiranno le cose???

Spero che la storia vi piaccia e che i capitoli di transizione non vi annoino, cerco sempre di inserire qualche scena simpatica per rendere il tutto più piacevole e leggero ^^

Grazie infinite a tutti, in particolare agli assidui quattro recensori che mi supportano e mi tengono compagnia grazie ai loro commenti! Non me lo aspettavo e non posso che ringraziarvi, ragazze! :3

A martedì prossimo ancora... e stavolta davvero XD ♥



   
 
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