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Autore: Carly03    19/08/2017    2 recensioni
Ciao! Eccomi con una nuova storia appena sfornata. Vi avviso subito che a quelli a cui non piace la notte tenebrosa, il sangue e soprattutto i vampiri...beh, questa storia non fa per voi. Sì, avete capito bene...vampiri. Spero vi piaccia e mi raccomando recensite. Buona lettura!
***
Silenzio. Questo è quello che regna nella mia camera da letto. Un silenzio traditore che ti culla dolcemente, invece di tormentarti spaventandoti a morte. All'improvviso un suono. No, un rumore agghiacciante. Quello di un vetro in frantumi.
Spalanco gli occhi intimorita alzandomi a sedere sul letto ormai sfatto, mentre il cuore inizia a battere all'impazzata. Un ladro, penso.
Con coraggio prendo la mazza da baseball che tengo nascosta sotto il letto e appoggio i piedi a contatto con il pavimento freddo. Impugno con forza la mazza dirigendomi a passo felpato verso il soggiorno, il luogo da cui è arrivato il rumore. Ho le mani sudate che tremano, mentre il cuore batte sempre più veloce.
Tum tum tum tum.
Arrivo in soggiorno e alzo la mazza sopra la testa per poter colpire il ladro, ma mi blocco appena poso lo sguardo sul pavimento. Perdo un battito.
C'è sangue...troppo sangue.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Zeref
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Red blood
-Amici-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La porta si apre lentamente con un leggero scricchiolio e guardandomi intorno a destra e sinistra del lungo corridoio, constatando di essere sola sguscio velocemente fuori dalla stanza e chiudo immediatamente la porta dietro di me. Mi guardo nuovamente intorno. Niente. Inizio a camminare.
C'è un silenzio surreale come la prima volta che sono stata attaccata da un vampiro un mese fà. Al solo ricordo di quel vampiro mi fermo di scatto, mentre brividi freddi mi percorrono la schiena. Prendo un respiro profondo e ricomincio a camminare.
Da un mese sono rinchiusa in questa villa con un vampiro. Da un mese che non ho più visto nè parlato con Natsu. Da quando mi ha morsa, lui è scomparso. Si è rinchiuso in una stanza degli ospiti e da lì non è più uscito. Questo mi ha fatto preoccupare moltissimo e non solo. Mi manca. Mi manca la sua allegria e le sue battute. E mi manca il suo corpo freddo accanto al mio. Mi manca tutto di lui.
​Il tempo è passato molto lentamente da quando non l'ho più incontrato. Ho passato le mie giornate sul letto di Natsu a fissare il soffitto della stanza stringendo al petto un cuscino. Verso cena quando mi veniva un certo languorino, qualcuno bussava alla mia porta tre colpi. Io aprivo la morta e trovavo ai miei piedi un piatto di pasta. So che è lui che mi portava da mangiare e questo in un certo senso mi faceva felice.
Con questi ultimi pensieri arrivo alle scale e con un groppo in gola inizio a salire.
Cavoli se mi becca sono fritta
Dove voglio andare? Semplice voglio visitare un'po questa villa e voglio scoprire il passato di Natsu. Effettivamente in questi giorni non ho fatto assolutamente niente. E poi il bello è che se trovo in giro qualche foto imbarazzante di Natsu potrei vendicarmi per quello che mi ha fatto.
Un sorriso diabolico si fa largo sul mio viso. Voi ora penserete: "Beh ok...che scherzo ti ha fatto per vendicarti?" ebbene, nessuno. Dopotutto lui è rinchiuso in quella maledetta stanza.
Vi metto al corrente dell'accaduto.
Il giorno dopo che mi ha morsa Natsu mi sono svegliata e alzata a fatica dal letto. L'unica cosa che mi ha fatta alzare è stato il biglietto di Natsu posato sul comodino vicino alla mia testa. Sono scattata fuori dal letto solo a causa del biglietto. Cosa c'era scritto sul quel fottuto biglietto? Di lasciare il lavoro. Sul comodino vi era il mio cellulare con cui avrei dovuto mandare il messaggio in cui mi sarei auto-licenziata. Subito ho aperto la rubrica per cercare qualcuno da chiamare, non so ad esempio la polizia e sapete la bella sorpresa? Era vuota. L'unico numero che era rimasto in memoria era del mio capo. Subito ho iniziato a scrivere il messaggio con una richiesta di aiuto, ma quando stavo per premere invio ci ho ripensato. Ho pensato: "A cosa serve tutto questo?" "Nessuno mi darebbe ascolto" "Mi prenderebbe per matta". E secondo voi cos'ho fatto? Niente, ho seguito le istruzioni di Natsu e mi sono licenziata. Ma, insomma cosa potevo fare?
Se Zeref avrebbe letto il messaggio d'aiuto avrebbe spifferato tutto ai giornalisti. E io sarei finita in prima pagina: "Una pazza afferma di essere stata rapita da un vampiro" come titolo e con sotto la mia fotografia.
Per questo mi voglio vendicare. Per aver distrutto il muro che mi sono costruita nel tempo con sudore e fatica per scappare dal dolore e la depressione che mi hanno causato la perdita dei miei genitori.
Con tutti questi pensieri non mi sono neppure accorta di essermi fermata davanti a un enorme portone.
 
 
Appoggio le mani sul portone di legno scuro e spingo. La porta si apre con un cigolio sinistro.
Socchiudo le labbra dallo stupore e faccio un giro su me stessa guardandomi affascinata intorno.
La stanza si rivela essere un'enorme biblioteca con migliaia di scaffali vecchi e polverosi, mentre ai lati della stanza dominano due piccoli divani rossi dalle rifiniture color oro.
Alzo gli occhi sul soffitto.
Wow che meraviglia
Rimango ferma a guardare il magnifico lampadario di cristallo che domina questa stanza. Entrando qui sembra di tornare indietro nel tempo, all'antichità. Questa stanza è così diversa dalle altre che sono ammobiliate con mobili moderni del ventunesimo secolo. Inspiro profondamente il profumo delle pagine dei libri.
Mi piace
Mi riprendo velocemente dal mio stato di trance ed inizio a cercare tra gli scaffali libri che mi possano saltare all'occhio tipo: "Ricordi di Natsu" oppure "Libro dei ricordi di Natsu" e invece niente. Solo uno fa al caso mio. Un libro molto grosso dalla copertina color sangue con il titolo in bella mostra color oro che risalta molto sul rosso sangue.
Vampiri
​Questo è il suo titolo. Lo tiro giù dallo scaffale e lo osservo per un paio di minuti prima di decidermi di sedermi su uno dei divanetti e iniziarlo a sfogliare. Qui c'è scritto tutto sui vampiri. Sfoglio velocemente le pagine.
Tipologie di vampiri
Come succhiano il sangue
Che poteri possiedono
Appena volta la pagina dopo questo lungo capitolo, mi fermo. Improvvisamente la gola diventa arida e l'aria sempre meno e il mio respiro diventa affanoso, appena leggo il titolo del nuovo capitolo.
Come uccidere un vampiro
I miei occhi iniziano a scorrere velocemente tra le righe. Inizio a leggere ad alta voce.
- Esistono tre cose che possono uccidere un vampiro: il sole, un paletto di frassino piantato nel cuore e una pallattola d'argento. Il sole, è molto pericoloso per i vampiri appena uno di loro finisce sotto la luce del sole brucia in pochi secondi e diventa cenere nera. Ma... i vampiri sono diventati più furbi e intelligenti e per questo non si espongono al sole per cui i casi in cui i vampiri sono morti a causa di esposizione al sole sono tutt'ora rari. Il paletto di frassino, è facilmente reperibile e in questo caso per uccidere il vampiro bisogna essere a stretta vicinanza. Ma a causa di questa vicinanza nella maggioranza dei casi colui che vuole uccidere il vampiro viene ucciso prima da quest'ultimo, visto che il vampiro si sarà già accorto della sua presenza. Mentre la pallottola d'argento è un modo infallibile per uccidere un vampiro. Non serve stare a stretta vicinanza e non si deve aspettare che il sole sorga. Con una pallottola d'argento quando il vampiro viene colpito diventa più debbole è perde i suoi poteri e i suoi canini per succhiare il sangue, diventa umano. Il vampiro muore di una morte lenta e dolorosa.- finisco di leggere. Resto ferma, immobile. Non oso neppure respirare. Resto con con lo sguardo fermo sulle ultime parole con gli occhi sgranati.
Sole? Paletti di frassino? Pallottole d'argento? Tutto questo mi mette i brividi
-Che ci fai tu qui.-
Mi volto di scatto verso la porta e incontro i suoi occhi smeraldini. Quello che mi ha detto non sembra una domanda, ma piuttosto un'affermazione. Lo guardo da capo a piedi.
Sembra stanco e trasandato. Ha i capelli scompigliati, i vestiti stropicciati e due enormi borse nere sotto gli occhi. Gli occhi verdi sono stanchi e spenti. Riporto lo sguardo sul libro.
Alzo le spalle.
-Volevo vedere com'è questa villa ed ora eccomi qui.- gli dico indifferente. Lui non si avvicina, si tiene a debita distanza. Si abbassa per vedere il titolo del libro che sto leggendo.
-Cosa stai leggendo?- mi chiede Natsu. Lo guardo negli occhi.
-Come uccidere un vampiro.- gli dico sperando di veder balenare nei suoi occhi un barlume di paura, ma niente. Il suo sguardo rimane totalmente indifferente.
-Fra un'ora ti voglio trovare davanti la porta d'ingresso ai piedi delle scale. Usciamo a prendere i tuoi vestiti.- mi dice dandomi le spalle. Abbasso un'attimo lo sguardo.
Usciamo? A prendere i miei vestiti? Che meravigliosa giornata!
-Ok...gra- non riesco neppure a ringraziarlo che lui è già svanito. Tiro un sospiro di sollievo e chiudo il libro. Gli do un'ultimo sguardo, mi alzo e lo rimetto nello scaffale. Apro la porta ed esco, ma non prima di essermi guardata alle spalle la gigantesca biblioteca.
 
Fisso con disprezzo ed odio il portone davanti ai miei occhi. Sono davanti il portone dell' ingresso che sto aspettando Natsu, mentre guardo con odio il portone. Voi vi starete domandando come mai? Perchè lo odio. Lo odio perchè mi basterebbe aprire il portone e correre fuori da qui per essere libera da questa prigionia. Ma se corressi fuori, Natsu mi riprenderebbe e mi porterebbe nuovamente qui attraverso questo portone. Per questo lo odio.
Vedo una sagoma passarmi accanto, è Natsu. Sento il suo profumo investirmi e per un breve momento chiudo gli occhi estasiata dal suo odore.
-Muoviti.- mi ordina autoritario con le mani nelle tasche. Apro gli occhi e lo squadro, non si è cambiato è sempre uguale. I miei piedi finalmente decidono di muoversi e seguirlo fuori, all'aperto. La luna brilla nel cielo insieme alla miriade di stelle, mentre in lontananza si vedono le luci della città.
Natsu si abbassa sulle ginocchia.
-Sali.- mi dice. Poso lo sguardo sulla sua schiena.
-Cosa?- gli domando.
-Sali sulla mia schiena.- mi ripete innervosito. Non me lo faccio ripetere due volte e salgo sulla sua schiena pur di non farlo arrabbiare ulteriormente. Natsu allaccia le sue braccia alle mie gambe.
-Tieniti forte.- mi avvisa, ma io non riesco neanche a ribattere che lui parte alla velocità della luce. Mi aggrappo forte con le braccia al suo collo cercando di non volare via. Stringo gli occhi per evitare che il vento dia troppo fastidio ai miei occhi. Il vento cessa, Natsu si è fermato.
-Scendi.- mi ordina, lasciandomi andare le gambe. Scendo lentamente dalla sua schiena e solo dopo essermi guardata intorno mi accorgo che siamo nel centro di New York. Mi guardo per un'attimo intorno contenta di essere tornata nel caos della città.
Anche di notte New York è piena di gente
Una mano gelida mi afferra con forza il polso. Natsu mi tira a sè.
-Non provare a scappare.- mi sussurra gelido all'orecchio. Deglutisco a fatica. Lui si stacca da me ed inizia a trascinarmi sul marciapiede. Cammino tranquillamente accanto a Natsu, mentre quest'ultimo non mi lascia andare il polso e guardo davanti a me. Qualche volta mi fermo con lo sguardo sui visi di alcune persone. Sorrido, trattenendo una risata. Mi viene da ridere a pensare che tutte queste persone intorno a me non sono consapevoli di camminare accanto a un vampiro.
E se vicino a noi, magari ogni giorno ci passasse accanto un vampiro? Oppure ci lavori assieme?
Adesso mi viene da chiedermi e se vi fossero quotidianamente vampiri accanto a noi? E se fossero nostri amici a nostra insaputa?
Mi volto verso Natsu e lo scruto silenziosamente. Io e Natsu? Cosa siamo? Vittima e carnefice? Eppure lui mi tratta come una persona normale non come una preda, mi tratta quasi come...un'amica.
-Siamo seguiti.- afferma Natsu guardandosi oltre le spalle. Mi volto leggermente. Due tipi loschi ci seguono scutandoci con lo sguardo. Improvvisamente Natsu si ferma di scatto guardando pietrificato davanti a sè. Lo imito. Qualche metro un po' più avanti di noi un terzo uomo scruta la folla, poi incontra il mio sguardo e inizia ad avvicinarsi. Natsu si inbuca in un vicolo e mi trascina con sè.
-Maledizione! Maledizione! Maledizione!- grida. Poi si blocca. Sento i suoi muscoli tendersi. I due tipi loschi sono davanti a noi che ghignano.
Anche questi vampiri...ma dov'è il terzo?
Lo cerco con lo sguardo, poi una mano fredda mi accarezza leggermente il viso catturando con le dita una mia ciocca bionda.
-Ma che buon odore. Ci credo che il capo la voglia, vero ragazzi?- dice il terzo scagnozzo. I due ridono di gusto. Natsu alla velocità della luce tira un cazzotto a uno scagnozzo e all'altro gli spacca il braccio. Subito si sente il suono delle ossa che vanno in frantumi. Il vampiro grida dal dolore. Natsu infine prende il terzo per il collo e lo solleva da terra sbattendolo contro il muro formando migliaia di crepe.
-Non toccarla mai più.- gli ringhia in faccia Natsu mostrandogli i canini affilati. L'uomo tira fuori dalla giacca che ha indosso una pistola e la punta sul torace di Natsu all'altezza del cuore.
Tutto si ferma compreso il mio respiro. Mi si gela il sangue nelle vene, mentre un brivido freddo mi percorre tutta la schiena.
-Pallottole d'argento.- afferma l'uomo. Natsu grugnisce e lo appoggia a terra delicatamente allontanandosi da lui di qualche passo.
-Ora...consegnaci la ragazza.- gli dice autoritario l'uomo.
-Tsk, mai.- ribatte Natsu. L'uomo prima con un ghigno adesso lo guarda serio.
-Ok...allora ti farò cambiare idea- afferma. Tira via la sicura della pistola e mira al cuore di Natsu. Ho paura.
Natsu gli salta addosso e un colpo parte, ma prende di striscio il braccio di Natsu. Natsu ormai addosso all'uomo lo prende da dietro e con forza gli rompe un braccio e una gamba. Volto il capo dalla parte opposta inorridita. Natsu mi prende in braccio come una sposa e corre via alla velocità della luce.
 
Natsu si ferma ai piedi delle scale e mi appoggia delicatamente a terra, mi volto preoccupata verso di lui, ma prima ancora che possa aprir bocca lui mi ferma.
-Stai bene, Lucy?- mi chiede preoccupato prendendomi per le spalle. Alzo gli occhi ed incontro i suoi. Sono preoccupati e stanchi.
-Io sì...Natsu tu invece sei stato preso di striscio da un proiettile.- gli dico preoccupata guardando angosciata la sua ferita da cui esce il sangue. Mi sorride.
-Tranquilla fra un paio di minuti la ferita sarà scomparsa io sto be- non finisce di parlare che sviene. Cade a terra privo di sensi. La paura mi attanaglia lo stomaco. La pallottola d'argento lo sta uccidendo. Le lacrime mi pizzicano gli occhi.
Mi abbasso e gli passo una mano sul fianco, mentre con l'altra mi passo un suo braccio intorno al collo. Inizio a salire le scale con Natsu. Lui non può morire. No non può io non glielo permetterò. Arrivo davanti la morta della camera di Natsu e la apro con una mano. Mi trascino a fatica vicino al letto e appoggio Natsu sul letto.
Mi siedo accanto a lui e lo scruto. Natsu rimane bellissimo anche così. Gli accarezzo dolcemente una guancia e una lacrima silenziosa inizia a scendere lungo la mia guancia. Abbasso la testa e chiudo gli occhi.
Solo adesso mi rendo conto di cos'è Natsu per me, è un'amico. Non mi interessa se è un vampiro, lui è mio amico. Non mi interessa se ha bevuto il mio sangue lui è mio amico.
Una mano fredda si appoggia dolcemente sul mio viso. Alzo la testa. Natsu è sveglio e mi sta sorridendo leggermente, mettendo in risalto quelle due borse nere sotto gli occhi. Non ci credo è ancora più pallido del solito.
-Natsu...tu s-stai morendo.- balbetto. Lui mi sorride ancora di più.
-Vero. Ma non per la pallottola, quella non era d'argento era un bluff.- mi dice abbassando la testa dispiaciuto. Poi una lampadina mi si accende in testa.
-Natsu...da quanto tempo non bevi sangue?- gli chiedo timorosa di sapere la risposta. Il suo sorriso svanisce.
-Un mese- risponde. Il mondo mi crolla addosso. Lui non beve da quando mi ha morsa.
-Ora morirò per il peccato che ho commesso. Sai è per questo che Dracula è stato dannato è colpa sua se siamo stati tutti dannati.- continua Natsu guardando il soffitto con un sorriso vago. Mi alzo di scatto dal letto decisa.
-Bevi il mio sangue.- affermo decisa. Natsu mi guarda serio.
-Neanche per sogno.- ribatte.
-Natsu ho detto bevi il mio sangue!- gli inveisco contro.
-No! Potrei ucciderti! Odio essere un vampiro! Odio bere sangue! E odio far male alle persone! Soprattutto te!- mi grida in faccia. Indietreggio di un passo. Lacrime. Lacrime escono dai suoi occhi. Lui ha paura di sè stesso.
-Non posso! E non voglio bere il tuo sangue! Quello è come una droga per me!- grida tra una lacrima e l'altra. Mi avvicino e mi siedo sul letto. Gli sorrido dolcemente. Sposto i capelli lontani dal mio collo e metto in mostra la pelle candida alla vista di Natsu. Lui si spaventa appena mi vede avvicinarmi.
-Cosa fai?- mi domanda.
-Bevi.- gli ordino.
-No!-
-Natsu, ti prego fallo per me! Non voglio tu muoia! Ti voglio bene!- gli dico tra le lacrime. Mi guarda sorpreso un'attimo, poi si avventa voracemente sul mio collo. I suoi denti affondano nella mia carne e lo sento succhiare il sangue avidamente. Dopo un'po sento le forze venir meno.
-Natsu...fermati- lo avviso, ma lui non si ferma. Mi inizio ad agitare.
-Natsu, ti prego- gli sussurro. Si stacca immediatamente dal mio collo e si lecca le gocce di sangue sulle labbra. Mi guarda serio.
-Perché l'hai fatto?- mi domanda. Gli sorrido.
-Perché sono tua amica. E gli amici fanno questo ed altro.- gli dico. Lui sgrana gli occhi e mi guarda stupito.
-Amici?- mi chiede timoroso.
-Sì, amici.- affermo contenta. Natsu sorride raggiante.
-Non ho mai avuto un'amica umana.- afferma.
-Bhe, ora c'è l'hai.- gli dico. Mi prende la mano tra le sue e mi sorride. Arrosisco al suo gesto. Solitamente non arrosisco per gesti così semplici, ma con Natsu, non so è diverso.
-Spero di essere un bravo amico, allora.- risponde. 
-Ne sono certa- ribatto. Natsu diventa improvvisamente serio.
-Questo però è stato il loro primo attacco- dice alzandosi dal letto guardando fuori dalla finestra la città in lontananza. Sobbalzo impaurita.
-C'è ne saranno altri?- gli domando.
-Credo di sì. Da oggi ha inizio la guerra.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Angolo autrice:
​Ciao ragazzi! Mi dispiace tantissimo di questo mega ritardo, ma ho avuto qualche imprevisto spero almeno che l'attesa sia valsa la pena. Allora ditemi cosa ne pensate di questo capitolo e volevo ringraziare The Roseblue91 e il fantasma siciliano che continuano a recensire la mia storia. Baci e abbracci alla prossima ragazzi miei!
   
 
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