Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: Moon    14/12/2003    44 recensioni
Fan fic su Orlando Bloom. Un amore finito senza spiegazioni. Uno scherzo del destino riporta il passato alla luce. Vendetta, passione e rimpianto investiranno i protagonisti che dovranno fare i conti con i loro sentimenti....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per divertimento

Disclaimer:Questa storia è stata scritta per divertimento. Non è mia intenzione offendere Orlando Bloom o mancargli di rispetto,trattasi solo di pensieri e fantasie tradotti in parole. Ovviamente le situazioni da me descritte sono esclusivamente frutto della mia immaginazione.

PS: Carissimo Orlando so che sei un ragazzo di spirito,quindi se nella più remota delle ipotesi, tu dovessi imparare l'italiano, e leggere le mie storielle, confido nel tuo senso dell'umorismo e nella tua benevolenza ^-^

 

 

NOTA: E' la prima fic lunga. E' una fic un pò particolare, dove ho immaginato un Orlando un pò avanti nel tempo, diciamo un paio d'anni circa. Lo troverete alle prese con il mal d'amore, molto tormentato e anche un poco cattivello, ma solo perchè soffre ^-^. ( poverino lo mettiamo sempre in mezzo nelle nostre fic!!).  Non ero del tutto sicura se farvela legger, ma insistono col dirmi di pubblicarla! ^-^ Quindi fatemi sapere onestamente se vi piace, altrimenti la cancellerò!

 

 

Capitolo uno: PROLOGO

 

 

Orlando era davanti allo specchio del bagno con il capo chino verso il basso e impugnava i lati del lavabo con tale forza che le nocche delle mani gli erano diventate bianche.

Non era tanto la rabbia a sconvolgerlo, ma piuttosto il dolore sordo che gli attanagliava lo stomaco.

Erano passati cinque anni, ma il ricordo di lei non era mai svanito del tutto. Col tempo però sembrava essersi affievolito, come la fiamma di una candela che a poco a poco si consuma. Ancora una volta il destino beffardo e spietato gli aveva giocato davvero un brutto scherzo. Lei era lì, praticamente vicinissima a lui, forse solo qualche isolato più in là. Non era preparato a questo e si sentiva perso, proprio come quella sera in cui lei lo aveva abbandonato senza una parola, sparendo all’improvviso, nel buio, tra la folla.

Si dava dello stupido, odiando quello che continuava a provare.

Amore.

Un sentimento illogico, prepotente, devastante che stava urlando dentro di lui, come un fiume che ha rotto gli argini e travolge tutto ciò che incontra. Se ne era accorto all’improvviso quando si era reso conto di averla persa per sempre.

Da prima quando lei lo aveva abbandonato, senza alcun motivo apparente, senza alcuna spiegazione logica, lui era rimasto sconvolto, incredulo, ferito. Aveva tentato in tutti i modi di parlarle, di capire, di sapere, ma era stato tutto inutile. Da parte di lei era calato un silenzio gelido a scudo di una rottura definitiva e insanabile.

Dopo aver scoperto di amarla, l’aveva odiata e aveva cercato di dimenticarla tra le braccia di cento, mille altre, ma era impossibile, nessuna era riuscita a sostituirla. Rassegnato si era gettato a capo fitto nel lavoro, girando un film dopo l’altro. Era stata la medicina migliore. Lavorare lo rendeva felice e appagato e sembrava aver alleviato la sua sofferenza.

Ora sembrava tutto inutile perché era come se di colpo fosse tornato al punto di partenza. Questa volta però lei non l’avrebbe passata liscia, questa volta lui avrebbe preteso una spiegazione, a qualsiasi costo. Il destino gli aveva dato una chance irripetibile e lui, per quanto potesse essere dura, sarebbe andato fino in fondo.

Fu con questo pensiero che alzò la testa. Si fissò nello specchio, si ravviò un ciuffo ribelle e si disse Che lo spettacolo cominci, io sono pronto. Si raddrizzò il nodo della cravatta e si avviò verso la porta.

 

La folla urlava impazzita all’arrivo delle star, era la sera della prima mondiale di Kingdom of Heaven a Los Angeles e Orlando si apprestava ad attraversare il fatidico tappeto rosso, per fare il consueto bagno di folla, prima di assistere alla proiezione del suo ultimo lavoro.Il suo stato d’animo non era certo tranquillo ma dal suo viso non traspariva nulla, sorrideva e stringeva mani, firmando autografi, mettendosi in posa per le foto, scherzando e ammiccando.

“Orlando ti amo!” gli urlò una fan.

“Ti amo anche io! Vi amo tutte!” rispose lui come da copione, mandando in delirio     chiunque fosse presente.

Quella sera gli risultava più faticoso del solito rispondere alle frasi sconnesse dei fans, alle inutili domande dei giornalisti, ma era il suo lavoro e lo portò al termine con la professionalità che da sempre lo contraddistingueva.

Durante il party dopo la proiezione, si lasciò andare e bevve più del dovuto, così il suo assistente fu costretto ad accompagnarlo in camera, dato che non si reggeva in piedi. Del resto il giorno seguente sarebbe stato la prova del nove, solo l’indomani avrebbe saputo definitivamente ciò che gli interessava.

 

  
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