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Autore: Lena G    30/10/2011    6 recensioni
Blaise e Daphne stanno insieme ma sono innamorati di altri così decidono di "scoppiare" una coppia grazie all'aiuto di un'altra persona: Hermione Granger.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hola! Allora, questa è la mia seconda Dramione in assoluto ed è la mia prima Long-fic. E’ ancora OOC (altrimenti non sarebbe una Dramione) e come sempre cerca di essere sempre abbastanza comica ^^
Ringrazio infinite volte Jole (che qui su EFP la trovate come _Jo) che si è dimostrata disponibile nel leggere e correggere questa fanfic.
Spero recensiate in molti, che è cosa buonissima e giustissima, ma, soprattutto, vi piaccia J
Un besito e buona lettura
Lena G





1-   Prologo

Correvo per i corridoi sperando di non incontrare nessuno, era notte fonda e gli unici suoni che si sentivano nel corridoio erano i miei piedi che calpestavano il pavimento, il mio respiro affannato e il battito accelerato del mio cuore. Svoltai improvvisamente a destra e lo vidi: un ragazzo alto, possente, con i capelli corvini abbandonati sugli occhi e una sigaretta in bocca stava appoggiato al muro con la schiena mentre il suo viso era rivolto verso la finestra opposta a lui.
"Zabini."
"Granger. Qual buon vento."
“Siamo spiritosi eh?”
“Pensavo non saresti venuta…”
“Se devo essere sincera l’avevo preso in considerazione, l’avermelo detto in quel modo in  Sala Grande, faceva pensare ad uno scherzo di cattivo gusto da parte vostra…”
“Capito, allora annoterò di non farlo più la prossima volta” rispose lui tenendosi la sigaretta tra l’indice e il pollice della sua mano sinistra ed espirando lentamente il fumo. 
“Cosa ti hanno detto i tuoi amichetti quando sei uscita?”
“Loro… non lo sanno.”
“Che ribelle! Facciamo le trasgressive stasera…”
Sbuffai impazientita: "Senti, facciamo presto, dimmi perchè hai voluto incontrarmi e perchè qui. Hai bisogno di ripetizioni? Vuoi farmi uno scherzo da Serpeverde? Guarda che ho la mia bacc…"
"Perchè ho bisogno di una mano." Disse interrompendomi.
Rimasi a bocca aperta, interdetta. Iniziai a gesticolare come un’ossessa: "Tu”  dissi mentre lo indicavo con l’indice e con gli occhi gli trasmettevo tutto il mio disgusto: “Purosangue viziato e pomposo stai chiedendo a me, che per voi sono solo unaSanguesporco infima e secchiona, un aiuto? E per cosa di grazia?" mi misi le mani sui fianchi e lo guardai con aria di sfida.
Zabini non si fece intimorire dai miei occhi lampeggianti, anzi, mi riservò solo un’occhiata di sbieco e con nonchalance sospirò: "Devi fare i modo che il matrimonio tra Astoria e Draco non venga celebrato."
Sollevai il sopracciglio. “Cosa? Cosa significa questo?”
“Granger, Granger. E pensare che per essere la migliore dell’anno sei piuttosto ingenua… Guarda te lo spiego molto semplicemente” iniziò a evidenziare ogni parola con il movimento delle mani. Il tutto con ancora la sua sigaretta kilometrica in bocca: “Draco, Astoria, abito bianco, torta nuziale, fedi e poi fra pochi anni bambini bavosi… con capelli biondi” e dopo aver detto ciò fece una smorfia con le labbra, quasi impercettibile.
“Non capisco quale sarebbe il mio compito”
“Devi conquistare Malfoy e convincerlo ad interrompere il fidanzamento”
Persi un battito del mio cuore, forse anche due: “Io non ho intenzione di conquistare Malfoy, per questo compito la miglior candidata è la Parkinson”
Questa volta riuscì a fargli girare la testa e quello che vidi furono due zaffiri, incastonati nell’ebano più puro, che mi guardavano increduli e divertiti. Ci furono due secondi di silenzio in cui mi sarei aspettata una grossa e grassa risata dalla serpe, che però non arrivò: “No. Non ho bisogno di qualcuna che entri nel suo letto, ma nel suo cuore.” Poi si mise a borbottare ridacchiando: “Pansy… ahah… assolutamente ridicolo…”
La frase mi colpì, come un pugno in un occhio. Lo guardai impassibile, mentre dentro di me sentivo crescere l’indignazione e la rabbia. Cercai di rielaborare la sua frase, sperando di aver capito male. Siccome il significato di ciò che mi aveva detto rimase invariato sbottai, stizzita:
“Oh certo! Ed io sono perfetta per questo ruolo, vero? Ma non prendermi in giro! Io sono una Sanguesporco, che voi tutti odiate, soprattutto Malfoy, e io ricambio in pieno i suoi sentimenti. Come può esserti venuta in mente una cosa del genere?! Senti Zabini, mi hai stufato. Pensavo volessi parlarmi di una cosa seria, non di una cosa futile come questa. Ah, non sapevo che Draco e Astoria stessero per convolare a nozze. Auguro loro il peggio. A mai più!”
Mi volsi per tornarmene nel mio dormitorio, dove mi stava aspettando il mio letto comodo, quando sentii una mano afferrare violentemente il mio braccio.
Zabini mi attirò a sé: “Primo: io non ti odio. Secondo: per me questa cosa è davvero importante. Sei mai stata innamorata di una persona Granger? Innamorata di qualcuno che non si rende conto dei tuoi sentimenti e che involontariamente continua a ferirti giorno dopo giorno?”
Abbassai lo sguardo. Certo che sapevo cosa voleva dire essere innamorati e non corrisposti. Lo vivevo ogni giorno con Ron. Sentii le lacrime salirmi agli occhi, cercai di ricacciarle indietro, e con gli occhi ancora lucidi lo guardai. Anche lui aveva il mio stesso sguardo, anche lui soffriva quanto soffrivo io.
“E così… ti piace Astoria…”
“Già. Io e sua sorella Daphne abbiamo sempre finto di essere fidanzati. Suona strano lo so. In realtà siamo fidanzati ma io sono innamorato di sua sorella e lei è innamorata di un altro. Fino ad oggi siamo stati solo spettatori, ora vogliamo tentare un’ultima volta per riuscire a conquistare la persona dei nostri sogni. Se falliremo ci sposeremo e ci metteremo il cuore in pace. Siamo amici, ci rispettiamo. Se non con Astoria, va bene Daphne e basta.”
“Ma insomma, voi non potete farci niente se Malfoy e la piccola Greengrass hanno deciso di sposarsi…”
Zabini mi guardò incredulo: “Ma in che mondo vivi? Il loro è un matrimonio combinato!”
“Cosa, combinato?! Ma queste cose non si facevano più nemmeno nel secolo scorso!”
“E invece per noi purosangue è attualità, piccola nata babbana”
“Chiamami Hermione. E spiegami bene questa faccenda dall’inizio…”
Blaise spense la sua sigaretta, finalmente, e mi fece cenno si sedermi sul davanzale della finestra di fronte a noi. Lui mi si avvicinò e guardò lontano all’orizzonte: “Devi sapere che qui è come se vivessimo qualche secolo indietro ai babbani, nonostante la nostra superiorità. Abbiamo mantenuto questa tradizione per poter salvaguardare la nostra specie. Appena si sa il sesso dell’erede, i genitori contattano immediatamente una famiglia di purosangue qualsiasi che è, diciamo, nelle loro stesse condizioni.”
“Ma quindi tu sei promesso sposo ad un’altra ragazza… perché vuoi proprio Astoria? E anche Daphne dovrebbe essere nella tua stessa condizione…”
“Fammi spiegare… Allora, io ero promesso sposo ad una ragazza, che però morì di malattia ben sette anni fa. Fui molto dispiaciuto ed i miei mi dissero che avrei potuto scegliere io la mia futura moglie. I Greengrass avevano deciso di non applicare questa tradizione né a Daphne né ad Astoria. Io quindi dissi subito che volevo la più giovane delle sorelle, ma ricevetti una risposta negativa <
>. Così i nostri genitori, alle nostre spalle, decisero di promettere me e Daphne, la mia migliore amica. Non potevamo dire di no, quindi accettammo, lei con l’odio nei miei confronti, io con la morte nel cuore. Ci fu un periodo in cui non ci parlavamo, ci facevamo vedere assieme solo perché non potevamo far saltare la facciata della nostra storia. Poi però l’anno scorso abbiamo fatto pace e abbiamo deciso quello che ti ho detto poco fa…”
Non potevo crederci, improvvisamente quella serpe maledetta quanto bella mi parve debole e provai molta tenerezza per quei due finti amanti.
Maledicendo il mio lato tenero, decisi di accettare: “Zabini, dimmi cosa devo fare. So che non sarà per niente facile anche solo avvicinarmi a Malfoy...”
“Hai ragione, infatti io e Daphne ti aiuteremo”
“Fate solo in modo che io non debba pentirmi di avervi dato una mano”
La mia bocca parlava ed il mio cervello concordava. Il mio cuore invece batteva all’impazzata per la paura di non riuscire -le probabilità erano altissime- e non solo. Quello che stavo facendo era assolutamente ingiusto nei confronti di Malfoy, Astoria, Harry, me… e Ron.
“Tranquilla Granger. Per questa volta, fatti meno problemi e vivila serenamente ok? Non ci sono voti in ballo…” mi sorrise sinceramente e se ne andò, lasciandomi lì sola con i miei pensieri.
“Ah, Hermione!”
“Sì Blaise?”
“Grazie. Davvero.”
Gli sorrisi di rimando, e fu così che la mia vita cambiò. Radicalmente.
   
 
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