Cosa succede ad un piccolo Ruki sedicenne che intravede per la prima volta Reita e Uruha? QUESTO!!!

Una raccolta di Drabble, che potrebbe essere infinita. 100 parole esatte per racchiudere una storia che non si è mai conclusa. I Malice Mizer in momenti diversi della propria esistenza: sesso, amore, conoscenze, separazioni, gioia, dolore, felicità...
Dedicate a Nine
CAMBIATO COMPLETAMENTE CAPITOLO 7: GARNET - KINDAN NO SONO E

L'infermiera aveva alzato teatralmente gli occhi al cielo, sbuffando, e portandosi una ciocca scura dietro l'orecchio; infine aveva impietosamente masticato fra i denti qualche vago inno all'idiozia del suo amico. Il tutto in rapida sequenza.
«Tutto intero Rei?»
«Ouch! Sì, quasi.»
«Peccato.»
[Dedicata a Shinushio con tutto il mio amore]
[AoixRuki - ReitaxKai]
ATTENZIONE: Contenuto altamente deficiente. (ho messo OCC per precauzione)

Per Federica.
[...]E d'improvviso ricomparì il ben noto, vecchio dolore.
Lo trapassò parte a parte, come un dardo avvelenato, mentre le ultime parole di Flower gli morivano sulle labbra, e la musica scemava piano, fino a scomparire, così come le luci dei riflettori.
[...]
Si cacciò la testa tra i palmi aperti e lì rimase, fissando i ciuffi scarlatti della moquette consunta, mentre frammenti sparsi di ricordi si sparpagliavano...

Il panico ha un odore interessante, porta con sé la fragranza gelata del terrore…

[Dedicata a Mya]
Il dramma di un padre che scopre la figlia irrimediabilmente innamorata di un playboy... o forse no.
Il PoV di chi racconta è la vera sorpresa della ff... ed è il motivo per cui è dedicata a Mya.

“Ubbidiente, tranquillo, posato, studioso, responsabile, serio: questo ero io.
Mai nessuna trasgressione, nessun colpo di testa, nessuna stupidaggine o ribellione, insomma un ragazzo modello.”
Questo è Yuichi Toyama: figlio rispettoso e alunno modello; deciso, grazie a un’ intelligenza brillante e a una volontà di ferro, a realizzare le ambizioni e le aspettative della sua famiglia.
Ma un giorno qualcuno sconvolge l’equilibrio apparentemente solido e inattaccabile di Yuichi, qualcuno assolutamente diverso e inaspettato.
Repulsione e attrazione, paura e desiderio si fronteggiano, si scontrano, per poi fondersi in qualcosa che è dolore ma anche piacere, schiavitù e libertà.
E' assolutamente destinata a un pubblico maturo.

Era Natale anche adesso.
Adesso che fissava il lago ghiacciato, gli alberi piegati dalla neve, adesso che era solo, che nessuno gli stringeva la mano tenendo il mazzo di carte con l'altra, adesso che quella casa non era riscaldata dal fuoco del camino nè colorata dai riflessi dei festoni e delle luci intermittenti.
Nessuno sedeva attorno al tavolo nè sulle poltrone.
Le stanze erano silenziose e grigie.
Faceva male. Faceva tanto, troppo male.

«Yutaka...» la sua voce divenne improvvisamente un sussurro quasi inudibile «...Yutaka, devi farmi un favore.»
Strinsi le sue dita fino allo spasimo, mentre con l'altra mano continuavo ad accarezzargli incessantemente i capelli.
«Qualsiasi cosa, Ryo. Qualsiasi.»
Lui sorrise con dolcezza. Un sorriso che si incise a fuoco nella mia mente.
«Devi dirgli che lo amo. Digli che l'ho sempre amato, sempre, anche quando mi arrabbiavo con lui, anche quando lo accusavo di tradirmi, sempre.» tossì con violenza e io cercai di ignorare il sangue caldo che schizzò sul mio braccio nudo «Digli che l'ho amato fin da quando è venuto al negozio con quegli orrendi pantaloni rosa.»
[A tutte coloro che oggi ricominciano scuola, buon rientro.]

Un corto silenzio pensieroso si insinuò tra I due, prima che Hayato si decidesse a spezzarlo “Senti, volevo invitarti a bere qualcosa a casa mia... se per te va bene, sai col caldo micidiale di questi giorni...” lasciò cadere la frase.
Sugiya rimase letteralmente attonito, col cucchiaino che oscillava tra le labbra serrate e l'espressione non propriamente intelligente “Cosa?” riuscì solo a farfugliare, pentendosene immantinente.
Insomma, Hayato lo invitava a bere qualcosa e lui che sapeva fare, se non sparare stronzate?
“Ecco.. bhe.. mh..” il batterista si interruppe secco, attendendo l'illuminazione dell'amico.
“Eh, cioè molto volentieri, dammi solo il tempo di infilarmi qualcosa...”
Un imbarazzante silenzio gli giunse in risposta.
“Sugiya...”
“Eh?”
“...cosa stavi combinando di preciso?”
Per Nine.
Perchè fra poco sono 3.

Gliel'avevo detto a Kai.
L'inglese poteva risultare più provocante, o anche avere un suono più erotico (cosa di cui il moretto era convinto ma di cui io dubitavo fortemente), magari riportargli alla mente la sensuale voce di quella cantante americana che sussurrava la splendida canzone che gli avevo fatto ascoltare mesi prima ma, se quel tonno non conosceva neanche una virgola della suddetta lingua, c'era poco da fare.
«Non...capisci?»
Eppure non era troppo complicato.
«Dovrei?»
«Rei, è inglese.»
[Dedicata alla mia fidanzata. Buon primo mese, Shin.] [13 Novembre 2009 - 13 Dicembre 2009]

Aveva bisogno di rompere quella perfezione costante che il contro-tenore sembrava possedere a fiotti, necessitava conoscere la sua natura umana oltre quella divina che ormai gli attribuiva da anni.
Pairing: Selia x SiSeN

Si dicono tante bugie ai bambini piccoli; Takanori lo sapeva. E crescendo le aveva scoperte tutte, una a una. Anche lui gli aveva detto una bugia: una grande, grandissima bugia, per la quale non solo avrebbe dovuto odiarlo, ma anche smettere di amarlo. [Perché non ci riesci, allora?]

One shot.

"Quante possibilità avrei di rivedrerlo? Nello stesso momento, nello stesso luogo, la stessa concidenza di adesso... impossibile. Chi sei?"
FANFICTION SCRITTA IN COLLABORAZIONE CON KOZUNA.
Kozuna -> Shinya, corsivo.
Akuma_die -> Kyo, grassetto.