Thomas è un giovane scrittore dalle grosse potenzialità. Scrivere è l'unica cosa che lo faccia sentire vivo ma, al contempo, l'unica in grado di abbatterlo. Perché? Perché scavare fa male. Scavare nell'anima fa male.
Ma se qualcuno ti aiuta, se qualcuno ti tende una mano per uscire da quel burrone, forse.. forse può valerne la pena.
Dal primo capitolo:
Fuori la pioggia batteva forte contro i battenti della finestra, alimentando l'ansia e gli spasmi di Thomas, completamente solo nella propria abitazione. Quello era il momento migliore e peggiore per lui: riusciva a produrre testi sensazionali solo a notte fonda, ma al tempo stesso scrivere era amputarsi un pezzo di sé.
“E poi l'alba.. l'alba bussò contro le porte del buio, e...” continuava a tremare, mentre impugnava nuovamente la sua arma a doppio taglio, cercando quell'ultima rima, quell'ultima sillaba.. ma niente.
Una storia scritta di mio pugno, pensata e ripensata.. sperando che vi piaccia, vi mando un grosso bacio.
S.

A Blue Hills sono un gruppo di ragazzi a governare sulle strade, il Branco. Jonah fa parte del Branco, è un ragazzo di diciassette anni, bello e altletico, capelli scuri e occhi verdi, ed una bocca che non riesce mai a stare chiusa. Jonah non ha pensieri e non ha preoccupazioni. Alex invece si, è scappato da Los Angeles e si è trasferito a Blue Hills dal cugino, Sebastian.
Quando Jonah e Alex si conoscono scatta subito qualcosa, qualcosa di sicuramente nuovo per Jonah, abituato alla compagnia delle ragazze.
E' possibile che si stia innamorando?

Sterek di poco più di 2800 parole.
Si rigira a fatica fra le lenzuola del letto dove è stato trascinato durante la notte e affonda la testa nel cuscino per non urlare, si odia a morte perché avrebbe dovuto sapere che bere fino a sfondarsi il fegato e poi andare al loft non era affatto una buona idea.

«D-Derek… aiutami.»
Stiles si accasciò a terra, sulla soglia, privo di sensi.
Derek si precipitò verso il ragazzo, prese il suo viso tra le mani e guardò il volto tumefatto, rivoli di sangue che cadevano dal labbro inferiore, spezzato. Il cuore del licantropo prese a battere più velocemente del normale, in preda al panico. Prese Stiles in braccio e lo posizionò sul divano.
Gli indumenti che Stiles indossava erano sporchi di terra e sangue. Derek cercò di spogliarlo il più delicatamente possibile...
[...]
Derek portò via altro dolore, sentendo immediatamente Stiles più rilassato. Poi si inginocchiò ai piedi del divano, preparò una benda per fasciare la prima ferita che sarebbe andato a disinfettare. Decise di partire dal ginocchio, era il punto meno imbarazzante. Così si chinò e iniziò a leccare la pelle lesa di Stiles. Il ragazzo ebbe un sussulto. Lui pensava che avrebbe “sputato”, non “leccato”!
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Storia partorita da un pomeriggio di febbre. Ho qualche capitolo pronto, il resto da fare. Se siete incuriositi beh... Leggete! :)

Dal primo capitolo
“Stiles” iniziò con tono preoccupato e curioso Scott “è da un paio di giorni che hai uno strano odore”
“Strano odore?” disse di rimando il compagno di scuola tentando di annusarsi braccia e maglietta per tentare di capire di che cosa l’altro stesse parlando “Non mi pare”
“Eppure è così e sappi che non è neppure molto piacevole”
“Mi stai dicendo che puzzo?” chiese Stiles avvicinandosi al parcheggio e lasciandosi la scuola alle spalle.
“Non è proprio una puzza, ma, diciamo che, se non fossimo amici, non mi verrebbe voglia di starti vicino”
“Ok, puzzo”
Contesto: post quarta stagione

{Spider-Man/Deadpool}
"Ma a te non importa?" chiese serio. "Tu non sai niente di me, non mi conosci affatto, eppure abbiamo appena fatto sesso"
In effetti durante tutto l'amplesso Wade non gli aveva tolto la maschera, non gli aveva neanche chiesto il permesso di farlo.
Non che gli dispiacesse, non si fidava ancora del tutto ciecamente di lui e anche se glielo avesse chiesto gli avrebbe risposto seccamente con un "no". Ma la cosa lo incuriosiva lo stesso.

Dal primo capitolo:
"“Ehi amico. Ce l’ho fatta” esordì Stiles quando Scott rispose alla sua chiamata.
“Di che stai parlando?”
“So quando dovrò presentarmi alla bancarella per avere il mio primo bacio dall’amore della mia vita” spiegò gongolando il figlio dello sceriffo."

INTRO:
Ah Maka... chissà cosa pensi, cosa provi per me.
Non so, forse non è cambiato niente rispetto a prima, forse siamo solo più uniti. Forse sei ancora mia. Ma è questo 'forse' che mi logora l'anima.
Sicuramente sono cambiato io, i miei sentimenti.
...
Passi così tanto tempo con lui.
Mi da così fastidio, avrei voluto essere io a proteggerti.
...
Basta, ti voglio.
Non posso, non voglio più controllarmi, limitarmi.
So che non sono io, ma ti voglio.
Ora basta trattenersi.
...
Maka, scusa... Cosa ti ho fatto?! Come ho potuto?
...
"Dov'è Soul?"
"Maka, dobbiamo ucciderlo".
...
"DOV'E' MAKA?"
"Dove l'hai fatta andare, mostro!"
"Cosa?.. Io non capisco! Di che stai parlando?"
"Si è sacrificata per te, Soul! Tu l'hai uccisa".
!!IN PAUSA!!

Eccomi tornata con una nuova storia, dopo tanto tempo. Questa volta mi sono dedicata ad una Dramione, un genere che io amo da morire. E' la prima, siate clementi ^^.
Dal testo:
"- Maledizione! – esclamò, preoccupandosi ancora di più vedendo Luna poco lontano da lui, priva di sensi.
S’inginocchiò accanto al ragazzo, che stava tentando, invano, di alzarsi.
- Fermo Malfoy, fermo. – cercò di trattenerlo Hermione, con le mani tremanti e le lacrime agli occhi, troppo preda delle sue emozioni per riuscire a formulare anche il più semplice degli incantesimi di cura.
Il ragazzo la scacciò malamente, tentando ancora una volta di alzarsi.
- Non ho bisogno del tuo aiuto, Mezzosangue. Ce la faccio da solo. – disse tentando di suonare cattivo e minaccioso, respingendo le sue mani.
- Zitto, Draco, zitto. – sussurrò Hermione. Il ragazzo sussultò sentendo il suo nome pronunciato proprio da lei, proprio da quella che avrebbe dovuto insultarlo e picchiarlo come avevano fatto quei ragazzi. E ne avrebbe avuto tutto il diritto, di questo era sicuro.
- Io non mi sono difeso, Hermione. – bisbigliò lui, prima di svenirle tra le braccia. "

Raccolta di one shot/ drabble Sterek.
Ultimo aggiornamento: Idillio.
"Non ci aveva pensato più di tanto. In realtà non ci aveva pensato per nulla. Voleva solo scappare, prendere una boccata d’aria, una pausa da quella vita fatta di continui pericoli che iniziava a stargli stretta. Così stesso quel giorno, appena tornato a casa, aveva comprato online un biglietto aereo di sola andata fissato per tre giorni dopo. Direzione: New York."

Dopo tutti i pericoli che aveva dovuto attraversare – lui povero piccolo umano senza poteri o caratteristiche uniche – una boccata d’aria nuova e frizzante era arrivata sotto forma di lettera in cui veniva invitato a prendere parte ad uno stage formativo estivo alla M.I.T. e quelle parole scritte in tono formale e solenne divennero la sua via di fuga.

Cleo è una giovane licantropo alpha, in piena crisi adolescenziale. Trasferitasi in una nuova scuola dovrà fare i conti con i nuovi compagni e la nuova vita che le prospetterà davanti. Solo un ragazzo, jJosh,riuscirà a scalfire il duro cuore della ragazza e a far breccia nei suoi sentimenti; il quale, però, si dimostrerà più misterioso del previsto...

La vita di Maka, chiusa in un appartamento in unica compagnia dei suoi amati libri, sta per cambiare.
Riuscirà il mondo reale ad essere all'altezza di un mondo di carta, dove le alte aspettative, i grandi amori e i sogni nel cassetto sono a portata di mano?

Ethan Norton, ragazzo con la passione per i libri e con una capacità di espressione davvero poco invidiabile, si ritroverà, per una serie di equivoci e fraintendimenti non chiariti, a frequentare l'ultimo anno di superiori e l'università in una scuola di una città lontana da casa sua, immerso nelle sue amate letture, ma anche circondato da persone e situazioni fin troppo estranee ed incasinate per il carattere pacato del ragazzo che, per conto suo, preferirebbe del tutto evitare.
Ma cosa potrebbe succedere se la persona che più di tutte vorrebbe tenere lontano da se, vuoi per coincidenze, vuoi per lo zampino di altri, diventasse quella più importante e vicina che abbia mai avuto?
E se quella persona fosse un biondo canadese brillante come il sole, capace addirittura di cucinare dei muffin salati?
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"Fin dal principio, aveva imparato a tenere sempre le giuste distanze:
Due metri per gli sconosciuti.
Un metro per gli sguardi.
Cinquanta centimetri per le parole.
Dieci centimetri per gli amici.
Zero centimetri soltanto per i suoi libri.
E poi c'era lui, che per qualche motivo, voleva mantenere più distante possibile."

Dove la Shibusen è una scuola liceale.
[MakaxSoul][TsubakixBlack*Star][LizxKid]
-Maka...-sussurrò il ragazzo affondando le dita tra i capelli della ragazza.-Cosa ti fa credere che tu mi possa cambiare? Dove la prendi tanta presunzione?-mormorò.
-Ti sbagli...sei tu che sei diverso e io l'ho capito.-
Il ragazzo dai capelli celesti si guardò intorno; come al solito tutti se ne erano andati lasciandolo lì da solo. Lui era sempre stato solo; incuteva solo timore alla gente.
-Oh...che bravo!-
La sentì applaudire. Perchè applaudiva? La guardò confuso e con uno strano moto di gioia nel petto.
-Sei...Sei così...-
-Come? Minacciosa? Aggressiva? Superficiale?- mormorò Liz a denti stretti, stringendo i pugni.
-...Indifesa.- completò lui, guardandola negli occhi.