Buffy Summers è capo redattore di una rivista importante, la sua vita è tranquilla e monotona fino a quando non conosce l'affascinante fotografo Angel. Bello e intelligente ma con degli scheletri nell'armadio. Questo nuovo sentimento dove la porterà? Riuscirà a gestire tutto con Spike tra i piedi? Riuscirà a non cedere alle su avances?

Elena Gilbert è una ragazza di 25 anni, a cui sembra non mancare nulla. Un marito innamorato, il lavoro dei suoi sogni, e una carriera come pianista avviata, ma c'è qualcosa che stona in questa sinfonia perfetta... Fino a quando un giorno incontra Damon Salvatore, violoncellista in erba, che sembra sin da subito intenzionato a trascinarla con sé in un turbinio di emozioni che le sembravano ormai assopite. La passione e il proibito saranno le parole chiavi di questa storia travagliata. E chissà se finalmente non troverà l'amore sognato da sempre...
Buona lettura! 😉

"Io sono Serena Attilio, Nata da un Diciotto, Khaleesi del grande studio disperato, la Non Passata, Madre degli Appunti Rubati, Ultima del Suo Corso, Principessa del Velo Pietoso, Signora dei Voti Bassi, Distruttrice di Neuroni…"
"Regina dei Cretini?" suggerì Daniele ridendo.
"Non potrei mai usurpare il tuo titolo" ribattei io dandogli una sonora pacca sul braccio che fece più male a me che a lui.

In un ordinario lunedì di febbraio, un incontro casuale in sala break fa entrare lo sfrontato Tony nella vita di Marta, una donna abitudinaria e naturalmente diffidente. Nonostante i suoi tentativi di evitarlo, sembra che i due finiscano sempre per ritrovarsi nella stessa stanza, con tutte le conseguenze del caso.
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Dal primo capitolo: "- C'è un party su questo piano? - Tony aveva le braccia incrociate sul petto e le labbra curvate in un sorriso beffardo - perché se è così, bisognerà procurarsi anche da bere - Incrociò i piedi appoggiandosi contro lo stipite della porta, in una posa sciolta, completamente a suo agio.
A quelle parole il viso di Marta si infiammò ancora di più. Indietreggiò di scatto, colpita nell'orgoglio, e la montatura rossa le scivolò leggermente sul naso, permettendo a Tony di guardarla dritta nei suoi occhioni neri. [...]
Come diamine si permetteva quel cafone di parlarle così? In un paese libero, in cui ognuno può mangiare quello che cavolo gli pare. Avrebbe potuto mangiarsi anche il vaso del ficus vicino alla vetrata e lui non avrebbe avuto comunque nessuna voce in capitolo."
Trovate anticipazioni della storia su https://genevyawrites.wordpress.com/