Membro dal: 23/02/08 Recensore Junior (168 recensioni)
"... Avevo
un'angelo una volta. Era bello, aveva due ali bianche, e si faceva dosi
d'amore. L'angelo è vissuto a lungo. Poi l'angelo
è caduto per terra, è stato schiacciato e ha
provato sulla sua pelle cosa vuol dire vedere tutto cadere. L'angelo è
cambiato. Le ali sono diventate nere, gli occhi misteriosi e tristi, le
dosi sono di rabbia,
amore
d'odio e sigarette. Dosi di distruzione corporea. L'angelo vive
arrabbiato, l'angelo è ribelle, l'angelo prova repressione. L'angelo crede ancora
nella vita,
l'angelo sa che si rialzerà, l'angelo però sa
anche non sarà soddisfatto, mai. L'angelo sa che
realizzerà tutto. L'angelo ora vuole solo vivere al massimo. Vivere
di impulso e senza
ragione, vivere come viene il giorno, vivere per cosa
vuole lui, vivere senza regole. Vivere delle sue idee. E l'angelo ora
è un demone. Il sangue e le
cicatrici fanno male. I lividi sono profondi, i tagli quasi disumani.
Il demone ora è forte. Ha imparato cosa significa vivere...
E vuole essere salvato, sì. Vuole l'aiuto.
Il demone aspetta. Il demone sa che c'è ancora l'angelo. Ma
l'angelo è silenzioso. C'è solo il rumore del
nulla. E l'angelo grida.
Ma c'è silenzio, e nessuno sente, nessuno sa.
La fusione di due parti, la fusione del dolore. La rabbia e l'amore.
Mischiati in un giro di vite che non si arrende, in una storia che
è a metà, in cui le pagine verranno da se, in cui
lo scrittore è il presente. La continuazione
sarà dolorosa. L'epilogo lungo. La parola fine decisiva. Solo
un'altra macchia, su una tela in cui i colori si sono già
mischiati troppo.
E l'angelo
continua a vivere.
E il demone
aspetta..."