Erano sei anni che poteva considerare la sua vita – quasi – normale. Anche se di cose ne erano cambiate parecchie. [...]
« Beh! Che c’è, non si salutano più gli amici da queste parti? »
« Cosa ci fai tu qui! »
[...]
« Stamattina… non è scattato nessun allarme, niente di niente, ma i computer si sono riaccesi automaticamente sui dati del progetto Mew. » [...]
« Ora voi parlate. E vi conviene dire tutta la verità. »

[ATTENZIONE: STORIA IN REVISIONE. Aggiornati al 04/02/2024: 1-18]

[Per sicurezza personaggi lievemente OOC][Presenza di coppie Crack Pairing][Lo so che il titolo riprende quello di un film ma non c'entra niente con questa raccolta, è il primo titolo che mi è venuto in mente]
{Dedicata a Beta Chan, Ale_chan_23 & Marina Swift ♥}
"L'amore non ha bisogno di grandi parole per essere descritto,
basta poco; una canzone, una frase, una coppia.
Questa è una raccolta di flashfic basate su
pezzi di canzoni di Tiziano Ferro,
il cantante che, più di tutti, sa cosa significa
parlare di "semplice amore.""

Mi sfilò la Polaroid dal collo e mi scattò una foto: venni quasi con la stessa espressione della foto che mi scattò al bar. Feci una smorfia e poi recuperai il pennarello cedendogli entrambe le cose. Controllò l’orologio al polso e poi storse il naso:
“18:18, make a wish”
Mi porse la foto e lessi quello che aveva scritto: la sua scrittura era disordinata e quasi incomprensibile, ma c’era qualcosa che spingeva gli occhi a guardarla: era affascinante.
- Make a wish- ripetei.
- Make a wish- sussurrò.
- Vorrei.. vorrei che tu riuscissi a trasferirti in un luogo in cui potrai mai più sentirti a disagio- lo guardai e lui mi sorrise mostrandomi i denti.
- Ed io vorrei che tu non fossi più solo d’ora in poi- sorrisi anch’io e chinai lo sguardo verso i miei piedi.
Si alzò e si stiracchiò stendendo le braccia verso l’alto, poi mi alzai anch’io e mi allontanai di qualche centimetro per far entrare le altalene nell’obiettivo della mia Polaroid:
“Make a wish”

“Youngjae non aveva mai creduto che esistesse qualcosa come la sanità mentale. Tutti, infondo, avevano quella parte di se stessi un po' temuta, un po' distorta, quella parte insana. La differenza stava nel saperci convivere, o meglio, nel saperla controllare. Era tutta una questione di controllo: non c'era niente di più terribilmente piacevole e incantevolmente distruttivo. E lui, nel modo più semplice e assoluto, sapeva di averne bisogno"
-
“Le mani sono tutto, per un ladro. Per chi vive di tocchi proibiti e contatti leggeri, non c'è niente di più importante delle mani. E Daehyun lo sapeva bene. Più volte si era ritrovato a pensare che, infondo, i tocchi leggeri del furto non fossero poi così diversi da quelli che riservava a Youngjae. Eppure, il brivido che ne ricavava ogni volta che portava via parte della vita di un estraneo era completamente diverso da qualsiasi tocco che Youngjae potesse dedicargli e, col tempo, il furto aveva cominciato a prendere quasi le fattezze di un'amante, esigente e appagante al tempo stesso.”

N non sapeva cosa fossero i sentimenti che provava, e neanche Leo. Essere la Umma e l’Appa dei VIXX era già abbastanza difficile con 4 bambini a cui badare; ma entrambi provano dei sentimenti l’uno per l’altro che neanche loro stessi sanno di provare, ma gli altri membri lo sanno. In modi diversi sia N che Leo soffrono.
Traduzione della FF Only Human di DoubleSHINee (http://www.asianfanfics.com/profile/view/381054)

[DaeJae]
Eccolo lì, sempre seduto nella sua solita sedia, con attorno i soliti tre amici, a scherzare sottovoce come al solito invece di studiare.
E come al solito, seduto a qualche tavolo più in là, vicino al reparto di libri di chimica, Yoo Youngjae, ormai solito ad osservare di nascosto l'amore della sua vita, ovvero: Jung Daehyun, anche se lui ancora questo non lo sapeva.

Due sconosciuti si ritrovano a vivere insieme e diventano amici. All'inizio amici normali, poi, per esigenze diverse, i due finiscono con il dover soddisfare i piaceri sessuali dell'altra parte. Inizia così una serie di giochi. Ma si tratta di semplice sfruttamento o dietro c'è qualcosa di più??

Di quando a Minho non piacciono i collari borchiati e Taemin riesce a fargli cambiare idea.

«‬Sei tremendo.‭»
«No,‭ ‬no shh.‭» ‬Il ballerino lo zittisce premendogli un dito sulla bocca.‭
«‬Prima di dare giudizi dammi la mano.‭»
Gli offre il palmo e aspetta che il più grande ci posi sopra il suo.‭ ‬Minho lo guarda strano,‭ ‬gli occhi sono due fessure,‭ ‬le sopracciglia quasi unite,‭ ‬poi si affida a lui.‭ ‬Taemin l'afferra,‭ ‬si appoggia quella mano perfetta sulla coscia sinistra,‭ ‬ce la fa strusciare contro muovendola su e giù.
Minho la sente.
Inizialmente è solo un leggero spessore sotto la tuta felpata,‭ ‬una strisciolina sottile che gli circonda la coscia.‭ ‬Poi il rigonfiamento prende una forma ben precisa‭; ‬la cinta.
La‭ ‬stramaledetta cinta.
____________________
Quando Minho proprio non capisce l'utilità di avere una cintura avvolta sulla coscia.

“Mi piace il tuo odore.” Dichiarò Castiel, mentre continuava ad osservarlo con uno sguardo carezzevole ma triste.
“Cosa?!” Esclamò l'altro, tornando subito a guardarlo.
“È una delle cose che avrei voluto dirti.”
Dean lo fissò intensamente, con la fronte aggrottata. “Avresti voluto dirmelo? Qua... quando?”
L'espressione di Castiel si fece rammaricata, quasi colpevole. “In Purgatorio.” Dean, al solo menzionare quel luogo, si fece sgomento. “Ogni notte sentivo le tue preghiere e per trovare la forza di non risponderti e metterti in pericolo, pensavo a tutto ciò che amavo di te ed al momento in cui avrei potuto dirtelo.”

[RanMasa un po'... PARTICOLARE][Accenni RanTaku]
Dedico questa fic alla mia Ranocchietta sclerotica Hiky-Hiky (che per i comuni mortali altri non è che Beta Chan :3) che ha aspettato da mooolto l'arrivo di questa fic e che ho fatto penare parecchio senza rivelarle niente in proposito. ♥
Dal testo:
"Vado per incamminarmi verso casa quando noto qualcosa di veramente strano.
“Da quando in qua le case sono così alte?” Penso perplesso guardando gli edifici che sembrano più grandi del solito. Muovo alcuni passi ma sento che c’è qualcosa che non torna, mi sembra di camminare a gattoni e mi sento instabile, come se non riuscissi a coordinare i miei arti."

[Personaggi lievemente OOC][Quando la musica rispecchia ciò che proviamo]
Raccolta di song-fic, ognuna incentrata su di una coppia, dedicata a mia sorella Shine.
Non linciatemi se alcune coppie sono fuori dal normale.

L’ho fatto mio. L’ho fatto mio e non me ne pento. Mio dio. È stato qui. Tra le mura della tua dimora.
Me ne vergogno. Solo di questo, me ne vergogno.
Perché sono un peccatore. Sono un bugiardo che mente alla sua parrocchia, che mente all’ abito che indossa e a quello che rappresenta. E sono un peccatore perché provo desiderio carnale, e lo provo verso un uomo.
Ho amato quel ragazzo, e lo amo ancora.
Ma per questo, sono senza peccato.

[RanMasa][Fic ispirata al videogioco di Ib][In revisione] Speciale Halloween! Scusate il mega ritardo nel pubblicarla ma non ho avuto internet e.e
Dal testo:
Mi avvicino all'ingresso e utilizzo lo spioncino per vedere chi è stato a suonare. Non vedo nessuno e decido di aprire appena la porta, curioso. Mi si parano davanti due ragazzini vestiti in modo veramente terrificante, roba da far accapponare la pelle.
«Dolcetto o scherzetto?» Chiedono in coro. Anche la voce fa venire i brividi lungo la schiena, sembrano dei veri demoni.
«Non ho niente da darvi, andate a rompere da un'altra parte.» Dico con tono secco chiudendo loro la porta in faccia.

Due mondi diversi, due ragazzi diversi, un'unica domanda che li lega. Una domanda a cui non trovano risposta da soli, ma se fossero insieme?