Dal primo capitolo:
- Cosa mi succede? - Rey chiese, sentendo la necessità di ulteriori spiegazioni.
- Basandomi su quello che mi hai raccontato, è probabile che siate legati dalla Forza. -
- Cosa? - A Rey morirono le parole in bocca mentre Luke proseguiva nella sua spiegazione.
- È una connessione tra due persone sensibili alla Forza. Una volta instaurato, il legame permette ad entrambi di trasmettere le proprie sensazioni, sentimenti, pensieri, persino immagini di ciò che si sta vedendo e vivendo, anche attraverso distanze incalcolabili. -
Chiese l’unica cosa a cui riusciva a pensare. - Questo legame si può rompere? -
[Reylo, post-TFA]

Raccolta di flashfic nate da prompt lasciati nel gruppo Facebook "We are out for prompt".
QuakeRider.
Il rating può variare.

La cura dei dettagli, quella maniacalità che ti permette di arrivare a qualsiasi obiettivo. Poi d'incanto, chiudere gli occhi e capire di voler fare un passo indietro, iniziando a vivere la propria vita davvero.
Charlotte aveva un obiettivo, lo portava avanti con caparbietà, in quella landa scozzese di cui aveva fatto la sua casa.
Michael aveva un sogno, quello di poter finalmente chiudere fuori il rumore del gossip, la frenesia che l'aveva sempre accompagnato.
Charlotte e Michael si incontrano in una notte di aurora, là dove i sogni diventano mani da afferrare, scelte da fare. Direzioni da prendere.
Michael e Charlotte, inconsapevolmente, prenderanno la stessa identica direzione. Facendo delle loro vite una strada. La loro.

Filofobia è definita come la paura persistente, ingiustificata ed anormale di innamorarsi o di amare una persona. Secondo alcuni autori una conseguenza comune della filofobia è l'anoressia sentimentale dal suffisso privativo greco "an" e dal verbo greco "orao": mancanza di desiderio, in questo caso sia sentimentale che sessuale.
Dal primo capitolo.
Julie è l'aiuto-regista del Coriolano, famosissima opera di Shakespeare messa in scena da Josie Rourke, che tra i protagonisti annovera l'attore del momento: Tom Hiddleston, acclamato per il suo ruolo di Loki nella saga Marvel dedicata al dio del tuono Thor.
Julie è una ragazza un po' imbranata e con il cuore in tanti piccoli pezzi per colpa di un uomo che non l'ha mai veramente amata. Un uomo malato che l'ha sminuita, che l'ha mortificata.
E che le ha fatto perdere la fiducia negli uomini.
Come supererà le sue paure?
Come imparerà ad amare di nuovo?

"Apre gli occhi, di colpo.
Il respiro è affannoso, il cuscino madido di sudore.
Le dita sono rigide, serrate intorno ai polsi sottili di una ragazza.
Il viso di lei è ad un soffio dal suo; lo sguardo terreo con cui lo scruta è carico d'ansia, e le iridi, trasparenti come schegge di vetro, splendono ardenti e vivide nella penombra, simili a lampi al di là del nero impenetrabile della notte.
È successo. Di nuovo.
Un incubo dal quale non è riuscito a svegliarsi.
Nonostante la terapia, le pillole, i mesi trascorsi.
Nonostante Jyn."
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Raccolta di short-stories War!AU (leggibili quindi come originali), autoconclusive ed indipendenti, dedicate a Jyn e Cassian.
Sulle note di "La morte (non esiste più)", dei Baustelle.
https://www.youtube.com/watch?v=o7rpn1I_tis
«Una storia non ha principio né fine, soltanto porte d'ingresso.» (C.R.Zafòn)
Sta a voi scegliere da quale porta entrare.

Resta a guardarla mentre rifiuta la chiamata, la osserva, silenzioso e ansimante, mentre lei si passa la mano libera tra i capelli e gli getta addosso uno sguardo frettoloso.
«Andiamo da te?» gli dice, alzando le spalle. «Da me è un casino».
Cassian esita. Da lui, da lui … ha bevuto un po’ troppo per ricordarsi che da lui non è fattibile, perciò annuisce e dà un’occhiata all’orologio da polso che sbuca da sotto al giaccone. «Come sei messa a gambe?» chiede, sbuffando.
Lei alza un sopracciglio. «Perché?»
«Perché dobbiamo correre».
| RebelCaptain!AU, 2k parole o giù di lì |

La verità era che dopo Praga non riusciva più a dormire. Gli bastava chiudere gli occhi, e lei era lì. Non l'immagine strafottente uscita dal cappuccio dopo il modo non convenzionale in cui l'avevano invitata a bordo, non quella allegra dei rari momenti di pausa. E neppure quella triste con cui gli aveva raccontato di non aver mai avuto una famiglia che l'amasse.
Il sorriso di Skye non si apriva. E quelle labbra appena socchiuse colavano sangue.

[È UNA LONG-STORY, NON UNA RACCOLTA DI ONE-SHOT]
È triste passare le feste, quelle con la maiuscola, solo e lontano da casa?
Una parte di me grida un veemente sì. Eppure non posso fare l’ipocrita e dirmi che è un caso fortuito, una coincidenza inattesa. Ho scelto una strada luccicante, fatta di flash e lustrini, non dimentico quanto ciò sia un privilegio e mi renda felice. Tutto ha un prezzo a questo mondo. Ed almeno al momento, sto pagando a rate e in saldo.
È altrettanto vero che la consapevolezza non fa compagnia.
[Scritta e dedicata a Ninfetta]