Una folata di vento dispettoso può portare all'incontro che aspetti da una vita? All'incontro di due anime incredibilmente diverse ma forse gemelle? All'intreccio di due vite così distanti eppure così vicine nel caos di una caotica città? Allo scontro di due cuori che forse, senza quel vento e un'incredibile serie di coincidenze, avrebbero continuato a battere separati? Ma poi esistono davvero le coincidenze o sarà semplicemente... destino?!
Il titolo l'ho spudoratamente rubato al maestro Miyazaki e al suo ultimo lavoro, ma la mia storia è molto diversa. ^_^
ATTENZIONE: linguaggio colorito (almeno per i miei standard) e tematiche delicate. A tratti erotico.

Dopo la morte dei genitori di Kagome, a causa di un incidente, la famiglia NoTaisho accetta di prendersi cura della bambina e crescerla come figlia loro. Per Inuyasha essere il fratello maggiore acquisito di Kagome è motivo di orgoglio: lei è piccola, indifesa e cosa più importante vede in lui tutto il suo mondo. Il loro rapporto è profondo, speciale e sembra indistruttibile. Almeno sino a quando la piccola Kagome non cresce e.... il mondo idilliaco di Inuyasha non viene travolto da qualcosa di completamente inaspettato: l'amore.

Tre bambini sono sempre sinonimo di grandi guai, per ogni famiglia. Se poi quella famiglia prevede il gene Weasley-Potter... E cosa c'è di meglio, per calmare tre bambini "malandrini", se non una bella storia? Davanti al fuoco di uno scoppiettante camino, i signori Potter cercheranno di placare i scalmanati figli con un racconto: il loro.
Buona lettura!

“ - Dimmi che è solo me che vuoi. Che è a me che pensi quando è notte e sei nel tuo letto. Che sono le mie braccia che vorresti quando hai freddo e i miei baci quando sei triste. Dimmi che è solo il mio volto che cerchi fra la folla e che sono solo i miei occhi a farti battere il cuore. Dimmi che c’è solo il mio nome inciso nella tua anima e che niente e nessuno può toglierlo da lì. Dimmelo, Hermione! Dimmelo e io troverò la forza di fare quello che sto per fare, perché, anche dopo, io sappia sempre che tu sei stata mia. -
Ma Hermione non riusciva a rispondere. Il suo corpo era scosso dai singulti e il suo volto brillava alla luce della luna come se fosse cosparso da tanti piccoli diamanti.
Con la sua voce flebile riuscì solo a dire tre parole – Ti amo, Draco. –
A lui sembrò bastare, perché chiuse gli occhi e, con infinito dolore, disse la parola che più di ogni altra non voleva far uscire dalle sue labbra.
- Oblivion! –”

La prima cosa che le venne in mente, non appena i suoi occhi incrociarono la bacheca della Sala Comune, era di contattare urgentemente un buon Medimago, magari specializzato nella Babbana Oculistica, perché non era assolutamente possibile che una cosa simile potesse accadere in quel momento ad Hogwarts.
La seconda cosa che pensò fu che dovesse trattarsi di uno scherzo. A nessuno - e aggiungere sano di mente sarebbe stato superfluo, se non si fosse trattato, per l’appunto, di Hogwarts - sarebbe venuto in mente di organizzare un ballo dopo pochi mesi la fine della Guerra.
Un ballo nato per dimenticare gli orrori appena passati, trasformatosi in un incubo ad occhi aperti.
Prima classificata al contest “Porn WITH Plot - III edizione” indetto da Matilde di Shabran sul forum di EFP

"Era un'ora indegna di quello che non si poteva più chiamare mattino, con fatica stava preparandosi un caffè e l'unica frase che continuava a trapanarle il cervello era: 'Ma come diamine ho fatto?!?'
Più stupida, irrazionale, azzardata di così non avrebbe potuto essere. Idiota, idiota, idiota. Rimpiangeva di non essersi sbronzata totalmente: sarebbe bastata un'altra tequila e avrebbe concluso la serata serenamente collassata su un divanetto. E avrebbe evitato di fare quella....diamine, non riusciva neanche a dirlo. Coraggio, Rin. Scommessa.
Lei aveva fatto una scommessa."
Era pronta, erano pronti, ad affrontarne le conseguenze?
{La scommessa è un pretesto, un'occasione, non il fulcro della storia, che invece si concentrerà su tutto ciò che ne conseguirà. Enjoy!}

Un angelo caduto che non ha più misericordia né carità nel suo cuore, una ragazza malata che il demone tiene prigioniera, determinato a svelare il segreto che la circonda, prima di ucciderla. Cosa la rende così speciale? Helena non si sente speciale, ma da quando lo conosce si sente invincibile e non ha più paura di morire: se esistono i demoni allora esistono anche gli angeli, e il Paradiso…
Estratto:
- Che dolce...
Commentò lui.
- Il tuo primo bacio, vero? Così dolce...

Una festa, un tifone e degli imbucati un po' speciali.
L'ultima occasione per la Compagnia di riunirsi sotto lo stesso tetto prima che ogni cosa cambi per sempre. Perché il domani è già qui, con tutto il suo carico di cambiamenti e sorprese.
Mini-long scritta con tutta la nostalgia che provo ogni volta che guardo "Verso il futuro" e facente parte della serie "Inuyasha-Beyond The Final Act" . Buona lettura!

Fanfiction scritta per il contest "Quel semaforo rosso…" indetto dal gruppo di Facebook "Takahashi Fanfiction Italia".
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Un incontro può segnare in modo indelebile la nostra vita..
"I suoi vivaci occhi verdi sembravano guardarmi come se, in quel momento, io fossi l'unica persona al mondo, come se io fossi il suo mondo."

Tratto dalla storia
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-Trovalo- dice con voce strozzata.
Mi afferra la testa con le mani ed alza il mio viso inchiodando i nostri occhi.
-Cosa..?- mormoro stordita.
-Trova il tuo motivo per vivere, Kagome. Tu devi…. trovarlo- ribadisce con voce roca, poi con una leggera spinta mi allontana da sé e mi da le spalle.
-T-te ne vai?- chiedo spaventata. Non appena perdo il contatto con i suoi occhi la mia testa inizia a farneticare ed a cercare risposte a mille domande. Perché mi ha baciato? E perché io… vorrei lo rifacesse?
Lo vedo stringere i pugni, poi annuisce.
Mi sento mancare l’aria.
-E… il mio compito per domani?- chiedo inumidendomi le labbra; ho ancora il suo sapore sulle mie, intenso e frizzante.
Mi rendo conto che la mia domanda è quasi una scusa per guadagnare del tempo con lui.
Non andartene, ti prego…
Inuyasha si volta e mi sorride ed io mi sento avvampare, provando qualcosa mai sperimentato prima.
-Te l’ho appena dato-
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Quando tutto sembra perduto trova il coraggio, trova un modo ma... vivi.

Kagome è una ragazza squisitamente sarcastica e tendente alla misantropia, ha tre coinquilini che ama e odia e una routine che non vuole spezzare.
Qualcosa, però, dovrà pur arrivare a smuovere la sua calma piatta...
Dal testo:
"Tokyo comincia a svegliarsi, già si sente nell'aria l'odore della Primavera; il sole splende, gli uccellini cinguettano, i ciliegi sono in fiore e tutte queste cazzate qui.
Io, io non mi sono svegliata; il torpore invernale ancora mi prende, mi inchioda e, tuttavia, non mi dispiace per niente. Attualmente, ho intrapreso una relazione d'interesse con il mio divano."

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

Quando non sai proprio come invitare tuo fratello al tuo matrimonio.
[Scritta per l'iniziativa Drabble Weekend 8-10 luglio 2016 del gruppo Facebook We are out for prompt]

"Con la tortura si ottiene tutto, non è vero?"
"Con la tortura non abbiamo ottenuto niente."