Siamo da qualche parte, sul set, nascosti - o almeno spero - agli occhi di tutti.
È uno dei camerini per la prova trucco? O dei vestiti?
Non riesco a riconoscerlo.
So solo che siamo ancora con gli abiti di scena e questi dannati capelli lunghi mi stanno facendo sudare...

Non avrei mai pensato che potessi cambiare la mia opinione riguardo al sesso.
È sicuramente una delle cose più piacevoli che abbia mai provato ma... È anche altrettanto imbarazzante.
Per quello non sono mai stato il tipo da... Una scopata e via.

Correva veloce, schivando la gente ammassata davanti alle bancarelle del mercato.
Non si sarebbe fatto acciuffare!
Non ora che era riuscito a prendere un bellissimo giocattolo per il suo piccolo Ori, nuovo arrivo nella sua famiglia.
- Torna indietro, non l’hai pagato! – urlò il suo inseguitore.
Nori, con il fiatone, continuò a correre fino ad una taverna, nelle vicinanze di un piccolo boschetto.
Da quanto diavolo stava correndo per essersi allontanato così tanto dal centro della città?

Un bel giorno, durante il quale né lui né Richard erano impegnati con le riprese, Martin si era presentato nella roulotte del suo compagno con in mano una vaschetta di gelato al cioccolato e un sorrisetto maligno stampato sul viso.
Richard, nell'aprirgli la porta e ritrovarselo davanti con quell'espressione che non prometteva nulla di buono, era stato tentato di inventarsi una scusa su due piedi per evitare che quel piccolo diavolo entrasse in quella che attualmente poteva definire la sua casa ma... Martin Freeman otteneva sempre quello che desiderava!

[Dwalin/Nori] Non si fidava.
Non poteva fidarsi di un ladro!
Dwalin non vedeva di buon occhio nessuno - salvo rare eccezioni - ma con Nori il suo viso assumeva un'espressione tra il truce e lo sdegnato...
Il che significava solo una cosa: non si sarebbe mai fidato di quel nano!

"Vuoi venire a cena da me?"
Gli era sembrato un invito innocente e, senza rifletterci troppo su, aveva accettato di buon grado.
Sarebbe stata una bella rimpatriata - ne era sicuro - anche se erano solamente lui e Graham.

Il sole si apprestava lentamente a calare in quella giornata che, per la compagnia di Thorin Scudodiquercia, sembrava essere interminabile.
Avevano passato tutta la notte marciando verso Erebor e solo verso l'ora di pranzo Thorin e Gandalf decisero di concedere ai nani una pausa.
Bofur aveva cucinato per tutti - un lauto pasto avrebbe aiutato i compagni a rimettersi in forze - e, dopo essersi rifocillati qualcuno si concesse un po' di riposo, altri uno svago, altri ancora un piacevole coro per festeggiare l'ormai imminente vicinanza alla loro casa mentre due di essi, con una mazza da guerra in mano, si allontanarono, addentrandosi nella foresta.
- Colpisci il centro esatto dell’albero, avanti! - la voce profonda di Dwalin quasi fece tremare Ori.

- Bofur... - pigolò, stringendo con una mano la coperta che gli faceva da giaciglio in quelle fredde notti del loro viaggio e con l'altra i lunghi capelli scuri del nano che gli stava seviziando il collo.
Ori non sapeva se a farlo sentire in quel modo fosse la bocca del suo compagno che stava succhiando, leccando e mordendo un piccolo lembo di pelle - ormai gonfio e livido per quelle torture - o i suoi capelli lunghi che, liberi dalle trecce, si riversavano sul suo petto carezzandolo e solleticandolo ad ogni minimo movimento.

[Cast Lo Hobbit] Quello che adorava di più di Aidan erano i suoi capelli: ricci, ribelli, lunghi e dannatamente neri.
Avevano un profumo dolcissimo - si perdeva ad annusarli per minuti interi - ed erano dannatamente morbidi al tatto!
Insomma...
Dean amava quei capelli e anche in un momento intimo e decisamente poco consono al suo “fetish” era lì, intento a rigirarsi tra le dita i boccoli scuri.

Bofur parlava troppo.
L’avevo sempre pensato!
Sin dalla prima volta in cui, insieme al resto della compagnia, si era intromesso nella mia amata casa.
Era colpa sua, ne ero più che certo.
Aveva messo una curiosità viscerale in me con una stupida e semplice frase!
- Penso che il Re abbia una strana... Passione per i tuoi piedi hobbit! - aveva detto.

[Cast Lo Hobbit]Mancava ancora qualche ora al nostro ritorno sul set e la scena che dovevamo girare proprio non riusciva a entrarmi in testa.
L’avevo letta e recitata di fronte allo specchio - cercando anche di fare lo sguardo burbero di Thorin - non sapevo più quante volte ma niente, non riuscivo a trovarmi veramente convincente.
Fu per quello che mi azzardai a chiedere aiuto al mio compagno e amico e...
Non sapevo neanche io come descriverlo dato il rapporto che intercorreva attualmente tra noi.
Amante?
Non per me.
Insomma... Viste le cose da un’occhio esterno ero io quello da chiamare propriamente amante dato che il mio collega era padre e soprattutto marito!

[Cast Lo Hobbit]Solo sesso.
Niente di più, niente di meno.
In qualche modo avrei pur dovuto sfogarmi durante tutto quel tempo no?
Un amante sul set sarebbe stato perfetto!

[Cast Lo Hobbit]La mano di Martin premeva così forte sulla mia bocca da farmi quasi male.
Lo sentivo ansimare dritto nel mio orecchio e ad ogni spinta nel mio corpo lasciavo morire un gemito soffocato su quella dannata mano che mi rendeva difficile anche catturare ossigeno...

[Cast Lo Hobbit]“Fortuna che siamo in acqua.” si ritrovò a pensare; ma quando le dita di Armitage, tremando leggermente, si strinsero sulle sue spalle, si ricordò che per il suo compagno il luogo che avevano scelto per fare l’amore non fosse proprio l’ideale!

Per quanto si sforzasse lui non lo notava mai.
Eppure si impegnava da sempre per renderlo fiero e orgoglioso di lui: lui, che sarebbe diventato il suo discendente diretto.
Aveva cercato di domare il suo carattere e di renderlo adatto a “quello di un Re”.
Voleva rendere orgoglioso il nano che lo aveva cresciuto ed amato ma...
Thorin aveva sempre gli occhi puntati su suo fratello minore.
- Fili! - sentì la voce dello zio chiamarlo e subito aprì la bocca per risponde ma, con sua enorme delusione, notò che, ancora una volta, l’altro aveva invertito il nome suo e di suo fratello.