[Levi x Eren]
Eren non avrebbe mai immaginato che il suo amico d'infanzia Levi potesse essere il diavolo in persona.
Tutto quello che aveva creduto di sapere su di lui, si è rivelato una mera illusione, della quale ora è prigioniero.
Levi é un pazzo. Un uomo senza scrupoli, dagli occhi neri come carbone illuminati da una luce sinistra e dalla voce roca e terrificante come il rombo di un tuono.
E per salvarsi e uscire inerme dalla prigionia in cui Levi lo ha rilegato, Eren dovrà fare un patto con il diavolo in persona e diventare l'oggetto delle fantasie erotiche del suo sequestratore.
Ma riuscirà a resistere all'impeto della passione del selvaggio amante, o sarà quest'ultimo a soccombere al suo fascino?

[Questa fic partecipa al contest And this, kids, is how I met your father indetto da hirondelle_]
| Rivetra | Introspettivo; Malinconico; | Giallo | What if?; Character death |
[...] «Quel peluche è davvero irritante… non capisco come le sia venuto in mente di regalartelo…» mormorò, passandosi una mano sul viso stanco, ombroso, mentre un’espressione amara si dipingeva lentamente su di esso. E più lo guardava, più ripensava a lei. Quella donna forte e fragile allo stesso tempo. Quella donna che aveva scelto la via del soldato anche quando aveva qualcosa da perdere. [...]

Faceva freddo, quella mattina.
Terribilmente freddo.
Il gelo dicembrino gelava le povere ossa della giovane donna, che continuava ad avanzare imperterrita verso la sua meta nonostante le sferzate del vento crudele che la facevano barcollare.
Si stringeva al petto il fagottino che teneva tra le braccia, avvolto nel grande mantello verde, cercando di tenerlo al caldo.
Era il suo unico tesoro, l'unica cosa che la tenesse ancorata a lui.
[...]
Con gli occhi dorati percorreva ogni particolare di quel misero pezzo di roccia, soffermandosi su un simbolo in particolare, lo stesso stemma cucito sul mantello verde che aveva tra le braccia: le Ali della Libertà.
Sembrava volessero spiccare il volo, ma in realtà erano bel saldate sulla schiena un tempo forte dell'uomo sepolto lì dentro, la cui anima, grazie ad esse, volava chissà dove nell'aria fredda di Dicembre.
-
Buon Natale a tutti!

Questa storia racconterà dell' amore travagliato tra Sebastian, un tossicodipendente, e Ciel, ragazzo con problemi di cuore e un passato difficile alle spalle.
Il loro rapporto, dapprima conflittuale, con il tempo diverrà così profondo, che i due riusciranno, tra mille difficoltà, a farsi forza l'un l'altro, nella loro esistenza che pare costituita solo di eventi spiacevoli e sofferenze.
Ma quando un miracolo li coglierà di sorpresa, stravolgendo per sempre le loro vite, Sebastian e Ciel si ritroveranno a dover fare delle scelte.
E anche quando sembrerà che sia giunta la fine..... non sarà la fine, ma sarà solo l'inizio, della storia e del loro amore.
Questa storia non sarà tutta rosa e fiori, anzi, credo di aver raggiunto il massimo della drammaticità. Fanfiction scritta per far piangere le lettrici, quindi non uccidetemi, spero di avervi incuriosito ^^

«Beh, una volta sterminati tutti i giganti non sarebbe affatto giusto se lei rimanesse da solo, Capitano», sussurrai. «Quindi quando arriverà quel momento… mi sposi!».
L’uomo alzò la testa e mi fissò con aria sorpresa ed incredula.
Arrossii fino alla punta dei piedi. Oh, bene. La mia lingua aveva deciso di staccarsi definitivamente dal cervello e fare di testa sua. Tanto valeva essere ancora più diretta e dire: «Capitano, sono innamorata di lei fin dal primo istante in cui l’ho vista!». Stupida, Petra! Stupida, stupida, stupida…!
«Cioè, quello che volevo dire è…», farfugliai grattandomi la testa nel tentativo di riparare il mio errore.
«Va bene», disse lui alzandosi in piedi.
“Eh?”.
«Quando arriverà quel momento sarò pronto a dirti di sì, ma solo ad una condizione». Si piegò in ginocchio di fronte a me e mi prese delicatamente la mano destra portandosela alle labbra.
«C-cioè?».
«Solo se tu non dimenticherai questa notte».
Piccola Rivetra ispirata ad una doushinji trovata online in questi giorni. E' la prima volta che mi cimento con questa coppia. Spero vi piaccia ^__^

Adesso che lei non c'era più, rileggere le sue lettere era diventato davvero doloroso. Immaginare attraverso le sue parole era una stilettata al suo martoriato cuore. Sogni su carta in calligrafia tutta svolazzi e tondeggi che sarebbero per sempre rimasti in fondo a quel dannato cassetto.
-
[Levi/Petra]
Scritta per il DRABBLE EVENT 6-8 NOVEMBRE sul gruppo Facebook ♦ WhoLindtLock Drabble ♦

Ho corretto il capitolo 1
Salve a tutti, dato che con oggi inizia la Rivetra Week ho deciso di pubblicare delle one shot, quindi pubblicherò un capitolo al giorno in base al prompt.
Trama del primo capitolo: finalmente è Natale, il giorno più atteso dell'anno, ma è anche il compleanno del capitano Levi, quindi un motivo in più per festeggiare. Infatti, anche per la Legione Esplorativa c'è aria di festa e non solo! Perchè si sa che la neve, insieme alla giusta compagnia e un'innocente malizia, può dar vita a situazioni magiche.

Quando verrà la mia ora...
...sarà la famiglia che non ho mai avuto
...e ci sarà una tavola
...e sotto di noi il sangue
_______________
Levi ricorda i suoi morti, aspettando una marcia funebre che ritarda di giorno in giorno: la sua.

Il capitano Levi Rivaille è il secondo in comando dell'Armata Ricognitiva, una pattuglia in guerra costante con la Polizia Militare che, nonostante proclami di agire in nome della Corona e del popolo, è corrotta e violenta con chiunque la pensi diversamente.
A solo vent'anni d'età Levi è uno dei soldati più forti, che conduce la propria vita con distacco e spietatezza. Questo significa che nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo adottare un bambino di otto anni di nome Eren, reso orfano quando l'Armata Ricognitiva conduce una battaglia contro la Polizia Militare nel distretto di Shiganshina.
| RivaEre | Eruri |

-“C...Caporale! N...non legga quel libro!”
Senza rendermene conto glielo strappai di mano e mi sedetti sulla sedia accanto alla sua.
-“Tranquilla Petra non ho letto nulla.”
Mi sentii terribilmente in imbarazzo e iniziai a bere il mio tè cercando di annegarci dentro la vergogna che provavo in quel momento.
Finii il mio tè come sempre prima di lui e così rimasi ad osservarlo con la scusa di dover rimettere in ordine.
Adoravo il modo in cui prendeva la tazzina, se lo avessi fatto io sarei sembrata scema ma su di lui era diverso.
-“Quindi... Scommetto che è un libro illecito, uno di quelli che una soldatessa non dovrebbe perdere tempo a leggere...”
A quelle parole sobbalzai sulla sedia e Levi continuò
-“Sconcio giusto?”
subito gli risposi
-“No caporale. Non è come sembra...”
e gli chiesi
-“Caporale, l'ha letto?
-“Solo il titolo."

LeviXPetra
Il giorno della sua morte...
levi si stava incamminando verso il cimitero per dare un saluto alla sua compagna...Incontrò il padre e le consegnò una lettera

Ciauu ragazzi!!Oggi vi presento un argomento del tutto nuovo.La storia parla di 2 ragazzi innamorati che fanno di tutto per stare insieme.I due giovani si chiamano Levi(Rivaille) e Petra.Non li conoscete?Sono dei personaggi dell'anime/manga L'attacco Dei Giganti.Spero con tutto il cuore che la storia vi intrighi,però vi preannuncio che non so come mettere l'html perciò spero che ci sia ^_^" in ogni caso questa storia sarà ricca di amore e azione.La SUSPANCE (una cosa che a mio parere é sacrosanta) non mancherà di sicuro!Perciò mettetevi comodi e io vi lascio alla lettura,commentate in tanti per farmi sapere se la storia vi piace,sciauuu.

Stringeva in mano una lettera il Caporale Rivaille, lo sguardo sempre freddo di chi ha visto troppi compagni morire, troppi amici persi, mangiati vivi dai titani, ora nient'altro che cadaveri nei loro stomachi, ossa dimenticate dal tempo, nomi come tanti altri soldati dimenticati e mai pianti come si deve.
La vita va avanti.

One shot LevixPetra ambientata nei giorni nostri - Dal testo:
Ogni mattina si incrociavano per le scale e lei ogni mattina lo salutava con un radioso
«Buongiorno Rivaille.» e lui ricambiava nel suo solito modo freddo e distaccato, ma col passare di tempo, il suo viso e la sua espressione si erano in qualche modo smussati, regalandogli qualche accenno di sorriso, niente di troppo spinto, ma che alla giovane Petra fece piacere comunque: