[ Misha/Sebastian ]
Sebastian ottiene la sua vendetta, e Jared commette il fatale errore di riderne.

[Sebastian Roché, Misha Collins]
«Dovresti imparare ad indossare magliette della tua taglia. [...] Possibilmente, non di lycra»
*Pre-slash, actually

Jared sbuffò annoiato, dondolandosi sulla sedia come un bambino.
« Sono seduto a leggere del mio personaggio che interpreta me stesso, ma che in realtà non lo è. » disse a nessuno in particolare, ma Jensen di fianco a lui rise.
« Un po’ contorto come pensiero. »
« Mi sembra di soffrire di disturbi della personalità. » dichiarò Jared con un altro sbuffo.

<< Non è giusto. >>
<< Che cosa non è giusto? >>
<< Perché tu sei quello molto carino e io quello
molto alto? >>

One-shot scritta di getto, mentre guardavo fotografie di loro due insieme (stranamente -.-). Una strana conversazione tra Jared e Jensen.

JENSHA, of course!
Misha si imbatte in un sito internet molto molto particolare, e da quel momento non riuscirà più a pensare a Jensen allo stesso modo. Cosa succederà quando i due si incontreranno?
Doveva essere una one shot ma a causa di problemi tecnici saranno due capitoli...
WARNING: nessun attore o hell dog è stato maltrattato durante la stesura di questo racconto, il sito non esiste e tutte le immagini a cui si fa riferimento nel testo sono frutto della mia mente malata!

[ Sebastian Roché/Misha Collins ]
"Signori e signore, il premio Oscar per il fanservice va a Misha Collins", pensò piuttosto incoerentemente Sebastian.
Ovvero, di quando Sebastian fa notare a Misha la mancanza di Sebastian/Misha nel mondo e l'Overlord si mette al lavoro.

Jensen Ackles è un talentuoso architetto; la sua parola d'ordine: Vincere.
Il momento in cui gli viene affidato il progetto che ambiva da tempo, coinciderà con l'incontro con Misha Collins, la persona che sconvolgerà tutto quello in cui crede.
-Non pensavo fossi...?-
-Non lo sono infatti-
-E allora perchè?- domandò confuso.
-Perchè sei tu-

(Cockles)
«Dovresti essere grato alla vita, Mish» rise sua moglie. «Ci sono persone che non s'innamoreranno mai, e a te è successo ben tre volte.»
Lui allontanò la tazza dalle mani curiose e maldestre del bimbo portandosela alla bocca. «Ma nello stesso momento? È sfiancante» si lagnò, prima di prendere un sorso.
«Però i tuoi spermatozoi rimarranno vivi e svegli!» ribatté lei, con un enorme ghigno, arruffandogli i capelli come se fosse lui, e non West, il bambino.
Misha emise un verso sofferente. «Ridi, tu. Devo avere almeno ventiquattrore di sonno arretrato.»
Vicky sogghignò. «Dammi i dettagli.»
«Scodatelo. Non voglio che il tuo prossimo best seller s'intitoli "Le gioie del sesso gay".»

Spoiler per chi non ha ancora visto la settima stagione!
Non è la prima storia che scrivo ma la prima che oso pubblicare. Da grande fan di Supernatural, ho pensato di trasportare l'intensità del rapporto tra Dean e Castiel nella realtà, mettendo Jensen e Misha di fronte ai loro sentimenti.
"Jensen era qualche centimetro più alto di lui, per cui si ritrovò a guardarlo dal basso verso l’alto (come una ragazza, pensò confusamente) mentre rabbrividiva sotto le sue mani, e la cosa gli sembrò… bizzarra. Ma piacevole. Fin troppo."

Convention di SPN a Burbank 2012, subito dopo che Jensen riceve la torta di compleanno e spegne le candeline, sul palco di fronte al pubblico della convention, decide di affondare il viso nella torta seguito poco dopo da Jared. I due lasciano il palco assieme a Richard con i visi sporchi di panna...secondo voi dopo cosa può essere successo...?

«Quindi» riprese Jensen, dopo un attimo di silenzio. «con “vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo” intendevi “contare tutte le mie lentiggini”?»
«Se non lo facessi, questo quesito irrisolto mi tormenterebbe fin nella tomba, e diventerei uno di quegli spettri a cui Dean e Sam danno la caccia.»
Jensen rise al pensiero di un fantasma-trollface tormentato dal numero delle sue lentiggini. «E allora, a quanto sei arrivato?» domandò, strattonandogli un po’ la camicia.
Misha sbatté un paio di volte le ciglia, come l’eroina di un anime, e dichiarò candidamente: «È la seconda volta che perdo il conto. Sono tornato alla prima.»
Perché io dovevo fare i miei auguri all'uomo che mi ossessiona da un paio di mesi a questa parte e al suo maritino, e farmi una bella sega mentale su quanta gayness e crack sarebbero circolati alla sua festa di compleanno

Jensha - Una chiamata nel cuore della notte.

É la Nashcon. E Matt si spoglia. (Richard Speight Jr/Matt Cohen)

[ Richard Speight Jr./Matt Cohen ]
Oggi a Nashville si teneva una convention. Il web è impazzito come ogni volta; in più Matt Cohen si è messo d'impegno per ammazzare le fangirl, girando per metà del tempo senza maglietta. Fin qui, tutto vero. Per il resto: non mi appartengono, non è vero niente e bla bla bla.
Richard lo odiava. Lo odiava davvero tanto.
Così tanto che un attimo dopo aver salutato i fan dopo la fine del karaoke l'aveva trascinato dietro le quinte e sbattuto contro un muro, artigliandogli i fianchi e assaltando quella bocca impertinente e bellissima.