Oscar è la Rosa bianca e come tale André l'ha sempre percepita.
Qualcuno è arrivato e, a breve, riuscirà a coglierla e portarla via con sé.
André non può che accettare la cosa e cercare di farsene una ragione.
Col cuore a pezzi, prova comunque sollievo nel constatare che, almeno lei, vedrà realizzarsi il proprio sogno.
Le scrive un'ultima lettera, in cui, finalmente, le confessa di amarla.
(I personaggi del racconto sono stati creati da Ryoko Ikeda nel manga "Versailles no bara" e ripresi nell'anime di adattamento sotto la regia di Tadao Nagahama e Osamu Dezaki.)

Ho sempre provato una certa insoddisfazione per la scena del ballo tra Oscar e Fersen nell’animazione. Non conosco la versione del manga, ma dubito che vi siano stravolgimenti o differenze sostanziali. Nell’anime, tuttavia, la scena mi sembra trattata in modo troppo rapido, senza approfondire adeguatamente i reali pensieri di Oscar né le motivazioni dietro una scelta tanto audace. Capisco l’esigenza di brevità narrativa, ma credo che questa fretta lasci insoddisfatto uno spettatore più maturo.
Ho riflettuto su alcuni aspetti.
Per esempio, era prassi comune che chiunque entrasse in una sala per un ricevimento venisse annunciato. In contesti così formali, Oscar avrebbe dovuto fornire un nome, magari falso, ma comunque avrebbe dovuto farlo. Qui, ho deciso di immaginarlo io. Nell’animazione, tutti, invece affermano di non sapere chi sia questa misteriosa duchessa, arrivata da un paese lontano e imprecisato, rifiutandosi di rivelare la sua identità. Ma è plausibile che l’avrebbero fatta entrare senza alcuna verifica, considerando anche le esigenze di sicurezza a corte? Ci sono tante altre cose che mi hanno portato a immaginare una storia leggermente diversa da come la si conosce. Attenzione. Oscar vi apparirà fin da subito molto OOC.

(Un tragico passato)

Il giovane André ha molto da imparare su se stesso e sulle donne: nel racconto, inaspettatamente (per lui, ché la fanciulla in questione gli ha messo gli occhi addosso già da un pezzo), ne trova una capace di insegnargli qualcosa riguardo alle molte doti che dimostrerà di avere anche in una situazione, diciamo, inaspettata.
Anche la Nonna rivelerà doti inaspettate, trasformandosi in una via di mezzo tra Sherlock e Montalbano, costringendo il nipote all'angolo e portando a termine un interrogatorio da manuale.
In questa fanfic il temine "vino" ricorre di frequente; a parte che, a tal proposito, sia nel manga che nell'anime, Oscar, André e la nonna ci vanno giù duro (non mi riferisco, ovviamente, alle ubriacature di André che sono sconforto puro o a quelle, anch'esse legate a problematiche gravi, di Oscar), qui il gomito sembrano alzarlo un po' tutti, tanto che le bottiglie, un tempo piene, finiscono per diventare misteriosamente vuote.
Nota: in relazione a quanto raccontato, a palazzo Jarjayes esistono più segreti, ma quello veramente interessante è soltanto uno.
A suo tempo, stante al manga, ce ne sarà un altro, di natura assai diversa rispetto a questo.

Oscar è sempre stata una bella donna, or aggrovigliata fra le spine della vita, or nella sua rinascita, simile a Venere che viene dal mare.

Due testoni indimenticabili
Ho voluto descriverli a modo mio

Dopo aver partecipato ai moti del 13 e 14 luglio, Oscar decide di tornare a casa con André che vuole chiarire alcune cose e non abbandonare sua nonna. Ma presto dovranno fare i conti con visite e confronti scomodi, mentre fuori tutto crolla e arriva il vento del Terrore e della Rivoluzione. In parallelo, una giovane donna con un segreto inquietante inizia un nuovo lavoro in un posto interessante ma che può crearle qualche problema.

I pensieri che attraversano la mente di una Diane sopravvissuta,sull'uomo che l'ha delusa.

Per chi avesse gradito la mia os 'Mimose', ho provato a scrivere un seguito. Le AU moderne sono una vera e propria sfida, quindi spero di esserci riuscita… e di strappare anche qualche risata! Il racconto è suddiviso in tre parti che pubblicherò in settimana.
« E così fu deciso. Lunedì, dopodomani 11 marzo.
Consegna della pendrive con la tesi trascritta. La risoluzione del mistero dei fogli stropicciati.
E in ultimo il suo piano geniale: l’incontro tra i suoi migliori amici Oscar e André. »

Immagino le tue parole il tuo volto le tue mani.....

Sparare è un arte fondamentale per chi nasce per conquistare il mondo con le sue gesta e tenergli testa con i suoi occhi.
Prepararsi nel migliore dei modi, focalizzare il proprio obbiettivo.
Tagliare fuori il resto del mondo e, al momento giusto, lanciarvisi contro con tutta la propria determinazione.
È essenziale, come essenziale è non avere esitazioni.
Un'arma da fuoco è fatta per sparare. Se lo fa, quasi sicuramente ti pone in vantaggio.
Se non dovesse farlo, sarebbe per te la fine.
Armare.
Mirare.
Fuoco.
Ma qualcosa si distrugge sempre.

Li sotto la Bastiglia cosa succederà ancora??
Un piccolo racconto su come poteva essere se non sarebbe andata come noi la conosciamo

La vita ci insegna a distinguere l'amicizia dall'amore vero.

Un messaggio difficile da recapitare da parte di un ambasciatore tanto discreto quanto sbagliato.

Questa è mia prima fan fiction. La prima in senso assoluto, proprio cronologicamente. Non ne avevo mai scritto prima. Ero stato solo un vorace lettore. Poi un pomeriggio sono stato preso dal desiderio di vergare almeno una pagina.
Oggi l'ho un po' rivista e corretta, a distanza di anni, alla luce di una maggiore esperienza e di una maggiore pratica con la scrittura.