Questa poesia nasce dalla passione per i cavalli che ho avuto sin da bambina. Sono animali molto sensibili e misteriosi, sono lo specchio di noi stessi. Entrano nelle nostre anime per non uscirne mai più. Dedico in particolare questi versi alla mia cavalla, conosciuta dieci anni fa.

Questa poesia è dedicata a uno dei flagelli più letali che l'America abbia mai affrontato: il Fentanyl. Si tratta di un oppioide sintetico usato in modo controllato in circostanze specifiche in sanità. Da alcuni anni ha preso piede nei mercati illeciti provocando un'impennata della dipendenza e dei decessi per overdose. Mi colpisce come l’uomo sia in grado di costruire grandi successi, ed essere al contempo così vulnerabile.

Il glifosato è un erbicida non selettivo, che è stato approvato nel 1970. La politica in Europa continua ad ammettere il suo impiego in agricoltura. In particolare è emerso che in Argentina la comunità scientifica ha denunciato il grave impatto sulla salute che provoca tale sostanza.

La poesia è stata scritta in ricordo di una persona che ho assistito, la quale presentava la sindrome del “chiavistello” in seguito ad un incidente, la quale ci ha lasciato qualche mese fa. Uno degli aspetti assistenziali più complessi era la comunicazione, poiché principalmente si espletava grazie al movimento delle palpebre e alle espressioni del viso. In quella che io chiamo "la sua prima vita" adorava le belle donne, andare in moto con gli amici, divertirsi. Gli piaceva chiaccherare con gli operatori, che erano divenuti in seguito il suo mondo.

La poesia racconta la piaga dei matrimoni precoci, che affonda radici nella povertà, nella disuguaglianza di genere e in antichi retaggi culturali.

Scrivendo direttamente al nostro protagonista, si comprende come la natura umana non sia cambiata molto dal 1700.

Una notte romantica, carpe diem. 13 luglio 1789

Uguaglianza è uno dei principi a cui aspirava il popolo francese.

Acrostico 1: libertà

L'ultimo capito della storia risolve nodi e getta le basi per futuri sviluppi.

A Firenze scoppia un'epidemia di colera, come se la caveranno i nostri beniamini?

Quante immagini può avere uno sguardo?

Le vicende di Isabelle, Francesco e Alessandro si infittiscono. Chi avrà la meglio?

In questo capitolo Isabelle conoscerà il medico che l'accompagnerà durante le sue esperienze in corsia, e saprà farsi valere in un mondo di uomini.

Il tema principale di questa storia è l'emancipazione femminile, in cui la protagonista è la primogenita di Oscar e André. Essi, sopravvissuti alla rivoluzione francese, si rifugiano in Bretagna, dove si sposano e acquistano una tenuta in cui vivranno con Rosalie, Bernard, Alain, e sua moglie Adeline. Il racconto si sviluppa dai saggi "Battito di ciglia" e "Custodi", in cui Isabelle scopre la passione per la medicina. Buona lettura.