Questa poesia racconta l'evoluzione dell'amore di Oscar e André.

In un tempo non definito, sicuramente prima della morte di André, ma dopo che ha trovato il coraggio di dichiaragli il suo amore, Oscar trova il tempo per pensare a sé stessa ed alla sua vita. Lo fa ammettendo di non essere stata sempre perfetta e di essersi costruita a fatica. Costruita e poi ricostruita, specie dopo la famigerata “notte dello strappo”. Oscar notoriamente non parla molto, ma sicuramente pensa tantissimo e, sebbene abbia avuto molte volte paura di affrontare la realtà, non si esime dal farlo. Quando lo fa, ci mette molto cuore e molta franchezza. Sembra che di André parli poco e forse è così, ma si capisce che la sua storia ha gravitato attorno a lui e in fondo, quando lo nomina esplicitamente, lo fa con molta grazia ed infinito pudore che sottace, ma rivela lo stesso, tutta la profondità del suo sentimento, ammettendo infine che solo con André è riuscita a diventare la donna che era destinata ad essere.

La poesia riprende la notte delle lucciole.

André sempre al suo fianco che la proteggerà ad ogni costo

In questa poesia André cerca di varcare le porte del cuore di Oscar.

“Perché mai ti sei arruolato nei soldati della guardia? Ti avevo già detto di non avere più bisogno di te.”
Ma il soldato a cui sono rivolte queste parole aveva iniziato a disobbedire al suo comandante prima ancora di vestire l’uniforme.
In questa brevissima, André risponde addirittura con più determinazione di quella che ha voluto mettergli in bocca Dezaki.
Lo fa senza nasconder nulla, anzi, reclamando il diritto di continuare ad amare la sola donna per cui ha occhi e cuore; anche se lei non lo vorrebbe.

Un pensiero per la Regina e suo figlio.

Isabelle inizierà a confrontarsi con il mondo esterno, in cui la donna è socialmente svantaggiata. Il suo carattere intraprendente si scontrerà con quello protettivo dei genitori, e con difficoltà sarà compresa dai suoi amici di infanzia.

A volte si prendono decisioni avventate, guidate più dalla pancia che dalla testa. Questa è una di quelle volte?

Non ora
Non posso morire adesso

Nostalgia

In occasione della commemorazione dei defunti, ripropongo questa short in cui André accoglie in cielo Oscar appena mancata sotto la Bastiglia.
“Lascia che il baratro in cui il mondo anela cacciarsi esploda sotto i nostri piedi, finché, liberi dalla stanchezza per ogni inutile corsa ed emendati da ogni vano affanno, potremo infine, indissolubilmente uniti, ascendere al cielo.”

Vorrei raggiungere te

– Nessun uomo dovrebbe mai vivere più del suo sogno… e di suo figlio. –
Il delfino di Francia è morto. Oscar si è recata alla corte di Versaille per eprimere il suo cordoglio alla Regina e al Re, ma la Regina non la riceve. Anzi, trova una strana freddezza a corte, al di là del momento particolare che si sta vivendo. Solo le parole di Re Luigi misurate e dignitose, malgrado il profondo dolore vissuto come padre sono di conforto ad Oscar. Lasciata la corte, ella torna a casa per cercare conforto nell’amico di sempre che le sarà di supporto e l’aiuterà infine a dar libero sfogo al suo dolore.

Fersen e Girodelle alla festa di Halloween in compagnia di Mr Grey e Rocco e un nuovo personaggio...Storie scritta da Vielca e me