[https://it.wikipedia.org/wiki/Lord_of_War]
Vitaly Orlov è un'anima spezzata, un fuoco che arde tra le ombre di un passato che lo divora. Fragile, tormentato, ma vivo.
Faith è un uragano di luce e oscurità: istintiva, reale, capace di salvare o distruggere con un solo sguardo.
Il loro incontro, sotto le luci di un matrimonio, è un fulmine che squarcia il cielo. Un bacio rubato, un desiderio che brucia, un legame che sfida ogni regola e trascina entrambi in un vortice di passione e segreti.
Ma il mondo di Vitaly è un abisso pericoloso, dove ogni scelta può essere l'ultima.
- Ispirata a Lord of War, questa storia è un viaggio crudo e indimenticabile tra amore, perdizione e redenzione. -
Attenzione: contiene temi maturi, scene esplicite e riferimenti a dipendenze.

[[L\'angelo bianco]]
− Pietà? Pietà? Ne hai avuta tu? – domanda lui, gelido.
Il silenzio serra le labbra di Elena, come un cemento a presa rapida. Le parole di Guido vibrano d’amara ironia e lei non può sottrarsi alla loro verità.
Lei non ha avuto pietà di nessuno.
E ora per lei non c’è perdono.

[Royal Affair]
Questa storia nasce dall'idea di scrivere un racconto intorno al concetto di "fede". Inevitabilmente, questa storia presenta spoiler, ma spero, nonostante questo, che vogliate leggerla e, magari, poi recuperare il film. Buona lettura!

[[Figlia del vento/Jezebel]]
[Partecipante al "500themes_ita" col prompt 302, ossia Fata caduta.]
Le tue parole echeggiano nella tua mente dilaniata.
Le tue dita si stringono attorno al lenzuolo e soffochi un nuovo lamento sul cuscino. Non puoi nasconderti dietro una sciocca inconsapevolezza.
Non sei stupida, Julie, e devi affrontare la verità.
Con la tua stupidità, hai distrutto il vostro legame.
Lui non tornerà più.

[[Figlia del vento/Jezebel]]
[Partecipante al "500themes_ita" col prompt 100, ossia Rinculo.]
Ted, per alcuni istanti, rimane immobile. Quella non è una vittoria.
Per colpa di una donna egoista, un uomo onorevole è morto.
Che senso ha uccidere un uomo indifeso?

[[Figlia del vento/Jezebel]]
[Partecipante al "500themes_ita" col prompt Sofferenza volontaria., ossia 100]
Con un lento cigolio di ruote, il carro si allontana.
Un brivido attraversa la tua schiena, mentre la tua mano sfiora la sua fronte, ardente di febbre. Temi quel luogo di lacrime e di amarezza, ma sei felice di accompagnare lì l'uomo che ami.
Finalmente, potrai pagare le tue colpe.
P.S.: Ho appena finito di vedere questo vecchio film del 1938 con Henry Fonda e Bette Davis. La protagonista femminile è odiosa (come si fa a lamentarsi che il tuo fidanzato non voglia venire a vedere la prova del tuo vestito, perché deve lavorare?), ha una redenzione abbastanza strana, ma ho voluto scriverci.

[Green Night ]
[Green Night (2023), Jin Xia/Nameless woman]
Tratto dalla storia:
"Nella sua mente, aveva preso a chiamarla bussola: non fuga, perché due donne sole al mondo non avevano altro riparo se non l’eterno oblio, e neanche libertà, perché le catene che le ancoravano a quella terra arida e inospitale erano troppo spesse per poter essere spezzate.
Una bussola rotta, con il vetro frantumato dalle percosse dei suoi padroni e l’ago che oscillava – malfermo, volubile – tra una prigione dalle mura impenetrabili ad una dalle sbarre dorate."
Di ritorno dal lavoro, Jin Xia trova per strada una bussola – un po' malandata, dal meccanismo arrugginito e i punti cardinali leggermente sbiaditi – e tenta disperatamente di proteggerne gli ingranaggi.
Quando si frantuma definitamente, Jin Xia non ha nessun altro posto al mondo dove andare se non le sue memorie dolceamare.
Questa storia non parla di bussole.

[Merry Christmas Mr Lawrence]
[Merry Christmas Mr Lawrence, 1983]
“Lawrence, tu resta qui.”
John Lawrence vide la speranza di poter riposare nel suo giaciglio andare in frantumi. Hara quella notte, in preda ai fumi dell’alcool, aveva deciso di scagionare lui e Celliers dalle loro celle d’isolamento e, cosa più importante, assolverli dalla loro condanna a morte come regalo di Natale, un gesto degno di Babbo Natale o, come diceva Hara con il suo inglese stentato, Father of Christmas.

[[La sepolta viva - 1949]]
[Partecipante al 500themes_ita col prompt Silenzio soffocante, numero 156]
Un brivido scuote la sua schiena, mentre il cuore accelera i battiti. Nessun suono esce dalle sue labbra.
Il silenzio, ormai, è parte della sua anima.
E, presto, la soffocherà in una tomba eterna.

[[Philadelphia]]
[Partecipante alla challenge "500themes_ita" col prompt 6, ossia Melodia ossessionante]
Io resto stordito, mentre il cuore martella il mio petto. La realtà, in questo momento, mi appare vuota e insensata.
Quella melodia riempie il mio cuore e io non so dare un nome a simili sensazioni.
Tuttavia, un imperativo risuona nella mia mente e io lo tramuterò in realtà.
Combatterò e trasformerò la Terra in cielo anche per te, amico mio.

[[Philadelphia 1993]]
[Scritta per la challenge "500themes_ita". Il prompt scelto è il 497 e io qui uso la parola "Congedo".]
A poco a poco, il respiro si attenua, fino a fermarsi e il ronzio dei macchinari si spegne in un lugubre ronzio.
A fatica, Miguel si rialza e fissa il viso del compagno. Finalmente, ha cessato di soffrire.
Con un gesto gentile, Miguel passa una mano sul viso di Andrew, chiudendogli gli occhi. Ora, finalmente, può riposare.
− Arrivederci, amore mio. Spero tu sia felice, ovunque tu andrai. −

[[Catene-1949]]
[Partecipante alla challenge "500themes_ita". Ho scelto il prompt "Adulare la morte"]
Avanzi d’un passo, sul balcone. Non ti curi del vento, che sfiora le tue guance.
Presto, non sentirai nulla.
La morte è gentile e placherà le tue sofferenze.

[[I figli di nessuno]]
[Partecipante alla challenge "500 themes_ita" col prompt a scelta 492. Io qui ho scelto "Lontana da te, vicina a te".]
Piango ancora. Non fingere una forza inesistente, Guido.
Bruno era nostro figlio e ci ha lasciati.
E con lui, siamo morti anche noi.

[[I figli di nessuno]]
[Partecipante alla challenge "500 themes_ita". Il prompt è 11]
Ad un tratto, un mazzo di margherite cadde sulla bara di Bruno.
L’uomo accennò ad un sorriso amaro. Anche dal convento, Luisa voleva fare sentire il suo amore materno a Bruno.
Stai tranquilla, Luisa., si disse. Quei fiori, pur semplici, erano il dono meraviglioso di una madre.
E non sarebbero andati perduti.

[[I figli di nessuno]]
[Partecipante alla challenge "500 themes_ita". Il prompt scelto è il 56.]
Le lacrime tremano sulle sue lunghe ciglia. Rivedrà la sua creatura per accompagnarla nella morte definitiva?
Perché Dio ha voluto imporle un’ulteriore, orrenda prova?
Sospira e avanza verso Poldo. No, non è il momento di inutili lacrime.
Il suo bambino ha bisogno della sua presenza e del suo amore.
‒ Portami da lui. ‒ scandisce, chiara.
Diverso tempo dopo, i due escono dal convento.