Il livello qualitativo di questa edizione mi ha stupito ...
pensavo assai peggio^^ (anche se per la verità un mezzo discorso che avevo fatto
su questa edizione del concorso deve aver scoraggiato chi non era ancora molto
sicuro delle proprie abilità narrative). Il motivo per cui ho scelto questo
argomento per questa ventesima edizione è il seguente: penso ci sia un problema
con molte yaoi ed è il fatto che si sente troppo la voce femminile dell'autrice
che vi sta dietro ... nella trama, nelle espressioni di miele, nei pensieri,
negli atteggiamenti. Il che ne fa spesso un 'prodotto' ad uso e consumo
esclusivamente di coloro che apprezzano il genere. E' un problema anche di altri
generi, ma con il genere yaoi si sente un po' di più.
In verità, credo che Yaoi non dovrebbe essere un 'genere' ... ma semplicemente
un'indicazione della presenza di una relazione omosessuale, in presenza però di
una storia che vive da sè, che riesce a non girare sempre attorno a quel singolo
elemento (cioè i due uomini che si mettono insieme). Le storie salite sul podio
(ma anche alcune altre) in questa edizione sono un buon esempio di quello che
sto cercando di dire.
Intendiamoci, è perfettamente comprensibile il bisogno di leggere storie
semplici, incentrate proprio su quell'argomento che affascina tanto (in questo
caso, l'amore omosessuale) e che non cercano di dire molto altro. Ma solo ogni
tanto, autori e lettori, provate a cercare anche qualcosa di più, oltre a quello
che avete già trovato. Difficilmente vi pentirete.
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Giudizi sulle storie partecipanti
- 1° classificato:
Bread
di Lady Aria (Originale Science Fiction) – una storia con la
S maiuscola. In un futuro devastato da ogni orrore possibile
c’è chi crede e chi ha smesso di credere. Personaggi brutti
nell’aspetto con anime che ancora vedono luce, adoni che
letteralmente emanano luce con dentro solo nero.
Affascinante, come minimo. Coinvolge tanto e lascia molto.
Ed è per questo che vince questa edizione del concorso
(minuscolo appunto: è 'le' invece di 'gli' quando ci si
riferisce a una donna).
- 2° classificato:
The
Harsh Light of the Day di Mircalla (Buffy) – si
può dire di molte storie amatoriali che sono divertenti?
Questa lo è. Spesso ci sono fiumi in piena di parole, ma
tutte sono lì per dire qualcosa: di interessante, di
divertente, di fondamentale. Servono semplicemente. I
personaggi non sono per nulla graziosi, sono spesso
antipatici e decisamente scontrosi, ma riescono a piacere
comunque. Le situazioni non sono allegre né in verità
piacevoli, ma si ride lo stesso. Anche quando in sottofondo
si percepisce altro … appena accennato, ma che riesce a
essere presente e che alla fine conta.
Una storia con del carattere.
- 3° classificati a pari merito:
Nessun dolore di Lalla (Fanfic
su attori) – una storia ben fatta, con un personaggio
principale assai interessante. L’accenno di particolari
importanti della sua vita che dice molto e allo stesso tempo
poco, fino al grosso sfogo finale. L’incontro con l’attore
che diventa sogno in una vita altrimenti triste, ma presa
con coraggio. Efficace la scelta del linguaggio, della
modalità narrativa (il dialogo non dialogo che, senza quasi
punteggiatura, riesce a farsi comprendere e a creare un
effetto quasi onirico). Un racconto che ‘è’ e vive da solo.
- 3° classificati a pari merito:
Quando si chiude il sole
di Vitani (Originale Science Fiction) – un’originale di
genere science-fiction, in cui è il mondo stesso e quel che
è diventato a essere nemico della vita. Vivida la
descrizione degli ambienti, del dolore, del calore e
dell’amore. Presente l’inevitabilità della fine, prima della
quale comunque conta vivere innanzitutto. Una storia con
atmosfera e pregnanza.
In ordine sparso
- Il destino di Achille di
CowgirlSara (Originale epico) – l’incontro fra Achille e Patroclo, la
scelta del primo di seguire la via della gloria … una storia scritta con
uno stile parecchio semplice, che si limita a raccontare, senza creare
molta atmosfera. In taluni passaggi i personaggi sembrano quasi femminei
(nelle parole e nei pensieri). E’ comunque un racconto che si lascia
leggere proprio per la freschezza dei personaggi e di alcuni
dialoghi (segnalo un paio di errori d’italiano da correggere).
-
Ian’s conversation di Wistaria
(Originale) – come dice l’autrice questo scritto non ha una trama,
tuttavia è un concentrato di concetti e sensazioni che è un piacere
leggere (anche per la brevità dello stesso, che gli impedisce di
diventare particolarmente confuso). In effetti in taluni momenti (ma
molto pochi) si percepisce che vi è dietro la mente di una ragazza … ma
per lo più ci si dimentica facilmente che dietro questo pezzo vi sia un
autore. L’uso della prima persona in questo caso funziona assai bene.
- Bittersweet di NeraLuna (Harry
Potter) – Remus pensa a Sirius e a cosa è ora senza di lui. La fine
della storia ha un che di poetico nella semplicità di quel che esprime
in poche parole. Il resto invece appare fin troppo descrittivo, anche se
sicuramente sentito.
- Grown in Light di Mazer
(Originale) – un insieme di pensieri raccontati con linguaggio
volutamente complesso. Il carattere delineato è quantomeno interessante
per la sua originalità, ma a volte il tutto risulta quasi pesante (sia
per il modo di raccontare che per il layout scelto per il testo, con
paragrafi troppo lunghi). In alcune espressioni si avverte una nota
decisamente femminile che però non infastidisce. Un paio di errori (un
accento e una virgola messi nei posti sbagliati).
- E dopo la pioggia … il sole di
Piyoko (Card Captor Satura) – una storia molto ‘dolce’, che riesce a non
sembrare zucchero puro e fuori luogo solo perché anche il personaggio
originale è fatto dello stesso stampo. Detto ciò, in più di un paio di
espressioni si percepisce che è una mente di ragazza a formulare i
pensieri e le emozioni. A volte qualche concetto appare inserito solo
per far andare avanti la storia. E’ difficile rendere a parole quella
dolcezza poetica che le Clamp esprimono bene col tratto dei loro
disegni, in effetti mostrando limiti proprio nei dialoghi e nella trama.
-
Sangue sporco e Nessun rimpianto
di Mimichan (Shaman King) – si percepisce un certo ritmo, anche se non è
proprio poesia. E si sente anche una certa forza, una ‘volontà’ nelle
parole espresse, nei pensieri rivelati. Manca ancora qualcosa a questa
storia per riuscire a reggersi da sola (per ora sicuramente la mancanza
di una trama non aiuta), ma è un esercizio anche riuscito.
- When the light embrace the darkness
di Sori (X delle Clamp) – una storia NC17 in cui il rapporto carnale fra
i due è il fulcro della narrazione. Il trasporto e la passione si
percepiscono nella trama, meno nelle sensazioni che la storia riesce a
dare al lettore.
- Contraddizione di Kuso Baba
(Originale) – una originale senza pretese di ambientazioni o situazioni
favolose, che riesce comunque a risultare interessante per la
naturalezza e freschezza con cui descrive caratteri imperfetti,
personaggi inventati che sembrano veri, senza indugiare troppo sulle
cose, ma semplicemente dicendole. Raccontare l’ordinario e farlo star
bene in una storia è una qualità non comune.
-
Goodbye my lover, goodbye my friend
di Nayma (Harry Potter) - Il tradimento di Draco, i pensieri di Harry. I
due che pensano come se si parlassero. Forse stonano quasi i troppi
vezzeggiativi presenti (tesoro, amore), anche se si fa sentire in un
qualche modo la forza di ciò che passa nelle anime dei due, nei loro
cuori l’uno verso l’altro. Ogni tanto qualche pensiero o idea sembra di
troppo. E’ un’esaltazione di questa coppia con qualche approfondimento
del personaggio di Draco. Non eccezionale, ma il racconto fa il suo
lavoro con uno stile funzionale a quello che ha dire.
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