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20° edizione del concorso
tema - Storie Yaoi (terminata il 15/02/06)

Il livello qualitativo di questa edizione mi ha stupito ... pensavo assai peggio^^ (anche se per la verità un mezzo discorso che avevo fatto su questa edizione del concorso deve aver scoraggiato chi non era ancora molto sicuro delle proprie abilità narrative). Il motivo per cui ho scelto questo argomento per questa ventesima edizione è il seguente: penso ci sia un problema con molte yaoi ed è il fatto che si sente troppo la voce femminile dell'autrice che vi sta dietro ... nella trama, nelle espressioni di miele, nei pensieri, negli atteggiamenti. Il che ne fa spesso un 'prodotto' ad uso e consumo esclusivamente di coloro che apprezzano il genere. E' un problema anche di altri generi, ma con il genere yaoi si sente un po' di più.
In verità, credo che Yaoi non dovrebbe essere un 'genere' ... ma semplicemente un'indicazione della presenza di una relazione omosessuale, in presenza però di una storia che vive da sè, che riesce a non girare sempre attorno a quel singolo elemento (cioè i due uomini che si mettono insieme). Le storie salite sul podio (ma anche alcune altre) in questa edizione sono un buon esempio di quello che sto cercando di dire.
Intendiamoci, è perfettamente comprensibile il bisogno di leggere storie semplici, incentrate proprio su quell'argomento che affascina tanto (in questo caso, l'amore omosessuale) e che non cercano di dire molto altro. Ma solo ogni tanto, autori e lettori, provate a cercare anche qualcosa di più, oltre a quello che avete già trovato. Difficilmente vi pentirete.
 

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Giudizi sulle storie partecipanti

  • 1° classificato: Bread di Lady Aria (Originale Science Fiction) – una storia con la S maiuscola. In un futuro devastato da ogni orrore possibile c’è chi crede e chi ha smesso di credere. Personaggi brutti nell’aspetto con anime che ancora vedono luce, adoni che letteralmente emanano luce con dentro solo nero. Affascinante, come minimo. Coinvolge tanto e lascia molto. Ed è per questo che vince questa edizione del concorso (minuscolo appunto: è 'le' invece di 'gli' quando ci si riferisce a una donna).
  • 2° classificato: The Harsh Light of the Day di Mircalla (Buffy) – si può dire di molte storie amatoriali che sono divertenti? Questa lo è. Spesso ci sono fiumi in piena di parole, ma tutte sono lì per dire qualcosa: di interessante, di divertente, di fondamentale. Servono semplicemente. I personaggi non sono per nulla graziosi, sono spesso antipatici e decisamente scontrosi, ma riescono a piacere comunque. Le situazioni non sono allegre né in verità piacevoli, ma si ride lo stesso. Anche quando in sottofondo si percepisce altro … appena accennato, ma che riesce a essere presente e che alla fine conta.
    Una storia con del carattere.
  • 3° classificati a pari merito: Nessun dolore di Lalla (Fanfic su attori) – una storia ben fatta, con un personaggio principale assai interessante. L’accenno di particolari importanti della sua vita che dice molto e allo stesso tempo poco, fino al grosso sfogo finale. L’incontro con l’attore che diventa sogno in una vita altrimenti triste, ma presa con coraggio. Efficace la scelta del linguaggio, della modalità narrativa (il dialogo non dialogo che, senza quasi punteggiatura, riesce a farsi comprendere e a creare un effetto quasi onirico). Un racconto che ‘è’ e vive da solo.
  • 3° classificati a pari merito: Quando si chiude il sole di Vitani (Originale Science Fiction) – un’originale di genere science-fiction, in cui è il mondo stesso e quel che è diventato a essere nemico della vita. Vivida la descrizione degli ambienti, del dolore, del calore e dell’amore. Presente l’inevitabilità della fine, prima della quale comunque conta vivere innanzitutto. Una storia con atmosfera e pregnanza.

 

In ordine sparso

  • Il destino di Achille di CowgirlSara (Originale epico) – l’incontro fra Achille e Patroclo, la scelta del primo di seguire la via della gloria … una storia scritta con uno stile parecchio semplice, che si limita a raccontare, senza creare molta atmosfera. In taluni passaggi i personaggi sembrano quasi femminei (nelle parole e nei pensieri). E’ comunque un racconto che si lascia leggere  proprio per la freschezza dei personaggi e di alcuni dialoghi (segnalo un paio di errori d’italiano da correggere).
  • Ian’s conversation di Wistaria (Originale) – come dice l’autrice questo scritto non ha una trama, tuttavia è un concentrato di concetti e sensazioni che è un piacere leggere (anche per la brevità dello stesso, che gli impedisce di diventare particolarmente confuso). In effetti in taluni momenti (ma molto pochi) si percepisce che vi è dietro la mente di una ragazza … ma per lo più ci si dimentica facilmente che dietro questo pezzo vi sia un autore. L’uso della prima persona in questo caso funziona assai bene.
  • Bittersweet di NeraLuna (Harry Potter) – Remus pensa a Sirius e a cosa è ora senza di lui. La fine della storia ha un che di poetico nella semplicità di quel che esprime in poche parole. Il resto invece appare fin troppo descrittivo, anche se sicuramente sentito.
  • Grown in Light di Mazer (Originale) – un insieme di pensieri raccontati con linguaggio volutamente complesso. Il carattere delineato è quantomeno interessante per la sua originalità, ma a volte il tutto risulta quasi pesante (sia per il modo di raccontare che per il layout scelto per il testo, con paragrafi troppo lunghi). In alcune espressioni si avverte una nota decisamente femminile che però non infastidisce. Un paio di errori (un accento e una virgola messi nei posti sbagliati).
  • E dopo la pioggia … il sole di Piyoko (Card Captor Satura) – una storia molto ‘dolce’, che riesce a non sembrare zucchero puro e fuori luogo solo perché anche il personaggio originale è fatto dello stesso stampo. Detto ciò, in più di un paio di espressioni si percepisce che è una mente di ragazza a formulare i pensieri e le emozioni. A volte qualche concetto appare inserito solo per far andare avanti la storia. E’ difficile rendere a parole quella dolcezza poetica che le Clamp esprimono bene col tratto dei loro disegni, in effetti mostrando limiti proprio nei dialoghi e nella trama.
  • Sangue sporco e Nessun rimpianto di Mimichan (Shaman King) – si percepisce un certo ritmo, anche se non è proprio poesia. E si sente anche una certa forza, una ‘volontà’ nelle parole espresse, nei pensieri rivelati. Manca ancora qualcosa a questa storia per riuscire a reggersi da sola (per ora sicuramente la mancanza di una trama non aiuta), ma è un esercizio anche riuscito.
  • When the light embrace the darkness di Sori (X delle Clamp) – una storia NC17 in cui il rapporto carnale fra i due è il fulcro della narrazione. Il trasporto e la passione si percepiscono nella trama, meno nelle sensazioni che la storia riesce a dare al lettore.
  • Contraddizione di Kuso Baba (Originale) – una originale senza pretese di ambientazioni o situazioni favolose, che riesce comunque a risultare interessante per la naturalezza e freschezza con cui descrive caratteri imperfetti, personaggi inventati che sembrano veri, senza indugiare troppo sulle cose, ma semplicemente dicendole. Raccontare l’ordinario e farlo star bene in una storia è una qualità non comune.
  • Goodbye my lover, goodbye my friend di Nayma (Harry Potter) - Il tradimento di Draco, i pensieri di Harry. I due che pensano come se si parlassero. Forse stonano quasi i troppi vezzeggiativi presenti (tesoro, amore), anche se si fa sentire in un qualche modo la forza di ciò che passa nelle anime dei due, nei loro cuori l’uno verso l’altro. Ogni tanto qualche pensiero o idea sembra di troppo. E’ un’esaltazione di questa coppia con qualche approfondimento del personaggio di Draco. Non eccezionale, ma il racconto fa il suo lavoro con uno stile funzionale a quello che ha dire.
     

 

 

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