Cosa sarebbe successo se Sophia fosse salita su quella carrozza? Se Gabriel non l'avesse rincorsa per dirle la verità sul legamento e sui suoi sentimenti?
Un finale alternativo al bellissimo romanzo di Virginia de Winter (l'ordine della penna, il 3° della serie), che approfondisce i sentimenti intensi e tormentati che legano Gabriel e Sophia.
Il loro amore dovrà affrontare la difficile prova della lontananza, delle insicurezze che rendono i giovani cuori innamorati fragili e spaventati.
Troverà lei la forza di affrontare i suoi errori e di ricomporre i pezzi del suo cuore per tornare alla vita che l'attende?
E lui avrà il coraggio di mettere finalmente da parte l'orgoglio per non perdere il suo amore?

[spoiler!]
Ambientata durante gli anni in cui Axel ed Eloise sono rimasti separati.
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Dal testo:
Axel sentì il cuore accelerare il ritmo dei battiti non più regolari e un brivido scuoterlo da capo a piedi intorpidendogli i muscoli. Sembrava che Eloise stesse cercando di comunicare con lui solo attraverso i battiti dei loro cuori sempre connessi.
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Dal testo:
Eloise prese un respiro e, con coraggio e determinazione, sfidò quegli occhi azzurri. Non vi leggeva rabbia o disgusto, vedeva solo due pozzi profondi di tristezza e rimpianto.
Si soffermò a osservare i suoi capelli biondi dove, un tempo, passava le dita accarezzandoli. Quante volte aveva pensato che sembrassero un’aureola sulla testa di Axel?

[SPOILER!]
Ambientata in un momento imprecisato durante i cinque anni in cui Eloise e Axel sono stati separati
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Dal testo:
Ti ho fatto passare momenti terribili, non puoi né potrai mai immaginare quanto sia stata dura per me allontanarti, ferirti, distruggerti.
Sei stata l'unica cosa che mi teneva in vita quando altri provavano a uccidermi e io stesso pensavo di spirare.

[Spoiler!]
Dal testo:
Quando era arrivata Sophia che, come un uragano, aveva stravolto la sua vita, aveva iniziato a vedere piccoli scorci della sua vita passata. Ogni tanto gli compariva davanti agli occhi l’immagine di sua madre, Clarisse, incinta della futura sorellina e lui che dava affettuosi colpetti alla sua ingombrante pancia, quasi si volesse far riconoscere. Non ricordava niente di Syriana e Vivien, le sue sorelle maggiori, se non qualche piccola immagine passeggera in cui ridevano di gusto spettinandogli i ricci dorati.