Recensioni di Giulia_Ambrosi

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Recensione alla storia Into the deep - 12/04/21, ore 19:14
Capitolo 22: A te basteṛ?
Oh. Mamma. Mia. 
Allora, aspettavo così voracemente un tuo aggiornamento che invece quando ho aperto stamattina e me lo sono trovato lì davanti, mi ha colto di sorpresa e a momenti mi strozzo dall’emozione. Cielo, vedere un tuo aggiornamento dà una botta di adrenalina pazzesca! In senso positivo ovviamente, positivissimo! 
Allora, questo era un capitolo che ci aspettavamo tutti, nel senso che è stato largamente preannunciato, e questo mi ha permesso di fare un po’ di preparazione psicologica al trauma; ma, non so se tu stia prendendo qualcosa anche da Ofelia, riesci sempre a bruciare ogni statistica da questo punto di vista, nel senso che anche se mi aspettavo che un po’ di trauma sarebbe riaffiorato, non pensavo che sarebbe esploso così prepotentemente. Tradotto: a momenti scoppio a piangere come una bimba. Allora, a parte la dolcezza estrema di quando Ofelia rallenta per affiancare Thorn, oppure di quando Thorn è orgoglioso di essere riuscito a coglierla di sorpresa, oppure di quando calcola il tempo impiegato da Ofelia per calmarsi dopo le sue confessioni, o anche quando Thorn pulisce il volto di Ofelia dopo che lei ha pianto, ci sono stati dei momenti veramente strazianti. In particolare, quando Thorn ancor prima di sapere della sterilità di Ofelia, si immagina un futuro dove loro sono genitori dei loro figli; ma che diavolo, leggere pensieri del genere, sapendo inoltre come sarebbe andata a finire, è stato davvero traumatico, devo dire. Oppure, quando Thorn parte con tutta la sequela di paranoie sul suo voler essere indispensabile per Ofelia (e da qui il titolo del capitolo, davvero azzeccatissimo, come tutti gli altri d’altronde). Poi, sono morta ma stavolta quasi dal ridere, quando Ofelia rivela a Thorn che ha fatto due enormi sciocchezze e lui pensa subito che due non siano poi così tante, e che per essere così poche, devono essere due catastrofi. È stato davvero stupendo rileggere Ofelia dal punto di vista di Thorn, perché è davvero un personaggio complessissimo, ricco ed in continua evoluzione, e tu sei riuscita a rendere anche lei benissimo, anche se analizzavi il tutto dal punto di vista di Thorn. Comunque questo è stato davvero un capitolo densissimo, ricco di riflessioni, spunti, pensieri, personalità e parole non dette che finalmente vengono fuori. Poi va beh, Thorn che calcola l’altezza dell’erba e da essa ricava da quanto tempo non venga tagliata è stato fantastico... mi toglieresti una curiosità che ho da un po’? I numeri che utilizzi, sono derivanti da qualcosa o sono puramente casuali? Scusa per la richiesta strana, ma mi era balzato in mente questo pensiero e, sempre che non ti dispiaccia, volevo provare a chiedertelo. Fra le cose che volevo chiederti, fra l’altro, c’è una cosa che ho notato quasi per caso ma che non penso di aver interpretato correttamente: come mai Thorn ha questa reticenza nel pronunciare la parola “sterilità”, lui che utilizza sempre termini molto precisi? 
“Intensamente, sorprendentemente e inopportunamente, Thorn sentì l’urgenza di piegare le labbra. Di... sorridere.” Questo passaggio è stato davvero favoloso, perché i sorrisi di Thorn sono così rari... E, ovviamente, ho trovato davvero tenerissimo come Ofelia intervenga nella loro intimità dicendogli di smettere di pensare, mentre lui si fa davvero così tante paranoie che se davvero, Ofelia potesse leggere la sua pelle come legge gli oggetti, a quest’ora staremmo a cavallo!
Comunque, mi faceva davvero piacere chiudere questa recensione un po’ sconclusionata approfittandone per rinnovarti i miei più sinceri complimenti, ma anche per commentare un’ultima cosa per quanto riguarda la parte introduttiva di questo capitolo: ci tenevo davvero di cuore a ringraziare te e tutte le altre persone che seguono questi capitoli, tutte le persone che leggono e che sono appassionate del meraviglioso mondo de L’Attraversaspecchi, perché purtroppo non ho ancora avuto il piacere di incontrare di persona persone incredibilmente appassionate come voi. Quindi, grazie a te e a tutte le persone che mantengono vivo questo mondo!
Ci sentiamo al prossimo capitolo, grazie ancora per tutto!
Giulia
Recensione alla storia Into the deep - 27/03/21, ore 15:33
Capitolo 21: Concesso
Ciao! Ritorno a recensire questo capitolo dopo un mese esatto dalla sua pubblicazione, e mi sento davvero in colpa per questi ritardi che diventano sempre più grandi. Questa volta ho letto il capitolo circa una settimana fa, ma poi notando che se avessi aspettato qualche giorno sarei arrivata ad un mese preciso, ho deciso di far uscire il lato più maniaco di me. A forza di leggere i tuoi capitoli, sto prendendo anche io qualcosa da Thorn! Allora, io non so sinceramente come fai ma ogni tuo capitolo che pubblichi diventa sempre più bello, sempre più emozionante, e devo dire che hai fatto malissimo a dirci che, dato che a te piaceva, probabilmente era venuto male, perché fidati, è una bugia colossale. Questo capitolo mi ha trasmesso davvero tantissima nostalgia, ritrovare Ofelia e Thorn durante i primi passi del loro rapporto, quando ancora tutto sembra così complicato, dopo i capitoli di “Echi in tempesta” è stato malinconico e struggente, ma anche molto, molto emozionante, perché mi ha davvero fatto rendere conto di quanta strada abbiano percorso insieme questi due, quanto siano cresciuti e l’evoluzione del loro rapporto. È stato malinconico perché mi ha riportato alla mente quei paesaggi freddi e nevosi del Polo, dopo il caldo torrido di Babel, e devo dire che mi era mancato molto Thorn in qualità di Intendente, in un ruolo per lui naturale. È stato struggente perché vedere tutta la pena di Thorn dal suo punto di vista è sempre un qualcosa di molto forte, di molto profondo e doloroso, è come se ogni suo pensiero arrivasse dritto al cuore come una freccia, rimanendo lì infilzato. Riesci sempre a rendere benissimo la fiumana di pensieri di Thorn, le sue emozioni anche contrastanti, il suo disgusto per sé stesso comparato al sentimento sempre più forte che prova nei confronti di Ofelia, il suo voler essere amato da lei contro l’implacabile realtà, delle dure parole di Ofelia. Rileggere questi episodi passati dopo aver scoperto come andrà avanti la loro storia mi ha davvero fatto apprezzare di più questi passaggi, me li ha fatti vedere con occhi nuovi, perché ora io leggo i pensieri di Thorn ma dentro di me so che anche lui avrà un po’ di amore nella sua vita, vorrei potergli urlare di non disperare perché Ofelia è prima di tutto imprevedibile. 
“Capì in quel momento di essere indissolubilmente innamorato di Ofelia. Lo comprese quando si rese conto che lei, ovviamente, non provava nulla.” Ed io qui sono morta. Quasi letteralmente.
Quindi, nel rinnovarti i miei ringraziamenti per tutto il tempo che dedichi a queste opere e al rispondere sempre con la tua solita e infinita gentilezza alle nostre recensioni, ti faccio ancora tantissimi complimenti per il capitolo e per aver trattato questo particolare episodio passato, e ti saluto calorosamente con la promessa di risentirci al prossimo capitolo. Buona serata!
Recensione alla storia Into the deep - 15/02/21, ore 22:16
Capitolo 20: Insieme
Allora, premettendo che per me questo è sempre stato uno dei passaggi più significativi ed emozionanti della saga, voglio prima di tutto ringraziarti di cuore per aver deciso di riportarlo fra i tuoi scritti, soprattutto dal punto di vista di Thorn; hai veramente reso alla perfezione tutti gli stati d’animo dei due protagonisti e le condizioni critiche che si ritrovano a vivere, secondo un tuo punto di vista che diventa ogni volta più preciso. Un giorno mi toccherà chiederti se parte dell’anima della grande Dabos abbia preso dimora dentro di te oppure sei te che sei assolutamente geniale... Comunque, per quanto riguarda la prima parte, ho trovato molto interessante ciò che pensa Thorn di Lady Septima; lei è sempre stata un personaggio che ho trovato difficoltà a capire, ad averne un’idea precisa, e anche alla fine dei libri mi ha sempre lasciata un po’ confusa. Devo dire però, che leggendo quello che magari è anche stato un tuo modo personale di inquadrarla, la mia visione di lei si è notevolmente, diciamo, chiarita, nel senso che molti dei suoi gesti, delle sue parole, dei sui stati d’animo, mi sono risultati più chiari, e ci tengo molto a ringraziarti per questo, perché a modo suo Lady Septima è un personaggio molto interessante, molto peculiare nelle sue caratteristiche. Quando invece sono arrivata al punto in cui i lacci dei sandali di Ofelia si annodano fra loro per non farla avanzare nel dirigibile, mi si è stretto tantissimo il cuore, e leggere tutto dal punto di vista di Thorn lo ha reso ancora più straziante. 
Per quanto riguarda la seconda parte, all’interno del dirigibile, intanto complimenti per tutti quegli aggettivi inizianti per S che oltre a dare un’idea molto chiara della situazione sia nel pallone aerostatico che nella mente di Thorn, da un punto di vista puramente musicale, di suono, lascia una sensazione di pienezza che rende davvero molto bene il miscuglio di emozioni della situazione. Quindi sì, come dice Thorn: “Dire semplicemente piena, carica o sovraffollata non rendeva l’idea.” E il resto del capitolo... beh è stato un fiume di lacrime ininterrotto, praticamente, fin da quando Thorn infila i guanti da lettrice ad Ofelia fino a quando atterranno sull’area sconosciuta: hai reso davvero alla perfezione i pensieri di Thorn, la sua certezza della morte mentre una piccola parte di lui continua a sperare in un miracolo di sua moglie, il suo amore incrollabile per Ofelia e il feroce desiderio a volverai seguire nella morte. È stato davvero commovente il modo in cui Thorn si prende carico del terrore di Ofelia, per spronarla a reagire, a non arrendersi, ad essere tenace come al solito, e ogni volta che leggo la parte in cui Ofelia anima il pallone aerostatico mi viene una pelle d’oca spessa minimo un centimetro. Un’altra parte che mi ha fatto venire la pelle d’oca è stata quando il gomito di Thorn sbatte contro il vetro e si appiccica alla gomma da masticare, il suo disgusto nel mentre che il Soffio di Nina inizia ad abbandonarli, la sua maniacalità ed ossessione per la pulizia, la sua germofobia che emergono anche in punto di morte. Non so, ma hai reso il tutto in una maniera così grottescamente assurda da far venire i brividi. In conclusione, per me questo è decisamente uno dei capitoli più belli che tu abbia scritto, è davvero un capolavoro, e ti ringrazio per l’emozione che i tuoi capitoli mi regalano ogni volta, facendomi saltellare come una bambina ogni volta che vedo una nuova pubblicazione. Nello scusarmi per il mio ritardo nella recensione (di nuovo, sono davvero imperdonabile) ti rinnovo i miei saluti e ti auguro una buona serata. A presto!
Recensione alla storia Contropartite - 24/01/21, ore 18:19
Capitolo 4: Lieto fine drastico
Ciao! Oddio, mi vergogno tantissimo a scrivere questa cosa dopo così tanto tempo dalla pubblicazione del capitolo, praticamente sono quasi un mese in ritardo! Ti chiedo quindi scusa per non aver recensito prima questo capitolo stupendo senza avere praticamente nessuna scusante e nessuna attenuante. 
Passando al capitolo... come ti vengono queste idee? Non so come fai ma capitolo dopo capitolo sforni un'idea più geniale dell'altra, davvero, l'intuizione di far comunicare Ofelia col suo eco è assolutamente stupenda, così come la descrizione di tutto il processo di cristallizzazione nell'Isolatoio, tutto è scritto in maniera davvero assolutamente fedele al libro ma nel frattempo è come se lo superasse, andasse oltre, in un certo senso. Trovo inoltre davvero molto sensato che Ofelia decida di riutilizzare il Corno dell'Abbondanza per non fare come Eulalia, però c'è una questione che non ho ben capito: perché, dato che l'eco di Ofelia si è ricongiunto con lei, Ofelia non riesce comunque ad utilizzare il Corno? E già che ci sono, dato che sono una grandissima rompiscatole, ho notato che in nessuno dei tuoi finali hai ripreso l'ultimo incipit del libro, ovvero quello dello specchio di Babel nel quale Ofelia aveva avuto quella visione; se non sono indiscreta potrei chiederti il perché? 
A parte queste domande, il modo assolutamente fedele eppure straziante col quale hai descritto lo stato di Ofelia, tutto il suo trascorso e come lei ora percepisce sé stessa, è stato davvero da pelle d'oca, così come la sua decisione di abbandonare tutto per stare accanto alla persona che ama. Magari, in futuro, con Vittoria ci passeranno comunque del tempo, se lei dovesse ritrovare il coraggio per riaffrontare i suoi viaggi nel Rovescio, e sarebbe un incontro davvero gioioso. E comunque Vittoria con le sue frasi dà sempre quel tocco un po' goth e paranormale che non guasta mai, è davvero un personaggio stupendo, soprattutto il modo in cui l'hai fatta crescere. 
In conclusione, anche se il capitolo doveva sviluppare un finale Drastico, l'ho trovato comunque perfettamente adeguato e mi ha fatto stranamente piangere solo poco poco, meno del finale in cui Thorn come contropartita cedeva la sua Memoria. Forse, perché nella mia mente mi ero già immaginata dei finali allucinanti, al limite della disperazione, per prepararmi psicologicamente a questo capitolo. Del tipo, che Ofelia non riusciva a trovare Thorn (anche se di questo, ragionandoci a mente fredda, dubito fortemente, che Ofelia con la tigna che ha, ero certa che lo avrebbe ritrovato), o che riusciva a raggiungerlo solo dopo anni e anni di ricerche, quando lei ormai è diventata più anziana, riesce a salvare Thorn e a portarlo fuori dal Rovescio ma lei muore pochi anni dopo di vecchiaia o malattia. Ecco, meglio che smetta di immaginare sennò piango da sola. Quindi, scusami davvero tantissimo per il mio ritardo mostruoso e per le mie domande indagatrici, spero di non metterti a disagio. Nell'augurarti una buona serata, ti ringrazio nuovamente per tutto il tuo lavoro, la dedizione e la passione che ci metti nello scrivere. A presto!
Giulia
Recensione alla storia Into the deep - 04/12/20, ore 20:32
Capitolo 19: Un disegno
Wow. Non riesco davvero trovare delle parole appropriate per descrivere questo capitolo, nella mia mente vagano impazzite delle piccole Giulie in un profondo stato di trance emotiva, che inneggiano al tuo fenomenale capitolo. Allora, questo capitolo è stato davvero intenso, c'è una totale full immersion (se proprio vogliamo dirla all'inglese) nei pensieri vorticosi di Thorn, e ci sono davvero così tante cose da metabolizzare... innanzitutto è stato proprio bello il fatto che tu stia proseguendo nell'analisi dei capitoli come una sorta di continuazione, la parte di me intrinsecamente maniaca di un certo rigore approva, e come livello di lettura è davvero piacevole leggere i tuoi ultimi capitoli uno di seguito all'altro come una lunga catena. Anche un po' di più, per citare. Ho adorato la prima parte, in cui Thorn si fa così tante paranoie ma alla fine decide di godersi il presente che gli viene dato, senza pensare a quello che potrebbe o non potrebbe essere, la trovo una cosa davvero matura per lui, che è così abituato a pensare e a ragionare sul futuro che lo aspetta, l'ho trovato così toccante, così commovente... La seconda parte è stata quella che temevo un po' di più, sapendo quello che aspettava Thorn. Infatti leggere i suoi pensieri è stato allo stesso tempo emozionante e straziante in un modo che non avrei creduto possibile, il suo dolore così vivido, riportato da te in maniera assolutamente autentica e fedele. Eppure è davvero triste il modo in cui Thorn vede sé stesso, il suo modo di percepirsi... meno male che ci pensa Ofelia a farlo sentire amato, che riesce sempre a capitolo in maniera perfetta, incastrandosi con lui e con la sua mente così iperattiva. Ero davvero curiosa di sapere come avresti riportato il punto di vista di Thorn quando Ofelia usa gli artigli per connettersi al suo sistema nervoso, ma come al solito le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte, e io adesso me ne sto bella appagata a sbavare come un chihuahua a leggerlo. E anche il finale... veramente da pelle d'oca, con Thorn fortemente diviso in due, fra la parte di lui che vorrebbe abbandonarsi ad Ofelia e l'altra parte che pensa di non meritarla, per quello che è e quello che ha fatto. Nel complesso, dopo aver attentamente messo al vaglio una fracca di parola per descrivere il capitolo, nessuna delle quali si confaceva a quello che volevo esprimere, mi è rimasto solo il "wow", che è stato anche l'unico pensiero coerente che sono riuscita a formulare durante la lettura. Volevo quindi dirti brava, brava brava, anche se penso che una persona col tuo talento non abbia bisogno di sentirselo dire da persone disagiate come me; riesci ogni volta a superarti, e quando penso di aver raggiunto l'apice della lettura, con il capitolo dopo riesci sempre a smentirmi e, devo dire, che piacere venire smentiti così da te! ;-) Quindi nel salutarti, rinnovo i miei complimenti e i ringraziamenti per lo stupendo lavoro che fai qui su EFP, che sicuramente ti porta via tanto tempo ma che rende felici persone come me. Ci sentiamo presto, e grazie ancora! Saluti!