Recensioni di Zobeyde

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Everything's changing, but... nothing will really change. - 21/01/23, ore 17:18
Capitolo 3: 03 I can't explain and I won't even try
Ciao cara!
Non vedevo l'ora di arrivare al capitolo dedicato a Bart, da sempre il mio preferito di casa Simpson. Lo trovo un personaggio con un enorme potenziale inespresso, il classico ragazzino "problematico" con cui chiunque si è arreso per via del suo temperamento vivace, ma che, con la giusta motivazione e stimoli adeguati ha più volte dimostrato nel cartone di possedere grande sensibilità e persino una certa vena artistica (basti pensare all'episodio in cui diventa un ottimo batterista o in cui scopre il talento per il balletto). Bart è insomma quello in cui nessuno ha mai voluto investire: gli insegnanti, suo padre Homer, che ha sempre e solo usato la violenza per farsi rispettare, ottenendo in cambio solo atteggiamenti di sfida. Marge e Lisa sono le uniche ad averlo sempre accettato così com'è e in questo capitolo tutto l'amore che Bart prova per le due donne della sua vita si sente fino al midollo. Bart sa di essere un caso perso, lo sa perché lui stesso ha finito per accontentarsi: ha trovato un lavoro semplice e privo di qualsiasi spunto creativo, in cui può però sfogare tutte le sue energie per distruggere e fare saltare in aria cose (mi ricordo l'episodio ambientato nel futuro, quello del matrimonio di Lisa in cui si divertiva come un bambino con la palla da demolizioni). Eppure al primo segnale di aiuto da parte della sorella lo vediamo andate nel panico: Bart ha sempre represso le emozioni, roba da femminucce, da sfigati come gli ha sempre insegnato suo padre (non dimentichiamoci dell'episodio in cui era terrorizzato dall'idea che Bart potesse essere omosessuale) ma quando scatta il lui la paura di perdere chi ama il panico rischia di sopraffarlo e tu sei stata bravissima a rendere il dramma che vive mentre cerca di arrivare il più in fretta possibile all'ospedale. Mi piace come, pur riadattando la storia a un contesto più drammatico e realistico non dimentichi mai di fare emergere il carattere dei personaggi che abbiamo amato nel cartone: Lisa matura, responsabile ed empatica, Bart sbrigativo, a tratti superficiale, chiuso e dai modi spesso bruschi e infantili. Ho seguito col cuore in gola a corsa di Bart nei meandri dell'ospedale (madonna, che incubo quel labirinto di reparti!) e mi ha commossa il momento in cui Lisa prova a rassicurarlo sullo stato di salute di Maggie. Colpisce in particolare quanto Bart si senta affine alla sorella più piccola, anche Maggie è un personaggio con cui sembra che tutti si siano un po' rassegnati, chiusa nel suo mondo, un po' strana, ma per questo Bart non sente di giudicarla, anzi , sente che è quella che più di tutti ha bisogno di protezione.
E arriviamo a Marge, per cui l'incidente di Maggie è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ancora una volta fa paura come la donna provi a minimizzare, a mettersi in secondo piano per non turbare i figli, malgrado stia andando in pezzi ormai in maniera irreversibile. Mi ha stretto il cuore vederla in questo stato, spero tanto che riesca a riprendersi, a trovare finalmente una via d'uscita da questo tunnel.
Questo capitolo è stato, come il precedente, un bel pugno nello stomaco e adesso non vedo l'ora di conoscere anche Homer, la cui presenza aleggia sempre come una nube tossica su tutti i componenti della famiglia.
Bravissima come sempre, questo finora è stato il capitolo che mi ha colpita di più!
A presto, un abbraccio e buon weekend!
Recensione alla storia Everything's changing, but... nothing will really change. - 08/01/23, ore 13:32
Capitolo 2: 02 febbre
Ciao cara!
Questa fic mi ha incuriosita e appassionata dal primo capitolo, quindi ho deciso di proseguire.
Mi piace molto il tono che hai scelto di dare a questa storia: i Simpson sono un incentrato di spunti di riflessione e tolte le gag e il lato comico offrono uno spaccato tutt'altro che indulgente sullo stile di vita americano e sulla tanto celebrata famiglia tradizionale. Tu hai deciso però di andare più a fondo, di scavare negli orrori e nelle frustrazioni nascosti dietro la vena comica e di indagare i veri tormenti dei personaggi.
Mi piace come stai scolpendo il personaggio di Marge, una madre amorevole, un punto cardine della famiglia è ha sempre sacrificato ambizioni e desideri per donarsi completamente ai figli... in cambio ha sicuramente ottenuto l'amore incondizionato di Lisa, una giovane donna sensibile, amante del bello e della cultura senza essere mai saccente. Ovviamente però è pur sempre una ragazzina e ingenuamente si domanda cosa trattenga sua madre dall'effearrare quell'indipendenza che evidentemente le è sempre mancata. Dalla chiusura del capitolo intuisco che non si tratti solo del senso di oppressione dovuto al rapporto tossico col marito, o alle responsabilità per la famiglia ma che ci sia dell'altro, una malattia, si direbbe tenuta nascosta per non allarmare i figli. E che forse, se ho ben capito, ha ereditato anche la povera Maggie...
Homer non si è ancora mostrato, ma è una figura ingombrante, opprimente, che spegne qualsiasi moto di spensieratezza e gioia in ogni membro della famiglia. Sono curiosa di scoprire quali effetti ha avuto su Bart, che è il bersaglio preferito delle violenze paterne nella serie animata.
La scrittura coinvolte come sempre, fa immedesimare nei personaggi e nei loro drammi e lascia quel velo di malinconia nel lettore.
Davvero tanti complimenti, non vedo l'ora di andare avanti! ❤️
(Recensione modificata il 08/01/2023 - 01:35 pm)
Recensione alla storia Everything's changing, but... nothing will really change. - 20/11/22, ore 09:52
Capitolo 1: 01 zucchero
Ciao cara, è passata una vita dal nostro ultimo scambio e sono felice di essere di nuovo qui sul tuo profilo!
Ho pensato di fare un salto su questa long, non solo per ho visto che è fresca fresca, ma soprattutto perché io adoro i Simpson, è una delle serie animate per adulti che preferisco, forse seconda solo a Bojack Horseman. Ma al contrario di Bojack i Simpson mi hanno accompagnata durante tutta l'infanzia e l'adolescenza, entrando nel mio bagaglio personale tanto che certe situazioni riesco a esprimerle a voce solo iniziando con "hai presente la puntata dei Simpson in cui..."XD
Ma torniamo ai nostri personaggi. Non mi aspettavo un inizio così amaro, solitamente in ogni puntata si parte con una situazione assurda e comica per approfondire e mettere alla berlina certe dinamiche della società americana: razzismo, liberalizzazione delle armi, ignoranza, obesità, corruzione, inefficienza della polizia, consumismo sfrenato sono solo alcune delle problematiche che vengono affrontate, tra cui ovviamente la critica alla tanto decantata famiglia americana. Per quanto adori tutti i personaggi e Homer in particolare sono consapevole che il matrimonio di Marge e Homer nel mondo reale non sarebbe un matrimonio felice. Lui è troppo irascibile, immaturo, codardo (e alcolizzato aggiungerei), lei sensibile, insicura e dolce, troppo per imporsi e infatti finisce intrappolata in una routine fatta di faccende domestiche, accudimento dei figli, Maggie in particolare, e cucina. E pensare che se ricordo bene Marge era portata per il disegno al college e voleva diventare pittrice. Nel cartone alla fine Homer e Marge riescono sempre a trovare un punto d'incontro, Homer si fa perdonare per tutte le sue cazzate e finiscono per riappacificarsi, ma nella vita reale non sempre questo è possibile. Hai scelto infatti di affrontare il punto di vista dei tuoi personaggi in maniera estremamente cinica e realistica, parlando di loro come di persone reali, con traumi, sogni infranti, Incertezze e frustrazioni. E sono proprio queste emozioni inespresse a spingere Marge a rivolgere la parola a Kent, l'uomo della TV, io divo inaccessibile che possa scuotere l'immobità della sua vita. Kent dal canto suo è una persona di successo ma che non si sente realizzata fino in fondo, intrappolato in un buco di provincia dove al di là della classica rapina ai danni del povero Apu (già mi sono immaginata la scena con Serpe che entra e Apu che lo minaccia con il fucile preso da sotto il bancone mentre Patata zitto zitto ruba birre dal frigo hahaha) non c'è niente di cui valga la pena parlare al notiziario. A peggiorare il suo umore a quanto pare c'è anche un certo problemino ai polmoni che sceglie volutamente di ignorare in nome dell'unico vizio e sfogo che gli dà qualche soddisfazione, il fumo.
Ed ecco che in una giornata apparentemente banale, Marge e Kent si incontrarono, si studiano, si avvicinano prima con timore e diffidenza e poi con sincero interesse. Ho molto apprezzato il modo in cui, attraverso i dialoghi e i gesti sei riuscita a comunicare la caratterizzazione di entrambi già in poche righe e sono curiosa di vedere come svilupperai questa storia.
Sempre un piacere leggerti, a presto! ♥️