Recensioni di M a k o

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia The wonders still awaiting - 04/02/24, ore 23:15
Capitolo 26: Cap. 26: Whatever it takes
Ciao!
Siamo dunque arrivati alla fine e credo di non essere ancora pronta.
Mi mancheranno tantissimo tutti i personaggi di questa storia e come posso non citare soprattutto Josef e Stan, i protagonisti principali — anche se, alla fine, lo sono un po' tutti?
E anche Miller (!) che tra l'altro si conferma il mio personaggio preferito, adoro troppo quest'uomo e ce ne vorrebbero tanti di più come lui nel mondo.
Non sono pronta a dire loro addio 😭

Questo capitolo lo si può riassumere come la prova definitiva di come chiunque possa essere bigotto e spregevole, indipendentemente dalle proprie origini: il padre di Stan ne è la prova vivente, sembra quasi che non gli importi che il figlio sia tornato sano e salvo a casa, vuole solo che “metta la testa a posto” e che si allontani da Josef e tutti i suoi amici.
Tra l'altro, abbondando il tutto con un'ingente dose di razzismo nei confronti del tedesco, a riprova di come non solo i Nazisti siano quelli marci della situazione.
Miller è stato un vero signore nel sostenere una conversazione con lui, così come Josef, che con poche e semplici frasi riesce a smuovere qualcosa nei restanti membri della famiglia.

Sono felice che, alla fine, Stan possa andare a New York con Josef e gli altri.
Purtroppo le cose non sempre vanno bene (la guerra ne è un esempio lampante) e dubito fortemente che suo padre cambierà idea col tempo, ma l'importante è che Stan potrà stare con le persone a cui vuole bene e che ama, perché sono loro la sua vera famiglia.

Reputo questo capitolo la degna conclusione di una storia che mi ha molto emozionata e che ho avuto il piacere di leggere nel corso dei mesi.
Complimenti per aver portato a termine questo progetto e per aver dato un bel finale ai nostri adorati soldati, se lo meritano tutto.
Alla prossima! ❤️

M a k o
Recensione alla storia The wonders still awaiting - 22/01/24, ore 16:48
Capitolo 25: Cap. 25: Soldier
Ciao!
Eccomi qui, super pronta a recensire questo capitolo.
Che bello, finalmente la Compagnia Charlie (più Ryan) sta per tornare a casa, esiste forse un finale migliore dopo tutto quello che hanno passato?

Mi è piaciuto molto il modo in cui questo capitolo abbia tirato le somme, non solo per il riepilogo di come si sta concludendo la guerra (anche se questa rimane sempre una cosa orribile che non sarebbe mai dovuta capitare), ma anche per come tutti i soldati della Compagnia Charlie siano maturati e cresciuti nel corso del tempo.
È vero che sono anche stati costretti a farlo perché la guerra ti mette davanti a delle atrocità che non ti abbandoneranno mai, ma mi rincuora sapere che sono cresciuti soprattutto dal punto di vista umano e che, proprio per questo, non hanno perso la loro essenza e anche quell'innocenza che li rende ancora degli esseri umani e non delle macchine per uccidere.

I progetti che hanno in mente per il loro futuro sono bellissimi e già mi commuovo nell'immaginarli (quasi) tutti insieme nei loro appartamenti a New York divisi tra lo studio, il lavoro e anche l'amore — penso all'appartamento dedicato interamente a Mellish e Saltzmann (!)
Se lo meritano tutti quanti.

Inoltre, il Capitano Miller si rivela ancora una volta un grand'uomo e un padre per tutti quanti.
Perché riprendere in mano la propria vita dopo essere sopravvissuti a una guerra non è facile e lui è lì per aiutare tutti quanti, nessuno escluso.
Spero che riesca nel suo intento, soprattutto quando dovrà parlare coi genitori di Mellish (!)

È stato davvero un bellissimo capitolo e non vedo l'ora di scoprire cosa mi riserverà quello successivo.
Alla prossima! ❤️

M a k o
Recensione alla storia The wonders still awaiting - 02/01/24, ore 16:31
Capitolo 24: Cap. 24: The truth
Rieccomi!
Posso essere onesta?
Meno male che si tratta solo di febbre!
E lo dico perché immagino tu ormai sappia come sono fatta, sono una pessimista cronica che vede sempre la tragedia dietro l'angolo e nel momento in cui ho letto che Stan non si svegliava, ti lascio solo immaginare i voli pindarici che ho fatto… ho seriamente tenuto per il suo cuore (!) ma meno male che si tratta solo di febbre, che già di per sé non è il massimo averla perché ti prosciuga le energie, ma proprio per questo Mellish ora è costretto a rimanere a letto e riposarsi come si deve godendo delle cure e delle attenzioni di Saltzmann.

In realtà lo capisco, nel senso che è arrivato ad affaticarsi tanto (cosa che già in passato tendeva a fare) per evitare di pensare alla strage di Gorla e alle immagini legate ai campi di sterminio, ma il corpo umano, per quanto incredibile sia, ha anch'esso dei limiti e secondo me questa febbre è anche stata provvidenziale perché il corpo stesso di Mellish ha capito che stava esagerando e ha ben pensato di metterlo KO per qualche giorno — mica scemo!

E arrivano anche le belle notizie: la guerra pare essere finita e, di conseguenza, Upham e tutti gli altri presto ritorneranno indietro!
Mi sono sentita sollevata quando ho letto quel punto, spero con tutto il cuore che ritornino indietro tutti sani e salvi, perché se la meritano questa tanto agognata pace!

E poi Mellish che dice a Saltzmann che per lui è “casa” è una cosa bellissima, è un concetto che amo sviluppare anch'io con Ryoken e Yusaku perché secondo me vale anche più di un “Ti amo”, cioè, dire a qualcuno “tu per me sei casa” significa dire che ci si sente protetti e in pace col mondo solo tra le braccia di quella persona e che nessun'altra sarà in grado di farci sentire a nostro agio e in un luogo sicuro, caldo e confortevole.
È davvero bellissimo.

Ora che sono di nuovo in pari, ovviamente attendo con trepidazione i futuri aggiornamenti.
Complimenti e alla prossima!

M a k o
Recensione alla storia The wonders still awaiting - 02/01/24, ore 15:47
Capitolo 23: Cap. 23: Bridges
Eccomi di nuovo qui!
Che capitolo straziante, mi si è stretto il cuore mentre leggevo della strage di Gorla… qui gli americani sono stati davvero vergognosi, concordo con te.

Ed è proprio questo che spezza in due Mellish, perché lui ha sempre saputo che anche gli americani non sono dei santi (anzi!) ma non avrebbe mai pensato a una cosa simile, soprattutto quando gli americani hanno deliberatamente scelto di non far cadere le bombe in mare ma sulle infrastrutture.
Tutti quei bambini innocenti… ora anche le loro vite gravano sulle spalle di Mellish, spalle di un giovane sensibile che non merita un trattamento simile, e questo Saltzmann lo mette in chiaro per bene con quel soldato tedesco.

La figura di questo soldato l'ho trovata disgustosa e questo significa che tu hai svolto un ottimo lavoro nella sua caratterizzazione, perché rappresenta proprio il male sceso in terra e, al contempo, la codardia di chi parla tanto e poi non agisce.
Difatti questo essere sostiene le visioni di Hitler, ma ha comunque deciso di farsi catturare per “non correre rischi” e io come Saltzmann spero davvero che quando arriverà in America non avrà vita facile, perché non merita di passarla liscia.

Povero Mellish, mi dispiace tanto leggere del suo dolore e del suo sconforto, ormai gli voglio così bene che desidero solo proteggerlo da ogni male, proprio come fa Saltzmann.
E per fortuna che c'è lui al suo fianco, che lo sostiene e lo ama infinitamente.
Poi che amore Stan quando dice “Ti amo” a Josef!
Almeno questi momenti di dolcezza aiutano a lenire parte del dolore…

Intanto che ci sono, passo subito a leggere il prossimo capitolo così mi rimetto momentaneamente in pari con la storia.
A dopo!

M a k o
Recensione alla storia The wonders still awaiting - 02/01/24, ore 15:11
Capitolo 22: Cap. 22:I can break my heart myself
Ciao!
Riprendo finalmente la lettura di questa storia, Mellish e Saltzmann mi erano molto mancati e ora più che mai avranno bisogno l'uno dell'altro per andare avanti, perché la situazione anziché migliorare sembra invece andare sempre più alla deriva.

Infatti Hitler non ne vuole sapere di cedere e attua delle strategie davvero orribili pur di rimanere in piedi, ovviamente a discapito di tutti gli altri tra cui, in primis, proprio i cittadini tedeschi.
E come se ciò non bastasse, Mellish per un po' di tempo ha smesso di ricevere le lettere di Upham, cosa che lo ha allarmato non poco e che non gli fa bene al cuore, perché tra lo sforzo fisico del lavoro tutti i giorni e l'apprensione per la sorte dei suoi compagni che si trovano in Germania, lui non sa proprio come darsi pace.

Ed è proprio qui che Saltzmann ancora una volta dimostra di amarlo più di ogni altra cosa al mondo, standogli accanto e supportandolo al meglio delle proprie capacità.
Ti dirò, ha rincuorato perfino me con la questione delle lettere, perché proprio come Mellish per un attimo avevo temuto il peggio (!)

Ma nel momento in cui dei prigionieri tedeschi giungono nell'hotel in cui si trovano, ecco che le carte in tavola cambiano ancora una volta.
Mellish non vuole che Saltzmann entri in contatto con loro e ha le sue buone ragioni per non volerlo, ma Saltzmann decide comunque di parlare con loro e così scopriamo che in Italia è avvenuta la strage di Gorla.
Strage che, con ogni probabilità, lascerà un segno indelebile nel cuore di Mellish poiché causata proprio dall'esercito americano…
Voglio troppo sapere cosa succederà nel prossimo capitolo, infatti corro subito a leggere e recensire.
A dopo!

M a k o