Recensioni di Octave

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Nice dream - 01/05/24, ore 09:01
Capitolo 1: Nice dream
Questo racconto è una gradita sorpresa.
Perché gioca a smontare e a rimontare le suggestioni, che la storia originale ci offre, in una sorta di "tangram" un po' straniante, ma assolutamente convincente.
In particolare trovo affascinante il meccanismo onirico, che come è giusto che sia, in parte svela ed in parte censura. E chiarisce mentre confonde.
Lo trovo molto ispirante.
Complimenti e a presto.
Octave
Recensione alla storia Il mattino ha l'oro in bocca - 25/04/24, ore 17:44
Capitolo 1: Il mattino ha l'oro in bocca
E' un racconto delicato e suggestivo.
Nella storia originale alla nonna di André è affidato tutto il peso della consapevolezza di qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere ("Dio liberi!") ma che sarebbe comunque prima o poi inevitabilmente accaduto. E la sua apprensione, quell'ansia mai sopita e che all'inizio strappa anche un sorriso, culmina nella scena, indimenticabile, dell'episodio 35, in quel pianto silenzioso e disperato, pienamente e dolorosamente consapevole, di chi ha saputo sempre e mai si è fatto illusioni.
La suggestione è invece tutta in quella constatazione, piena di senso pratico e di arguzia, che "in nulla, nulla, erano diversi, quel mattino, da come erano sempre stati".
E' stato un piacere, Dorabella.
A presto.
Octave
Recensione alla storia La memoria dell'acqua - 27/01/24, ore 10:26
Capitolo 2: Parte 2
Devo onestamente riconoscere che ci sono momenti in cui mi convinco che le storie AU costituiscano, in un certo senso, la vera ed autentica anima di quel bizzarro, affascinante, discutibile genere letterario che è la FF, che, nel cuore e nell'immaginario di chi ha amato un personaggio, nasce e trova spazio proprio nel presupposto che in qualunque spazio ed in qualunque tempo determinate cose non possano che accadere e determinate persone non possano che ritrovarsi e riconoscersi, alla fine.
In tal senso la storia AU funziona un po' come un esperimento, il cui successo, eventualmente, dimostra che un certo tipo di alchimia, se funziona, funziona in uno qualsiasi degli universi possibili e che un personaggio, se è tale, può vivere di vita propria ed attraversare i secoli, i millenni, le ere geologiche.
E a tal proposito, se mi è consentita una battuta...ma com'è che (Hans) Axel, nella strada per l'evoluzione, sembra sempre così in difficoltà?😆
A presto.
Octave
(Recensione modificata il 27/01/2024 - 10:27 am)
Recensione alla storia L'educazione sentimentale - 19/01/24, ore 07:42
Capitolo 1: L'educazione sentimentale
Uno degli aspetti, dal mio punto di vista, più interessanti della storia originale - e dell'anime più che del manga - è certamente la serie infinita di allusioni, di suggestioni, di tutte quelle cose non dette o dette tra le righe o buttate lì "en passant", in un gesto, in uno sguardo, in una parola, detta o taciuta.
E il gesto di Jeanne, che in carrozza, al ritorno dall'incontro con il Cardinale de Rohan, si pulisce la bocca con il fazzolettino ricamato è uno di questi "suggerimenti", che questa storia, "dura, sgradevole, sgradevolissima, in alcuni punti", ma certamente non forzata, approfondisce con spassionata crudezza e notevole finezza psicologica.
La giovane Jeanne vuole arrivare e vuole tutto quello che una sorte inclemente ha regalato ad altri e non a lei e, per usare un'espressione, che non è mia, ma di Leonardo Sciascia, "come un cieco ricostruisce nella mente, oscuro ed informe il mondo degli oggetti,[...] ricostruiva il mondo dei sentimenti".
A presto, Dorabella.
Octave
(Recensione modificata il 19/01/2024 - 09:24 am)
Recensione alla storia We want to live - 28/12/23, ore 00:01
Capitolo 52: Capitolo 52
Questa storia è arrivata alla sua conclusione ed è questo il momento, dunque, di tirare le somme. E a tal proposito vorrei dire due cose.
La prima è che ho ammirato il coraggio - a tratti la temerarietà!- di questa storia che ha catapultato i nostri protagonisti nei luoghi più disparati, facendo vivere loro le avventure più fantasiose e facendo incontrare loro i più incredibili personaggi, realmente esistiti o di invenzione.
La seconda è che in nessuna delle loro mirabolanti avventure i personaggi che amiamo hanno smesso di essere se stessi o hanno anche in misura minima "tradito" quello che sono e quello che rappresentano. Anzi, come spesso accade in questi casi, la prospettiva un po' straniante della maggior parte delle situazioni narrate, ci ha permesso di sorprenderci ad osservare, di Oscar e di André, sfumature e suggestioni che potevano fin qui esserci sfuggite.
Che dire, quindi, se non: grazie, Darty...e alla prossima!
Octave