Recensioni di _Lightning_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Prizrak Volgograda - 24/02/24, ore 15:22
Capitolo 4: Epilogue
Ed eccoci qui, alla fine di questo viaggio in Russia che, concordo con Waverly, ha avuto risvolti *davvero* interessanti.

Che dire, di questo epilogo che tira tutti gli ultimi fili rimasti in sospeso, annodandoli in modo perfetto; e annodando pure quelli della Napollya?
Potrei srotolare un papiro in merito, che sarebbe probabilmente solo un delirio fangirleggiante, ma mi limito a dire che è stata una conclusione più che meritata per tutti, anche per Angelìka che, pur nel suo ruolo che hai detto di aver ridimensionato, ho apprezzato davvero tantissimo.

Lascio i nostri piccioncini nella loro vasca termale e mando una valanga di complimenti enormi a te per questa storia splendida, che ho riletto davvero con tanto piacere. So che ti sei scostata dal fandom, e magari non te ne frega più niente, né trovarti recensioni su una storia così vecchia... ma ci tenevo a farti sapere, finalmente, quanto mi fosse piaciuta, perché lo rimandavo da davvero troppo tempo.
I tuoi Napoleon e Illya mi rimarranno sempre nel cuore, così come vi sono entrati durante quel lontano group watch... e, sì, la fanart è davvero splendida e ricordo quando Miryel me la fece vedere in anteprima, ah! :P
Ti mando un abbraccio e conto di comparire di nuovo presto dalle tue parti, magari su lidi un po' più recenti.
Come ben sai, arrivo. Tardi, ma arrivo sempre **


-Light-
Recensione alla storia Prizrak Volgograda - 24/02/24, ore 15:22
Capitolo 3: Volgograd secret
Terzo capitolo, terza rilettura, terza esplosione di faville! (e ora la smetto, forse, con le introduzioni sceme *non ci crede nessuno*)

Se c'è una cosa che mi fa morire sono le petty revenge di Napoleon, tipo far ricadere la tenda in faccia a Ivanov. Una cosa stupidissima, ok, però rende davvero tanto l'atteggiamento del personaggio. E io mi immagino il sorrisetto di Henry Cavill che fa da corredo a tutto ciò, nel più magnifico dei modi, perdendo neuroni che vanno in autocombustione *inserire gif del muppet con le fiamme*

Posso dire che ho amato con tutta me stessa la piccola scena di contatto tra Napoleon e Gaby? A parte la sensualità di un gesto così semplice come un bacio, mi piace il fatto che mostri anche il suo lato fragile e che anche lei, a volte, può avere dei punti di cedimento. Per fortuna che Napoleon coglie tutte le "scuse per baciarla", eheh
Questo capitolo, in realtà, è tutto un susseguirsi di "oddio" e "aww" (perdonami il verso cretino, ma non mi viene nulla di più calzante), perché passi dall'angoscia di vedere i nostri eroi morti stecchiti al sollievo di scoprirli invece vivi... e la scena in cui Ilya riabbraccia (o meglio, smanaccia) Napoleon e Gaby è ORO PURO ç^ç
Poi, vabbè, sai che questa threesome mi piace tantissimo, quindi non posso che attaccarmi a ogni dettaglio :')

Così come è straziante, sotto ogni punto di vista la scena del confronto con il "fantasma", la sorella di Dmitrij. Illya che non riesce a pensare a nient'altro, se non al fatto che ha portato a compimento la propria missione, che si fa quasi trucidare, annientato da quella sola consapevolezza liberatoria... hai detto che hai avuto dei dubbi nella sua caratterizzazione dal suo POV, ma io l'ho trovato semplicemente perfetto. Perfetto nella sua totale abnegazione, nel suo continuare a riconoscersi più nel proprio ruolo di "agente fedele" che di persona vera e propria con un cuore e dei sentimenti. Sono punti dolorosi, tossici, ma che fanno parte di lui; tanto quanto l'affetto per Napoleon e Gaby, che riesce a stemperarli un poco.

Devo commentare quanto quell'abbraccio e quel primo bacio tra Napoleon e Ilya mi abbia fulminato i neuroni? NON CREDO. So solo che potrei aver letto quella scena un paio di volte. Più di un paio *coffcoff*
Poi Ilya reagisce come reagisce, ricordandosi dell'omofobia interiorizzata, e niente, patatrac, ma è stato bello finché è durato!


Passando ad Angelìka: è un personaggio formidabile. Per la psicologia, per le motivazioni, per il modo di fare, e tu l'hai condensata però meglio di quanto potrei mai fare io in una singola espressione: "Il fascino militare di Dmitriy, in lei, era quasi una presa in giro: una parodia dell’agente che era stato e che penzolava come un impiccato tra i tratti troppo spigolosi del volto scavato di Angelìka". Questa frase è solo l'ennesima prova della tua bravura nel cesellare ogni più piccola sfaccettatura dei personaggi, che siano invenzioni della tua penna o presi in prestito da altri; ma che, in qualche modo, fai sempre tuoi in modo viscerale.

In tutto ciò, non ci fai mancare i siparietti comici e stavo sputando l'acqua (sì, sono triste, niente whisky, tè&co) al "Illya, metti via la pistola" XD
E l'espediente narrativo di intervallare il presente con ciò che è accaduto prima, unicamente tramite i dialoghi è geniale, di un cinematografico sublime. Avevo in testa i cambi scena serrati a ogni parte in corsivo, mi ha messo su un'adrenalina pazzesca **

E, va bene, sarò una romanticona, ma a me il trope di personaggio X che si frappone tra personaggio Y e la sua morte certa manda in brodo di giuggiole... quindi, non potevo che apprezzarlo scritto dalle tue manine sante ** E godere un bel po' per la finaccia ben meritata di Ivanov. Alla fine fa lui il fantasma che risorge dalle ceneri, ma Napoleon e Illya non si toccano!

L'abbraccio finale... beh, che dire? Semplicemente la ciliegina su una torta di rocambolesco romanticismo, ironia, azione e introspezione da manuale. Ogni volta che ti leggo, mi ricordo perché adoro le tue storie, e poi mi fustigo perché sono una procrastinatrice seriale e non te lo dico abbastanza spesso.
E detto ciò, Corro all'epilogo :D

-Light-


P.S. Mi permetto un unico appunto sul russo, così per conoscenza se mai dovrai scrivere ancora di questi polli: "uno" si dice "odin" (один) pronunciato "adìn". Al massimo si può trovare "raz", ma solo in contesto musicale ;)
Recensione alla storia Prizrak Volgograda - 24/02/24, ore 15:21
Capitolo 2: Gloria in excelsis deo
E rieccomi già qui.
Sì, come avrai ormai capito, questa sarà una smitragliata serrata di recensioni a freddo, ma comunque a caldo, perché per forza di cose dopo tanto tempo molti dettagli e passaggi di trama si erano annebbiati nella mia testa; e riscoprirli, ricordandoli, è stato bello come leggerli la prima volta ♥

Ecco, però non avevo dimenticato quanto odiassi Ivanov e la sua schifosa omofobia; in linea con l'epoca e con la società russa, realistica, per carità, ma comunque schifosa. Che soddisfazione sapere che la pagherà cara, ah!
Per ora, ho goduto quando Napoleon è intervenuto a fermare Illya e a sfottere Ivanov... anche se capisco la stizza di Illya e la preoccupazione sul fatto di apparire un traditore ai suoi occhi o, peggio, almeno nella sua ottica, uno smidollato che non ha portato a termine la propria missione.

Tra le altre cose, adoro il rapporto che c'è tra Gaby e Illya. Una sorta di perenne stuzzicare e provocare da parte di Gaby, ma anche di fiducia e dolcezza nascosta, nel modo in cui lei non insista troppo, percependo che il suo vero interesse è altrove e, anzi, non mancando di sottolinearlo e indirizzarlo ogni volta che può.
Il punto di vista di Ilya è doloroso da leggere, in quel suo soffocare i propri veri pensieri e concentrarsi sull'attrazione che si costruisce, in parte, solo verso la donna; negando al contempo fortemente quella, vera e reale, che prova per Napoleon, sporcata dal rapporto che ha avuto con Dmitrij (che, ok, poi si scopre essere altro, ma nella società russa c'era e c'è proprio una distorsione terribile del bacio tra uomini e del rapporto mascolino in generale, quindi capisco che abbia lasciato un trauma in Illya).

Quanto mi ha hypato lo scatto di protettività di Illya?? ** Russo, grande, grosso e frigido, ma toccate i suoi due tesori e diventa un orso per davvero (Ilyabär è geniale, by the way).
In ultimo, sappi che la menzione della madre di Ilya e del modo in cui lui le acconciava i capelli mi ha sciolto, colpita e affondata COME TI PERMETTI ç_ç

Sappi che sono tranquilla unicamente perché ricordo a grandi linee come continua la storia, ma questo finale di capitolo è da DENUNCIA, mannaggia a te!
Mi traslo sul prossimo all'istante!

-Light-

Recensione alla storia Prizrak Volgograda - 24/02/24, ore 15:20
Capitolo 1: Red blood, red peril
*prende tazza di tè*
*prende plaid*
*prende la gatta*
*la gatta s'indigna e scappa* (vabbè, ci ho provato a fare il villain di 007 versione pensionato)

SONO PRONTA. Dopo 13 3 anni! A recensirti!
E dico solo recensirti perché io, questa storia, l'ho già letta tutta e sono una persona pessima, però ci tenevo tanto a lasciarti un commento, visto quanto mi è piaciuta ♥
Vorrei dirti che sarò breve, ma sai benissimo che è una bugia. Anche perché la mia memoria non è più quella di un tempo e opererò quindi una rilettura minuziosa, per la gioia del mio cuoricino dedicato alla Napollya!


Ok, col titolo partivo avvantaggiata grazie ai miei splendidi studi russi (no, sono una pippa al sugo sia a parlarlo che a capire il parlato, però a leggerlo ce la faccio ancora) e quindi mi si sono subito rizzate le antenne. QUI CI STANNO IN FANDASHMI (primo pensiero che ho avuto alla prima lettura, è la mia fissa attuale, chiedo venia).
A parte questo, kudos per l'uso del russo, mi è sembrato impeccabile; l'unica cosa che mi ha messo in difficoltà, ma è più una preferenza personale, è l'uso della traslitterazione anglosassone invece di quella scientifica (dove vengono usati i segni diacritici precisi e non le combinazioni di lettere astruse che piacciono tanto a loro XD), ma diciamo che è un pallino di noi slavisti e, a parte questo, è perfettamente comprensibile ♥

A parte i tecnicismi, ti dico solo che la tensione sessuale, qui, è da cardiopalma e da arresto (cardiaco e giudiziario). Io amo sempre leggere dei personaggi che scrivi che si osservano e notano a vicenda le più piccole minuzie sul volto dell'altro. E anche di mani indirizzate sui deretani e sviate appena in tempo :')
Amo questa tensione, in generale. Capisco perfettamente che Illya sia coi nervi a fior di pelle, nel ritrovarsi in patria, e hai reso in modo sublime tutta la sua cupezza e agitazione nel muoversi in quell'ambiente conosciuto, sì, ma anche drammaticamente ostile dopo il suo cambio di barricata.
Si vede tantissimo l'impegno che hai profuso nella ricerca per rendere credibile l'ambientazione. Mi sono sorbita (con piacere, in verità) tutta una serie di nozionistica e aneddotica riguardo all'URSS durante il percorso universitario, e posso solo dirti chapeau per la precisione con cui hai riportato e inserito determinati dettagli (le Stalinskie, per esempio, ma anche i cori, la celebrazione di Stalingrado/Volgograd e mille altre sottigliezze che mi sono saltate all'occhio e che danno prova di quanto tu ti sia documentata).

Tornando alla trama, adoro il modo in cui mantieni alta l'attenzione e gli interrogativi sulla loro missione, rivelandoli poco a poco e solo quando sono sul posto. Sì, la missione è chiara, persino lineare, ma è tutto il contorno a essere evidentemente problematico, soprattutto per Ilya. Tu sveli e nascondi dettagli in modo magistrale, facendoci intuire solo quanto strettamente necessario, senza mai esporlo del tutto, solo tramite i gesti e le reazioni dei personaggi.
Il confronto serrato tra Ilya e Napoleon mozza il fiato, scopre ferite nascoste e ne infligge di nuove, senza alcuna pietà. Napoleon potrà ripetersi ciò che vuole, riguardo al proprio intento di non implicarsi in qualcosa di più del semplice apprezzamento fisico, ma è chiaro che questo Dmitrij ha toccato un nervo già ben sensibile. Certo, "un test"... ma direi che, se Ilya potrebbe averlo passato a pieni voti, lo stesso non si può dire di Napoleon.

Gaby mi sembra veramente una maestra obbligata a sorvegliare due alunni in punizione che non vanno d'accordo tra loro... e la adoro, adoro il modo in cui è perfettamente in controllo della situazione, al punto da saper zittire persino Ilya, senza per questo mancare mai di professionalità... e scroccandogli pure un massaggio ai piedi, perché no!
Come al solito, e lo dico qui, ma vale per tutta la storia, io non so esprimere quanto ammiri il tuo lavoro sulle microespressioni e i gesti dei personaggi. Veramente, ogni volta che leggo qualcosa di tuo rimango stupefatta davanti alla tua inventiva nel discriverle e inserirle nel testo, creando qualcosa di sublime che ti fa stampare nella mente ogni singolo movimento che compiono ♥

Un primo capitolo riuscitissimo, sia nel presentare i personaggi, sia la situazione generale, sia nel mettere subito bene in chiaro che la posta in gioco è alta, soprattutto per Illya.
Ci vediamo sul prossimo ♥

-Light-

P.S. Se vedi Illya/Ilya e Dmitryi/Dmitriy/Dmitrij scritti in tredici modi diversi, chiedo venia, ma col fatto che mi hanno inculcato la grafia traslitterata "Il'ja" e "Dmitrij" mi vengono in automatico (anche se Illya è decisamente più gradevole da vedere).

Recensione alla storia Every time your hand fits in mine - 26/12/20, ore 14:48
Capitolo 1: Every time your hand fits in mine
Sono pessima? Sono pessima, in modo insindacabile. È che contavo di fare un bel giro di recensioni natalizie, con tanto di oh-oh-oh inquietanti, ma niente, non ce la faccio ad essere puntuale! Quindi niente, questa e altre sono diventate le recensioni di Santo Stefano :')
Dunque, su consiglio di un certo qualcuno ho deciso di iniziare da questa shot, e non me ne sono assolutamente pentita. Faccio una piccola premessa, così, perché sai che tanto alla mia logorrea non si scappa: sono davvero felice di aver scoperto questa coppia, oltre che il film in sé, che mi ha intrattenuta davvero moltissimo – tra l'altro dopo una giornata campale che ricorderò a vita, in cui avevo davvero bisogno di staccare un attimo. E quindi ti ringrazio per avermi introdotta a questo mondo e avermi regalato un paio d'ore di spensieratezza&delirio via chat, oltre che il tempo per cui mi ha intrattenuta la lettura di questa shot. Fai finta che abbia scritto questa frase in una lingua umana.
Comunque, è sempre bello condividere le passioni e ciò che piace, e mi ha fatto piacere rimanere coinvolta dal tuo entusiasmo per questi due pezzi de sorchi gentiluomini d'altri tempi ♥


DETTO QUESTO, TORNIAMO ALLA SHOT.
C'è una cosa che ammiro moltissimo del tuo modo di scrivere, e che no nricordo sinceramente se ti ho già detto, ma repetita iuvant: ogni cosa che esce dalla tua penna/tastiera ha il potere di risultare fresca e originale, non importa quanto una situazione sia "già vista", come il classico "appeso" (ogni riferimento è puramente casuale). Grazie alla tua enorme padronanza dello stile e della lingua italiana, riesci a modellare le frasi in modo tale da dare subito un'impressione di nuovo e accattivante – tramite le parole scelte, il loro suono, la loro disposizione. È evidente sin dalla frase d'apertura: suoni secchi e rapidi, frasi spezzate, scelta di parole che richiama guerra e animali in lotta. Show, don't tell? Eccolo qua! Siamo già dentro l'azione, accanto a Napoleon e Il'ja (perdonami, lo scriverò così per deformazione professionale çç), già partecipi dei loro pensieri e della situazione a dir poco precaria in cui si ritrovano.
E va bene che il caro Napoleon ha una considerevole stazza, ma sappiamo benissimo che Il'ja è una stampella allucinante e quindi, nella tragicità della situazione, io un pochino ho ridacchiato ad immaginarmi questo colosso d'uomo penzoloni tipo elefante sul filo della ragnatela. *badum-tss* In tutto ciò, ho amato le descrizioni crude della sofferenza e dolore fisico di Napoleon (sadica? Naaah), perché rendono ben chiaro quanto stia sopportando pur di non lasciar andare il compagno, e delineano fermamente i contorni della sua ferrea volontà di non mollarlo. Adoro quando viene sottolineato in questo modo quanto qualcuno sia disposto a spingersi oltre i propri limiti per chi ama. Sono una persona semplice, datemi sofferenza struggente e sarò felice!

In tutta questa situazione di certo non romantica, il delicato tema portante delle dita intrecciate accompagna meravigliosamente la storia, dal momento in cui ancorarsi l'uno all'altro è "semplice" questione di vita o di morte, a quello in cui è invece del tutto superfluo, assolutamente non necessario – eppure, lo è al contempo, lo è per due persone unite indissolubilmente al di là delle missioni e del dovere. Ed è lì, che sta la vera àncora, e il vero legame ♥
Mi è poi piaciuto molto il fatto che tu abbia voluto inserire una menzione a Gaby, tramite quelle rose che, sì, le si addicono perfettamente! E ho adorato il modo in cui quei due Polli (posso ribattezzarli così?) battibeccano, esattamente come nel film, ma con quel pizzico di complicità in più che rende il tutto ancor più godibile. E per finire, amo il modo in cui fai parlare Il'ja, quel "puoi ricordare da solo" mi ha steso e non so nemmeno perché, ha semplicemente un tempismo comico perfetto, senza nemmeno voler essere tale, ed è proprio ciò che direbbe in questa situazione, tanto per fare lo sfottò a Napoleon :')
La conclusione? Soavemente perfetta, come le loro dita intrecciate, e adesso se mi dai il permesso vado ad annegare anch'io nella morfina, ché la sensazione a fine lettura è stata quella, ed è un fatto assolutamente positivo :D

Ah, che dire, mi hai presa per la gola: sono una grandissima fan del fluff post-situazione-ai-limiti-della-morte-con-pure-qualche-acciacco-fisico, quindi non avrei potuto iniziare da storia migliore per inaugurare questa coppia.
E niente, io adesso chiudo prima che mi arrivi la postale, e posso solo dirti che tornerò
Nel frattempo, ti auguro buone Feste e tutto il meglio per il nuovo anno!
Un abbraccio,

-Light-