Recensioni di Gaia Bessie

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Recensione alla storia Telefono senza fili - 07/05/21, ore 09:53
Capitolo 1: Telefono senza fili
Nona classificata

Soul Mancini
 
Media: 43.78
 
Tot (1): 44.35/50
 
Tot (2): 44.75/50
 
Tot (3): 42.25/50
 
 
 
(1)
 
There’s another round for you
 
Tot: 44.35/50
 
 
Titolo: 2/2
Il titolo, personalmente, non mi piace particolarmente. Mi viene abbastanza facile ricollegarlo al testo, ma secondo me di base potevi fare una scelta migliore: ha un concetto di fondo che, secondo me, è troppo profondo per il testo che anticipa – che è più sul leggero andante, o almeno io l’ho interpretato così. In ogni modo, non ti ho penalizzata per questo, dato che sono mie impressioni e in tutta onestà non posso dire che il titolo non rispecchi la storia: te le ho comunque riportate, per una questione di trasparenza.
 
Grammatica e stile: 12.35/15 (diviso in 9.35/10 e 3/5)
La Grammatica, nel complesso, è eccellente: in tutto il testo ho riscontrato solamente due errori, che ti segnalo immediatamente. Il primo è una virgola mancante, ovvero:
 
Quella stessa folla che all’inizio gli faceva così paura, si era rivelata la sua salvezza. → qui manca una virgola che separi la relativa dalla principale: “Quella stessa folla, che” – 0.15 pt
 
Mentre il secondo è un errore di concordanza tra generi, che è il seguente:
 
la birra fresca che stava bevendo era riuscito → qui c’è un errore di concordanza, perché riuscito è riferito a birra, quindi va al femminile. – 0.50 pt
 
Per quanto riguarda il resto, non ho riscontrato ulteriori problematiche: il testo è molto curato, è un peccato aver dovuto sottrarre dei punti per quei pochi errori, sono davvero dispiaciutissima.
Parliamo invece di stile. Sinceramente, a questo giro, mi sei piaciuta meno del solito: il testo è pieno di ripetizioni che sono tante, tantissime. Personalmente io non sono contro le ripetizioni e tendo solamente raramente a penalizzarle (metodo che ho adottato anche in questo caso, come vedrai), ma qui secondo me si è sfiorato l’eccessivo. Ti faccio un esempio.
Sul finire del primo paragrafo, comprendo che la ripetizione del “lui” fosse voluta, ma crea un effetto che secondo me è eccessivamente cantilenante e appesantisce inutilmente la lettura che, di per sé, è molto semplice. Appunto, secondo me queste ripetizioni tendono ad appesantire inutilmente uno stile che è piacevole perché è semplice, snaturandolo.
Ti segnalo qui di sotto le uniche due ripetizioni che ho penalizzato:
 
  • Il futuro – il suo stesso destino – era tutto nelle sue mani.
E quel futuro → qui la ripetizione è davvero superflua. Te le ho lasciate stare tutte fino a questo momento, perché penso siano caratterizzanti in questa fanfiction, ma questa qui personalmente la toglierei, specie perché poi lo ripeti una terza volta un rigo sotto. – 0.25 pt
 
  • salito sul palco con loro, ma stavolta non aveva paura.
Non riusciva a credere che quella magia che avevano creato e che continuavano a creare ogni volta che salivano su un palco → non apprezzo particolarmente questa ripetizione del “salivano su un palco/salire su un palco” – 0.25 pt
 
Un’ultima cosa che ti segnalo, che è una minuzia ma che ci tengo comunque a farti presente, è la seguente: non condivido pienamente l’utilizzo di “stavolta”, che è secondo me un linguaggio eccessivamente colloquiale per una fanfiction scritta in terza persona (magari, in una prima persona avrei preferito sicuramente).
Nel complesso, hai fatto comunque un buon lavoro, anche se ti ho trovata leggermente meno incisiva del solito. Comunque, brava.
 
Trama: 3/3
La trama, a mio parere, funziona molto bene: il concetto che hai usato è semplice e lineare, ma trovo che abbia comunque un suo perché. Non hai mostrato un intreccio chissà quanto complicato, e io personalmente ne ho molto apprezzato la semplicità con cui hai comunicato questa storia bipartita in due momenti. A livello di trama, forse è una delle tue storie che ho apprezzato di più a livello di struttura, brava.
 
Originalità: 4.5/5
La storia nel complesso è, per mia ignoranza, originale: ma per colpa tua e di altre partecipanti, sto cominciando a documentarmi per poter essere ancora più molesta, e allora ti dico che sicuramente la storia ha una sua originalità – ma che il concetto di ansia da prestazione, che è come hai declinato il prompt “paura” (ottima idea, tra le altre cose), l’ho sicuramente già sentito. Ora, ironie a parte che spero ti abbiano strappato un sorriso, a me nel complesso sei piaciuta: ho trovato la storia moderatamente originale, nonostante la sensazione di già visto – non te lo scrivo in francese perché dopo due ore di lezione, se vedo altro francese mi arrabbio – è comunque un tentativo validissimo.
Brava.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Qui, secondo me (e preparati, sto per usare un termine da giovane), hai spaccato: mi è piaciuto molto come ti sei concentrata solo su un personaggio, e non la solita pletora di persone che solitamente trovo nelle tue storie. Approfondendo Dave, hai inavvertitamente dato dettagli sugli altri personaggi citati, ma senza farli intervenire nel racconto: ciò ha permesso di non minare l’introspezione del protagonista, oltre che di non sviluppare caratterizzazioni superficiali di personaggi secondari, e questa cosa l’ho apprezzata molto.
L’ansia di Dave nella prima parte della storia è molto vivida, quasi tangibile, ed è anche la parte del racconto che ho preferito – l’ho trovata molto tridimensionale, ben approfondita, e in linea con il genere del pacchetto che hai scelto.
La seconda parte mi è piaciuta leggermente di meno perché, visto e considerato che c’è un intervallo tra le due, mi aspettavo un’evoluzione più approfondita del personaggio, del come ha fatto a superare le difficoltà presentate nel primo paragrafo. In un certo senso, se mi passi un termine un po’ forte (e che vorrei smussare, quindi prendilo in senso molto lato), la conclusione mi è sembrata un po’ frettolosa. Comunque, nel complesso sei stata davvero molto brava.
 
Gradimento personale: 8/10
Nel complesso, una delle tue storie che ho preferito. Ma, in questo parametro, non posso solo dire “okay, bella” e dare dieci a tutti, ma devo anche fare una somma generale di quanto ho detto in precedenza. La storia, a mio parere, è bella ma con qualche difetto di forma che impedisce di apprezzarla al 100%: secondo me, con una bella revisione per quanto riguarda lo stile, già il voto salirebbe vertiginosamente.
Prima di chiudere, dato che penso di aver detto tutto nei parametri precedenti, faccio una piccola menzione d’onore per la conclusione, che mi è piaciuta tanto. Molto bene!
 
Utilizzo del pacchetto: 5/5
Il genere introspettivo è dominante nel racconto. Il prompt paura è presente e ben declinato in tutta la lettura.
 
(2)
 
Telefono senza fili
 
Tot: 44.75/50
 
 
Titolo: 2/2
Il titolo è geniale. E la chiudo qui, con la massima semplicità possibile, perché davvero non c’è altro da dire. Mi è piaciuto moltissimo, sia perché è un concetto un po’ “bambinesco” e che quindi ben si adatta a una Kid!Fic, sia perché rispecchia pienamente il contenuto del testo che anticipa. Molto bene.
 
Grammatica e stile: 13.25/15 (divisi in 10/10 e 3.25/5)
La Grammatica, a questo giro, è perfetta: non ho riscontrato la presenza di errori grammaticali e/o refusi di alcun tipo. Nel complesso, la storia è molto curata e me ne sono sorpresa, non perché le tue storie non lo siano (al contrario, generalmente lo sono sempre), ma considerato che è molto più lunga della precedente. Comunque, tutto ciò per dire che hai fatto sicuramente un lavoro a dir poco eccellente.
Parliamo ora dello stile, su cui ho qualche perplessità in più: idealmente, potrei dividere stilisticamente questa storia in due parti. E, te lo confesso, per attribuirti un voto ho fatto una media tra queste due parti, cui poi ho sottratto i punti relativi a una ripetizione di troppo.
Per quanto riguarda la prima parte, essa è quella relativa ai dialoghi adulto-bambino, che mi sono piaciuti molto poco, detto con la massima sincerità possibile: trovo i dialoghi tra la maestra e i suoi alunni leggermente irreali e, nel momento del dettato, la risposta di Dom alla maestra la trovo tendenzialmente poco probabile, cioè l’avrei ben vista su un preadolescente/adolescente, ma mi lascia un attimo più perplessa riguardo a un bambino più piccolo. D’altronde, è pure vero che non è semplice scrivere kid-fic (io personalmente non penso lo farò mai), quindi non voglio nemmeno sembrarti molto dura. Infatti, la seconda parte della storia, quella relativa alle interazioni tra bambini l’ho sinceramente trovata più convincente e reale della prima.
Ultimo appunto: fai attenzione a non cadere in un linguaggio eccessivamente colloquiale nella narrazione, perché rischi che si uniformi troppo al parlato dei bambini, non marcando alcuna differenza tra la narrazione (che è in terza persona) e i dialoghi. Anche questo, ovviamente, è stato calcolato ai fini della valutazione.
Infine ti segnalo una piccola ripetizione, prima di dimenticarmene:
 
ma se lei aveva deciso di sgridarli in quel modo la situazione doveva essere seria. Non era da lei. → qui c’è una ripetizione del pronome che è un po’ fastidiosa, ti consiglio di ometterlo nella prima frase. – 0.25 pt
 
In conclusione, ti faccio i miei complimenti: hai organizzato molto bene questa storia, che ti dico con sicurezza essermi piaciuta molto.
 
Trama: 3/3
La trama è semplice, ma nel complesso viene sviluppata davvero molto bene: mi è piaciuto molto il gioco dell’equivoco, che è un classico di cui leggo sempre con grande piacere. Di base, questa storia ha tutto: una situazione di partenza, un intreccio che si va via via sciogliendo e, infine, una conclusione inevitabile. Molto bene.
 
Originalità: 3.5/5
La storia è sicuramente carina, adorabile, ma secondo me non brilla di originalità: il tema del “telefono senza fili” è qualcosa che viene sviluppato in moltissime commedie (e in un video di Willwoosh della mia adolescenza che è tipo indelebile nella mia mente), quindi mi dispiace sinceramente non poterti premiare – non troppo – per una sorpresa che, leggendo la storia, non ho provato. Ciò non toglie nulla al valore della storia ma, se dobbiamo parlare di originalità, io sinceramente ve ne ho trovata relativamente poca.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Qui mi ricollego a quando ti dicevo che la storia, per quanto mi riguarda, è come se fosse tematicamente divisa in due parti, ovvero interazioni adulti-bambini e bambini-bambini. In questo senso, la caratterizzazione della maestra è la parte di questo parametro che mi ha convinta di meno, poiché mi è sembrata forzata nelle sue interazioni con i bambini e dunque poco naturale nei suoi dialoghi.
Ma parliamo del resto. I personaggi sono tanti e, in un certo senso, avevo paura si cadesse nel solito meccanismo che regolarmente non apprezzo ogni volta che mi trovo a giudicare le tue storie, ovvero quello della quantità che precede la qualità. Qui, te lo dico con una contentezza che non è descrivibile, non è successo: i personaggi sono tanti, ma sono tutti approfonditi a dovere, e di questo sono davvero contenta.
Le relazioni tra i bambini sono chiare e ben definite, e ognuno di essi ha una sorta di tratto distintivo che permette al lettore – specie a me che non conosco i personaggi – di identificarli con chiarezza e di distinguerli gli uni dagli altri. Il loro agire, nel contesto del “lo sai tenere un segreto”, è assolutamente credibile e ben strutturato, un espediente narrativo che hai usato con molta maestria. Hai fatto un lavoro davvero eccellente, bravissima!
 
Gradimento personale: 9/10
Questa storia mi è piaciuta veramente moltissimo. È stata semplice e leggera da leggere, una vera e propria ventata d’aria fresca dopo una mattinata pesantissima! L’ho apprezzata veramente tanto, dal titolo passando per la trama e concludendo con la caratterizzazione.
Unico neo, il fatto che io non condivida pienamente la caratterizzazione della maestra – ma, per quanto mi riguarda, la proposta che mi hai… proposto? È davvero eccellente e merita di essere letta da quante più persone possibili.
Davvero molto bella, Soul, trovo che per quanto riguarda questo contest tu abbia davvero alzato molto il livello, magari complice il fatto che si tratti di storie inedite. Complimenti.
 
Utilizzo del pacchetto: 5/5
Il pacchetto è sicuramente utilizzato a dovere: il genere Kid!Fic è presente ed è il fulcro della storia, mentre anche il prompt “segreto” fa da padrone nella narrazione.
 
(3)
 
Quella scintilla nei suoi occhi
 
Tot: 42.25/50
 
 
Titolo: 2/2
Il titolo è molto carino, devo dire che mi convince, anche per via del forte rimando che ha con il testo. Ha una sua poeticità che reputo graziosa, direi che non potevi fare una scelta migliore.
 
Grammatica e stile: 12.25/15 (diviso in 9.25/10 e 3/5)
La Grammatica è perfetta: nonostante la lunghezza del testo non ho trovato errori di sorta, quindi molto bene. Ti segnalo solamente una frase il cui senso, a causa di un’omissione, risulta alterato e che quindi ha causato una lieve detrazione di punteggio:
 
non solo perché il mio migliore amico aveva i voti più alti della classe, semplicemente io → la frase è incompleta. Non sono non si accorda con semplicemente, credo manchi un “ma perché” o qualcosa di simile. Devo considerarlo un errore di senso. – 0.75 pt
 
Per il resto, non mi pare di aver visto altri errori e/o refusi di sorta, quindi direi che tutto sommato è andata molto bene.
Parliamo di stile. Prima di addentrarmi in un qualsivoglia commento, vorrei fare una piccola riflessione, che ho maturato dopo questa maratona di tue storie: secondo me, dovresti privilegiare la terza persona alla prima, perché davvero io noto una differenza che è assolutamente abissale. Vedo molta più ingenuità, nel tuo uso della prima persona, come se il tuo stile fosse ancora in via di sviluppo (cosa che è vera per ogni autore, in una certa misura, dato che siamo tutti in corso di sviluppo per tipo tutta la vita) e non avesse raggiunto una propria compiutezza – cosa che, sinceramente, ravviso molto di meno nella terza persona.
Detto ciò, il tuo stile in questa storia non mi dispiace, ma non lascia il segno: in molti punti è quasi una cronaca di azioni dei personaggi, non c’è troppa introspezione – nonostante la prima persona, i pensieri del protagonista sono quasi ripetitivi, e non permettono di conoscerlo troppo a fondo.
Non lo so, cara, nel complesso da questo punto di vista non mi hai convinta troppo, te lo dico con la massima onestà.
 
Trama: 3/3
Trama semplice, ma onesta: si basa su un presupposto che è essenzialmente semplice, ma devo dire che si sviluppa bene. C’è un inizio, un colpo di scena e un finale che rimane aperto – in questo senso, sebbene l’intreccio non sia di fondo particolarmente complesso, riesci comunque a far leggere questa storia senza troppi ripensamenti.
 
Originalità: 3/5
Hai scelto di sviluppare uno dei topoi tipici delle fanfictions e lo hai fatto degnamente ma, in quanto a originalità, se ne può discutere: la scena della ricerca/compito da svolgere insieme l’ho vista tante volte, e sinceramente non l’ho trovata declinata in maniera così tanto inaspettata – sebbene io voglia comunque fare una doverosa menzione d’onore per quanto riguarda l’espediente del buco nella felpa, che ho trovato molto carino.
Nel complesso, comunque, la storia ha delle sue particolarità (specie nel contesto in cui i protagonisti si muovono), ma non mi sorprende più di tanto.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Continuo a ribadire – anche se sarai piena di me che ti dico questa cosa – che la caratterizzazione è il punto forte di questa triade di storie, e anche qui ti sei confermata molto brava nel delineare i presupposti che muovono entrambi i personaggi.
Sia John sia Roger vengono delineati come plausibilissimi adolescenti, e si muovono quindi in piena coerenza con questa caratterizzazione che hai deciso di dar loro.
Roger è, ovviamente, il personaggio predominante dei due, dal momento che il pov è una sua prima persona e tutta la storia è intrisa quindi dei suoi pensieri – da un lato, ciò è un punto di forza, perché ti permette di approfondirlo come personaggio senza fare troppa fatica. D’altro canto, ciò si rivela uno svantaggio in due punti:
 
  • Nel momento in cui la storia inizia, vuoi per la brevità di essa, a essere eccessivamente insistente su certi concetti, in quel momento i pensieri di Roger diventano quasi ripetitivi.
 
  • Nel momento in cui sarebbe necessario, anche per esigenze di trama, un focus sui pensieri di John che ovviamente non ci può essere, e ciò lo relega a personaggio secondario al posto di farne un coprotagonista.
 
 
Nel complesso, comunque, a parte queste due osservazioni che ti ho mosso per amore della chiarezza, trovo che tu abbia fatto un lavoro a dir poco ottimo. Complimenti.
 
Gradimento personale: 8/10
Nel complesso, la storia non mi è dispiaciuta – anche se, nell’ovvio paragone con le due che l’hanno preceduta, ti confesso che è quella che mi è piaciuta di meno. Non mi ha coinvolta tanto come le altre, anzi nel complesso mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta – è uno spaccato piccolo (e anche qui ci mettiamo che ovviamente il limite di parole era quel che era), ma mi ha messo addosso una sorta di curiosità non soddisfatta che, sinceramente, mi fa propendere per darti un voto leggermente più basso rispetto alle due storie precedenti.
Il grande scoglio tra me e questa storia, anzi i due grandi scogli, sono stati principalmente l’originalità e lo stile, di cui ho diffusamente parlato in precedenza. Nel complesso, devo dire che comunque il tuo lavoro è sicuramente valido – e non me la sento di criticarlo troppo per una questione di gusto personale – quindi sicuramente ti premio con un voto medio-alto, perché la storia (sebbene non sia la mia preferita) “si fa leggere” con piacere.
 
Utilizzo del pacchetto: 5/5
Il pacchetto è stato utilizzato molto bene. La coppia slash è presente, in realtà trasversalmente ne sono presenti ben due, e il prompt scintilla è sicuramente ben presente. Brava.