Recensioni di Mrs Teller

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Recensione alla storia Broken Alpha - 08/12/13, ore 11:56
Capitolo 3: Chapter 3 - Struggle
Finalmente arrivo pure io a recensire, con la velocità di una lumaca drogata ma va beh questo fine settimana è stato abbastanza tumultuoso XD
Non posso che iniziare dicendo una cosa OT rispetto a Sherlock ma che IO devo dire, per legge di natura: ci ho visto tanto, ma taaaaaanto, James nel tuo John - tantissimi echi di quel personaggio meraviglioso e distrutto che è James Bond, non so se consapevolmente o meno da parte tua ma questo non importa, conta solo che io ce li veda- e già solo per questo volevo gettare la mia anima in pasto a Mr Reaper perché i simply can't.. Non ce la posso fare a gestire e sopportare tutti questi feelings..
Cerchiamo di andare con ordine.
Io mi aspettavo che John avesse subito torture in guerra, che avesse fatto cose terribili in guerra, ma non mi aspettavo minimamente la droga e tutte le conseguenze che si è lasciata dietro.. E' stato un colpo di genio nonché tocco di classe e non ha fatto altro che moltiplicare in modo esponenziale le analogie di cui sopra con i dovuti distinguo, ovviamente..
John è un uomo al momento tenuto insieme dalla droga, James è tenuto insieme dall'alcol e dalla fedeltà e l'amore per l'Inghilterra ma non cambia nulla: sono entrambi uomini distrutti, spezzati dentro, messi in ginocchio da un destino che li ha costretti a fare delle cose terrificanti e che li ha resi dei semplici assassini, spietati e senza possibilità di ritorno.. Nel caso di John, dicevo, è tutto amplificato perché non solo ha subito cose terribili in guerra ma ha anche fatto cose terribili, sotto la spinta di un farmaco che ha visto, al momento, come unica via di uscita agli orrori cui aveva assistito ma che- di fatto- ha avuto come unica conseguenza quella di far ammassare orrori su orrori, sangue su sangue, morte su morte.. Ed è una cosa che mi spezza le reni e mi riduce il cervello in poltiglia perché il dolore, la disperazione, l'odio per sé stessi che io vedo in John è lo stesso che leggo tra le righe dell'anima di James e tu sai, SAI, quanto io sia sensibile all'argomento quindi puoi benissimo immaginare cosa mi abbia provocato vedere questo John ridotto così, allo stesso modo e anzi peggio, molto peggio.. Volevo strapparmi la carne a morsi perché i miei sentimenti sono esplosi e l'eco di un aspetto si è unito all'altro moltiplicandosi e riducendomi ad una melma informe.. La scena di John che va in lavanderia ma che non riesce ad adattarsi di nuovo alla vita civile è emblematica di ciò che ormai è diventato: non più un "semplice" soldato, che può quanto meno tentare di convivere con ciò che ha visto e sperimentato, ma un assassino a sangue freddo che non c'entra più nulla con ciò che lo circonda..
La decisione di morire, per quanto sia una conseguenza comprensibile e quasi ovvia vista l'anima fatta a pezzi di John, non fa meno male..
E poi c'è Sherlock.. Sherlock che non vuole piegarsi al richiamo della sua natura, in nessun caso: sia quando l'alpha lo aggredisce e tenta di stuprarlo (Dio, le capocciate al muro volevo dare..) sia quando il suo antico legame con John torna a chiedere il conto.. Sherlock Holmes omega io lo immagino esattamente così: fiero, indomito, indipendente, che basta a sé stesso e che si è sempre bastato da solo, lui e qualche dose di eroina ovviamente.. Credo che il ritratto iniziale di Sherlock sia assolutamente perfetto ed estremamente in linea con il carattere del personaggio.. Hai fatto un lavoro magistrale con lui e sappiamo benissimo quanto sia difficile, dannatamente difficile, muovere il personaggio di Sherlock lasciandolo IC, soprattutto in un contesto particolare come questo.. Complimenti, tanto di cappello per questo *applaude per sempre*
Ma poi qualcosa cambia e credo che tu sia riuscita a far scivolare il personaggio verso questa nuova forma mentis in modo esemplare..
Victor è meraviglioso: il tuo Victor è un personaggio così bello che vorrei un piccolo sprazzo di felicità anche per lui, perché se la merita nonostante tutto, perché è colui che da a Sherlock tutto sé stesso ed in cambio ottiene nulla, ottiene un uomo che è e resterà sempre legato al suo alpha,anche se lui stesso non lo sa.. Ma Victor lo capisce.. Lo capisce e lo sprona a fare la cosa migliore.. Credo che questo, insieme al dolore di John, sia la cosa che mi ha devastata di più e mi ha lasciata con l'amaro in bocca perché Victor, nonostante tutto, è colui che porta Sherlock a casa dal suo destino quando Sherlock aveva preferito negare la sua natura e sfuggire da essa.. E' grazie alla notte passata con Victor che Sherlock comprende effettivamente la realtà e che non può sfuggire ad essa.. Non può sfuggire a ciò che la sua mente ha cercato di chiudere a chiave fin da quando John è arrivato, e il modo con cui lo realizza è da brividi..Sublime, semplicemente sublime!
Ora attendo con ansia i prossimi sviluppi, sperando di riuscire a riprendermi da questo mare di feels che mi ha travolta facendomi annegare.
Recensione alla storia The window - 04/09/13, ore 14:16
Capitolo 1: The window
Che meraviglia.. Marts che meraviglia!!! Questa è una meraviglia!!! Sono sciolta in una melma informe, vomito cuoricini e arcobaleni perché la dolcezza e la tenerezza profonda che scaturiscono da questa one shot sono indicibili *__*
Credo che tu abbia colto l'essenza profonda dei personaggi in questa storia, altro che OOC.. Il discorso su Sherlock è lungo ed annoso e non ho voglia di rifarlo in questa sede, ma io sono profondamente convinta che Sherlock abbia una forte, fortissima, componente umana anche se lui la nasconde sotto strati e strati di indifferenza e superiorità verso il prossimo. Io sono convinta che possa amare, che SAPPIA amare, ma solo una persona così speciale da fare a pezzi tutte le sue barriere. E John lo è: John è questa persona quindi io credo fermamente che non sia OOC immaginare uno Sherlock che ama, capace di amare.. Diverso è, invece, AMMETTERE di amare e questa è la parte che mi è piaciuta di più nella tua storia: Sherlock che ha difficoltà a guardarsi dentro, a fare chiarezza, anche solo a trovare il coraggio per dare un nome a ciò che prova è assolutamente perfetto.. Sherlock che non sa amare come gli altri ma che, alla fine, sa amare comunque è una delle cose più belle e delicate che mi sia mai capitato di leggere.. Hai fatto un'analisi psicologica sul personaggio di Sherlock secondo me impeccabile e l'hai fatto usando uno stile così particolare come la prima persona.. Raramente ho visto in giro una tale padronanza dello stile e ancor più raramente ho visto dipinto uno Sherlock così vero, così IC, rispetto a qualcosa come i sentimenti.. E John, che non si aspetta nulla ma che gioisce e si rilassa quando Sherlock fa quell'impacciata confessione, è la quintessenza della dolcezza.. Anche John lo immagino esattamente così: paziente, un poco rassegnato, consapevole di ciò che ha tra le mani e disposto ad assecondare la lunghezza d'onda di Sherlock perché lo ama.. 
Hai dato vita a un piccolo capolavoro denso di emozioni, intensità, approfondimento e spessore emotivo e non posso che farti i miei più sinceri complimenti per la grazia e la maestria con cui hai gestito i personaggi e li hai fatti muovere in questo spaccato di vita tanto semplice quanto complesso.. Sei davvero straordinaria Marts, tanto amore per te *__*
Recensione alla storia Il numero 19 - 29/07/13, ore 22:11
Capitolo 4: Quattro
*cerca di non urlare* *cerca di non urlare* *cerca di non urlare*
OH MIO DIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
GJFòJDGLADJFGòLKDJFGòLKFDJGòADLGKFJòADLKHADFGHòLJADHFGKLHADJFHGKJFDHLGKJAHDKJFGAHLDKJFGLKHJDFGLKJA
Non ce la posso fare, sul serio.. Volevo iniziare la rece in modo diverso rispetto a quella che ti ho appena scritto per I'm good ma non ce la posso proprio fare.. Colpa tua che scrivi cose così perfette che mi fanno venire voglia di urlare..
Personaggi IC fino al midollo, in particolare Sherlock.. Lo sappiamo che Sherlock è molto difficile da gestire in modo corretto ma ogni volta che lo descrivi tu a me sembra di vedere lui.. E' lui, con la sua aria superiore e canzonatoria. Riesco ad immaginarlo alla perfezione col telefono in mano, che fa finta di comportarsi come al solito ma che poi ha sempre un occhio di riguardo per John..
E Richard Brook! Oddio mi hai inserito Richard Brook! Tu sei un fottuto genio: te l'ho già detto una quantità improponibile di altre volte, ma fa sempre bene ribadirlo! Inutile dire che mi hai messo una curiosità addosso IMMANE con questo capitolo.. Cosa sta tramando Sherlock? COSA? LO VOGLIO SAPERE! CHI E' BROOK? CHE RUOLO HA? Dio, se mi lasci altri tre mesi con queste domande in sospeso ti mando i nostri due agenti double-oh preferiti e ti faccio rivoltare come un calzino ù.ù No scherzo, sai che non potrei mai perché sei troppo HGALDGHJFDGKLJFDHGKFDLKGJHLHJFGLKHFDLGKJHFLGKJH e io ti amo incondizionatamente! Me vuole il seguito!
Tanto, tantissimo amore per te *__*
Recensione alla storia Here is the house - 07/07/13, ore 21:18
Capitolo 3: 3. And you know what's going on inside
*chiede scusa in lingue morte per l'estremo ritardo con cui arriva*
Oooooh finalmente qualcosa qui inizia a muoversi eh.. GOOD! VERY GOOD! *Moriarty mode on*
Era ora che John iniziasse a fare un po' mente locale su due o tre cosette.. Ho trovato bellissimo e, perdonami, esilarante il passaggio da "No Mary cosa diavolo stai dicendo, Sherlock non può essere innamorato di me" a ma sì, baciamo il mio migliore amico perché è stata una giornata particolare XDD John a volte sa essere molto tonto, poveretto.. Mary mi è piaciuta un sacco: è sveglia, scaltra, riesce a vedere cose che lo stesso John non riesce, o forse NON VUOLE, vedere.. E' una donna dolce ma non è una presenza ingombrante, osserva ma non travalica i confini.. Devo dire che un pochino potrebbe anche dispiacermi per lei, perché ne stai facendo un ritratto davvero molto bello e positivo, ma il Johnlock è regola somma e suprema quindi alla fine della fiera la cara fanciulla non potrà che prendere calci in bocca, ed è giusto che sia così.. Come sempre, il motore che fa scattare John è e non può che essere l'azione, l'adrenalina: mi è piaciuta moltissimo la tua gestione dell'episodio con lo psicopatico, perché ha consentito a John di avere di nuovo un piccolo frammento di luce, nella speranza che possa illuminargli la mente del tutto e fargli capire che è quella la strada per lui, l'unica vera strada che può percorrere per sentirsi sé stesso appieno.
Recensione alla storia Se non c'è uno specchio non vuol dire che non hai un volto - 07/07/13, ore 19:27
Capitolo 4: La vostra anima è il vostro specchio: è tutta voi
*si cosparge il capo di cenere perché sì*
Con estremo ritardo ma alla fine arrivo pure io a commentare questo finale meraviglioso.. Che ti posso dire moglie? Sono così annichilita che non so davvero da dove iniziare per tentare di fare un commento coerente..
Ho adorato alla follia il modo con cui hai ricomposto i vari aspetti della personalità di John e lo hai fatto guarire, fondendo finalmente il diurno e il notturno in quello che è il VERO John.. Il pezzo dello specchio col vero John incatenato è geniale, assolutamente geniale: un'immagine sublime, che mi ha dato dei brividi violenti mentre leggevo. Immaginare questo "mostro" che si libera dalle catene e riprende possesso della sua vita (finalmente, aggiungerei..) mi ha annodato lo stomaco: mentre leggevo potevo sentire la tensione che mi crepitava nelle ossa e sono stata col fiato sospeso per tutta la scena. Credo che tu abbia gestito i tre John in modo magistrale: sei riuscita, fino alla fine, a tenerli distinti e caratterizzarli ognuno con le sue peculiarità, e credo che il "vero" John sia il tuo masterpiece: hai reso alla perfezione il mix di pacatezza, tranquillità, dolcezza e tenerezza che si fondono in modo sublime con la forza, l'azione, il bisogno fisico di sentire l'adrenalina scorrere nelle vene.. Hai descritto ben tre personalità diverse in modo egregio e non posso che togliermi il cappello per questo *si inchina e le fa una statua con tanto oro quanto pesa perché sì* La scena con John, il vero John, che salva Sherlock è da manuale: ci hai presentato John nella sua essenza, e io sono strabiliata da come tu sia riuscita a mantenere la linea sottile, pericolosamente sottile, tra tutte le versioni di John.
Davvero eccezionale moglie, conclusione stupenda per una storia stupenda! Tantissimo amore per te *__*