Recensioni di Alley

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia All My Faults - 18/10/14, ore 03:29
Capitolo 3: Joyride
Bellissima questa drabble Sara. Bellissima per l'efficacia e l'acume con cui centra il punto e inquadra la coppia, offrendone un ritratto esaustivo in una manciata di righe. Da autrice priva del dono della sintesi sono particolarmente colpita dal lavoro che stai facendo in questa raccolta, da quanto tu riesca a dire ogni volta in un numero così esiguo di parole. A mio avviso una drabble è ben scritta quando si arriva alla fine senza la sensazione d'aver letto qualcosa di troppo breve. Io non ce l'ho avuta affatto, perché tutti i termini sono al posto giusto e non ne occorre uno solo di più. Complimenti di cuore e grazie, è stato un aggiornamento graditissimo *w*
Recensione alla storia Ultimi momenti. - 14/08/14, ore 13:08
Capitolo 3: 3.
“Una riproduzione della scuola quando eravamo giovani. È questo che abbiamo perso, Erik”.
Erik indietreggiò, scosse il capo e sfregò i denti tra loro stringendo i pugni fino a conficcare le unghie nei palmi.
“Una pace illusoria? Abbandonare i nostri fratelli e sorelle?” domandò rabbioso.
Charles sospirò, avanzò e alzò il capo poggiandogli una mano sulla spalla, strinse la presa.
“Un futuro insieme” mormorò.
Avvicinò le sue labbra a quelle dell'altro e ve le poggiò.


Io non credo che tu ti renda conto del danno emotivo che cose come QUESTA sono in grado di arrecare. Inoltre, continuo a non ricordare quando ti abbia dato il permesso di partorirli - ma anche solo di pensarli - scenari del genere.
Di solito mi piace dilungarmi, ma qui non ce n'è bisogno: è tutto perfetto e fatto su misura per loro. La malinconia, il rimpianto (che a mio avviso sono l'essenza del Cherik), la consapevolezza d'aver perduto tanto e quella, ancora più dilaniante, che le cose non sarebbero potute andare diversamente. "Sai che non puoi cambiare i miei ideali", dice Erik e Charles lo sa, ma fa male comunque. Per entrambi. E quella partita destinata a non concludersi mai è una metafora meravigliosa e straordinariamente esplicativa - dice tutto, e colpisce come un pugno in pieno stomaco.
Complimenti Ele ♥♥♥
Recensione alla storia Let it be. - 29/07/14, ore 02:39
Capitolo 1: Let it be.
Sai cosa mi ha colpito di questa storia? Che è semplicissima, ma che dice comunque tanto - dice tutto. Forse è proprio in virtù della sua estrema semplicità che riesce a farlo. D'altronde è sempre stata una tua caratteristica, quella di sviscerare il dentro dei caratteri e regalarlo al lettore attraverso gesti di grande significato e parole concise, e non mediante 'spiegoni' che, il più delle volte, son soltanto fumo e niente arrosto.
La prima parte è meravigliosa e dolorosissima, densa e piena di sentimento. La seconda mi ha fatto sorridere, soprattutto la conclusione. Erik che canticchia davanti a quella porta è un'immagine...belle, e piena di speranza, una boccata d'aria fresca dopo la tragedia raccontata all'inizio.
So di essere ingorda, ma anche nella circostanza mi piacerebbe davvero tantissimo leggere qualcos'altro, magari una sorta di proseguio o anche, se preferisci, una storia che non si agganci a questa.
Bravissima e grazie mille, come sempre ♥

P.S. Bobby e Kitty *awwweggia* *singhiozza*
Recensione alla storia Sweet surrender - 28/07/14, ore 11:00
Capitolo 1: Sweet surrender
Qualche giorno fa t'avevo scritto che il commento ufficiale sarebbe arrivato quando avessi riacquistato la lucidità necessaria per formularlo. Ebbene, il tempo è trascorso ma io continuo a squittire come uno pterodattilo in calore ogni volta che apro questo topic e provo ad articolare qualche frase, quindi gniente, getto la spugna e mi appresto ad offrirti la recensione più stupida e sconclusionata della storia di EFP e di ogni sito di scrittura amatoriale #tollerami
A mia difesa posso dire che la colpa non è mia ma TUA, che mi propini scenari a cui, come ben sai, la sottoscritta non è in grado di resistere. HAI SFRUTTATO IL MIO PUNTO DEBOLE, SEI SCORRETTA, NON SI FANNO STE COSE, NON--*annega nei feels*
Io ho un problema con il fluff: devasta la mia emotività e mi rende incapace di intende, di volere e di scrivere cose sensate. I miei commenti alle (belle) storie fluff sono puntualmente imbarazzanti, tant'è che ho sempre desiderato di potermi avvalere di un supporto sonoro e/o grafico per poter mostrare alle autrici le mie orbite a forma di cuore e far ascoltare loro il modo (indecoroso) in cui awwweggio. Ecco, questo è uno di quei momenti in cui sento il bisogno dei suddetti supporti.
Erik e Charles che dormono insieme. Erik che prende la mano di Charles. Erik che bacia il palmo della mano di Charles. Non credo tu possa nemmeno vagamente immaginare la portata dello scompenso emotivo che questa successione m'ha provocato *sviene ripetutamente*
Erik, Charles, Pietro e Wanda formato famigliola felice. Tu sai che effetto hanno su di me le famigliole felici, pertanto non mi dilungo su quello che è successo ai miei feels nel momento in cui li ho immaginati tutti insieme nel lettone *continua a svenire ripetutamente*
E sai qual è la cosa terribile? Che storie come questa ti fanno pensare a come le cose potrebbero essere - e come non saranno mai. Vedere un Erik così sereno e realizzare che si tratta di uno scenario fittizio - e destinato a rimaner tale - spezza il cuore (credo che trarre dell'angst da una storia del genere sia un punto di non ritorno. C'è qualcosa di profondamente sbagliato in me). Ogni volta che mi ritroverò a soffrire riguardando 'First Class' o DOFP mi aggrapperò a quest'Head Canon per tirarmi su di morale *sigh*
È una storia splendida, fluffosa in quella maniera bellissima che piace tanto a me (c'è troppo poco fluff nel mondo), una storia che sa di casa, d'amore e di speranza. E io ho vomitato cuori e arcobaleni e mi sono trasformata in un Quore gigante quando sono giunta alla fine.
Adesso, fatti i dovuti complimenti, arriva la parte più difficile, ossia quella dei ringraziamenti. Penso che scrivere una storia per qualcuno sia un gesto meraviglioso, perchè nella scrittura si riversa sempre qualcosa di sè, quindi farlo è un po'come regalare un pezzetto di se stessi. Per questo, il semplice fatto che tu mi abbia dedicato una storia (tra l'altro bellissima) sarebbe bastato ad emozionarmi. Poi c'hai aggiunto quella dedica, che ha distrutto quel briciolo della mia emotività che era uscito indenne dalla lettura. Sai già che è tutto reciproco, che sono grata alle nostre storie per averci permesso di incontrarci, che ti trovo una personcina adorabile e che ti voglio bene. Da oggi ho una cosa in più per cui esserti grata, oltre ai vaneggiamenti condivisi e al fangherlaggio sfrenato e alle risate. Un grazie sarà sempre troppo poco, ma te lo dico comunque, e con tutto l'amore di questo mondo.
Grazie, grazie e ancora grazie. Sei magnifica e non ti merito e LOVVOTI DA MORIRE ♥♥♥♥♥♥
Recensione alla storia Your love alone is not enough - 23/07/14, ore 12:37
Capitolo 1: Your love alone is not enough
“Mi manchi, Charles.” Affermò all’improvviso Erik, continuando a guardarlo serio.
“Non dire stupidaggini…” Glissò l’altro, deviando il capo con una smorfia contrariata.
“Questo non c’entra niente con le nostre battaglie personali, con ciò che ci ha diviso.” Riprese Erik. “Questo è
io e te.
“È sempre stato io e te, Erik!” Scattò Charles tornando a guardarlo. “E io e te siamo anche ciò che ci divide.”


Devo partire da qui, perchè questo scambio dice TUTTO e mi ha folgorata sin dalla primissima volta che l'ho letto - quando me l'hai trascritto su Facebook e la storia era ancora in fase di elaborazione. Il punto è questo, è questa l'essenza del Cherik ed è questo a renderli così maledettamente dolorosi. Loro e i loro contrastanti sono qualcosa di distinto ma al contempo di coincidente, due blocchi che si sovrappongono e finiscono inevitabilmente per mescolarsi. Erik e Charles da una parte, Magneto e il Professor X dall'altra. Una dicotomia soltanto apparente, perché entrambi sono sia l'uno che l'altro e le ripercussioni sul loro rapporto sono drastiche quanto inevitabili. Allora non resta che vivere questo contrasto, malgrado la lacerante consapevolezza che non si giungerà mai ad un compromesso.
Ma quanto sono angst questi due, QUANTO????! *si lancia nel vuoto*
Tu hai raccontato tutto questo in maniera meravigliosa e, al solito, estremamente acuta.
Complimenti, Sara. Sei bravissima e leggerti è sempre un immenso piacere ♥♥♥♥♥

*va a piangere in un angolino*