Recensioni di Cida

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Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 10/11/21, ore 22:49
Capitolo 2: Abbastanza (mai)
Cara Padme,
Riguardando, con mooolta calma, le recensioni arretrate stavo per rispondere alla tua quando mi è venuta in mente una mancanza incredibile: non avevo ancora recensito questa storia °O°
Immaginavo che anche Mazarine avrebbe catturato la tua attenzione e, di fatti, eccoci qui: io ti passo tutto quello che vuoi, è perfettamente plausibile che al buio le cose ci appaiano più scure, quindi perché non anche gli occhi di Albus? (Che tra l'altro hai descritto con delle similitudini bellissime)
Mi è piaciuto tantissimo il fatto che nella prima shot di questa raccolta fosse Albus a contemplare Gellert nel sonno e qui c'è l'esatto contrario con i pensieri che risultano essere così speculari: se da una parte c'è Albus che non vorrebbe che l'altro si svegli ma al tempo stesso sì e c'è desiderio ma anche timore, dall'altra c'è Gellert che vorrebbe che Albus si svegliasse e al tempo stesso no e c'è dolcezza ma anche impazienza (meraviglioso il rimando allo struggimento di Psiche). L'ho trovato davvero uno spunto interessante che sottolinea quanto i due siano diversi e simili al tempo stesso, con quell'adorabile ironia e fremente passione che anima ogni loro dialogo (Dormire è tempo perso potrebbe essere una frase detta dal Fagiolo XD), sebbene siano pochi perché ben sappiamo che sono più tipi d'azione che di parole. Il loro approcciarsi è dolce e struggente all'inizio, quella carezza sulle labbra è quasi una scena cinematografica che si può sin vedere ma, ovviamente, l'urgenza e il bisogno irrompono, irruenti e insaziabili, perché questa è una costante imprescindibile del loro rapporto... è proprio vero, ognuno sarà la rovina dell'altro ma nell'oscurità non c'è spazio per i problemi, nell'oscurità tutto è nascosto, tutto è lecito, allacciati nell'oscurità non c'è nient'altro che non siano loro due.
Al solito l'inscindibile legame che avvolge questi due personaggi enormi è reso in un modo squisitamente poetico, coinvolgente e struggente.
La cura che metti nella scelta delle parole, del corsivo e dell'impaginazione non passa inosservata e permette un'immersione praticamente totale in questo mare di sentimenti in tempesta.
Come sempre il legame che hai con questi due personaggi si avverte profondamente, sono la tua sirena ammaliatrice e non puoi sottrarti al loro richiamo e, come ben sai, è una cosa che capisco benissimo!
Ti mando un super abbraccio <3
Alla prossima
Cida
Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 13/07/21, ore 17:56
Capitolo 1: (Resta)
Cara Padme,
perdonami se arrivo su questo tuo scritto con un po’ di ritardo ma ora sono qui.
Io in questa flash ci ho visto un inizio perché qui me li sono immaginati nel periodo in cui i due giovanissimi Albus e Gellert hanno cominciato a frequentarsi, a conoscersi e a scoprire tutto ciò che li accomuna e li unisce e a comprendere che, forse, quel sentimento che li lega è qualcosa di più grande ed enorme di quello che avevano mai potuto immaginare.
E credo che sia proprio in questo momento in cui Albus si perde a contemplarlo mentre l’altro è ancora abbandonato al sonno che comprende e per questo vorrebbe che l’altro non si svegliasse mai e, al tempo stesso, si svegliasse subito perché c’è eccitazione e c’è paura. C’è l’eccitazione di lasciarsi andare e c’è la paura che, invece, l’altro non condivida i suoi sentimenti, che non siano pronti e nell’attimo in cui Gellert si veglia e lo afferra, c’è quella muta preghiera che anche l’altro provi esattamente quello che prova lui stesso e con quella semplice parola tutto va al posto giusto, per quell’istante almeno.
Come ti ho detto in precedenza trovare questo tuo scritto mi ha fatto davvero piacere e, al solito, c’è tanto di te in queste righe (forse non è tempo, forse non è il momento, forse non lo sarà mai?) e penso che, se l’ispirazione ti ha riportato agli inizi, qualcosa vorrà pur dire. Io vorrei tanto che tutto andasse per il verso giusto perché te lo meriti. Purtroppo non ho bacchette magiche come questi due incredibili personaggi che, nelle tue mani, sono sempre oro colato con le loro passioni e il loro dolore; posso solo dire poche parole e, se vuoi, puoi anche mandarmi a quel paese ma, per favore, non dimenticarti e non rinunciare mai a quello che sei.
Ti mando un super abbraccio ♥
Alla prossima
Cida
Recensione alla storia Mio blu - 15/05/21, ore 20:13
Capitolo 3: Promesse
Cara Padme,
finalmente trovo un pochino di tempo per concludere questa raccolta che ero ad un passo dal finire.
Sai, leggere del passato, di questi momenti in cui i due ragazzi sono ancora così felici, inebriati del loro amore, che si consumano nella loro passione - come è giusto che sia - ma non nel dolore, fa forse ancora più male perché loro non sanno che cosa li travolgerà da lì a poco ma io sì e mi struggo anche se non ce ne sarebbe bisogno, che bel carattere eh?
La verità è che non dovrei farlo perché in questa shot, in realtà, c'è davvero tanta speranza che, nonostante il richiamo alla morte di Silente, riporta a Gellert la promessa che si sono fatti e che noi sappiamo si avvererà ma, fortunatamente, anche se loro non possono saperlo, hanno questa incredibile consapevolezza in cui si possono rifugiare, la loro luce nel buio. E dopo tutto quel dolore, diosolosa, se se lo meritano questi due poveri disgraziati ToT
Ma lasciando un attimo da parte i miei voli pindarici e tornando al testo, è stato davvero bellissimo vederli in quella normalità che così tanto si troveranno ad agognare in futuro, due giovani innamorati con gli occhi che brillano nel guardarsi e che anche solo con quello sguardo sono capaci di fare l'amore, che battibeccano sul di chi sia la colpa di essersi risvegliati su un pavimento quando c'era un comodo letto ad aspettarli, letto che poi li accoglie ancora e c'è solo desiderio, solo amore e felicità, tanta, e quel sentimento così forte che il cuore sembra scoppiare e ti sembra di morire.
E quel piccolo broncio di Gellert di essere messo da parte da Albus perché c'è quella famiglia a cui dover sempre tornare, quella piccola gelosia di essere messi in secondo piano rispetto al resto (come se poi fosse vero eh)... quanto è normale tutto questo?
Ed è bellissimo, davvero, e al solito descritto in una maniera attenta e deliziosa, con quei richiami non solo ad altre opere ma anche alle altre tue storie che ricollegano (e ricollegheranno) tutto perfettamente (e, lo sai, che queste cose mi esaltano tantissimo).
Anche se, come ti dicevo, a pensare a quello che succederà di lì a poco mi viene un colpo bello secco. Non è che sei un po' crudele come Albus anche tu? XD
Sai che ti dico, Mein Blau ha il suo sporchissimo perché ed è tanta roba sentirlo dalle labbra di Gellert!
Come sempre, ti ringranzio per questa lettura.
Un abbraccio e alla prossima <3
Cida
Recensione alla storia Mio blu - 16/03/21, ore 14:28
Capitolo 2: Miraggi
Cara Padme,
cosa caspiterina ho appena letto?
Potevo aspettarmi di tutto ma non davvero che il nostro caro Professore potesse prendere una mezza (facciamo un quarto va') di sbandata per una studentessa.
Oh io non credo affatto che tu sia uscita di senno, nel mio piccolo penso che una cosa di questo tipo sia maledettamente realistica perché è indubbio che l'amore di Albus per Gellert sia ineluttabile, impossibile da reprimere, non può essere spento ma è anche inesorabilmente vero che le loro strade si sono separate, c'è infinito amore ma anche infinito dolore e, di fatto, per loro non c'è futuro in questa vita oltre a quegli incontri fugaci e appassionati in cui inesorabilmente cadono perché semplicemente non possono stare lontani l'uno dall'altro.
Per cui io Albus che, davanti a quella graziosa ragazza, intelligente e brillante (caratteristiche che ricordano un po' qualcuno, non trovi?), si riscopre a desiderarla lo capisco... quella sarebbe stata una ventata di normalità, una vita serena che, nonostante tutte le colpe di cui si fa carico, si è permesso di desiderare anche solo per un attimo. Tuttavia gli impulsi del corpo e i sogni svaniscono in fretta perché quello che è Albus non si può cancellare e Albus è un grande mago il cui cuore batte racchiuso in una morsa di filo spinato che lo lega a quello di Gellert, filo che magari ferisce ma avviluppa e non lascia andare. Non si può vivere nella menzogna.
E' per questo che non può che allontanare questa ragazza e sebbene lei ci sia rimasta male dato che si era abbondantemente accorta dell'attrazione che lui aveva per lei, lui è stato incredibilmente onesto perché il suo cuore batte per una persona soltanto.
Persona che non è stata granché contenta di avvertire questo momento di smarrimento nel nostro bel professore e che palesandosi cerca di ricordargli con i suoi assalti che loro si appartengono, ma non c'è niente da ricordare perché niente è stato dimenticato, loro non sono due, sono uno, i momenti in cui non sono assieme sono un sopravvivere mentre è soltanto quando sono insieme che vivono ed è proprio per quei momenti che vale la pena resistere, a dispetto della solitudine, a dispetto del dolore.
Quindi è questa la tua scena preferita? Gellert che arriva come un tornado quando sente il prof vacillare? 🙂 
A me questa shot è piaciuta veramente moltissimo perché li ha resi ancora più umani e reali e soprattutto mi è piaciuto come hai gestito e descritto il tutto, a partire da Adelaide accomunata alla figura del grifone, meravigliosa e maestosa, alla bellezza della luce che scompare sul Lago Nero, alla disperazione di Albus nella solitudine della sua camera da letto (che è, in effetti, il passo che ho amato di più) per concludersi con il loro ritrovarsi e amarsi, con foga e urgente bisogno visto che il tempo in cui sono lontani è sempre troppo rispetto a quello in cui sono insieme perché, semplicemente, è così che deve andare in quella vita. Il tutto condito con citazioni perfettamente integrate nel testo e, fra le varie, credo di aver colto anche un po' di un certo generale dai biondi capelli con quel "l'amore porta sempre più dolori che gioie".
Non posso sapere di preciso cosa ti abbia portato a scrivere questa shot ma sono molto contenta che tu l'abbia fatto.
Ti mando un grosso abbraccio.
Alla prossima
Cida

Recensione alla storia Mio blu - 11/03/21, ore 23:06
Capitolo 1: Mio blu
Cara Padme,
Finalmente eccomi qui a rifugiarmi fra le tue righe perché ne ho immensamente bisogno (e chissà, magari ricevere questo mio delirio farà bene anche a te) e il richiamo del Blu, colore della calma e della pace, è stato pressoché irresistibile, soprattutto se ci aggiungi la mia curiosità di comprendere e imparare quelli che, ormai, non considero più head canon ma semplicemente tuoi canon.
E, indubbiamente, gli occhi di Albus sono profondi quanto e più del mare, occhi che ti entrano dentro e di certo non ti lasciano più e come potrebbero?
Albus è tornato da Gellert, in quel momento in cui l'amore ha vinto sugli aspetti morali, dove Ariana non è ancora morta e i due paiono ben avviati sulla via della grandezza che lo stesso Gellert immagina mentre è consapevole vittima degli assalti di Albus. Anche se il giovane Silente è tornato da Grindelwald, ho avvertito (sperando di non sbagliare) in quel "non pensare a niente... Senti me e nient'altro" il motivo per cui l'ha fatto e non sono i propositi di grandezza o la voglia di rivalsa per quella carriera brillante spezzata ma semplicemente l'amore: "crudele e accecante", che semplicemente non si può ignorare, si può solo lasciarlo "bruciare". Lo stesso Gellert non può sottrarsi, perché il loro legame è così forte che fa tremare tutto: il corpo, la mente e il cuore.
Difatti anche a Nurmengard, dopo anni, quando almeno sul piano morale le strade si sono effettivamente divise, e lui è forse nel pieno della sua potenza di mago oscuro, basta solo l'azzurro del cielo per riaccendere quel ricordo che, in quel momento di separazione, diventa insopportabile. Il richiamo finale, oltre ad essere una citazione di Pavese, penso sia un richiamo anche a Cor Cordium perché anche se non è Albus a dare la morte a Gellert, è proprio lui che la anticipa e praticamente fa suo messaggero. Amo come riallacci sempre tutto <3
Comunque non finirò mai di stupirmi con quanta grazia e poesia tu riesca a dipingere Albus e Gellert mentre si amano, sposando perfettamente la passione e l'irruenza, come l'onda contro gli scogli e il concetto di solida roccia, alla dolcezza del riverbero del sole sull'acqua e l'accoglienza della terra. Prosa e poesia si fondono in un connubio perfetto.
Al solito è sempre un piacere passare di qui, ti ringrazio per avermi permesso questo momento di evasione.
Spero di riuscire a recuperare anche la prossima shot perché, chiaramente, mi hai messo addosso un bel po' di curiosità ;)
Un abbraccio e tieni duro
Cida