Recensioni di arte

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Recensione alla storia Destino - 30/12/11, ore 20:49
Capitolo 33: L'amour et la douleur
Carissima baby, queste mie riflessioni già le conosci, ma non ho nulla da nascondere, e ci tengo ad esprimerle anche in questa sede.
Due capitoli questi ultimi, ahimé, dolorosi per me (lo sai che sono tremendamente di parte), ma indubbiamente belli e verosimili. Sì verosimili, perchè per quanto continuino a dirti che non riconoscono la tua Oscar, io invece continuo a vederla. Che poi non ci piaccia vederla tra le braccia di un uomo che non sia André questo è tutto un altro discorso.
Ma per com'è Oscar, per come la conosco io, Lucien non poteva non scompigliarle il cuore.
In "Destino" dobbiamo ammettere che André ha perso il suo ruolo fondamentale nella vita di Oscar, o meglio lo condivide con monsieur Moreau. In questa storia Oscar cresce, matura, prende consapevolezza del suo essere e diventa donna accanto a Lucien. E' lui che la sorregge. E' lui che la strappa dalla gabbia in cui il generale l'aveva rinchiusa. E' lui che le mette il futuro nelle mani. E' Lucien che le regala la libertà.
Fa male ammetterlo, ma Lucien merita l'amore di Oscar tanto quanto André.
E davvero non riesco a capire tutto questo accanimento contro di lui.
André, lo sappiamo tutte, è la parte mancante di Oscar. E' il suo controbilanciamento, la sua parte complementare. Oscar e André sono le due parti di uno stesso ingranaggio che s'incastrano perfettamente, e senza uno dei due il meccanismo è difettoso.
Lucien, invece, per come lo vedo io, è molto simile a Oscar. Sono in sintonia, sulla stessa lunghezza d'onda. Oscar e Lucien sono le due ruote di un carro, camminano insieme, proseguono nella stessa direzione: una non pò lasciare indietro l'altra, se una si ferma si ferma anche l'altra. E se una ruota si stacca, il carro si piega e si arresta.
Chi è allora il più giusto per Oscar? Io vorrei tanto poter dire André, lo sai, ma se devo essere giusta, imparziale, allora devo per forza dire entrambi.
André è stato il passato di Oscar, Lucien il suo presente. Entrambi hanno inciso la vita di Oscar in maniera significativa e profonda. Entrambi sono fondamentali per lei. E rinunciare a qualcuno di così importante non è facile.
Accanto ad André, Oscar si sente a casa.
Accanto a Lucien, Oscar s'incendia.
Difficile scegliere. Doloroso rinunciare.
Qualunque scelta farà, non potrà evitarsi di soffrire per colui che lascerà indietro.
Questa Oscar, non è diversa dalla Oscar che conosco.
Cerca André e va da lui, perchè non riesce a lasciarlo andare. Il pensiero di non vederlo più la spaventa e dentro di lei si apre una voragine. Non sa dare un nome al sentimento che prova, non si fa domande, agisce mossa dall'istinto e segue il cuore, Oscar, che le dice di corre da lui.
Lei è fatta così, l'abbiamo vista tutti correre sotto il fuoco nemico per cercare di salvare André.
Agisce lei. Non è una che dorme in piedi. Corre, corre perchè sente che è quello che deve fare, perchè in quel momento è quello che vuole fare. Dentro la sua testa un solo nome: André.
E allora cosa c'entra Lucien? Oscar prova una forte attrazione per quest'uomo, e questo è evidente fin dal principio. Lei si fa di burro sotto le sue mani. Ma non riesce a capire che quello che la spinge verso Lucien è molto di più: è un sentimento.
Quindi... va da André Oscar, perchè sa che non potrà sopportare la sua mancanza, la mancanza di casa. Lui è il suo legame con il passato, con quello che era...
Ma quando però deve dire addio a Lucien, si rende conto che non ce la fa, che è doloroso.
Capisce che Lucien è molto di più di quello che ha sempre creduto, perchè le fa male perderlo.
Un po' come succede con André nell'episodio di Saint Antoine.
Oscar non è capace di leggersi dentro. Si accorge di quanto le persone le sono ancorate dentro quando sta per perderle...
Se non è Oscar questa!
Tu lo sai che io parteggio per André. Eheheh sono una donna innamorata, che ci vuoi fare? Ma sono soprattutto una donna obiettiva ed è per questo che mi sento di dirti: segui il cuore, quello che senti, e scrivi ciò che lui ti suggerisce.
Recensione alla storia Destino - 04/11/11, ore 17:23
Capitolo 31: Le pardon
Carissima Baby, eccomi finalmente a recensire questa storia che possiede il grande merito di regalare emozioni.
Ho amato entrambi questi capitoli. Nel precedente finalmente ci mostri l'anima di Lucien, un personaggio che mi ha affascinata fin da subito. Normale, quindi, che anche Oscar non riesca a resistergli, ti pare? E' una donna fatta di carne e sangue. Una donna che, per come sono andate le cose, in questa storia non ha conflitti con il suo corpo, ma ha coscientemente accettato la sua femminilità.
E' una Oscar divisa fra due uomini, che ama entrambi. Plausibilissimo.
La Oscar della Ikeda s'innamora di Fersen, la tua di Lucien. Tanto più che qui Lucien ricopre un ruolo fondamentale nella vita della nostra eroina. Perchè no Lucien, quindi? Lo sai che io sono una che ama leggere di André e Oscar forever, ma non per questo allora devo perdere di obiettività! Mi piace analizzare l'anima dei personaggi, mi piace soprattutto scoprire la loro umanità, che qui di certo non manca.
Oscar è una donna confusa (lo è anche quella che conosciamo tutte quante), è una donna che deve fare una scelta non facile ed è combattuta. Come non capirla?
E' una donna che ama con il corpo e con l'anima, e che non riesce a rinunciare ad uno di loro. Come condannarla?
E' una donna che ha messo da parte la ragione, ama e basta... segue il cuore.
Poi farà la sua scelta. Lei alla fine fa sempre una scelta, è abituata a compiere scelte, prendere decisioni; lo fa nella storia che conosciamo e lo ha fatto più di una volta in questa. Ma non ora. Ora vive soltanto...
Grazie di cuore per scrivere emozioni, e non solo semplici parole che si rincorrono su uno schermo.
Complimenti sentitissimi.
(Recensione modificata il 04/11/2011 - 05:28 pm)
Recensione alla storia SPIRITO INQUIETO - Cara sorella... - 04/11/11, ore 16:38
Capitolo 7: La notte delle confessioni
E con un ritardo che non ha scusanti, arrivo anch'io a recensire questo splendido capitolo, che mostra due sorelle, due donne, a confronto.
Ma partiamo da Danielle. Fin dalle prime battute, ci mostri come lei sia rimasta molto turbata dalla stretta vicinanza di André: il suo corpo brucia per quest'uomo. E nello stesso tempo riusciamo anche a percepire in lei una certa inquietudine per quello sguardo con cui Oscar poco prima l'ha raggelata.
Danielle ha l'animo agitato dal forte sentimento che sta provando per André, ma anche da una sorta di preoccupazione verso sua sorella. Danielle è certa dei sentimenti che Andrè nutre per Oscar, ma non del contrario. Nutre forse dei dubbi, inizia ad intuire qualcosa, ma non n’è sicura e per questo cerca delle risposte. Risposte di cui sembra avere un forte bisogno, forse per sentirsi libera di corteggiare e amare Andrè, per sentirsi meno in colpa nel cercare l'amore di André.
E Oscar, come sua sorella, ha anche lei bisogno di risposte questa notte.
E' pazzesco, carissima Ninfea, come tu riesca a ritrarre Oscar con le parole. Hai un modo di tratteggiarla che è come se tu la stessi dipingendo con pennelli e colori, e il risultato è una descrizione visiva davvero sublime. La Oscar di questo capitolo è bellissima e carica di un fascino oscuro e conturbante.
E' donna Oscar, quella donna che a tutti i costi deve tenere nascosta, perchè fragile ed insicura, una donna mossa inconsapevolmente dalla gelosia e da un sentimento di possesso che non riesce a decifrare, ma allo stesso tempo è anche il soldato inflessibile, severo e minaccioso, abituato ad impartire ordini ed a essere ascoltato.
E' Oscar, nient'altro che lei, in tutto il suo splendore.
E' una Oscar che per la prima volta confessa a qualcuno l'aspetto gravoso del suo ruolo, quel aspetto con cui tutti i giorni deve fare i conti.
In questo capitolo abbiamo sì due sorelle antagoniste e opposte, ma anche due sorelle vicine come non mai e più simili di quanto pensino.
E sai cosa mi ha fatto venire in mente la proposta dello scambio di Danielle? L'episodio del ballo. Oscar in questa storia non avrebbe certamente bisogno di fingersi una contessa straniera, non potrebbe nemmeno spacciarsi come tale, per tutti lei sarebbe semplicemente Danielle, la sorella gemella del colonnello delle guardie reali, l'altra figlia del generale.
Bravissima, Ninfea, veramente. Un capitolo superbo per una storia che riesce ad essere originale e fuori dal comune senza per forza alterare le caratteristiche principali dei personaggi originali, che sono sempre e perfettamente loro.
Complimenti di vero cuore.
(Recensione modificata il 04/11/2011 - 04:46 pm)
Recensione alla storia Il profumo dei lillà - 15/10/11, ore 16:32
Capitolo 24: Capitolo 24 Epilogo
Eccomi di nuovo. Ho letto questi ultimi capitoli, quasi uno di seguito all’altro: facevo fatica a staccarmi. Il ritmo veloce e scorrevole; la tensione e l’affanno per quel che poteva succedere ai nostri; la narrazione forte ed avvincente dove l’azione svolge un ruolo fondamentale e i dettagli storici sapientemente trattati ed inseriti, hanno fatto di queste pagine una lettura interessante ed appassionante. Ho apprezzato tantissimo come hai tratteggiato Andrè in queste ultime pagine: come hai saputo marcare la saggezza e la lungimiranza che gli sono propri e che lo contraddistinguono. Mi sono piaciute tantissimo le parole che gli metti in bocca. Parole che gli appartengono, parole sue. Davvero mi sembra di vederlo e udirlo, l’Andre ikediano, il mio (il nostro) amatissimo André, mentre le pronuncia. Così come me lo immagino partire, incurante della sua vista precaria, alla ricerca di Oscar .
Una Oscar che ho trovato in tutto il suo essere, perfettamente inerente al personaggio che conosco e amo. Una donna innamorata sì, ma pur sempre una persona responsabile e con uno spiccato senso del dovere, che non se la sente di mandare il popolo allo sbaraglio. E’ un militare, che non si risparmia, che non si tira indietro davanti alle difficoltà, ma lotta per ciò in cui crede; affronta con determinazione e coraggio il pericolo, anche a costo di rischiare la vita. E’ Oscar, l’indomita figlia di Marte, con il fuoco della battaglia che le scorre nelle vene e con un senso di giustizia che non le permette di voltare le spalle a tutti quei cittadini pronti a morire per gli stessi valori in cui crede anche lei. Non avrebbe mai potuto correre a sposarsi lasciando tutte quelle persone, incompetenti ed impreparate, a battersi anche per Lei e André. No, non sarebbe stato da Oscar. E André la ama anche perché lei è così. E sa benissimo che questo suo atteggiamento, questo suo senso del dovere nulla toglie al sentimento che nutre per lui. Ama André, Oscar, lo ama immensamente, ma non può stare a guardare dei civili morire senza far niente, non può, è più forte di lei. E André, se fosse stato nelle condizioni di combattere, se Oscar non fosse stata malata, sarebbe stato in prima linea insieme a lei a combattere per la Francia, per vivere un giorno in un mondo migliore.
Hai fatto davvero un bellissimo lavoro. E con l’epilogo, che ci fa rivivere, in Gustave e Eleonore, Andrè e Oscar fanciulli, hai concluso splendidamente questa storia: una fanfiction che ho apprezzato davvero molto.

P.S. Questa volta ti ho scritto in un orario decente. E’ che ho il pc in camera dei bambini, e la sera per leggere o scrivere aspetto sempre che siano profondamente addormentati, per non disturbare il loro sonno, e va a finire che si fa notte fonda.
Ancora Complimenti. Spero di ritrovarti presto: non mancherò di leggerti!
Recensione alla storia L'ECO DEI RINTOCCHI - 28/09/11, ore 01:36
Capitolo 2: Seconda parte
Che bello ritrovarti, carissima Leia! E per di più con un pezzo così bello ed intenso, dove sarebbe superflua ogni parola.
Non c'è nulla che io possa dire, o aggiungere, perchè hai già detto tutto tu. In questo scritto c'è tutto: ci sono i pensieri, le paure, i dubbi, le emozioni e i sentimenti che pervadono l’anima dei nostri tanto adorati protagonisti.
E io sinceramente non trovo questa Oscar diversa da quella che conosco. Tu hai solamente portato alla luce anzitempo la donna innamorata e segregata; quella Oscar soffocata dal dovere e che nella storia originale viene fuori tra le lacrime nell’episodio 37 (e una tua frase, verso la fine, ne richiama proprio il titolo originale: “Nella notte della promessa solenne”), quando finalmente depone quella maschera di imperturbabilità e freddezza che l’ha fatta apparire agli occhi dei più come una persona fatta di ghiaccio, ma che in verità non le è mai appartenuta, perché chi la conosce veramente come Andé sa, invece, che dentro di lei, nelle sue vene, Oscar ha il fuoco. Sa che Lei in verità non è così forte come sembra; sa che dietro a quel coraggio e a quel rigore c’è un’animo delicato e fragile. E tu lo hai visto, lo hai colto, e lo hai raccontato.
Complimenti, Leia, sinceri e sentiti.
Metti da parte le tue paure, rompi ogni indugio, e scrivi, scrivi, scrivi… Prima di tutto, perché lo sai fare e, poi, perché spero di rileggerti molto presto.