Recensioni di tyelemmaiwe

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Recensione alla storia Il trionfo del re - 25/09/18, ore 21:12
Capitolo 1: Il trionfo del re
Ehiiiiiii!
Come sono contenta, ce l’hai fatta!
Avevi in mente questa storia da una vita, titolo compreso se non ricordo male, e ora è qui!!!
e… è perfetta. Dal titolo in poi.
Perfetto controcanto a La condanna della regina.
Sul serio!
Il fatto poi che l’abbia letta con la mia micia in braccio che faceva le fusa  ha aggiunto decisamente un tocco in più XD.
Bando alle ciance, e con ordine.
L’atmosfera è  intrigantissima, per cominciare. Tarannon nel suo letto, con un’altra donna accanto, una di quelle che, citando lui, sono “ansiose di compiacere il re”.
Tra l’altro, concordo con te sull’HC di Tarannon che è stato con altre donne. L’ho immaginato sempre anche io ansioso di dimostrarsi in grado di avere l’amore di altre donne migliori, ai suoi occhi, di Beruthiel. Se ci aggiungiamo il fatto che, altra cosa su cui concordo, era ossessionato dall’avere un figlio, dal dimostrare che l’assenza di eredi era tutta colpa della moglie il quadro è completo.
Sembra tutto perfetto, tutto in suo potere, e invece, a parte il suono del mare, di perfetto non c’è niente per Tarannon.
 E sempre a proposito del mare, il modo in cui è sempre presente nei pensieri di Tarannon è perfetto: come non riesce a ragionare senza associare tutto a lui. La calma col mare calmo, un pericolo con la tempesta. È come se fosse l’unica cosa che può dare ordine hai suoi  pensieri.
 E questo porta subito al tratto di Tarannon che lo ha rovinato, l’arroganza. Lui pensa di essere l’unico a sentire, e ad avere problemi. Le donne con cui va a letto mica sentono niente.
Così come lui è l’unico ad avere ragione, soprattutto riguardo Beruthiel.
Qualcosa che lo smentisce, o il fatto che nessuno ha  mai assolutamente ragione, non gli fanno venire nemmeno un vago dubbio, perché di sicuro la causa sono i malefici di Beruthiel.
Questa traccia di superstizione l’ho adorata, ha dato quel tocco da maestro alla situazione, alla panoramica della  Gondor su cui regna Tarannon, che odierà i gatti, che nel tentativo di dimostrarsi puri e perfetti hanno cancellato Beruthiel dagli annali.
Ho amato poi l’espediente del sogno, il ripetersi e ripetersi del momento in cui ha esiliato Beruthiel, talmente vivido da far credere a Falastur che anche una volta sveglio Beruthiel sia lì nell’ombra a maledirlo e insultarlo.
Segno che forse un angolino piccino di lui sa che non ha fatto la cosa giusta.
 Lo vuole credere perché si aggrappa al fatto che ci fosse solo male in Beruthiel, che non potesse che essere una portatrice di disgrazie e influenze del nemico, e  secondo me, anche  perché i suoi gatti lo terrorizzavano. L’immagine che ha dei gatti, come mostri spaventosi e quasi deformi, mi da l’idea che gli facessero proprio una paura nera!
La descrizione di Beruthiel che  grida invece mi ha spezzato il cuore, davvero.
Per quanto raccontata attraverso lo sguardo parzialissimo di Tarannon, a me quelle grida sono sembrate non maledizioni, ma la disperazione di una donna che non è mai stata ascoltata né tanto meno capita,  e che è stata punita imprigionandola nel luogo che odia con tutte le sue forze, il mare.
E alla fine il trionfo di Tarannon, la sua convinzione di aver ideato la punizione giusta e definitiva non vale nulla, perché resta senza figli, logorato dalle paure che lui stesso si è creato e dal ricordo di quando era attratto da Beruthiel.
Stupendo davvero baby!
Tutto il necessario e di più ben chiuso e incorniciato in una flash, come solo tu sai fare!
Perfetta nell’analisi del personaggio, nell’atmosfera, in quei tocchi di HC tuoi che  danno una prospettiva tutta particolare.
Complimentissimi davvero!
A prestissimo con un altro capolavoro, è un ordine! :P
Ti voglio bene!
Tyel
 
(Recensione modificata il 25/09/2018 - 09:16 pm)
Recensione alla storia Lo strappo - 22/07/18, ore 13:18
Capitolo 1: Lo strappo
Ehi Kan!
Tò, ma guarda un po’ che coppia spunta in questo dittico!
Perfettamente riuscito, uno scorcio di questa coppia che strazia il cuore, sul serio!


Questa tua Inzilbeth è stupenda, sul serio. Bellissima.
Nonostante il momento, nonostante sia sfinita e rabbiosa la sua bellezza si vede tutta: la sua fierezza, la sua tenacia.
La adoro!

La sofferenza di Inzilbeth è palpabile, straziante e perfettamente comprensibile.
Si sono mescolate e intrecciate in lei due sofferenze che sono diventate uno strazio unico che non ha più potuto né voluto sopportare.

Prima la delusione verso il marito: in quella immagine di lei che saluta Gimilzor al porto ho intuito che quella malinconia era la prima traccia di questa delusione. Lei avrebbe voluto che rinunciasse a tutti quei sogni di gloria e conquista e che restasse a Numenore, con lei, a sostenerla durante quella seconda gravidanza, invece di tornare a cose finite per vedere il figlio già bello e nato.

E poi, a peggiorare il tutto, la crisi postparto. La solitudine e la partenza del marito non hanno fatto che alimentare questa crisi che penso sia iniziata sottilmente in gravidanza, per poi scoppiare durante il parto e infine aumentare sempre più.
Inzilbeth si è sentita un contenitore, una fattrice costretta a nutrire quella creatura che le è stata messa dentro perché sì, perché quello deve succedere, che a lei piaccia o no, che lei se la senta o no, che lei lo desideri o no.
E lei non lo desiderava. Il suo corpo non lo desiderava e si è sentita tormentata da questo bambino che le portava via le forze e che la fatta soffrire nascendo.
Forse se avesse avuto accanto il marito sarebbe stato meglio, o forse no. Penso che un po’ meglio sarebbe stato.

Ma Gimilzor questo non è riuscito a capirlo, né quando è partito, né rivedendo la moglie. Torna pensando che sia tutto tranquillo come era quando è partito,immaginando una scena con sua moglie felice con loro figlio tra le braccia.
Spera che dal suo ritorno in poi riprenderanno la vita di sempre, crescendo insieme il loro secondogenito.
È convinto che Inzilbeth desiderasse quel figlio quanto lui.

Non ha pensato ad altri scenari, alle possibili sofferenze di una sposa incinta.
Ingenuamente, e anche con un po’ di arroganza, ha pensato che, andata bene la prima gravidanza, la seconda sarebbe stata una gioia altrettanto serena.

Vedere Inzilbeth così spenta e fredda è un colpo per Gimilzor, non può crederci né accettarlo. È troppo sconvolto da ciò che si trova davanti, reso ancora peggiore da alcuni dettagli: la collana elfica, lo sguardo di Inzilbeth rivolto ostinatamente a Ovest. Non riesce a comprendere nel profondo questo strappo, questo allontanamento, e rimane smarrito, confuso da quella scena che è l’opposto di quella che aveva immaginato.

E questo mi ha spiegato ancora meglio l’affetto e la complicità che si percepisce tra Gimilzor e Gimilkhad in RSS: Gimilzor è stato il genitore veramente presente per Gimilkhad.
Il dettaglio di lui che si accorge del pianto del figlio neonato, oltre a farmi tenerezza anche questa volta, fa intuire come negli anni successivi si sia preso cura con particolare amore di quel figlio, prendendo alla lettera le parole di Inzilbeth “È tuo”.
Straziano sulserio, quelle parole: racchiudono tutta la sofferenza e l’esasperazione che Inzilbeth sente addosso. Lei rifiuta quel bambino, non è suo. Rifiuta di essere colei che ha dato la vita a quel figlio, rifiuta di occuparsene, rifiuta persino di dargli un nome (mamma mia, questo dettaglio mi ha colpita tantissimo). È di Gimilzor, di Gimilzor solamente.
se ne prenda cura lui da solo.
L’ha abbandonata per conquistare e l’ha usata solo per partorirgli un altro figlio, e ora che sia suo. Lei non ha più niente da dirgli né da spartire con lui o con quel figlio.

E tra le righe mi pare di intuire… Forse Gimilzor le aveva fatto promesse di tolleranza verso la sua fede? Oppure Inzilbeth sperava che lui sarebbe cambiato? Probabilmente all’inizio anche Gimilzor credeva a quelle promesse, o credeva che le cose che aveva in comune con Inzilbeth sarebbero state sufficienti.



L’accenno ai loro momenti di passione e felicità in Andunie rendono il tutto ancora più straziante!
Ho sempre pensato che questi due si siano amati, in qualche modo, a modo loro, per un periodo non so però quanto lungo.
E ho adorato vedere un accenno a questo amore!
Gimilzor amava la passionalità e l’energia di Inzilbeth, e lei era affascinata da Gimilzor, lo aveva accettato.

Mamma mia, che tristezza, che frustrazione vedere com’erano affiatati e come sono distanti ora!
Questo ricordo di entrambi è talmente opposto rispetto alla situazione presente che mostra benissimo il rifiuto di confrontarsi e parlarsi che deve essere aumentato negli anni, e le incomprensioni che si sono accumulate fino a giungere a tutto questo.
Complimenti davvero, Kan: un dittico efficacissimo e devastante.
Duecento parole poco più che lasciano veramente un segno.
In particolare mi hanno colpita le parole che hai scelto, attraverso cui si sente perfettamente la voce dei due protagonisti.
Rendono stupendamente tutta la sicurezza iniziale di Gimilzor che in un attimo diventa confusione, e il rifiuto, la rabbia fredda di Inzilbeth.
Complimenti complimenti infiniti!
Hai fatto tue anche le drabble.

Aspetterò le tue prossime storie, spero su Numenore, ma anche se saranno su altro andrà benissimo!

Un abbraccio!

Tyel

P. S. Questo accenno alla coppia Gimilzor Inzilbeth non ha fatto che aumentare la mia voglia e la mia curiosità. Ora che me li hai fatti vedere più da vicino desidero ancora di più una bella OS su di loro <3!
Recensione alla storia Regina senza Scettro - 16/07/18, ore 21:58
Capitolo 3: Parte III. La pena
Kaaaan!
Comincio subito da qui, e continuerò a intervalli regolari lungo tutta la reccy temo, perché davvero è la cosa più importante: grazie! Grazie per questa meraviglia. Grazie per i personaggi, per l’atmosfera, per quello che riesci a fare ogni volta che apri una nuova storia, lunga o corta che sia.
È una magia, sul serio. Oddio, mi sembrano tutte parole scarse, inadeguate, ritrite ma davvero, sei una scrittrice straordinaria!
Di nuovo, tentativo, vano, di andare con ordine.

Questo terzo e ultimo capitolo è perfetto, meraviglioso! (Ma perché è l’ultimo? Io ne volevo altri trenta come minimo! Voglio diventare una moschina che vive millenni e infilarmi nel palazzo di Arminaleth! Ok, la pianto).

Come Balka, anche io mi ero figurata scenari tragici: messa a morte il giorno dopo, o il giorno stesso, esiliata su due piedi su una barchetta anonima, privata di tutto, ecc.
E invece, come avrei dovuto immaginare, la corte è molto più complessa, e molto meno teatrale, di così.
Gimilzor ha fatto sì una cosa che Balka aveva intuito, ma non era una di quelle più drastiche. L’ha imprigionata nelle sue stanze, anzi, in una stanza, in attesa di decidere il dafarsi e di orchestrarlo al meglio, con calma.
L’efficienza con cui Balka è stata imprigionata ha dell’inquietante. Nonostante non la vediamo direttamente e nonostante a lei non sia stato fatto del male, ha una sua brutalità proprio in questa efficienza fredda.
Trascinata nelle sue stanze di nascosto, senza che nessuno potesse sentire o vedere cosa stava realmente accadendo. Privata di ogni materiale per comunicare con l’esterno e privata anche di troppe persone esterne. Ne deve vedere un numero limitato, e sempre le stesse. L’angoscia e la claustrofobia che provoca tutto questo è palpabile, sul serio!
E priva veramente di tutto, in maniera sistematica e senza vie di fuga. Almeno dall’interno.
Impressione aumentata anche da questa figura della madre di Balka. È vero che la vediamo dal punto di vista di lei che detesta sua madre, ma il modo in cui asseconda i piani del figlio e non ha una parola di incoraggiamento, almeno così sembra, per la figlia mi mette ansia.

E a proposito della famiglia di Balka: Phazakheri!
Oddio, la adoro. È bellissima, ed è… fantastica, furba ed elegante. È stupenda!
Il suo stile di vestire, quella eleganza nel comportarsi e nel parlare, e anche nell’agire: wow!

E porta la soluzione giusta, l’unica cosa che possa valere quanto lo scettro, per Balka. Non ce la vedrei ad accettare nulla di meno di ciò che le ha offerto Phaza.
La sorellona di Balka è arrivata a punzecchiarla e a risvegliare il suo lato politico, quello vero. Quello sotto la petulanza, sotto la ripiccosità contro Gimilzor e alleati.
Phazakheri conosce bene sua sorella, e ha intuito quali tasti toccare per poi dopo fornirle, subito, ciò che le serve per agire. Senza altro tempo, altre riflessioni, altri rimuginamenti.
Grandissima! Davvero, amo la sua solidarietà femminile verso la sorella, e amo come vuole che Balka faccia davvero ciò per cui è più portata. Ricoprire un posto di rilievo, di governo a suo modo, per Anadune.

E se già non mi aspettavo di veder comparire Phaza, che è stata una supersorpresa, Sakalthor lo èstato altrettanto!
Ero, e sono tutt’ora, un po’ amareggiata contro di lui, ma volevo capire le sue ragioni. E le sue ragioni sono giuste. Non è stato paterno e comprensivo, no, ma perché non poteva. Ha scelto e agito pensando da re, guardando i suoi figli non con gli occhi affettuosi di padre, ma con quelli di un sovrano che deve valutare il meglio per il suo regno, regno che è arischio, con due fazioni opposte, sostanzialmente a un passo da una guerra civile.
Balka ha imparato le lezioni di governo, ma non ha avuto l’intuito per metterle in pratica nella sua Anadune. Non ha capito che doveva intuire per prima le manovre del fratello, non ha osservato il regno per intuirne i bisogni interni. Ha realmente creduto che imparare ad accogliere condottieri e cose simili fosse sufficiente, e per il resto dedicarsi a ciò che le piace.
Vedendo questo, Sakalthor ha dovuto scegliere altrimenti. Esclusa Balka che non si è rivelata adatta, esclusa Phaza che ha rinunciato appena ha potuto, è rimasto Gimilzor che si è dimostrato degno.
Nonostante capisca tutto questo, quanto ho capito Balka quando si è sentita schiaffeggiata. Vedere suo padre in questa luce di re è nuovo per lei, è qualcosa che non si aspettava e che l’ha messa davanti alla verità in maniera definitiva e inevitabile, e brutale.
Fortunatamente, c’è il piccolo dono segreto di Phaza, concreto e come apoggio morale, a salvare la situazione!

Passando a Minul, anche qui, due sorprese!
Si va avanti di due sorprese in due sorprese, qua. È davvero il mio compleanno XD!

Gimilkhad giovanissimo è stato interessante da vedere. Per quanto come personaggio non mi abbia mai attirata particolarmente, vederlo è stato davvero interessante!
Questo giovanotto tutto allegro e immerso nei suoi progetti assieme al padre.
Mi è piaciuto tanto come hai mostrato il rapporto tra Gimilzor e il suo figlio preferito: la complicità, come lavorano insieme sulla stessa lunghezza d’onda, l’affetto che si percepisce tra loro. Sono affini, vicinissimi, e questo basta a spiegare tutto.
Mi ha fatto tenerezza anche vedere quanto Gimilkhad è affezionato a Minul!
Minul lo avrà visto crescere, anche nascere in realtà, dato che è sempre stato amico di Gimilzor: davvero, che carini!

E poi Gimilzor. Mi serviva qualcuno che mi mostrasse Gimilzor al di là dell’antipatia a pelle che io provo per lui. E tu ci sei riuscita!
Non solo, ma ora mi piacerebbe tantissimo una storia con Gimilzor e Inzilbeth. Te la posso chiedere?
Ritornando di corsa alla reccy: gimilzor mi è piaciuto. Tanto.
Regale, già l’immagine del sovrano di Anadune che saprà imporre le sue decisioni, qualcuno che sa raccogliere tutte le informazioni che gli servono, che sa tenere sotto controllo tutto ciò che succede sulla sua isola e anche oltre.
Proprio quello che cercava Sakalthor, e che vuole la maggior parte del popolo di Numenore in questo periodo.
Ma sotto tutto questo c’è una persona complessa quanto Balka.
C’è un padre che adora il figlio, e c’è una persona con le sue paure e le sue debolezze.
Gimilzor ha anche lui una sua vena di insicurezza profonda, ben nascosta sotto la compostezza e la forza con cui vuole e vuole reggere lo scettro, ma c’è. Si aggrappa davvero a Minul per resistere a questa insicurezza, per avere la certezza che qualcuno sarà sempre con lui a controllare le situazioni che gli sfuggono di mano.
E accanto all’insicurezza, c’è quel velo di paranoia, di chi non può sopportare che qualcosa vada in modo diverso da come lui vuole.

Ma mi ha commossa come alla fine accetta il congedo di Minul.
Secondo me ha intuito cosa c’è sotto. Lo ha intuito molto bene. Il fremito e l’atteggiamento sconvolto con cui reagisce lo dimostrano. Sa che Minul è affezionato a Balka: forse non sa esattamente quanto la ama, ma sa che le è affezionato quanto lo è a lui.
E questo lo ferisce. Lo fa sentire solo, abbandonato dal suo braccio destro, dalla colonna che lo ha sempre sostenuto, a cui si è sempre appoggiato, che credeva gli sarebbe rimasto accanto per sempre.
Ha paura che la distanza distruggerà non solo questo, ma anche l’amicizia che c’è sotto, più in profondità.
Ma non succederà, mi fido di Minul: lui farà sempre da mediatore tra questi due fratelli, e ci riuscirà. È la dote segreta che non sa di avere. O forse che funziona solo in questo caso specifico, chissà.

L’abbraccio finale tra Gimil e Minul è riuscito a commuovermi, sul serio <3.
Non pensavo che una scena con Gimilzor potesse commuovermi, ma è successo. Mi ha commossa profondamente quell’abbraccio!

E mi ha commossa la preoccupazione di Minul per Balka, come abbia fatto di tutto per evitare la falsa congiura e come poi ha riso di sollievo vedendo cos’aveva architettato Balka <3 lo adoro!
L’incontro tra Minul e Balka lo aspettavo, non vedevo l’ora!
Ma altrettanto stupendo è stato il flusso di pensieri e di eventi che lo ha preceduto!
Una minitrottola di fraintendimenti che ha reso il momento ancora più speciale <3.

Balka ha, come temevo, pensato che la comparsa dei soldati di Gimilzor durante il ritorno fosse fatta apposta. La pessima coincidenza ha purtroppo fatto la frittata.
Non ha potuto non interpretarla come l’ennesima beffa architettata a suo danno da suo fratello e dal suo “cane”
E proprio mentre ha ancora questi ricordi arriva una lettera in cui Gimilzor, per l’amarezza immagino, usa le parole sbagliate “la migliore guardia del corpo che potresti mai meritarti”.
Ripeto, secondo me Gimilzor sa o sospetta cosa c’è sotto, ma vuole convincersi, e convincere tutti, che Minul non avrà rapporti d’affetto o di complicità con sua sorella. Non li ha e non li avrà.
E Balka ci casca. E io empatizzo totalmente con lei!
Mamma mia quanto capisco la sua insicurezza, che la porta a temere che davvero le è stato strappato anche Minul e dovrà sopportare di vedere ogni giorno un’altra possibilità che ha perso, oltre allo scettro.
anche Balka, come ha fatto Minul, si è dovuta arrendere all’evidenza. Minul le manca. Non solo fisicamente, ma proprio come persona.

Ma quella lettera le ha fatto credere che per lui sia tutto il contrario. Che lui sia tornato al servizio totale di Gimilzor e che, per farsi perdonare da lui, ora si faccia mandare con lei come cane da guardia a vita.
Lo sguardo di Minulzor quando Balka reagisce con tutta quella furia ha sciolto anche me.
Lui non aveva capito che potesse esserci un simile fraintendimento! Era troppo perso nella gioia di quel nuovo sentimento per Balka, e, penso, impegnato ad assaporare la sensazione di aver preso in mano la sua vita.
Perché come lui ha messo Balkahili davanti ai suoi errori, anche lei a intuito in che cosa Minul stava sbagliando nella sua vita, e glielo ha fatto notare.
e ora possono cominciare insieme a prendere in mano le loro vite e a creare ciò che desiderano: un consolato nell’Umbar che entrambi amano, liberi e insieme.
Mamma mia che tenerezza che mi hanno fatto, Minul che teme un rifiuto da parte di Balka, e lei che sarebbe stata disposta a perderlo pur di non vederlo farsi esiliare!
E quell’abbraccio, oddio Kan quell’abbraccio e quei baci!
Balka che si lascia andare ai sentimenti che prova per Minul, all’amore e al desiderio che prova!
Sono perfetti insieme, e l’amore e la complicità e il rispetto che si portano si sentono tantissimo!

E alla fine, il “settimo personaggio” XD. Quello che mi ha squagliata definitivamente.
Il piccolo Balkazar!
Oddio, davvero mi hai stesa <3 <3 <3, potrei scuoricinare per sempre!
Già non mi aspettavo di vedere uno scorcio della vita nell’Umbar, ma tu hai realizzato tutti i miei desideri più reconditi, in questa storia!
Balka e Minul sposati, che reggono insieme i delicati rapporti con i regni dell’Harad.
E poi, il loro bambino! Quel cucciolotto meraviglioso con i capelli rossi del papà! Oddio me lo volevo mangiare di baci.
Mi ha commossa e intenerita tantissimo vedere Minulzor col suo piccolino, e Balkahili che se ne occupa, insicura ancora una volta ma supportata dalla sicurezza di Minul.
Un’ulteriore tenerissima scena che conferma quanto sono perfetti insieme, e di come sono cambiati in meglio, ora che hanno trovato il loro posto, soprattutto Balka, che è diventata ancora più fantastica ora che è nei panni di consola impegnata!

Vederli prima insieme che si coccolano e poi tutti e tre, col piccolo Balkazar… Tutto l’amore e la fiducia che Minul e Balka si dimostrano, la complicità e il supporto reciproco: meravigliosi!

E concordo con Minul: meglio avvisare subito zio Gimilzor e presentargli il suo nipotino nuovo nuovo.
Mi fido che riusciranno a farsi accettare, anche se il piano B di Minul è altrettanto valido, nel caso le cose si mettano male XD.

Meraviglioso, Kan. Meraviglioso, perfetto, indimenticabile!
Le atmosfere, gli intrighi, la trama che si snoda perfettamente tra sentimenti complessi e la altrettanto complessa politica di un palazzo reale.
Ogni dettaglio è perfetto, dialogo, descrizione o filo della trama che sia.
E i sette personaggi che compaiono in questo capitolo sono tutti assolutamente perfetti! Il più bel regalo di compleanno che potessi farmi <3!
Così come perfetti sono stati quelli comparsi nei capitoli precedenti.

Grazie, grazie grazie grazie grazieeee!
Grazie per questo capolavoro, Kan!

Un abbraccione!

Tyel

P. S. Che meraviglia l’Adunaic nei dialoghi! Già inventare nomi e toponimi in Adunaic è stato meraviglioso, ma leggerlo nei dialoghi in questa storia è stato una goduria, sul serio!
Recensione alla storia Regina senza Scettro - 04/07/18, ore 11:51
Capitolo 2: Parte II. Il ritorno
Eccomiiiiiiiii!
Oddio, mi avevi promesso risposte, tante risposte e tanto approfondimento, e non solo hai mantenuto la promessa in maniera superlativa ma mi hai spalancato veramente un mondooooo!
Dunque, una cosa alla volta.
Minulzor! Volevo sapere altro su di lui, leggere di più dal suo pov per capirlo meglio, per capire che tipo è e che carattere ha e con questo capitolo mi hai saziata eccome.
Se Balka tiene a bada la sua solitudine e le sue angosce con lo svago, la compagnia, il vino, Minul cerca l’equilibrio perfetto, la regolarità. Per quanto svelto sia ad adattarsi, essendo un cacciatore abile, non gli piacciono le sorprese, l’ignoto, situazioni che sfuggono al suo controllo. Lo stesso istinto del cacciatore, che non è controllo ma abbandono ai sensi, lui lo ha trasformato in qualcosa di razionale, di controllato. Basato sì sui sensi e sull’intuito, ma mai senza perdere controllo ed equilibrio, mai senza essere totalmente umano e di più, totalmente sé stesso, consapevole di chi è e che posizione ricopre e che persona vuole essere.

E il motivo di tutto questo è... la sua stirpe!
Oddio Kan quando ho capito da chi discende Minulzor mi sono messa a saltare e… Sono ancora emozionata!
Fantastico, fantastico! Sono felice, sono curiosa, sono tuttoooo!
Tornando a monte, la convinzione di Minul che il peggio dei tratti della sua famiglia venga da questo matrimonio tra due ceti sociali diversi mi spiega tantissime cose. Come mai è così severo nei suoi giudizi sul comportamento “svergognato” di Balka, per esempio. Non può non pensare che il suo antenato ha dato scandalo.
E poi, il modo in cui lui stesso si comporti come uno tra i più nobili. Non nel senso che ostenta, ma nel senso dei valori e delle caratteristiche che privilegia. La parte nobile è quella che vuole far emergere, che suo nonno gli ha suggerito di privilegiare per sfuggire all’altra metà del suo sangue.
È così amaro questo considerare i tratti e le caratteristiche della parte non nobile ,come i capelli rossi, un marchio così disonorevole. Fa tutto parte di lui, e non sarebbe la persona che è senza quei tratti.
Non avrebbe questo gusto di concludere la caccia a modo suo, per esempio.

Comunque sia,inaspettatamente per lui, e fortunatissimamente per me, Balka sembra essere la calamita per le parti nascoste di Minul XD.
Senza rendersene conto gli tira fuori tutte le caratteristiche che lui ha sepolto con così tanta cura. L’istintività, l’abbandonarsi ai desideri, la voglia di andare nella direzione per lui peggiore, quella più pericolosa, più destabilizzante. Tira fuori l’altro lato umano di lui. Non quello razionale, ma quello più libero.
Ora che è costretto sempre al contatto con Balka,contatto che lo eccita ma non solo, sta notando sempre più particolari di lei, della sua personalità, e ho amato come hai reso la confusione di Minul attratto da questa donna bella e diretta,e come si trova a scoprire che lei è questo ma anche molto di più.
E di conseguenza a scoprire che lui stesso è altro e vuole di più.

Minulzor è un uomo estremamente intelligente, ma anche estremamente intuitivo, e io amo questi suoi tratti e come lo disegnano!
Lo rendono un personaggio che svela le sue sfaccettature un passo alla volta, con la sua vulnerabilità ben imbrigliata ma sempre tenuta d’occhio, perché non sfugga di mano, con la sua complessità data proprio dalla razionalità. Ho amato come ha intuito cosa blocca Balka e cosa la smuove. E come, avvicinandosi così tanto a lei, è rimasto toccato anche lui nel profondo, e così anche Balka ha trovato ciò che lo smuove.


Ho detto che Balka non se ne rende conto, ma pur non sapendo, forse, quanto in profondità sta arrivando, vedere questi lati di Minul le è diventato indispensabile, la colpisce ogni volta e le piace sempre di più.
La scena in cui lei lo guarda dormire, finalmente rilassato, e si sofferma per la prima volta sui dettagli del suo viso mi ha commossa! Tra lui che dormiva e lei che, al sicuro, lo guardava senza filtri erano così belli <3!
Per la prima volta Balka ha guardato l’uomo, non il “cane” di Gimilzor, non il suo catturatore, e ha continuato a guardarlo per tutto il resto del viaggio, a spiare le sue espressioni, a sperare di sentirlo ridere… mi ha intenerita tantissimo <3!

A rendere il tutto ancora più fantastico c’è poi come sono costretti a viaggiare!
Sempre a contatto, sempre vicini, Balka che prova a usare questa vicinanza per provocare Minul e lui che prova a usarla per dimostrare a sé stesso che saprà tenerla lontana.
Quando hanno galoppato stretti ho capito che era fatta. Una scena piccola che mi è rimasta impressissima, per me dimostra quanto sono opposti e perfetti.
Vedere Balka scordarsi per un momento della casa in avvicinamento è stata la conferma meravigliosamente suprema!

E parlando ancora di Balka, lei dal canto suo piano piano perde tutte le armi di difesa.

Le perde in tutti i sensi, forse in un certo senso le abbandona proprio, almeno alcune.

Mamma mia quanto mi piace sempre di più balka! È un personaggio così meravigliosamente profondo e sfaccettato, con questa chiacchiera pungente sempre pronta, e con la sua paura della solitudine che si mescola alla sua passionalità nel lanciarsi verso ciò che vuole, che le interessa, che sia lo scettro o Minul.
Per quanto ancora faccia fatica a dimostrarla tutta, è meravigliosa in questa sua determinazione ardente!
La adoro, fragile e appassionata allo stesso tempo!

Mi ha colpita tanto il timore di Balka di essere definitivamente respinta. Fa di tutto per provocare Minul, per irritarlo, per non comportarsi come la principessa capricciosa ricondotta a casa zitta e dimessa, ma l’attrazione verso di lui c’è, la voglia di contatto umano, di abbandonarsi a questa attrazione e sentirla ricambiata. Sentirsi respinta le peserebbe, perché Minul le piace, come avevo intuito!
Lui la affascina, la affascina fisicamente e la affascina il senso di opposizione e di sfida che le da avere a che fare con lui.

Ma la cosa più bella di tutte è che non solo quei due sono costretti alla vicinanza fisica, con tutte le tensioni che provoca, ma, inevitabilmente, si trovano anche a confrontarsi. E il confronto porta altre sorprese che destabilizzano.
Minulzor si accorge subito che lei le armi per difendere la sua posizione le ha tutte. Ed eccome se le ha tutte: ha riflettuto, studiato il passato, ha ben presente i punti di forza che le garantirebbero la vittoria. Ma non li usa. Non è riuscita a usarli e ancora ora qualcosa la blocca.
Quanto la capisco!
Vedersi abbandonata da suo padre, la persona su cui faceva più affidamento l’ha sconvolta al punto da farle perdere la sicurezza necessaria per portare avanti tutte le sue ragioni, spingendola a rifugiarsi in sé e a mostrare la parte peggiore, quella ripiccosa.

In questo viaggio si trova costretta a confrontarsi sia con la sua forza, perché ha dimostrato a sé stessa cosa è disposta a fare, ma anche con le sue debolezze. Con le sue paure, con la sua fragilità. E si rende conto che è con quella che deve fare i conti, prima che con il consiglio.

Amo questo intreccio tra sfide interiori e scontri tra personalità che si apprezzano e si contrastano!

Perché Balkahili e Minulzor hanno cambiato idea l’uno sull’altra. Minulzor ha visto il lato veramente determinato di Balkahili, e ne ha capito bene il potenziale.
Mi ha colpita e mi è piaciuto tanto come la mette brutalmente difronte a questo, come le dimostra che lei le armi le ha e le dovrebbe usare sul serio.

E balkahili dal canto suo ha intuito la voglia di libertà e di abbandono di Minulzor e vedere il vero lui, quello oltre la razionalità, oltre i servigi a Gimilzor è diventato un suo desiderio, che ha realizzato!

La scena lime Kan è qualcosa di meraviglioso! Volevi riuscire a comunicare tanto senza descrivere e ci sei riuscita! La carica erotica, la passione e la parte più libera dei due personaggi si sentono sulla pelle, scorrono in ogni parola e sono inebrianti!

Vedere quanto si vogliono, quantoMinul voleva divorare Balka e lei voleva essere divorata, meraviglioso!
Sono così loro, così veri, così umani, così fantastici!

E il finale... bè, so che sei bravissima in questi finali a sorpresa e ogni volta mi mozzano il respiro, e ancora una volta mi hai uccisa...!
Vedere i cavalieri che arrivano, distruggendo questo momento perfetto chiude la gola, sia per l’amarezza di vedere il momento sfumare, senza sapere cosa sarebbe successo dopo, cosa si sarebbero detti, cosa avrebbero fatto. Sia anche perché… ora cosa succederà a Balka? Minul ipotizza le prospettive più rosee, per consolarsi anche, forse. Ma cosa succederà davvero?
Già ci avevo visto giusto temendo che ci fosse un veleno nella sacca di Minulzor, e questo mi ha fatta rabbrividire…
E a proposito di Minul, i suoi ultimi pensieri toccano sul serio. Il poco tempo e la confusione lo hanno spitno a tornare al suo vecchio modo di essere, ma è cambiato tutto sul serio. Il fatto che si è dimenticato di avvertire Gimilzor è solo la punta del cambiamento.
Se poi ci aggiungiamo l’immagine di Balka che mentre viene portata via tiene lo sguardo sempre fisso su Minul… Oddio è straziante!


Infine, due ultime cose, anche se non ultime nell’ordine delle cose che mi hanno colpita: la casa mezzadrile, con i tre personaggi comuni che interagiscono con i protagonisti!
Compaiono appena, ma mi hanno incuriosita tanto, oltre a dare un senso di completezza e di realisticità che mi ha conquistata!
La loro naturalezza e la reazione di Balka, che finge di sopportare perché deve quella casetta povera ma in realtà se l’è goduto eccome il bagno, e anche una sosta sotto un tetto.
E anche Minul che si occupa delle sue terre mi è piaciuto XD.
Mi è dispiaciuto un po’ salutare il”mulo glorificato”, è un pacioccone, alla fine, per quanto sia poco adatto alle fughe XD.

E poi, gli accenni ai re del passatooo!
Oddio, mi ha incuriosita da pazzi l’accenno alla moglie di Tar-Surion!
Proprio lui, figlio di Tar-Anarion che è figlio della prima regina regnante, Tar-Surion che ha due sorelle che hanno rifiutato lo scettro per colpa della suddetta prima regina regnante. Oddio mi spalanca una serie di dinamiche tra donne affascinantissimeeeeee!
E anche l’accenno alla moglie di Ar-Zimrathon, e agli amanti degli altri re!
Già sentire citare Belzoreth e Adunabel mi aveva incuriosita, ora veramente vorrei leggere di tutti loro e di più e ho una voglia di sovrani numenoreani e di numenoreani di tutti i tipi che esce da tutti i pori e i capelli XD!
Mi incuriosiscono da matti anche i due alleati di Balka, Imrazir e Uruzirin!
Mi incuriosiscono tuttiiii!

Meraviglioso, Kan, semplicemente meraviglioso.
Potrei continuare questa reccy per sempre, perché è un capitolo talmente ricco, travolgente, interessante che ci sarebbe da dire di tutto su ogni singola parola!
Aspetto con ansia domani, anche se... oddio siamo già al secondo capitolo… Non voglio!

Un abbraccio forte!
Tyel
Recensione alla storia Regina senza Scettro - 18/06/18, ore 12:54
Capitolo 1: Parte I. La cattura
Kaaaan!
Oddio che bello che bello una nuova minilong!!!
Non riesco asmettere di saltare, sono troppo felice!
Una delle minilong su Numenoreeeee!
Ok, la pianto e passo alle cose serie.

Adoro tutto della situazione che hai scelto di trattare.
Tutto, sul serio! Le figlie dimenticate dei re di Numenore, le primogenite ignorate dopo Tar-Vanimelde.
Ce ne sono state parecchie di primogenite nelle generazioni precedenti, è plausibilissimo ce ne siano state anche successivamente. Ma soprattutto, come è stato pieno di controversie e cambiamenti di leggi il passato, nell’ultimo periodo le cose non potevano essere poi tanto diverse.
E infatti se prima le principesse rinunciavano o si tentava di tenerle a bada con la questione matrimonio, ora si prova a offrir loro signorie minori perché lascino il posto al figlio maschio.
Questa premessa su tutta la vicenda mi ha affascinato da morire, Kan, sul serio!

P rima di tutto, è stato fantastico vedere, anche solo nei ricordi di Balkahili, il consiglio all’opera in questa manovraccia.
Vedere come si muovono, come tentano di blandirla, per farle credere che sia tutto a suo vantaggio mentre alla fine è tutto già deciso. Lei non regnerà, e basta. Nessuno di loro aveva mai preso in considerazione l’idea che regnasse lei, così come non erano state prese in considerazione Adunabel o Belzoreth prima.
Era necessario offrirle qualcosa prima di votarle contro ed è stato fatto, ma non era previsto fare nulla di più di così.


E già qui io ho iniziato a tifare spassionatamente per Balkahili, ancora prima di conoscerla sul serio.
Un’ingiustizia del genere, grrrr!
Non posso non capire la sua rabbia, la sua frustrazione. Messa da parte solo perché donna, solo perché a tutti il figlio maschio sembra più adatto a priori, indipendentemente da chi dei due sia effettivamente più abile o predisposto al governo.
Balkahili è stata introdotta alla politica e alle questioni di governo da Ar-Sakalthor in persona, e si è impegnata a imparare. Ma nonostante questo Gimilzor è per tutti più bravo.

Peggio ancora, le scuse che tutti trovano: il fatto che Balkahili non si voglia sposare, o i pensieri non detti, che vengono fuori grazie a Minulzor, cioè la pessima opinione che hanno tutti di lei e di come spende le sue giornate.
Non credo che al contrario Gimilzor fosse esempio di virtù e impegno in ogni campo. Facevano tutti la stessa vita, all’epoca, uomini e donne. Ma nel caso di Balkahili la cosa costituisce un’ulteriore aggravante, e questo è… disgustoso.

Amo come Balkahili non si sia fatta né corrompere né intimorire da nessuno! Né dal fratello, né dal consiglio, né dai pericoli di ritrovarsi senza alleati a corte.
Ho amato come ha preso subito le sue precauzioni e, soprattutto, come abbia deciso di dimostrare a tutti quanto sia tenace organizzando la sua fuga.

Ha dimostrato quanto sottovalutarla sia una pessima mossa, fantastica!
Con questo mi ha conquistata definitivamente.

È meraviglioso come sfrutta ogni occasione a sua disposizione: l’invito di uno dei suoi pochi alleati, l’abilità nel camuffarsi imparata a corte, persino l’opportunità di cambiare cavallo, in modo da essere ancora meno riconoscibile.
Peccato che il nuovo quadrupede non sia proprio… Ehm.
Altro che mulo! Mulo o cavallo che sia, questo proprio non è portato per certe cose, temo XD.

Ma tornando a Balkahili, è un personaggio veramente interessante sotto tutti i punti di vista. Mi piace proprio!
Mi piace come è orgogliosa di ciò che è, sia in quanto legittima erede sia riguardo al suo modo di vivere.
Ha però anche lei le sue fragilità: mi ha colpita tanto la sua paura della solitudine, come per tenere a bada la sua parte più insicura si trova a cercare calore ovunque possa trovarne: nella compagnia, nel vino.
Per non sentire i dubbi e le paure, per non sentirsi mai sola. È qualcosa diveramente particolare, e amo la profondità e la complessità che da al suo personaggio.

Come le si può dare torto, in una corte dove non ci si può fidare di nessuno?
Nemmeno di suo padre si è potuta fidare. Lui l’ha illusa e poi l’ha lasciata sola, come se le avesse permesso di giocare per un po’ all’erede del re per poi dirle che no, l’erede vero ovviamente non può essere lei.
Michiedo perché mai Sakalthor sia stato tanto meschino.
È stato tutto opera sua? O c’è lo zampino di Gimilzor o di altri consiglieri che lo appoggiano?
È stato convinto in qualche modo oppure davvero ha illuso lui Balkahili per poi preferirle Gimilzor?
Di sicuro è stato pessimo, e ho empatizzato tantissimo con Balkahili, con l’amarezza profonda che ha provato nel vedere il padre comportarsi così, mamma mia!

E ora che è da sola, senza compagnia, senza vino, senza distrazioni, il peso di tutto ciò che le è stato fatto, di tutto ciò che ha lasciato indietro e di tutte le incertezze sul futuro non può che schiacciarla.
E proprio in questo bel scenario arriva lui.

Io mi ero fatta tanti filmini mentali su Minulzor. Credo di averle ipotizzate tutte.
Finché poi, come sempre, mi sono decisa ad aspettare e vedere che cosa avresti ideato per lui. E a sorpresa è arrivato subito!
Ed è arrivato in questo modo!
Come braccio destro di Gimilzor, niente meno.
Niente da dire, sono una coppiata perfetta.


E Minulzor è anche lui un personaggio davvero affascinante.
È inquietante sì, e fin troppo sprezzante, ma anche in lui c’è più di questo.
Anche se è molto più difficile da capire rispetto a Balkahili.

La prima cosa che mi ha colpita è il modo in cui svolge il suo lavoro. Come sa individuare e identificare ogni suono, come sa seguire e interpretare le tracce.
Qualcuno che cerca e caccia da decenni, si sente tantissimo! Qualcuno che ama parecchio ciò che fa, anche. Potrei dire che lo ama anche troppo, ma direi che tra la situazione in Endore e il carattere di Gimilzor in questo caso questo troppo non stroppia.


E poi, il modo in cui cambia idea su Balkahili. Parte portando avanti lo stesso pensiero di Gimilzor: Balkahili è solo una principessa pigra e viziata, estremamente esibizionista e infinitamente prevedibile.
Non cerca di guardare oltre, non gli interessa.
Così come non si fa domande su come svolgere il suo compito. Ha già deciso che lo porterà a termine in tempo e a modo suo. Ecco, questo mi ha reso Minulzor davvero inquietante… Mi chiedo quali siano i suoi metodi. Anche se pure quello di Gimilzor mi spaventa…

Nonostante questo, anzi, penso proprio grazie a questo, il momento in cui a Minulzor è toccato capitolare è stato ancora più divertente XDDD.
Il momento in cui casca nell’inganno di Balkahili mi ha fatta ridacchiare, anche se mai quanto mi ha fatta ghignare il fatto che Balkahili abbia ingannato Gimilzor, tiè!

Minulzor era troppo impegnato a pensarea quanto fosse facile quel compito, a quanto avrebbe voluto essere da tutt’altra parte, che ci è cascato proprio in pieno.
Mi ha colpita molto però come adatta subito la sua visione della principessa ai nuovi fatti. Non è più una sciocca troppo sicura della sua eredità. Ora si è reso finalmente conto che è disposta a lottare molto più di quel che pensava.
Anche se Minulzor è ancora abbastanza sicuro di sé da essere convinto che per quanto lotterà la principessa non vincerà mai su di lui.

Sa quanto è abile lei a giocare con le persone e, più privatamente, sa che effetto a lei su di lui.
Effetto che nonostante il soggiorno in Endore non è decisamente scemato :P.

A proposito, sono estremamente curiosa sia sulla famiglia da cui discende Minulzor sia sugli incarichi che svolge di solito in Endore!



La parte finale mi ha tenuta attaccata alla storia fino alla fine <3!
Il titolo del capitolo mi lasciava poco margine disperanze che Balkhaili potesse fuggire, ma in fondo vedendo quei due insieme non potevo certo sperare ancora che ci riuscisse.
È troppo bello vederli attratti irresistibilmente l’uno dall’altra mentre si insultano pesantemente XD.
Non mi aspettavo che Balkahili subisse l’attrazione per Minulzor, almeno non subito. Avevo ipotizzato che lo avrebbe provocato come aveva già fatto, per il puro gusto di farlo, di giocare col “cane” di suo fratello.
E invece anche lei è attratta da lui, e non riesco a crederle del tutto quando dice che è solo perché è un uomo bello e minaccioso “nel modo giusto”.
Per ora facciamo che è così.
E io mi godo i fantastici stratagemmi che trovi sempre per far sì che i due protagonisti si trovino in contatto fisico, si sentano, si percepiscano e parta questa altalena di attrazione e odio <3 <3 <3!

Fantastico, Kan. Stupendo fantastico meravigliosoooooo!
I due protagonisti, che mi hanno conquistata totalmente, tutti e due.
Le descrizioni che come sempre mi incantano.
E Numenore. La corte, i cortigiani, gli accenni ai vari signori delle varie regioni, gli intrighi… Potrei passare giorni a leggere fiumi e fiumi di tutto questoooo!
Anche le comparse di Sakalthor e Gimilzor, perfette, interessantissime!
Gimilzor è esattamente come l’ho sempre immaginato.

Complimenti, Kan, complimenti sul serio.
Un inizio stupendo!
Non vedo l’ora che arrivi il secondo capitolo, sto contando i giorni!

Un abbraccio fortissimo!
Tyel