No allora mi dispiace veramente tanto perché questa storia era molto carina e avevo davvero intenzione di finirla, però appena letto "l’intimo e segreto desiderio che quella tortura potesse continuare ancora, se questo significava poter stare vicino a lui" in poi no...cioè non ce la faccio. Non riesco a capire se sia una cosa normale non accettare questa cosa o se sono io, ma appena leggo di accettare dolore fisico (o mentale) che sia per un'altra persona....è seriamente un grande NO. Non riesco proprio ad concepire una cosa simile. Ho anche provato a continuare a leggere, ma le parole sembravano confuse e macchiate da questa consapevolezza deplorevole vergognosa e no non la continuerò. Mi dispiace. È ovviamente tutto un parere personale, ma mi sento delusa arrabbiata e triste.

Veramente una storia bellissima, mi ha fatto commuovere. La conclusione soprattutto spinge ad una conclusione forse un po' amara ma per niente scontata ed è questo che ha reso unico ogni singolo capitolo, nulla di ciò che hai scritto è banale, o scontato, o sdolcinato; sembrava tutto dannatamente reale non c'era nulla di forzato nelle riflessioni e negli atteggiamenti dei protagonisti. Ripeto la conclusione è amara e anche la figlia le fa notare che forse l'uomo con cui è sposata è un ripiego, ma hai evidenziato un punto su cui sono pienamente d'accordo,-non in amore perché io ho un'idea particolare dell'amore tra uomo e donna quello tra la coppia - in generale credo anche io che ci sono persone a cui siamo molto legate ma che restano semplicemente una parentesi nella nostra vita; ti aiutano a crescere, a cambiare ma ad un certo punto ti accorgi che sia tu che l'altra persona avete assolto il vostro compito l'una nella vita dell'altro e che è ora di andare ognuno per la propria strada. Nel caso della tua storia credo che ad un certo punto entrambi abbiano smesso di lottare. Comunque sei un'ottima scrittrice che sa scegliere le parole con cura.
Un bacio e non vedo l'ora di leggere qualche altra tua storia <3

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