Recensioni per
Giulia, ovvero il senso di colpa
di Carla Volturi

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/06/15, ore 16:40

Ciao sono qui per lo scambio ^^
Fingerò di non aver le lacrime agli occhi ed essere pronta a piangere e ti recensirò.
La storia mi è piaciuta davvero tanto e in egual modo mi ha convolta. Non so per chi dei due mi è dispiaciuto di più, l'unica speranza è che nella loro futura vita possano incontrarsi ed innamorarsi di nuovo. Lasciamo stare prima che le lacrime scendano copiose.
Non mi pare di aver notato errori di qualsivoglia genere, per cui gran bel lavoro. Una cosa che mi ha dato leggermente fastidio all'inizio è stato ritrovarmi un muro di parole davanti, ma poi con lo scorrere ci ho messo una pietra sopra e ovviamente è stata soltanto una mia impressione.
Ci si legge ^^
Alla prossima
Homu

Recensore Master
01/06/15, ore 21:37

Ciao, sono qui per il gioco dell'oca EFPiana ^^
Leggo sempre volentieri racconti sulla seconda guerra mondiale, sono carichi di dolore e tristezza, neanche fossimo davvero stati lì presenti.
Il tuo racconto mi è davvero piaciuto.
Lascia l'amaro in bocca al lettore, che magari si augurava di vedere quella coppia finire in un altro modo.
L'unico sospiro di sollievo l'ho avuto alla fine, quando dice che se non lo uccideranno loro, lo farà lui.
Non tanto perché sarebbe giusto così, ma perché si capisce bene che quello è il suo unico modo di trovare la pace.
Non ho trovato errori grammaticali e questo mi ha fatto godere appieno di tutta la drammaticità del racconto. Ho percepito fino in fondo la tristezza ed il senso di colpa di Hans.
Inevitabilmente mi sono chiesta se una cosa del genere possa essere accaduta davvero. Una storia d'amore così, intendo.
Di solito le mie recensioni sono più lunghe, ma devo scusarmi perché non riesco ad andare avanti per via della febbre.
Comunque molto bella, complimento ^^
A presto

- A.

Recensore Veterano
01/06/15, ore 19:48

Questa storia e' una riflessione sulle proprie azioni, sulle proprie credenze, molto ben strutturata.
Non ho mai letto, fino ad ora, una storia che si riferisca a una delle due grandi guerre pero' devo dire che mi e' piaciuta.
Il rimorso e' quasi palpabile mentre si legge la storia, il senso di colpa palese.
E' bello il modo in cui Giulia viene ricordata, come una persona non ancora colpita dalla guerra, ancora felice e con voglia di vivere nonostante tutto.

Il tuo stile e' scorrevole, facile da capire senza troppe ripetizioni. Non ti dilunghi troppo ma dici esattamente cio' che vuoi dire.
La riflessione finale e' molto d'effetto perche' evidenzia l'amore che lui ha provato, che ancora prova anche se convive con il rimorso.
E' bella anche la parte in cui si immagina come avrebbe agito lei, da l'idea che, anche in poco tempo, abbia imparato a conoscerla davvero e ad apprezzarla per il suo carattere sereno e tranquillo.
Questa OS mi e' piaciuta molto, non e' stata la solita storia romantica, e' stato qualcosa di diverso, almeno per me.
A presto :)

Nuovo recensore
01/06/15, ore 15:07

Salve, sono qui per o scambio. Come probabilmente avrai letto, avevo scritto un'enorme recensione a questa storia e mi si è bloccato tutto. Spero che questa volta le cose vadano meglio.
Inizio col dire che, leggendo il titolo, avevo pensato subito a un qualche testo nonsense (che io non apprezzo particolarmente), ma avevo letto altre tue storie e mi sono voluta convincere che anche questo doveva essere un capolavoro. E così è stato. La forma è scorrevole, e permette di correre dritti al punto senza nemmeno accorgersene, la grammatica p incontestabile: vocabolario ricco, come sempre e termini adeguati. C'è una parte che mi è piaciuta particolarmente ed è questa "Ricambiai il suo addio scavandole una fossa. Una margherita solo per lei. E il vento la portò lontano. L’illusione di averla salvata con la morte. La consapevolezza di esser morto io quel giorno. Lei che viaggia viva in un altro mondo.". Devo ringraziarti per questa frase, perchè ha ispirato una delle mie ultime one-shot. Mi trasmette tutto quello che nel più profondo penso della morte, quello di cui molti non hanno paura. In sè, tutto il contenuto, spiega - parola per parola - quello che lui ha provato, nell'ucciderla, quello che della sua vita resta, dopo un'azione del genere. So che è molto breve questa recensione, ma avevo scritto talmente tante cose nell'altra...E le ho tutte dimenticate. Ti faccio comunque i miei più vivi complimenti. Continua su questa strada.
Da me a te,
BukowskiGirl

Recensore Master
27/05/15, ore 09:49

Ciao! :)
Sono qui per il gioco dell'Oca e non sai quanto sia felice di aver scelto questa storia. Mi ha toccata nel profondo e la trovo davvero molto, molto bella! Talmente tanto, che l'ho inserita fra le mie storie preferite! :)
Cosa posso dire? A tratti mi ha fatto pensare a "La banalità del male" di Hannah Arendt, soprattutto quando Hans afferma "Ma la mente dell’uomo non si controlla, soprattutto quando si tratta di compiere del male. Non c’è nulla da fare, si prova gusto ad esser malvagi." e io non posso che condividere: sono fermamente convinta che sia più semplice arrecare dolore o odiare, piuttosto che provare amore.
Eppure, non posso fare a meno di pensare che magari una storia simile a questa qualcuno l'abbia vissuta per davvero e che, chissà, non è finita in tragedia...
Mi ha colpito la freddezza con cui, a tratti, Hans parla: non prenderla come una critica, anzi, secondo me è un punto di forza. Infatti, si capisce come l'uomo sia stato forgiato dalla guerra e da ciò che ha fatto (soprattutto da ciò che ha fatto) e come sia consapevole che prima o poi i crimini si pagano. Punizione divina o umana? Poco importa, perché le azioni si scontano sempre.
Inoltre, dai suoi ricordi, si evince che inconsciamente era certo che l'amore con Giulia non sarebbe durato. A tratti sembra che se lo aspettasse un finale tragico per loro, ma forse pensava che sarebbe stato lui quello a venire ucciso...
Come ho già detto, mi sono emozionata. Il flusso di pensieri è ordinato, seppur alla fine arriva con forza il dolore per la perdita di Giulia e anche il desiderio di Hans di potersi ricongiungere a lei. Il tuo stile è pulito e non ci sono errori e la lettura scorre davvero in modo piacevole.
Ti faccio i miei complimenti, perché hai trattato un tema doloroso come quello della guerra in modo delicato e per nulla banale, senza dare giudizi, ma parlando solo di sentimenti e di un uomo nascosto dietro alla svastica...

a presto!
Elly

Recensore Junior
24/05/15, ore 17:39

Ciao, sono qui per il gioco del gioco dell'oca efpiana.
La storia è molto bella, scritta bene e la lettura è piacevole.
Non so perchè leggendo la storia mi è sembrata la scrittura di Ungaretti mio autore preferito della prima guerra mondiale.
Mi piace la storia perchè c'è come dire tipo l'incentivo che ti spinge a continuare di leggere.
Beh.. ci vediamo nelle prossime storie.
Mr_Mrs_Mellark

Recensore Junior
21/05/15, ore 17:28

Ciao, vengo dall Gioco dell'oca su Fb. Mi risulta molto difficile recensire la tua storia. Non perché sia scritta male, per quanto certe imperfezioni stilistiche qua e là possano essere limate (nulla di che, ma ad esempio qui "Breve è stata la mia vita, troppo breve per aver un solo ed unico pensiero: lei, il senso di colpa. Il suo omicidio.", metterei la virgola prima de "il suo omicidio", a meno che tu non abbia volutamente scelto di separare quelle tre parole dal resto della frase per sottolinearle al meglio). 
Ha il sapore della confessione, della confessione davanti al prete, l'intera one shot. E si ondeggia continuamente tra la freddezza iniziale, perché i fatti non possono essere cambiati e quindi non importa (ho intravisto lo spettro dell'uomo inglobato dalla massa voluta dal regime, che agisce come ci si aspetta da lui perché così è giusto) e una maggiore umanità. C'è il rimorso, il rimorso che è tipico degli uomini, che continua a tornare con prepotenza, fino alle parole finali. Anche se, qualcuno, potrebbe interpretare il desiderio di ammazzarsi come una fuga di fronte alle proprie azioni. Trovo difficile inquadrare Hans. E' un ingranaggio che, ogni tanto, pensa con la sua testa, che ha avuto abbastanza pietà da uccidere egli stesso Giulia perché un suo rifiuto non avrebbe salvato la ragazza. Sarei curiosa di sapere cosa abbia portato ad ordinare la fucilazione di un intero paese.
Per il resto, alla prossima!

Recensore Junior
19/05/15, ore 23:14

Bellissima! Questa originale è un ottimo esempio di come anche delle corte one-shot riescono a comunicare molto se l'autore ne è capace. 
Leggendo le primissime righe devo dirti che ho avuto un po' paura della facile contrapposizione che si potesse creare fra i due estremi: da una parte la guerra brutta e cattiva e dall'altra Giulia brava bella e innocente. Invece hai saputo trattare la sua morte in maniera così "asciutta" e diretta che hai completamente spazzato via la possibilità di trovarsi a leggere qualcosa di troppo semplicistico. L'aspetto che funziona più di tutti infatti è proprio la schiettezza con cui hai trattato la morte della ragazza: non c'è niente di bello nel modo in cui il protagonista pone fine alla sua vita, niente di poetico o strappalacrime. Solamente una decisione assurda in un periodo storico assurdo dove la ragione non si trovava da nessuna parte, proprio come la morte di Giulia.
Veramente molto bella, i miei complimenti :) 

Recensore Master
12/05/15, ore 19:29

Ciao,
sono qui - finalmente - per lo scambio recensioni!
Che dire... ho deciso di leggere la tua storia perché trovo particolarmente affascinante questo periodo storico e poi l'introduzione della tua fanfiction mi ha letteralmente attratta a leggerla.
Insomma, volevo proprio vedere il motivo per cui questo nazista avesse ucciso l'unica cosa positiva della sua vita e, devo dire che, anche se ho capito che l'avrebbero uccisa comunque, il perché mi resta ancora oscuro. Sono una capra, lo so xD
Ad ogni modo, mi è piaciuta la vela poetica con la quale hai descritto il momento dell'uccisione, ma soprattutto di come hai scritto della giovane Giulia, la ragazza delle margherite. La sua immagine, è stata davvero qualcosa di armonioso che va nettamente a contrastare con il clima della guerra e del nazismo.
Nonostante tutto - ho studiato il suicidio da poco, oggi interrogazione fatta - è chiaro che quello di Hans sia un suicidio egoistico e come tale, questo personaggio non mi è piaciuto più di tanto: un colpo dritto alla testa... ma che carogna! - scusa il nervoso -, comprendo che da una parte voleva risparmiarle dolore (un colpo netto al capo vuol dire morte istantanea, infatti), ma il gesto brutale non si discute.
Senz'altro il tuo testo è ricco di originalità, anche se, come detto poc'anzi, non ho gradito particolarmente il personaggio di Hans.
Per quanto riguarda gli errori, ne ho trovati di pochi:
- "C’è chi cantava, chi sorrideva, chi piangeva il passato, chi raccattava i resti di una vita."
Dovresti usare sempre lo stesso tempo verbale, dunque dovrebbe essere: C'era chi cantava, chi sorrideva, chi piangeva il passato... "
- Infondo
Dovrebbe essere: in fondo.
Ma sono sicurissima siano solo errori dovuti alla distrazione.
Tutto sommato, il testo è scritto bene e con vena poetica.
In sintesi, hai fatto un buon lavoro!

Recensore Junior
10/05/15, ore 22:52

Ciao,
E' una storia molto forte dal punto di vista emotivo, questa. Mi è piaciuta tantissimo la contrapposizione fra il sorriso della giovane ed i fiori immaginari, che sembrano simboleggiare la vita ed un futuro felice che la giovane non avrà e gli orrori della guerra, la morte, il villaggio fatiscente ed instabile come era la vita di tutti all'epoca. Mi è piaciuta la personalità utopista ed idealistica che hai assegnato alla ragazza.
Struggente il fatto che lui l'abbia uccisa in una condizione così estrema per evitare che la uccidessero gli altri, assolutamente atroce.
Mi è piaciuto molto anche il tuo stile. Semplice, ma che trasmette comunque immagini significative.
Baci.
D.

Recensore Junior
19/06/12, ore 23:05

Oh... :'( Meravigliosa!
E' breve ma non bisogna dimenticarsi che a volte basta una frase a narrare una storia e un'emozione! Scrivere di guerra non è mai facile e ad alcuni  può sembrare scontato. Pensa che nel tema di italiano mi sono imbarazzata perchè alla domanda "In che epoca vorresti vivere e chi o cosa vorresti essere" io ho scelto la seconda guerra mondiale e una donna in un campo di concentramento. Ho pensato che potesse darmi della pazza ma in realtà scrivere di queste cose in un modo o nell'altro OBBLIGA a riflettere. Mi piace molto COME l'hai scritto; la dolcezza che traspariva dalle parole di questo soldato nel ricordare Giulia, una ragazza che sa amare la vita nonostante la morte, la sofferenza, il dolore. Una ragazza che insegna a guardare in faccia la fortuna sfacciata che abbiamo e che spesso disprezziamo.
Bellissima! Scusa per la recensione ma mi hai emozionata tanto che sono rimasta senza parole! Cioè ci sono ma hanno poco senso xD
Complimenti! :)
Un bacione
Maddalena

Recensore Veterano
15/06/12, ore 13:11

Questa storia è stata pura gioia per i miei occhi.
E' adorabile.
Non capisco perchè così poca gente l'ha recensita.
Ne serve ancora di più!
sto un pò odiando parecchie autrici di storie romantiche (ovviamente anche io ne scrivo xD), forse perchè le stanno facendo tutti e tutte uguali.
ma la tua è diversa, particolare, intrigante, fantastica *-*
Ti faccio i miei complimenti u.u
Io amo la tua storia <3
Sei davvero bravissima <3 e non vedo l'ora di vedere come andrà avanti questo capolavoro che stai scrivendo:)
Ti ho appena scoperta e già ti adoro!!

Recensore Veterano
11/06/12, ore 16:58

Ciao!
Quando ho iniziato a leggere ero tranquilla, mentre leggevo ero calma, direi, ma alla fine, nelle ultimissime righe, ci sono proprio rimasta! Mamma mia, non dico che ho pianto, ma mi hanno colpito davvero tanto... Da sudore freddo e respiro corto!
Complimenti!!
Solo una cosa dovrei appuntarti, hai scritto (non ricordo a che riga) "un eternità" anzichè "un'eternità".
Credo che dal punto di vista dell'ortografia sia l'unico errore, quindi complimenti (c'è chi riempie i suoi testi di scorrettezze!) lo stesso!
Un bacione.
Norine