Recensioni per
Chivalry
di Gwen Kurosawa

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
06/09/12, ore 14:04
Cap. 6:

Ciao!
Forse tu non mi conosci: mi chiamo Hikari (come tu avrai sicuramente potuto notare XD). Devo ammetterlo, non sono molto produttiva: il mio contributo alla sezione è stato di una fanfiction una, quindi è naturale che sia passata del tutto inosservata LOL. Sono una persona che segue saltuariamente il fandom Pokémon, specialmente per quanto riguarda il contesto «videogame» (anche se, ahimé, in giro non si trovano tante fanfiction che mi piacciono). I Pokémon sono stati una parte importante della mia infanzia videoludica (XD) e quindi mi infiltro ogni tanto nel fandom, se non altro per tornare «ai vecchi tempi».

Ho letto con attenzione la tua storia e innanzitutto devo farti i complimenti per l'originalità: è davvero unica nel suo genere, questa storia XD. Purtroppo, però, ci sono alcune caratteristiche della tua fanfiction che mi hanno lasciata un po' perplessa, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo degli eventi e la caratterizzazione dei tuoi personaggi.

Gli eventi si susseguono così velocemente che a volte non si riesce a capire cosa effettivamente stia succedendo. Un esempio:


Passarono tre mesi dall’incontro tra Marina e Angelo e, spesso e volentieri, s’incontravano alla Torre Campana per parlare.
Siccome il padre non le permetteva di uscire, Akane si spacciava per la nobile e stava lì, al posto dell’amica.
Un giorno capitò che il Capopalestra parlasse di una ragazza che aveva conosciuto qualche mese prima.
-Si chiama Chiara ed è chiamata “il fiore del popolo”. E’ davvero una bella ragazza, non potevo non innamorarmene a prima vista…-
-Ah, quindi ti sei innamorato, eh?- domandò la castana, con un altro dei suoi sorrisi falsi stampato in faccia: era innamorata di quel ragazzo…e, in quel momento, sapere che lui era innamorato di un’altra, le spezzò il cuore.

 

Ammetto che ho dovuto leggere il pezzo più volte per capire chi stesse facendo cosa. Hai detto che Akane si sostituisce a Marina perché il padre non vuole che la figlia esca... però nelle due righe successive si scopre che è Marina a parlare con Angelo, e che addirittura un ragazzo li scopre e va a spifferare tutto. Non credi anche tu che manchi qualche frase che possa far capire al lettore il motivo per cui Marina, nonostante la protezione di Akane, si trovi lì? ;)

A volte aggiungi alcune premesse importanti per la scena all'interno della scena stessa. Un esempio è il sesto capitolo: Marina e i suoi sono attaccati. Nel bel mezzo dell'azione, inserisci una «postilla» per farci notare che Mismagius non c'è perché un attendente dei Kagene non l'ha permesso. A parte il fatto che spezza il ritmo dell'azione, è come se tu ci stessi dicendo «mi sono dimenticata di dirvelo, anche se è una cosa importante». Spazientisce il lettore, lo confonde. Metti in evidenza bene la concatenazione causa-effetto: /prima/ mostri la causa (Mismagius tenuto al castello) /poi/ l'effetto (Marina che non può difendersi). Così è più lineare e chiaro, non lo pensi anche tu? ;) Oppure, nel primo capitolo: /prima/ il padre si gira per vedere chi è entrato, solo /poi/ Marina si scusa.

Inoltre molte scene sono troppo generiche: dire « numerose rivolte» è molto più veloce dello scrivere « I re non potevano avventurarsi fuori dai loro castelli che subito un'orda di contadini armati di zappe e vanghe si scagliava sulle loro carrozze e picchiava fino a quando non riusciva a divellere le porte»; secondo me, però, se tu aggiungessi dettagli alla narrazione guadagneresti molto in espressività XD. Come dice il detto: «Show, don't tell», giusto? ;)

Inoltre, la velocità e la genericità della storia si riflettono anche sulla caratterizzazione dei tuoi personaggi. Angelo e Marina «parlano tanto», «stanno tre mesi insieme», eppure del loro legame, delle basi su cui si fonda, del loro conoscersi noi non sappiamo quasi nulla. Solo dopo, alla morte del re, qualcosa si mette veramente in moto; ma è un qualcosa troppo labile, perché mancano proprio le basi della loro amicizia/amore.
A volte, inoltre, modifichi le premesse che hai posto sui personaggi: Angelo, a suo dire, è innamorato di Chiara, eppure quando il re annuncia la morte della ragazza lui non fa assolutamente una piega. Voglio dire, siamo in presenza del Re e non è un buon momento per dare sfogo al dolore, certo, ma neanche un viso contratto, una piccolissima lacrima? Ho pensato «Allora si sfogherà in privato, con Marina», ma poi si viene a sapere che piange per Marina e non per Chiara. Insomma, Chiara viene dimenticata nel giro di due paragrafi. Non sembra anche a te un po' implausibile? ;)

Poi: gli abitanti desiderano tantissimo detronizzare il re e trucidare la famiglia reale: allora perché Marina gira per Amarantopoli tranquilla? Il problema non si porrebbe nel caso si nascondesse agli sguardi degli abitanti, ma loro la riconoscono, addirittura la additano con il soprannome «Dama dell'Oscurità». Non credi che potrebbero facilmente ucciderla, anche di soppiatto, per poi dare la mazzata finale anche al re? Sarebbe tutto più semplice, no? E sarebbe anche molto più semplice che Valerio, dopo aver ucciso il re, uccidesse anche Marina. Dice che il popolo la sta aspettando ed è per quello che non vuole pugnalarla, ma il popolo è lì fuori che scalpita, dunque che cosa gli ha impedito di afferrare Marina e gettarla fuori dalla finestra in pasto al popolo? XD (anche se, lo ammetto, non è proprio un gran finale u_u). Una noticina-ina-ina su Akane: quando Marina la informa che ha subito violenza, lei risponde impeccabile che la legge dello Stato recita che non si possono avere rapporti sessuali prima dei diciotto anni. Ma non si preoccupa per la sua amica. Non le afferra la mano, non le chiede apprensiva come sta, se Kagene l'ha ferita, se ha bisogno di conforto... Proprio nulla nulla? Solo una sterile legge?

Ultimi consigli da parte mia (perché sono consigli, sei libera di non seguirli, anche di ignorarmi, se vuoi :D)! Ti suggerisco di stare attenta a quel «fare» che ti scappa sempre ed è un po' grezzo, a mio parere («fare una rivoluzione» può essere sostituito da «rivoltarsi», «mettere a ferro e fuoco la città»...). Attenta anche alle congiunzioni e alla coniugazione dei tempi verbali: Stava per chiudere gli occhi, pronta ad andare nel mondo dei sogni, se un violento rumore alla porta principale non la fece sussultare di colpo. No, non se: questa frase va impostata come un periodo ipotetico, ci vuole /quando/, non /se/, e va tolto il non. O: mi chiama per nome! Questo è imperativo, non indicativo, quindi dovrebbe essere chiami, giusto? ;)
 

Apro una parentesi sulla nota riguardante le recensioni che hai scritto al capitolo 6, se posso :). Molte persone non apprezzano le recensioni critiche e quindi si lasciano andare a commenti non proprio carini nei confronti dei recensori: questo non è certo comportamento civile, è vero. Tuttavia, ritengo che qualcosa potrebbe cambiare non solo se ci si impegnasse un po' di più per scrivere in italiano, ma anche se si modificasse il tono delle recensioni. Nella mia annuale, per quanto saltuaria, presenza in questo fandom, ho notato che molto spesso in alcuni commenti sono presenti delle espressioni che possono dare fastidio, e tanto. Parole come «mi dà la nausea» o «OH.MIO.DIO.» (scritto in maiuscolo, che secondo la netiquette equivale a urlare), tanto per fare un esempio (non so di chi siano, li ho pescati a caso dalle recensioni negative più recenti) stupiscono un po'. Che bisogno c'è di scrivere commenti su questo tono, dato che si può ottenere lo stesso effetto, se non un effetto migliore, con più calma? :O Se certe storie hanno una grammatica da far piangere gli occhi o contenuti che fanno pensare all'esistenza di un fake, perché subissarle di commenti negativi, quando si può segnalare all'amministrazione e via? Più semplice di così XD.

Poi sarebbe bene, secondo me, che chi scrive commenti critici su punteggiatura e grammatica non faccia lui stesso errori, altrimenti l'effetto si perde un po'. XD I puntini sono sempre tre e sono sempre separati dalla parola che segue, po' non si scrive con l'accento, e così via. Sarebbe meglio evitare anche di scrivere commenti personali, del tipo non mi piace personaggio XY, altrimenti l'argomentazione si fa molto labile :D. Ovviamente /non/ sto facendo di tutta l'erba un fascio: ci sono delle persone molto competenti che scrivono recensioni molto accurate, ma purtroppo non è sempre così. XD Perlomeno, questa è l'impressione che ho: non corrisponde a Vangelo, posso anche sbagliarmi in pieno :D

 

Oh oh, che papirone XD Spero di non averti infastidito, non era assolutamente mia intenzione, veramente :D *torna a lurkare*

 

Buona scrittura,

Hikari_