Recensioni per
L'Era del Sangue (prologo)
di Ray
Bene, bene, rieccomi qui. |
Urko! Com'è che siamo finiti alla Baia Imperiale?!? Ad ogni modo. Claudette non sono mai riuscita a inquadrarla molto bene. Dobbiamo ancora capire due cose: perché non voleva andare al Santuario e chi le ha insegnato a combattere in quel modo e perché. Sempre che i futuri capitoli ce lo spieghino. Riguardo HG4E la scelta di Claudette deve essere inquadrata nel contesto: ovvero una situazione di tipo militare in cui non sono chiare le parti (non si sa chi siano gli alleati o i nemici). E in tale contesto c'è solo un modo per definirla: incosciente. La leggerezza di Claudette non è scusabile, nemmeno se il suo misterioso contatto si rivelasse una persona totalmente meritevole di fiducia. Tre cose sono costanti in Saint Seiya e tranne Seiya che cade in un burrone le altre due le abbiamo (Forse. Perché di una non sono proprio convinta). Le riflessioni e le elucubrazioni su Gregor dei cinque protagonisti mi hanno fatto venire il mal di testa e sinceramente a un certo punto mi sono persa. Ancora non mi sono fatta un'idea sulle intenzioni di Gregor. Persegue un suo fine ben preciso e per raggiungerlo sembra essere pronto a tutto persino a portare alla rovina il Santuario? Oppure la trasformazione stessa del Santuario è uno dei fini che persegue? Inizio a credere che uno degli scopi di Gregor sia la diffusione di quella canzone. Probabilmente funziona come una sorta di messaggio subliminale che sarà ascoltata da un mucchio di ragazzini fan della serie tv. Le azioni di Gregor non sono mai quello che sembrano. Lui agisce in modo tale da determinare una ben precisa reazione nell'altro. Non ha bisogno di fare nulla, ma sono gli altri che agiscono come lui desidera. |
Mi ha fatto molto piacere ritrovare Shun. È sempre stato uno dei miei preferiti e sono piuttosto infastidita dal fatto che molti lo vedano sempre come una donna mancata, come se certi sentimenti non possano essere appannaggio di un uomo. Quello che caratterizza Shun non è tanto la gentilezza o la sensibilità quanto quello che tu lasci intendere nei dialoghi, ovvero il suo rifiuto a fare del male a un essere vivente. Lo ha superato? Non saprei. Il discorso che gli fa June mi fa pensare che uno dei motivi per cui i Guerrieri Leggendari non riescano a sbloccare il cosmo sia perché non vogliono farlo. Rileggendo da capo la storia, ho avuto modo di vedere l'evoluzione dei personaggi in modo più fluido, e nutro alcuni dubbi su Claire. Nel dialogo con Shun tu metti in luce in aspetto chiave dei tipi come Claire, ovvero l'intransigenza verso se stessi e verso gli altri. Questo li porta a una sorta di immobilità che impedisce loro di adattarsi alle situazioni. Perché la loro è una morale che si basa sui principi. Ma questo modo di pensare può andare bene in un contesto ideale, non nel mondo reale influenzato da variabili spesso imprevedibili e incontrollabili. È molto facile deludere persone di questo tipo perché tendono a idealizzare le persone. Ma le persone non vanno idealizzate, vanno viste per quello che sono e accettate. Questo si nota, ad esempio, da come Claire parla degli altri. Lo Shun adulto che ci mostri è perfettamente credibile se pensiamo al ragazzino che ha combattuto per Athena. Perché un personaggio non originale sia credibile, quando ricompare dopo parecchi anni, non bisogna tanto guardare quanto assomigli all'originale, ma quanto l'evoluzione che ha fatto e che lo ha portato ad essere quello che è, sia credibile. Per quello che ho letto, a me sembra che vada bene. Tuttavia non ci hai mostrato molto e sarebbe interessante vedere come reagirebbe in situazioni simili a quelle in cui si è trovato da ragazzino. Comunque sospetto che potremmo rivederlo. E finalmente conosciamo Thorben! C'è una citazione di Taisen Deshimaru che descrive magnificamente l'approccio mentale che si deve tenere durante un combattimento: "Come si fa a scegliere la giusta tecnica di attacco? Non c'è scelta da fare. Avviene inconsapevolmente, automaticamente, naturalmente. Non possono esserci pensieri, perché se c'è anche un solo pensiero significa che c'è un tempo passato a pensare, e ciò rivela una debolezza". L'ho riportata perché penso che sia veramente bella. :-) Prendiamo lo scontro finora più importante combattuto contro Ulmann... Shane ha avuto il tempo di elaborare una strategia efficace, addirittura testandola su qualcuno che fosse alla sua portata, a Samarcanda. È forte, ma finora si è trovato di fronte avversari che o non volevano ucciderlo oppure gli erano palesemente inferiori . E quando ha trovato qualcuno di superiore ha avuto il tempo di preparsi a dovere. Però in uno scontro non funziona così. Non è che uno possa dire al suo avversario: "Ah, quindi questo è il tuo colpo?! Aspetta un attimo che vado a preparare un colpo che possa neutralizzarlo". A me in tutto questo viene in mente uno dei flashback dell'infanzia di Shane, quando riesce a spaccare la roccia con un pugno. Quindi ci si chiede... Dov'è finito quel bambino? Quando combatte non si espone troppo, ma fa sempre in modo di trovarsi in condizioni di vantaggio. Ha uno stile che gli consente di tirare il combattimento per le lunghe e quindi di prendere le misure del suo avversario e scegliere la strategia migliore. Credo che abbia una vasta gamma di risposte a cui può attingere. Nel combattimento con Ullman ad esempio riesce a disarticolare la spalla perché aveva a priori previsto di trovarsi in una situazione simile. Ma c'è un limite a quello che uno può prevedere. Se il tuo avversario si dimostra più forte del previsto? Se usa una tecnica che tu non puoi contrastare? Se ti incalza senza darti tempo di pensare che fai? Creazione a random di personaggi la cui funzione è solo quella di confondere il lettore? No, non ho mai creduto che fosse il tuo caso. Se introduci un personaggio o una particolare scena che sembra slegata da tutto il resto, lo fai perché quella scena e quel personaggio poi ritornano, hanno una loro importanza e s'incastrano nella trama facendola avanzare. Sei perfettamente in grado di gestirli. Poi, ovvio, ci sta che in corso d'opera le cose possono cambiare e che puoi ad esempio decidere di non sviluppare alcune cose. Ad ogni modo, rileggendo i capitoli ho avuto modo di apprezzare ancora di più l'attenzione che ci metti nel tessere la trama e nelle dinamiche dei personaggi principali. In realtà ho scritto ulteriori riflessioni, ma ho preferito lasciare una recensione che fosse il più pertinente al capitolo. Capitolo che mi è piaciuto moltissimo. Tra i miei preferiti. :-D |
Bene, bene, nuovo capitolo. |
Oh mio Dio! |
Ehi! Dopo otto mesi, torno a commentare questa fanfiction! |
Sarà che in questo periodo mi sto documentando sull'alchimia, ma appena ho letto la prima parte, mi sono detta: "Vai, la so! È la fornace per fare i black cloth e il fuoco è alimentato da esseri viventi.” Una cosettina così. |
Oh e con questo sono in pari con la pubblicazione attuale della storia! |
Orbene, ormai mi sto mettendo in pari con la pubblicazione. |
Oh, dopo un bel po' di giorni sono tornato a leggere e commentare questo capitolo! |
Ed eccomi qui di nuovo. Ormai sono quasi in pari con la pubblicazione. |
Orbene, sono ritornato a recensire! |
Stavo pensando a una cosa: in tutta la mia vita, non ricordo di aver mai sentito qualcuno usare il termine "impelagare" in una discussione e questo mi porta a dire che non è un termine di uso comune, ma lo possiamo definire uno di quelle parole che caratterizzano una persona. |
Bene, eccomi a commentare anche questo capitolo! |
Bene, eccomi qui a recensire un nuovo capitolo. |