Recensioni per
L'Era del Sangue (prologo)
di Ray
Bene, Bene, eccomi con quest capitolo, per vedere come finisce lo scontro con Julian di Tucana. |
Bene, bene, un nuovo avversario per il nostro gruppo di cosiddetti "eroi", che, per di più, è il maestro di Anja. |
Salve! |
Ed eccomi qui! |
E finalmente, dopo - è il caso di dirlo - innumerevoli peripezie, i nostri giungono a destinazione. |
Ed eccomi anche qui. |
Eccomi qua! Contavo di recensirlo ieri, ma pazienza. |
Bene, letto anche questo capitolo! |
Eccomi! |
Ehi, salve! |
Ehi, dopo anni mi sono accorto, per mera casualità, che ha deciso di riprendere in mano la storia e di proseguirla! |
Questa recensione è inserita al capitolo 13, ma riguarda anche il precedente capitolo. |
Ah. Ah. Stai provando l'ebbrezza della storia che va per i fatti suoi!? XD Shane mi piace molto. Ha le sue idee, ma è capace di rivedere le sue priorità se la situazione lo richiede. Appare come un uomo molto riflessivo, realista, ben conscio della situazione in cui si trova. Trovo che sia anche un po' calcolatore e che agisca per perseguire un utile. Probabilmente ciò che gli interessa è sopravvivere. È l'unico uomo in un gruppo di ragazze e per adesso se la sta cavando abbastanza egregiamente. Nel senso che non lo hanno ancora ucciso. Sì gerarchicamente è superiore... Però ti ci voglio vedere, solo, insieme a un gruppo di donne che a momenti manco collaborano tra di loro. XD C'è un buon equilibrio tra lui e Anya: sembrano non c'entrare un cazzo l'uno con l'altra ma tutto sommato funzionano benissimo come compagni d'armi. Il sesso nel loro rapporto è forse un modo alternativo in cui riescono a dialogare o forse una sorta di antistress. Poiché tu non lo descrivi, chi legge non ha la più pallida idea di come si rapportino questi due in intimità ma probabilmente tra loro due il vero problema potrebbe subentrare se ci fosse un'evoluzione romantica. Rischierebbero di perdere la lucidità che li contraddistingue. L' elemento economico è quasi del tutto assente in Saint Seiya. E tale assenza contribuisce a rendere Saint Seiya per certi versi poco credibile. Sì, lo so, ho scritto una cosa brutta, però ammettiamolo... Funziona bene per certe dinamiche ma se ne facessero un film con velleità artistiche sarebbe un flop. I nostri devono andare da A a B. Peccato che la strada che collega i due punti sia costellata da gente che ama fare il suo lavoro. Mi sorge il dubbio che al di là degli ordini ricevuti alla gente piaccia davvero spaccare teste. Però lo fa "senza rancore". Gregor. Ecco Gregor è uno di quei personaggi assenti la cui presenza opprime. È ovunque. Sulla bocca di tutti. E non è ancora comparso. E questo lo rende forse il personaggio più pericoloso in circolazione perché a differenza di altri sembra intelligente e privo di scrupoli e non mi stupirei se avesse legami anche con Ares e i suoi guerrieri. Lo so. Lo so. Sono nel fandom sbagliato, però a me non dispiacciono affatto le parti dove i personaggi interagiscono senza prendersi a mazzate. |
Questa recensione arriva a questo capitolo, ma è riferita anche a quelli precedenti, perché una volta che inizio a leggere una storia, ormai ho in testa il quadro in generale. |
Questo capitolo lo suddividerei in due parti. La prima è dedicata all'azione, allo scontro. Dopo la pessima figura fatta dai Sacri Guerrieri nel precedente capitolo, qui abbiamo combattenti con una maggiore preparazione, dove la disparità di forza, viene compensata da una certa dose d'astuzia dei nostri. I Guerrieri di Ares, però, danno l'impressione di non applicarsi veramente e quindi la loro reale forza appare, in un certo senso, ancora non quantificabile. D'altra parte, non ho ancora ben chiara la loro gerarchia, quindi non so se esista un'elite o meno. Gli scontri sono ben descritti, anche se forse un filino troppo dettagliati - disse quella che tendenzialmente fa perdere i sensi al suo pdv e lo fa risvegliare a scontro finito. No, non è vero! Ma, la verità, è che io fatico a seguire le narrazioni degli scontri. Dopo un po' ... compare il caos e la gente mi sembra che si muova a caso. La seconda parte, invece, è più tranquilla, con Shane che si ritrova a fare da psicologo a delle tizie appena incontrate. Tipo quelli che, in treno, o dal dottore, ti raccontano la loro vita. Hanno voglia di parlare, si sa. Il problema è che non si chiedono se tu abbia voglia di ascoltare. Ma poiché le orecchie sono sempre aperte, salvo quando le chiudiamo con l'ausilio degli auricolari, l'uomo è per sua natura un ascoltatore. Il nostro eroe, sopporta storicamente. Mettere in luce queste problematiche relazionali o psicologiche potrebbe permetterti nei successivi capitoli di conferire spessore a determinate loro scelte nell'ambito degli scontri. |