Recensioni per
L'Era del Sangue (prologo)
di Ray

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/05/20, ore 21:51

Bene, Bene, eccomi con quest capitolo, per vedere come finisce lo scontro con Julian di Tucana.
Ammetto che, dopo aver letto il titolo ho pensato che Anja avrebbe sconfitto il suo maestro sfoderando colpi scorretti sulle castagne, invece ha usato un attacco per colpire l'esoscheletro (chiamiamolo così) evocato da Julian (altra mossa che non mi aspettavo proprio) nello unico punto debole.
Scontro ben gestito come al solito, dove Anja cerca di s ruttare ogni oncia della su strategia per prevalere contro un individuo scaltro, che le ha insegnato i trucchi del mestiere e che è decisamente più forte di lei.
Sensato anche il rimprovero si Shane alla fine: se le ragazze vogliono sopravvivere a scontri sempre più impegnativi, devono migliorare o improvvisare qualcosa di pi efficace.
Mi ha poi fatto sorridere la battuta di Claudette su Julian: "Sembra un personaggio di un anime. Fa cose insensate e poi se ne va come se niente fosse". Vero, i vecchi anime sono pieni di quest soggetti. Dico vecchi perché seguo pochissimo quelli nuovi.
Bene, forse non troppo in fretta, o forse subito, recupererò anche il dodicesimo capitolo di questa storia.

Recensore Master
25/05/20, ore 23:09

Bene, bene, un nuovo avversario per il nostro gruppo di cosiddetti "eroi", che, per di più, è il maestro di Anja.
Apprezzo che per i simboli di parecchi Sacri Guerrieri usi costellazioni non apparse/nominate nella serie originale e che quindi risultano poco conosciute alla grande massa di lettori, come quella della Carena o quella del Tucano.
Chi sviluppa tecniche di controllo mentale ha problemi mentali? Lol, in effetti, come hai detto tu, nella serie classica ci sono alcuni momenti che confermerebbero tale teoria.
Ok, vediamo come si evolverà il classico scontro tra maestro e apprendista presente in diversi anime.

Recensore Master
18/05/20, ore 23:14

Salve!
Altro bello scontro contornato da tattica oltre che da botte e da colpi speciali col Cosmo. Non l'ho scritto nella recensione al precedente capitolo ma ho apprezzato che hai dato a Shaina il colore di capelli nero che aveva nel manga anziché quello verde dell'anime. Ed anche Saori, ne primo capitolo, era stata descritta con i capelli castani, che era il suo colore originale nel manga.
Parlando de capitolo in sé, alcuni misteri cominciano a delinearsi con più chiarezza, anche se lievemente dato che per ora è confermato che anche Gregor sta combinando qualcosa di poco altruistico, diciamo. Le ragazze cominciano a mettere le basi per il gioco di squadra, mentre Shaina ha dimostrato di avere fatto ampia esperienza dalle sue avventure precedenti.
Vedrò cosa combineranno Shane e le sue compagne di viaggio (eh, il marpione ci spera davvero nell'harem, eheh!).

Recensore Master
10/05/20, ore 22:34

Ed eccomi qui!
Caspita, questo capitolo stato pubblicato esattamente un anno fa!
In ogni caso, buon capitolo per quanto mi sia sembrato abbastanza breve rispetto ad altri precedenti, (o forse è solo una mia impressione errata).
Ma parlando del contenuto... oh sì, è tornata dalla storia classica Shaina (anche se Kiki era stato nominato indirettamente in precedenza)!
Curioso di vederla non solo in azione ma anche cosa ha fatto in questi anni e cosa ne pensa di tutta la situazione attuale.
E sì, come sottolineato dai protagonisti, i cinque tizi che si portava dietro Lambert, le cui armature rimandavano ai modi di esecuzione (Gunshot è un chiaro riferimento alla morte per fucilazione, ad esempio), possono essere Sacri Guerrieri delle Tenebre non dichiarati, dato che abbiamo visto Lambert interagire con due Black Phoenix.
O meglio, forse vengono dall'Isola di Death Queen, e hanno ricevuto da Lambert delle pseudo-armature che il Sacro Guerriero di Leo ha spacciato come autentiche.
Ora procederò a leggere il capitolo sulla nuova battaglia che devono affrontare i nostri (circa) eroi.

Recensore Master
01/05/20, ore 00:14

E finalmente, dopo - è il caso di dirlo - innumerevoli peripezie, i nostri giungono a destinazione. 
Comunque, sono morta! (Ti piacerebbe! XDXD)
Lui, quello che aspettavo di vedere comparire da credo, quando loro hanno iniziato il viaggio e che sapevo essere lui - perché, andiamo, chi ci vuoi mettere come riparatore delle armature se non lui! - Comunque lui, come ti esordisce, come fa la sua entrata in scena? Con incedere elegante, maestoso e una battuta ad effetto? Ovviamente, no. 
Niente. Lo adoro già. Lo adoravo già in quel - cof! cof! - dubbio sequel che era Omega insieme a quel maniaco della distruzione di Harbinger - sarà che condividiamo le stesse stelle.
Comunque l'ho adorato, anche nel suo atteggiamento da persona dotata di eccessivo acume - barra - intelligenza che deve sorbirsi le domande - barra - affermazioni della gente comune: "Piove." Quando fuori sta effettivamente piovendo. "Ti senti male?" Quando tu stai abbracciando la tazza del cesso. 
Ora, non so se io sia l'unica - ma non ho mai capito cosa Mu - ai tempi - scalpellasse o martellasse sull'armatura per ripararla. Ho sempre pensato che Kurumada non avesse la benché minima idea dell'atto pratico in sé e facesse tirare ai suoi personaggi scalpellate e martellate a caso perché facevano molto "attività artigiana".
Il discorso sulla predestinazione di Kiki mi ha fatto venire in mente due cose. Una il Demian di Hermann Hesse nel quale i Figli di Caino sono contrapposti a queli di Abele, in quanto capaci di seguire il destino, la loro raison d'être - anche se fosse volta al male, al negativo. L'altra cosa è la contrapposizione per alcuni inconciliabile tra "predestinazione" e "libero arbitrio" ed è forse questa presunta inconciliabilità che infastidisce Shane. Se sono predestinato a qualcosa, come posso essere libero di scegliere?
Oh! Che cosa meravigliosa la descrizione del cosmo di Athena come se fosse un canto! *__* 
Arrivata alla fine del capitolo, posso affermare che mi è piaciuto molto. Credo che sia - forse - l'unico capitolo che non presenta scontri - ma potrei sbagliarmi. Però, nonostante ciò, è un capitolo fondamentale. 
Alcune porte sono state chiuse; altre sono state aperte al loro posto. Non sappiamo se condurranno da qualche parte, così come non sappiamo se le porte chiuse resteranno tali, o saranno riaperte di nuovo. 
La scelta di Kiki di appoggiare Lambert può essere discutibile, ma talvolta ci si trova di fronte alla scelta del minore dei due mali. Uno - banalmente - spera nella contrapposizione netta tra bene e male così da poter operare una scelta infallibile che possa mettere a riparo la sua coscienza e giudicare negativamente chiunque compia l'altra scelta. Ma questo capita nella finzione, in un mondo fittizio costruito su regole narrative che impongono la contrappozione del bene e del male. Altrove a noi è spesso concesso solo il diritto di scegliere tra ciò che fa meno male. Così Kiki ha seguito forse il suo istinto, si è fidato più di ciò che vede - la bizzarra personalità di Lambert - piuttosto che ciò che non vede - Gregor e i suoi misteri.
Accidenti, quando ho iniziato a leggere pensavo di impiegarci giorni - causa la mia notevole capacità di farmi distrarre - invece l'ho letto in un'oretta e sono pure riuscita a scrivere una recensione. 
Sono stupita di me stessa. O_O

Ed eccomi anche qui.
Un capitolo interessante, mi è piaciuto il sogno/flashback che fa Sahne sul suo addestramento, con tanto di comparsa del suo mentore, Thorben, uno di quegli individui che non sono diventati Sacri Guerrieri pur essendosi addestrati per diventarlo.
Ben reso anche il rapporto che si evolve tra Shane e le quattro ragazze, un rapporto sia di collaborazione nei momenti di necessità che di conflitto durante i momenti di tranquillità.
Ormai la vicenda degli "eroi" assume sempre più le dinamiche di un'avventura on the road per cercare di raggiungere il Jamir, tra attacchi de Sacri Guerrieri del Santuario e dubbi su chi sta con chi.
Bene, in tempi futuri leggerò il prossimo capitolo della storia.

Recensore Master
27/04/20, ore 23:15

Eccomi qua! Contavo di recensirlo ieri, ma pazienza.
Allora, alla fine i nostri (circa) eroi sono riusciti a trionfare sui cinque balordi radunati da Lambert di Leo, togliendoli di mezzo definitivamente, e Clark ha subito la peggior punizione che ci si immagina per gli stupratori: essere evirati senza anestesia.
Ben resa anche la parte post-battaglia dove, tramite parole e pensieri, si definiscono le personalità e i pensieri dei cinque protagonisti.
Dopo un piccola pausa andrò a recensire anche il successivo capitolo, dove, stando alle tue note, si prospetta un viaggio ben movimentato.

Recensore Master
24/04/20, ore 22:48

Bene, letto anche questo capitolo!
Sempre un bella gestione dei combattimenti, dove vediamo che gli sgherri di Lambert non solo sono cattivi (e anche psicopatici in alcuni casi) ma sono anche dei combattenti da non sottovalutare. Potevano sembrare scarsi perché parevano pescati chissà dove e bravi solo a prendersela e ad eliminare gli inermi (anche se Sivar aveva detto che era l'unico a poter battere Shane) però qui si dimostrano in netto vantaggio su dei Sacri Guerrieri di Bronzo. Lo scontro tra Sivar e Shane sembra abbastanza equilibrato, sebbene il primo ha capito il segreto della tecnica del secondo.
Sul vecchio manipolato mentalmente da Anja... fatto curioso: per un attimo, mentre leggevo il precedente capitolo avevo pensato che fosse uno dei cinque protagonisti di Saint Seiya ricongiuntosi con Shane e le altre.
E, tornando un attimo da Lambert, scopriamo che c'è un altro Sacro Guerriero d'Oro all'attivo oltre a lui e a quel poveraccio dell'Acquario. La storia sa proporre sempre elementi che ti invogliano a proseguire con la lettura.

E poi mi fa piacere leggere le tue riflessioni su Saint Seiya nelle note a fine capitolo.

"Avete mai letto quelle fanfiction in cui i personaggi non fanno altro che scopare, tagliarsi le vene, ficcarsi in situazioni sordide, anche se magari nell'opera originale non c'è traccia di tutto ciò (o, se c'è, è trattata molto diversamente)? Spesso per queste storie si leggono commenti che le definiscono "mature" o "con tematiche adulte"."

Oh... eccome se ne ho letto queste cose! E mi trovo d'accordo con la tu opinione, sembrano tutte robe messe lì solo per rendere "figa" la storia e fare le big views (specialmente su quell'altra, bellissimo sito di fanfiction che è Wattpad).

Recensore Master
19/04/20, ore 23:03

Eccomi!
Un capitolo d'intermezzo scritto bene, e, come si evince dalle note, con impegno per collocarlo nei giusti luoghi reali, essendo un fantasy ambientato in una versione alternativa della nostra Terra. Tutto in attesa del momento in cui i nostri (circa) eroi le suoneranno ai bastardi raccomandati da Lambert di Leo che si spacciano per Sacri Guerrieri di Atena.
Tra i vari misteri sulla possibile talpa al soldo di Lambert e la buona tattica per liberare gli ostaggi, ci si concentra anche su un'altra questione... Kiki, il fratellino del celebre Mu dell'Ariete! Lui potrebbe davvero sapere se Seiya & company sono ancora vivi oppure no. Certo, magari la risposta potrebbe essere no, ma c'è ancora una possibilità che i vecchi eroi siano ancora in circolazione.
(Recensione modificata il 19/04/2020 - 11:09 pm)

Recensore Master
14/04/20, ore 22:59

Ehi, salve!
Dopo avere letto anche questo capitolo ho trovato soddisfatte le buone aspettative sulla qualità della storia che avevo dalla lettura del precedente.
Il combattimento contro i tre Guerrieri della Follia è stato ben gestito e ha chiarito che i tre guerrieri di Atena, pur impegnandosi non possono eguagliare il loro livello di potenza. Ho anche apprezzato che i seguaci di Ares non siano solo tizi che combattono alla cieca colpendo più forte possibile (equivoco in cui si potrebbe cadere, vista la divinità che servono) ma sappiano anche esseri strateghi, dato che Ulmann e Ludivine hanno capito abbastanza velocemente le caratteristiche dello stile di combattimento dei loro avversari.
Il resto del capitolo che vede l'introduzione delle quattro guerriere di bronzo l'ho trovato ben costruito, dato che delinea bene la personalità e le caratteristiche dei nuovi personaggi. Ammetto che solo grazie alle note di fine capitolo mi sono ricordato che le loro armature sono già apparse in Saintia Sho, serie che non ho seguito molto.
Ho trovato infine carine le citazioni dirette ai prodotti della cultura pop, quali i gadget di Master of Universe e Gundam, e il videogioco di Dragon Ball Z: Budokai Teinkachi 3 per PlayStation 2.
Per il resto non mi resta che leggere i successivi capitoli per vedere come i Sacri Guerrieri di Atena risolveranno la situazione e se riusciranno a risolverla.

Ehi, dopo anni mi sono accorto, per mera casualità, che ha deciso di riprendere in mano la storia e di proseguirla!
Avendo letto ed apprezzato il cosiddetto "capitolo zero", a dispetto del suo "linguaggio" da osteria", che ho comunque trovato una interessante variante, non ho esitato a buttarmi anche su questo proseguimento per vedere dove condurrà.
Dunque abbiamo visto che dopo la scomparsa di Saori e dei suoi cinque cavalieri, non solo i Sacri Guerrieri sono per la maggior parte dei debosciati totalmente inadatti ad affrontare i servi di Ares, ma il loro effettivo leader è un individuo crudele che si fa accompagnare da cinque tizi messi bene come lui e che perdipiù hanno per simbolo costellazioni inesistenti.
Fortunatamente ci sono anche tizi come Shane, Wesley e Vadish che hanno un po' più di sale in zucca. Shane poi, anche se si dà ai vizi, almeno non è crudele o stupido.
Ho apprezzato le strizzate d'occhio sia all'opera originale di Kurumada, come l'accenno alla Galaxian Wars o il fatto che "negli scontri tra Sacri Guerrieri, spesso gli avversari si fermano a chiacchierare".
Altre strizzate d'occhio riguardano invece la cultura pop: come l'accenno ai Transformers accompagnato subito dopo da passaggio de veicoli in cui si trasformano i robottoni di Cybertron.
Bene, questa ripresa della vecchia storia mi ha lasciato decisamente soddisfatto, motivo per cui mi lancio sui prossimi capitoli senza alcun indugio!

Recensore Master
28/03/20, ore 18:55

Questa recensione è inserita al capitolo 13, ma riguarda anche il precedente capitolo. 
In questo – il dodicesimo – vediamo contrapporsi, da una parte, Shane, Claudette, Arianna, Anjia, Claire, dall'altra "l'uomo con i tentacoli". Di questo capitolo mi sono piaciute queste cose: 
la personalità del nemico viene mostrata attraverso il suo stile di combattimento; è uno stratega, agisce in modo tale da dividere le forze nemiche, non ama esporsi in prima persona, preferisce non mostrarsi. 
Claire ironizza sull'elemento "tentatocolo", ma oltre le facili battute, ci troviamo di fronte a una tecnica a distanza.
Non attacca a caso, il che ce lo rende un individuo cauto. Infatti, qualora non abbia una buona visuale si guarda bene dall'esporsi. 
Probabilmente se dovesse lanciarsi con il paracadute ne pretenderebbe un terzo per sicurezza.
Le sue capacità e la sua forza viene svelata – come di prassi – durante lo scontro, lasciando nel lettore il dubbio che abbia ancora molto da mostrare. Forse lo rivedremo in futuro combattere nuovamente. 
C'è un po' di sadismo in Claudette. Leggendo le note, ho capito dove ti sei ispirato per lo stile di combattimento di Claudette, però io una o due domandine sull'inconscio di questa ragazza me le farei. 
Claudette parla utilizzando un linguaggio che si avvale di terminologia da videogioco. Quel Leveluppato mi ha fatto venire la pelle d'oca, ma attribuito a un personaggio che passa molto tempo a giocare ci sta. 
Anja cresce come guerriera, ma cresce anche come leader. A differenza di Shane, che le altre seguono perché più esperto, più forte, più adulto, Anija presenta forse una maggiore predisposizione a ricoprire la carica di leader – o forse una diversa predisposizione - che deve solo sviluppare. Una sua mancanza in tal senso è legata a una scarsa intelligenza emozionale. Se fosse una persona reale, Anja avrebbe necessità di qualcuno che le insegnasse a capire maggiormente gli altri e a sviluppare tutte quelle qualità emotive che sono utili per far sì che gli altri ti seguano. 
Questo combattimento mi è piaciuto. Direi che finora è stato uno dei miei preferiti. Sia per il modo in cui lo scontro è stato gestito, con una rivelazione graduale delle capacità del nemico. Sia per l'evoluzione di Claudette che, maturando come guerriera è anche maturata come persona, nel momento in cui comprende che un guerriero deve contare sulle proprie forze e non aspettare che siano gli altri a risolvergli i problemi. Shane ricopre qui il ruolo di "aiutante", una sorta di Grillo Parlante o Fata Turchina.
La predilizione che avevo maturato per Claudette nel capitolo 12, trova conferma nel successivo capitolo.  Sebbene il suo personaggio incarni l'immaginario collettivo della classica ragazza nerd, soprattutto adesso che s'è persa le lenti a contatto, mi piace molto così come mi è piaciuto il senso di equilibrio tra i vari personaggi nel breve dialogo della prima parte. Era un dialogo brevissimo, uno scambio di battute fini a sé stesse, ma talvolta è molto difficile far parlare del più e del meno i personaggi. Uno dei problemi in questo caso è il rispetto dei tempi: se non li si gestiscono bene, il lettore ha l'impressione di leggere "l'elenco della spesa", uno passaggio asettico e incolore di battute tra i personaggi: come se si stessero lanciando una palla. Questo problema lo si riscontra ad esempio in alcuni anime, dove i personaggi parlano tra di loro, ma sembra che in realtà parlino a sé stessi. 
Ripensandoci, anche Shane presenta tranquillamente preziose abilità da leader nella misura in cui determina la crescita dei suoi sottoposti. Non è una capacità appannaggio dei leader: ci sono persone che la possiedono pur non ricoprendo quel tipo di carica. Sono i cosiddetti motivatori: quelli che quando hai un dubbio se fare o non fare una certa cosa ti esortano a provare. Nutrono in te la fiducia che tu non nutri in te stesso, perché vedono più in là di quanto tu stesso possa vedere. Però non spronano indistintamente chiunque e per qualsiasi motivo. Se capiscono che non riuscirà nell'intento, allora agiranno in modo tale da far sì che la persona si orienti per una scelta diversa. 
Ecco. Credo che Shane abbia questa capacità e questa è una capacità.
Sinceramente, so di scrivere in questo momento un commento contrario all'opinione della maggior parte dei tuoi lettori e di te – in quanto autore – ma preferisco quando snellisci i combattimenti e li liberi un po' dai troppi dettagli. Sì, Saint Seiya è un manga incentrato sui combattimenti; sì, questi è giusto che abbiano un ruolo principale, se il taglio che si vuole dare alla storia è quello di una storia di combattimenti. No, a un eccesso di dettagli. Si rischia di appesantire la scrittura. In questo capitolo, ho trovato le descrizioni dei combattimenti molto equilibrate: non sono appesantite da dettagli inutili e, come dire, consentono una buona visualizzazione delle scene. In parole povere: riesco a vederli combattere! ^^
Ovviamente, questa è l'opinione di una lettrice. Un lettore ti darebbe un giudizio forse opposto. 
Gli equilibri al Santuario sono precari e Shane & Co. rappresentano, per così dire, una sorta di variabile incontrollabile. Succede sempre così. Intendo dire: finché le forze in campo sono due, si oscilla tra l'una e l'altra e il mantenimento di entrambe è basato sull'equilibrio delle forze. Ma una terza forza che intralcia le altre due altera l'equilibrio. Quando ci si renderà conto che la terza forza in campo non potrà essere eliminata, allora si passerà alla fase due, ovvero a farla diventare una tua alleata. Come si suol dire: se non puoi distruggerli, fatteli amici. 
Lambert è un tipo che continuo a non inquadrare. Nel senso: sembra un invasato, uno capace solo di una strategia di primo livello, a differenza di Gregor che sembra il classico personaggio che si muove nell'ombra e tira le fila di tutto. Infatti, Lambert lo vediamo, di Gregor ne sentiamo solo parlare. O forse è proprio questa l'impressione iniziale che vuoi dare... mah, chissà...
Gli altri due capitoli non li ho ancora letti. 
Li leggerò ...
Ho letto i capitoli 12 e 13 tempo fa, preso appunti per la recensione, ma ci ho messo un po' a sistemarla e, infine, a postarla. 
Non ho visto aggiornamenti della storia. Peccato. 
Ma ci sono poche storie che vengono aggiornate in questo periodo, sebbene di tempo ce ne sia parecchio a disposizione. Solo che ... ecco, sì. Esattamente quello!

Recensore Master
09/10/19, ore 21:26

Ah. Ah. Stai provando l'ebbrezza della storia che va per i fatti suoi!? XD Shane mi piace molto. Ha le sue idee, ma è capace di rivedere le sue priorità se la situazione lo richiede. Appare come un uomo molto riflessivo, realista, ben conscio della situazione in cui si trova. Trovo che sia anche un po' calcolatore e che agisca per perseguire un utile. Probabilmente ciò che gli interessa è sopravvivere. È l'unico uomo in un gruppo di ragazze e per adesso se la sta cavando abbastanza egregiamente. Nel senso che non lo hanno ancora ucciso. Sì gerarchicamente è superiore... Però ti ci voglio vedere, solo, insieme a un gruppo di donne che a momenti manco collaborano tra di loro. XD C'è un buon equilibrio tra lui e Anya: sembrano non c'entrare un cazzo l'uno con l'altra ma tutto sommato funzionano benissimo come compagni d'armi. Il sesso nel loro rapporto è forse un modo alternativo in cui riescono a dialogare o forse una sorta di antistress. Poiché tu non lo descrivi, chi legge non ha la più pallida idea di come si rapportino questi due in intimità ma probabilmente tra loro due il vero problema potrebbe subentrare se ci fosse un'evoluzione romantica. Rischierebbero di perdere la lucidità che li contraddistingue. L' elemento economico è quasi del tutto assente in Saint Seiya. E tale assenza contribuisce a rendere Saint Seiya per certi versi poco credibile. Sì, lo so, ho scritto una cosa brutta, però ammettiamolo... Funziona bene per certe dinamiche ma se ne facessero un film con velleità artistiche sarebbe un flop. I nostri devono andare da A a B. Peccato che la strada che collega i due punti sia costellata da gente che ama fare il suo lavoro. Mi sorge il dubbio che al di là degli ordini ricevuti alla gente piaccia davvero spaccare teste. Però lo fa "senza rancore". Gregor. Ecco Gregor è uno di quei personaggi assenti la cui presenza opprime. È ovunque. Sulla bocca di tutti. E non è ancora comparso. E questo lo rende forse il personaggio più pericoloso in circolazione perché a differenza di altri sembra intelligente e privo di scrupoli e non mi stupirei se avesse legami anche con Ares e i suoi guerrieri. Lo so. Lo so. Sono nel fandom sbagliato, però a me non dispiacciono affatto le parti dove i personaggi interagiscono senza prendersi a mazzate.

Recensore Master
28/08/19, ore 23:25

Questa recensione arriva a questo capitolo, ma è riferita anche a quelli precedenti, perché una volta che inizio a leggere una storia, ormai ho in testa il quadro in generale.
Il Santuario è in caos per un semplice motivo: c'è un “vuoto di potere” e la storia ci ha dimostrato, in più occasioni, quanto incasinati siano i periodi di transizione. 
I personaggi che finora hai delineato sono tutti grigi tendenti al nero, in diverse gradazioni – c'è chi tende al nero più che altri. Prendiamo ad esempio, Clark. Clark è un pazzo, letteralmente. Ha dei seri problemi relazionali e quasi sicuramente soffre di disturbi psichici. Lo si può intuire dal fatto che non riesce a operare una differenziazione d'importanza tra le cose, tanto da inseguire – pretendere, implorare - un rapporto sessuale durante il combattimento. Aggiungiamoci il fatto che molto probabilmente per Clark sesso è sinonimo di stupro. Ecco, che abbiamo un personaggio totalmente nero. 
Vittorio, invece, ha una sfumatura grigia. È un personaggio negativo, eppure … in lui c'è un qualcosa che ti fa pensare che in un'altra vita si sarebbe potuto salvare. 
Mi chiedo se tu non li abbia resi così negativi, perché in realtà si tratta di finti guerrieri. Per qualche ragione, che non è ancora ben chiara, hanno ottenuto il loro potere, quindi, posso anche immaginare che non abbiano fatto tutta la trafila di addestramento che è toccato agli altri, o comunque, anche in caso di addestramento, che non fossero predestinati e quindi manchevoli di qualcosa. Si evince, quasi, che il potere in loro possesso sia troppo grande per loro, tanto da non riuscire a gestirlo. 
Shane è grigio. È un uomo che ha visto troppo. In lui c'è una sorta di disincanto nei confronti della vita, se non addirittura un certo – come dire – desiderio ad essere lasciato in pace. Il problema è che si ritrova invischiato in questa storia. E questo gli dà – in un certo senso – una scossa. Sta ancora cercando di capire cosa voglia veramente nella vita, ma Shane ha il potenziale per diventare un vero guerriero. 
In linea di massima, comunque, i Saint (o Sacri Guerrieri) che tu descrivi, sono figli della nostra era, cresciuti in una società liquida, dove ogni cosa è sfuggevole, destinata a non durare; non ci sono  punti di riferimento; i rapporti sono effimeri; ciascuno è la mercificazione di sé stesso, e bla bla bla … Quindi c'è una credibilità disarmante nei tuoi personaggi. 

Uhm... riallacciandomi alle Note dell'Autore – e qui parte lo sproloquio. Nella caratterizzazione di un nuovo personaggio, non esistente nella serie originale, l'autore ha solo l'onere della credibilità. La caratterizzazione del personaggio creato deve essere credibile e tendenzialmente l'autore ha in testa una biografia di quel personaggio molto più ricca di quello che poi verrà narrato, questo perché più un personaggio è ben delineato, più sarà facile muoverlo in modo coerente. Quando, invece, il personaggio di una fanfiction è canonico - abbiamo due possibilità: o mantenerlo il più possibile IC oppure sforare nell'OOC. Ma nel caso dell'IC ci scontriamo con la soggettività della percezione che porta allo sviluppo di caratterizzazioni tutte plausibili. Il What if? ad esempio consente di introdurre una o più varianti alla trama originaria al fine di motivare una modifica caratteriale del personaggio.
Nella tua storia, tutti i personaggi visti finora sono nuovi, quindi, il tuo unico problema è renderli credibili e coerenti all'interno della storia stessa. Non è semplice. Non tutti ci riescono, perché devi essere in grado di immaginare come una personalità di un certo tipo si muove in una determinata situazione. Comunque, visto che ci riesci, non è un tuo problema. ^^
Riguardo la violenza e le tematiche forti - Bisogna saperle gestire e bisogna anche sapere fino a che punto spingersi prima di scadere nel ridicolo. Sono d'accordo nell'affermare che violenza e tematiche forti debbano essere funzionali alla storia. Mi viene in mente, ad esempio - qui non siamo in ambito fanfiction - American Psycho di Bret Easton Ellis. Lì la violenza è presente in ogni pagina: verbale, mentale, fisica, è allegoria di quel tipo di società che Ellis sta mettendo alla gogna. E quel libro è un capolavoro. O la violenza, le tematiche forti e disturbanti che Lars Von Trier esplora nei suoi film. Questi sono due esempi, ovviamente, al di sopra dell'ambiente amatoriale delle fanfiction, ma dimostrano come, a meno che, tu non stia facendo splatter, devi essere bravo, parecchio bravo. (A ben pensarci, anche lo splatter necessita un certo grado di bravura) Per carità, troviamo ottimi autori, che a mio avviso potrebbero addirittura pubblicare in libreria - che al giorno d'oggi, visto quello che sta sugli scaffali, non è poi così un bel complimento! - ma se si vuole introdurre l'elemento violento, crudo, forte, disturbante è buona cosa che l'autore s'imponga un limite e si documenti. Spesso, con l'intento di scuotere il lettore, ci si dimentica, ad esempio, che l'essere umano ha limiti biologici e psicologici e che se ti sottopongono a certe cose, tu muori o impazzisci oppure ti trasformi in un demone e vai a fare casino con altri quattro tizi grotteschi. 

Recensore Master
27/08/19, ore 13:49

Questo capitolo lo suddividerei in due parti. La prima è dedicata all'azione, allo scontro. Dopo la pessima figura fatta dai Sacri Guerrieri nel precedente capitolo, qui abbiamo combattenti con una maggiore preparazione, dove la disparità di forza, viene compensata da una certa dose d'astuzia dei nostri. I Guerrieri di Ares, però, danno l'impressione di non applicarsi veramente e quindi la loro reale forza appare, in un certo senso, ancora non quantificabile. D'altra parte, non ho ancora ben chiara la loro gerarchia, quindi non so se esista un'elite o meno. Gli scontri sono ben descritti, anche se forse un filino troppo dettagliati - disse quella che tendenzialmente fa perdere i sensi al suo pdv e lo fa risvegliare a scontro finito. No, non è vero! Ma, la verità, è che io fatico a seguire le narrazioni degli scontri. Dopo un po' ... compare il caos e la gente mi sembra che si muova a caso. La seconda parte, invece, è più tranquilla, con Shane che si ritrova a fare da psicologo a delle tizie appena incontrate. Tipo quelli che, in treno, o dal dottore, ti raccontano la loro vita. Hanno voglia di parlare, si sa. Il problema è che non si chiedono se tu abbia voglia di ascoltare. Ma poiché le orecchie sono sempre aperte, salvo quando le chiudiamo con l'ausilio degli auricolari, l'uomo è per sua natura un ascoltatore. Il nostro eroe, sopporta storicamente. Mettere in luce queste problematiche relazionali o psicologiche potrebbe permetterti nei successivi capitoli di conferire spessore a determinate loro scelte nell'ambito degli scontri.