Recensioni per
Grief is the price we pay for Love
di milla984

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/03/13, ore 13:46
Cap. 19:

Beh, confesso che quasi quasi mi aspettavo ed auspicavo una conclusione abbastanza simile: che in e per Vicky, Misha ancora vedesse e provasse ancora tanto, malgrado i suoi atteggiamenti antipatici e provocatori, secono me era abbastanza evidente.
Che questa relazione volutamente clandestina, per quanto chi l'ha vissuta sia stato sinceramente coinvolto nei momenti - e sottolineo momenti - in cui è durata, non riuscisse a decollare era altrettanto chiaro: troppi temporeggiamenti e troppa indecisione, soprattutto da parte di lui, troppi sensi di colpa e la sensazione di ripetere sempre gli stessi errori, soprattutto da parte di lei e l'incapacità di scommettere su un futuro diverso e di rischiare davvero e fino in fondo da parte di entrambi.
Ora, ripensando allo svolgimento della storia, tutti gli incontri e le conversazioni Misha/Claire mi sembrano soltanto parentesi bellissime ed intense sì, ma sempre parentesi, rubate in due vite che, più che incrociarsi, continunavano a scorrere parallele con in mezzo, sempre, l'ombra muta della moglie assente.
E, tuttavia, questa parentesi qualcosa di positivo l'ha sicuramente prodotto per entrambi, sbloccando meccanismi comportamentali che non portavano da nessuna parte e consentendo ai personaggi di svoltare.
Per Misha che ha finalmente preso una decisione, infranto il muro dell'incomunicabilità ed affrontato apertamente la sfuggente consorte e per Claire che è ripreso in mano le redini della sua vita ed è ripartita alla grande per conto suo.
Forse è uno dei rari casi in cui un "tradimento" è stato funzionale al salvataggio di un matrimonio in crisi.
In questo, Misha è stato veramente molto fortunato (notiamo come il suo faccino gattoso, ancora una volta, abbia giocato un ruolo fondamentale: sapevo che sarebbe stata una delle sue carte vincenti anche con Vicky).
E ha mostrato grande saggezza nel seguire il prezioso consiglio di Claire di non confessarsi con la tuttora ignara Vicky, portando solo sulle sue spalle il peso dei suoi trascorsi. C'è volto un pò, ma alla fine ne ha compreso l'importanza.
Un finale che a me è piaciuto molto e quasi ideale, pure nel suo assoluto realismo.
Poi vabbé, la scena finale con il piccolino mi ha stesa: un bambino cambia davvero tutto nella vita.
Menzione speciale per le fotografie: la piccola "terrorista" è semplicemente stupenda.

Recensore Junior
03/03/13, ore 00:45
Cap. 19:

Una conclusione dolceamara, come ti ho già scritto altrove. In verità assai più amara che dolce, sebbene quello che caratterizza la famiglia di Misha sembri un happy end a tutti gli effetti: finalmente il bambino tanto agognato è arrivato, restituendo nuova linfa vitale a quel matrimonio che nei capitoli scorsi non avevamo esitato a definire "naufragato".
Ma in fondo era l'unica conclusione possibile per questa storia che fin dall'inizio si è distinta per la vena di malinconia, non palese ma diffusa, che scorreva in ogni capitolo, persino in quelli esplicitamente erotici.
Questo finale un po' reticente, in cui molte questioni rimangono inespresse e lasciate all'immaginazione del lettore, ci lascia tuttavia intendere che Claire sia tornata alla vita - anzi, allo stile di vita - del passato, e lo stesso si può dire di Misha. Due individui che si sono incontrati e amati per un breve periodo per via di un fortuito scontro delle rispettive solitudini, e che però, proprio grazie a questo incontro, hanno finalmente deciso di venire a patti con ciò che li tormentava nelle rispettive vite: Misha e il suo matrimonio fallito, Claire e i suoi sensi di colpa pregressi. Due personaggi troppo diversi le cui vite si sono incrociate per un attimo per poi tornare a divergere, questa volta per sempre. E ora non rimangono che un paio di fotografie inviate per interposta persona e raffiguranti perfetti sconosciuti, a testimonianza indiretta dei momenti passati insieme.
Sì, è un po' triste, anche se entrambi, ora come ora, sembrano finalmente felici o addirittura pensano che sia andata "meglio così".

Dal punto di vista strettamente tecnico posso dirti che questa versione lascia meno punti di domanda di quella che ho letto in anteprima io, che era molto più criptica ma anche, in un certo senso, più incisiva e ancora più malinconica. Un appunto: è possibile che qualche lettore possa far fatica a distinguere le parti del flashback da quelle attuali, facendo confusione. Magari potresti mettere i passaggi del flahsback in corsivo.

Comunque bellissimo "series finale".

Recensore Junior
27/02/13, ore 19:53

Claire è indubbiamente da ammirare moltissimo perché è riuscita a prendere una decisione davvero altruista, che va a scapito della sua stessa felicità. Mi ha colpito la sua capacità di immedesimarsi, con una rara solidarietà femminile, con le ragioni di Vicki, sebbene quest'ultima non sia mai stata particolarmente simpatica nei suoi confronti. Certo, magari i motivi per cui ha deciso di spingere Misha di nuovo fra le braccia della moglie risiedono più che altro nei sensi di colpa pregressi derivati dalla sua precedente relazione. Credo però che Claire sia troppo severa con se stessa per quanto riguarda la relazione con il fotografo-tutor, che non era sposato, e non le aveva detto di avere una bambina.

In un certo senso trovo che l'aver iniziato una relazione con Misha sia un pelino peggio: Claire era probabilmente più matura, oltre che tutt'altro che ignara della situazione familiare di Misha, del suo matrimonio, e nonostante questo si è lasciata coinvolgere in una relazione un po' pericolosa. Ma anche fatta questa dovuta considerazione, tirando le somme, il vero "colpevole" è Misha perché, come giustamente nota lui, non è Claire ad avere la fede al dito. E a proposito di Misha... niente, continua ad essere il re degli indecisi e dei temporeggiatori.

Nuovo recensore
27/02/13, ore 10:17

WOW! Sono emozionata: pure il link dedicato con esemplificazione dettagliata del vestiario di Misha, intimo incluso (è tutto suo, vero? Vero?? Vicky l'abbiamo lasciata con il severo completo da lavoro... :P).
Sospetto che me lo immaginerò sempre con quel particolare modello di...ehm, vabbé, basta con i trastulli modaioli, e passiamo al commento della STORIA!
Finalmente una presa di posizione netta ed il coraggio di fare chiarezza che sembra affermarsi!
Ma, notare bene, non è certo dall'ancora "impegnato" Misha che è partito l'input.
Mi chiedo per quanto ancora sarebbe riuscito a tergiversare, se Claire non avesse afferrato il toro per le corna, tracciando quel che mi pare un chiaro piano di condotta, che denota da parte sua notevole sensibilità ed onestà di intenti.
Del suo precedente, ora spiegato nei dettagli, avevamo già intuito/saputo: ciò che emerge ora però, mi pare, è la sua correttezza di sostanza, che va al di là di facili giustificazioni formali e che è capace di capire le altrui ragioni, per quanto scomodo possa essere.
Qui mi è piaciuto molto il suo "prendere le parti della tradita" e cercare di comprenderne le effettive motivazioni, per quanto non si può certo dire che Vicky, con i suoi maldestri e grezzi tentativi di provocarla e metterla a disagio in una presunta situazione di inferiorità, si sia meritata alcuna particolare gentilezza e riguardo.
Claire ha avuto il coraggio, perché ci vuole un grande coraggio a mettersi così onestamente nei panni dell'"altra", di arrivare a conclusioni su Vicky che condivido totalmente: "...era solo spaventata da una situazione che forse le era sfuggita di mano. Magari mi sbaglio ma non riesco a pensare che una donna accetti di fare qualcosa di simile se non come ultimo tentativo".
Di più, ha il coraggio, a discapito dei suoi stessi sentimenti, di riconoscere quelli di Vicky e di suggerire a Misha di tentare di salvare il salvabile, se ancora esiste: “Io penso che invece le importi, anche se quando stai davvero male non riesci a preoccuparti di chi ti sta intorno. E’ sbagliato e a volte finisci per accorgertene troppo tardi, credimi. Io non so che cosa sia successo per portarvi a questo punto ma se tieni a lei lascia da parte tutto il resto e corri a ricordarle quello che avete insieme.”
Poi non posso che approvare al 100% anche il suggerimento, nel caso in cui Misha decidesse di restare insieme alla moglie, di non dirle mai del famoso pomeriggio in cui si è consumato il tradimento: "Che senso avrebbe farglielo sapere? E’ un peso che dovrai portare da solo, non condividere. Lo stesso vale per me".
In tutto ciò, tralasciando la domanda un pò scema di Misha che ha bisogno pure di farsi spiegare PERCHE', qualora restasse con Vicky, non sarebbe opportuno rivelarle della sua appassionata parentesi a Venice (LOL), mi ha colpita ancora una volta il modo in cui l'uomo dagli occhi irresistibili sembra vivere passivamente, rispetto a Claire, questa situazione, benché sia proprio lui quello che porta la fede e che deve mentire (o quanto meno omettere).
Riuscirà ora il nostro eroe a farsi parte attiva e a fare chiarezza?
Ah Misha, sospetto che sia proprio grazie alla tua aria da gattino abbandonato che queste donne riescono ad essere così indulgenti con te...
Potenza dei faccini gattosi. ;)

Nuovo recensore
13/01/13, ore 18:44

LOLOLOL, anche le in-jokes!!!!
No, non ci facciamo davvero mancare niente in questa ff: il link al vestito di Claire è stato davvero la ciliegina sulla torta!
[Ti prego, ti prego, ti prego, se ce se sarà l'occasione e risulterà pertinente, come è accaduto con il presente, prossimamente un capitolo interamente betato ed un link per qualche mise della Vicky...o Misha? ;)]

Venendo alla storia, sospetto che la responsabilità non sia proprio tutta solo del vento, del caldo dell’autunno nel Sud della California e della stagione degli incendi, né dei servizi fotografici nuziali nella Napa Valley ed altre romantiche locations che, comunque, qualche inevitabile associazione di idee l'hanno sicuramente agevolata.
Come scrivevi anche nell'ultima replica al commento del capitolo precedente, Claire e Misha - soprattutto Misha che, fino a prova contraria, è quello "impegnato" e che maggiormente dovrebbe risentire della situazione - dovranno pur decidere quale direzione dare a questa loro relazione.
Perché la donna che indossa il severo completo scuro, ufficialmente è ancora la legittima consorte ed ignora gli sviluppi della sua geniale proposta di bravata a tre e ancora niente sa di quanto accade a Pasadena o in ricche ville, mentre lei è al lavoro...

"...Il fatto è che non so nemmeno io come andrà a finire questa storia...E non voglio farti ora delle promesse a vuoto ma ti assicuro che non ho mai avuto intenzione di usarti come una scusa".
Uhm, consolante per Claire sentirsi ribadire di non essere la diretta causa scatenante di una crisi matrimoniale, ma concordo con lei che ciò non può bastare a darla sentire candida come un giglio ed al di sopra di ogni biasimo, finché non venga fatta chiarezza.
Intanto, al momento, lei sta vivendo la scomodissima e dolorosa parte dell'“altra”.
Misha, da parte sua, sembra sapere molto bene con chi vuole, o non vuole, intrattenersi, ma pare avere le idee confuse su come procedere con tutto il resto e la tattica del temporeggiamento, ammesso che tale sia, non lo sto portando da nessuna parte.
Ed io, finché non saranno meglio chiarite le rispettive responsabilità, non posso fare a meno di continuare a solidarizzare con l'assente Vicky, ecco.

Recensore Junior
13/01/13, ore 17:49

Devo proprio dirtelo, Ilaria, la storia finora andava bene ma avevo la sensazione che mancasse qualcosa, senza però riuscire a capire cosa. E ora finalmente lo so: le immagini che illustrano gli outfit della protagonista! Sono basilari, in una fanfiction, lo sanno tutti. Meno male che hai colmato la lacuna, meglio tardi che mai. :P

Vabbè, a parte questa doverosa puntualizzazione, la battuta di Claire sul sesso cosiddetto "semplice" ci stava tutta e mi ha fatto capottare. La ragazza ha la lingua affilata, bene, direi che controbilancia in positivo la reticenza ormai patologica di Misha. E' comprensibile e anche giusto che lei si stia facendo assalire dai sensi di colpa, del resto è "l'altra", quella che una volta sarebbe stata definita rovinafamiglie. Definizione quanto mai inesatta perché noi lettori sappiamo bene che il matrimonio di Misha era naufragato miseramente ben prima che a Vicky venisse in mente di sperimentare orge & orgette; ed è alquanto ironico che ora Misha e Claire si trovino ad esaminare assieme, quasi per una legge del contrappasso, foto patinate e forse un po' stucchevoli di matrimoni altrui. Quasi come memento che la loro tresca è qualcosa di clandestino, di profondamente sbagliato.

Azzardo un pronostico meteo: quel vento non me la racconta giusta, non è che si trasformerà in una tempesta di sabbia bloccando Misha a casa di Claire? E' interessante come i fenomeni meteorologici - la pioggia su tutti - abbiano un peso così rilevante, e nello stesso tempo metaforico, in questa storia.

Recensore Veterano
03/01/13, ore 23:11

La prossima volta invece di dirmi "in questo capitolo c'è la Vicky" devi dirmi "in questo capitolo c'è la Vicky ma stai tranquilla perchè prende un due di picche grosso come una CASA!!!" ...aaaaa che soddisfazione.

Claire comincia a piacermi davvero, così spregiudicata e senza freni.. esattamente come sarei io (io sarei molto peggio se avessi per le mani uno come Misha ma non sottilizziamo).

Insomma direi che la storia ormai è matura, vogliamo liberarci o no di questa crosta e vivere per sempre felici e contenti?

Recensore Junior
30/12/12, ore 15:31

Ma sì, probabilmente simpatizzare per la cattiva, odiosa e stregaccia Vicky, quando c'è Misha che non pensa ad altro che a fare le porcherie con una ragazza giovane e bella, è indice di qualche disturbo mentale. Eppure a me, in questo terzetto di personaggi più o meno colpevoli, chi per una ragione chi per un'altra, è proprio Vicky quella che finisce per farmi più simpatia. Più di Claire, la ragazza miliardaria/solitaria che però a quanto pare ora si è trovata un bel compagnuccio di giochi fra capo e collo, giusto in tempo per colmare il vuoto lasciato da Marlon (buonanima! sempre sia lodato). Sicuramente molto più dell'indeciso e ombroso Misha, che temo stia attraversando in anticipo una crisi di mezza età, a giudicare dalla facilità con cui tende ad arraparsi come un adolescente alle prime armi al pensiero dei capezzoli turgidi della sua amante. (lo trovo un po' patetico, l'ho già detto?)
Eh, il fatto che Vicky sia così antipatica e scostante per me non lo giustifica, né mi intenerisce il sopraggiungere in Misha, sempre a fasi alterne, di violenti sensi di colpa e del pensiero che in fondo lui è colpevole quanto sua moglie se il loro matrimonio è naufragato.
(tra l'altro ormai gli indizi ci sono tutti, e quella cameretta destinata a essere dipinta di gioiosi colori pastello ma rimasta inesorabilmente chiusa da anni la dice ormai lunga: qui, o i nostri tristerrimi coniugi volevano un bimbo e non ci sono riusciti, o ci sono riusciti e la cosa è finita male: un aborto spontaneo, o una morte prematura del piccolo?)
Che poi secondo me la Vicky qualcosa ha capito: il suo tentato approccio con Misha, dopo tanto tempo passato ad evitarlo, capita in un momento parecchio sospetto. Del resto si dice che una donna sa sempre quando il suo uomo la tradisce, anche se non se ne rende conto. Ed è possibile che Vicky abbia "fiutato" il tradimento e ora senta improvvisamente il bisogno di riprendersi suo marito. 
Comunque è inutile, non sono capace di leggere una ff erotica. Segamentalizzo troppo, lo so. Avrei dovuto commentare la telefonata (bollentissima) e invece mi ritrovo a analizzare le tristi dinamiche di una coppia disastrata.

Nuovo recensore
30/12/12, ore 15:22

Ahi ahi ahi, mi sa che anche stavolta LA STORIA pecca di eccessivo realismo, con personaggi troppo credibili, disattendendo le regole di scrittura del perfetto Melody. ;)

Noto che Misha, ben lungi dall'essere un eroe senza macchia e senza paura, non ha ancora fatto alcun passo nella direzione del chiarimento con Victoria e persevera nella sua politica di temporaggiamento e mantenimento (o meglio, incremento) delle distanze reciproche.
A sua difesa, dubito che la sua sia una precisa e consapevole strategia, come qualche malevolo lettore potrebbe pensare (;)), mirata d esasperarla per lasciare a lei l'onere dell'iniziativa della separazione.
Ma comunque mi chiedo quanto a lungo certi accorgimenti volti ad evitare o limitare contatti sgraditi e imbarazzanti potranno essere ancora sostenuti e, soprattutto, quanto ancora passerà prima che la tradita realizzi che l' (in)sofferente consorte si sta ricreando un'intensa vita fuori dalle ombre soffocanti della villa di Brentwood.
E continuo anche a chiedermi perché, se la sua esistenza coniugale tanto lo indispone, ci sia poi finito e ancora resti in questa tetraggine domestica.
Ovvio che mi mancano ancora tante informazioni: ad iniziare dalla svolta nella carriera di Victoria con relative conseguenze (portadocumenti firmati inclusi) che pare sia anch'essa una concausa non secondaria di questo disastro matrimoniale.

In tutto ciò, ebbene sì, continuo a provare una certa solidarietà femminile per la Vicky.
Soprattutto in quest'occasione in cui, per una volta che si sentiva ispirata, è stata così platealmente respinta: è sempre un grave smacco per qualsiasi donna (e per qualsiasi uomo pure, penso).
Insomma, capisco che si è trattato di un caso fortuito e che Misha deve probabilmente essersi trovato in circostanze simili fin troppe volte, ma anche lui avrebbe potuto evitare di farsi beccare tutto ansante e bagnato dopo la corsa: questa è provocazione. Uhm.
Né lei, povera ignara (fino a prova contraria), può essere biasimata se ha scambiato per "...una palese manifestazione di desiderio nei suoi confronti" l'inopportuna di lui "reazione" al ricordo del pomeriggio a Santa Monica (cattivoh Misha!).
E per fortuna che la Vicky ha il suo orgoglio e non ha insistito, prendendo in mano la situazione...Doppio uhm.
Approvo pure che lui, se non altro, sia consapevole di non potere "certo vantarsi di avere una grande correttezza morale da mantenere integra".

Il risultato è comunque che un ulteriore passo verso un allontamento definitivo è stato fatto con il trasloco definitivo nell'inospitale camera degli ospiti, mentre la storia con Claire, fra sussulti reciproci da tutte le parti e qualche vago senso di colpa, continua a filare...

Nuovo recensore
29/11/12, ore 10:15

Che mi piaccia molto la pioggia nel tuo racconto, lo sai già. Ma se incolla addosso le magliette è anche meglio. XD
Però stavolta devo proprio sgridarti. ;)
Allora, nell'ordine:
Prima hai indebolito le mie facoltà mentali facendomi venire a tradimento una gran voglia di cibo cinese (in un luogo ed orario totalmenti incongrui).
E immediatamente dopo, quando le mie capacità critiche stavano già prossime allo zero, mi hai definitivamente abbattuta con i particolari hot a seguire (o meglio a precedere).

Comunque la "scena" (scena perché sei riuscita a renderla proprio tale) è scritta meravigliosamente, eh: complimenti!
Misha ha ampiamente e felicemente superato la defaillance iniziale, direi.
Poi mi piace molto come entrambi, pure nei momenti di maggiore abbandono e trasporto, mantengano ancora qualche piccola umana incertezza e procedano per tentativi: è bello leggere di persone e non di improbabili divinità del sesso. Ma questo te l'ho già detto, vero? ;)

Ho anche apprezzato il ritorno inaspettato di Vicky, capace di rompere le uova nel paniere al nostro Romeo con la sua semplice presenza, poveretta.
Posso dirlo? A me fa sinceramente pena e non credo affatto che sia solo la frigida noncurante che sembra.

“Ormai non c’è più niente che riesca a piacerti. Nemmeno io.”
Continuo a chiedermi CHE COSA l'abbia portata a diventare così e PERCHE', a dispetto della sua evidente disaffezione, Misha continui a nasconderle i suoi veri sentimenti.
In questo matrimonio ridotto ormai ad una farsa ognuno sembra disperatamente impegnato a recitare una parte per salvare le apparenze.
Ed io sono molto curiosa di scoprire come mai...

Recensore Junior
29/11/12, ore 03:00

Eh, che dire.
Capitolo bollente, in tutti i sensi. Aspe', che prendo un ventaglio.

(mi è piaciuto molto il racconto della s... stimolazione manuale, ecco. So quanto questo genere di descrizioni possano essere complicate da scrivere ma tu sei stata bravissima, e penso che questa scena in particolare sia incredibilmente erotica, persino rispetto alle altre dei capitoli precedenti)

Poi vabbè, è ricomparsa B. (ossi). Non so perché ma quando Misha ha visto la sua macchina nel parcheggio mi sono immaginata la sua libido, diciamo così, che si disintegrava con un crac.

E ora vediamo un po' quanto tempo ci mette la Vicki a scoprire che Maritino le ha riportato un bel copricapo da cervo a primavera...

Recensore Veterano
29/11/12, ore 00:58

Eh vabbè ma allora me lo fai apposta! Ero tutta emozionata al pensiero della maglietta bagnata che aderisce al petto di Misha e poi ad un sacco di altra roba bagnata sempre per colpa di Misha e tu te ne esci con il mostro di Lochness????

ALLORAAAA!!!!

(comunque bravissima, anche se non sono io la prima che ha letto il capitolo ma farò finta che non sia successo)

Recensore Junior
28/10/12, ore 19:36
Cap. 14:

Non vedo cosa ci sia di penoso in questo capitolo. Pur essendo basato esclusivamente sul dialogo, trovo che abbia aggiunto numerosi tasselli importanti a questa storia. La sincerità, prima di ogni cosa, è la base di una relazione e Claire e Misha si nascondevano ancora troppe cose l'uno all'altra, anche quando hanno fatto l'amore.
Anche io, come Aria, mi ero fatta l'idea che nel passato di Claire ci fosse stata un'altra relazione con un uomo sposato e non so perché ma non ho abbandonato del tutto l'idea: però mi ha fatto piacere scoprire che il motivo del suo radicale cambio di residenza e stile di vita non sia stato qualcosa di losco, bensì un gesto altruistico, forse arrivato troppo tardi ma comunque encomiabile. Sì, ci vuole davvero un bel coraggio a prendere la propria vita e buttarla nel water, affrontando a testa alta il rischio di ritrovarsi completamente e desolatamente soli.
Misha, questo coraggio, non lo ha ancora trovato del tutto. E' significativo che non riesca a togliersi la fede nel sogno, e dubito che sarà più facile nella vita reale, così come dubito che Victoria gli renderà le cose più facili sparendo dalla sua vita senza colpo ferire.
Chissà se il racconto e la franchezza di Claire lo incoraggerà a vuotare il sacco a sua volta. Ho il sospetto che il caro signor Collins nasconda più di uno scheletro nell'armadio legato al suo matrimonio. Continuo a pensare a un figlio mai nato, o qualcosa di similmente tragico che abbia scavato una frattura insanabile in quella che sembrava una coppia perfetta.
Quanto a Claire, lo ammetto, mi chiedo se abbia raccontato davvero tutta quanta la verità, o se ci siano altri episodi del suo passato che continua a tenere sepolti.
PS: amo Marlon, buonanima <3

Nuovo recensore
28/10/12, ore 18:09
Cap. 14:

Chiedo venia anticipatamente se il presente commento sarà piuttosto gnegnoso, ma stasera mi sento così.

Confesso che per un attimo (ma solo per un attimo) leggendo la prima riga ho pensato che Victoria avesse davvero deciso di liberare il campo, con perfetto tempismo.
Ma ciò mi pareva improbabile, a prescindere dall'omesso messaggio d'addio, troppo facile ed in contrasto con l'idea che finora mi sono fatta di lei - la grande assente - che però in qualche modo ha innescato, non si sa quanto volontariamente, "la storia".
Magari mi sbaglio, ma non penso che sarà così semplice ed indolore mettere fine a questa relazione ampiamente naufragata.
Intanto, è emblematico che Misha non riesca a togliersi la fede, diventata così pesante, nemmeno in sogno.
Come mi colpisce che si chieda pure se possa farlo perfino "adesso che la moglie sembrava essersi decisa a lasciarlo completamente solo".
Non so, mi pare di notare una certa rassegnata passività da parte sua e ciò, ancora di più, mi rende curiosa di scoprire come e perché sia arrivato a considerare un evento "...dormire e svegliarmi vicino a qualcuno che non mi spinge fin dall’altra parte del letto” o, meglio, come e perché è giunto a farsi (re)spingere così lontano.
Non credo che dipenda dal fatto che russa in modo insopportabile...

In attesa di scoprire cosa si nasconde dietro Brentwood, Victoria e la crisi matrimoniale (ebbene sì, non so se si è capito, ma m'intriga assai), facciamo invece chiarezza sui trascorsi di Claire.
Ora, non so perché, ma mi ero quasi convinta che fosse fuggita da un'altra relazione adulterina. ;)
Invece, apprendiamo che alle spalle ha un fidanzamento, apparentemente ideale, con un insospettabile pusher (eh, non sono solo le mogli le ultime a sapere...) ed un giro di amicizie bacate, a cui ha giustamente voltato le spalle, fuggendo a New York e scoprendo la sua vocazione di fotografa, grazie alla saggia nonna.
Eh, beati i ricchi che, anche nei momenti di crisi, hanno opzioni sconosciute ai comuni mortali.
In tutto ciò, ritroviamo anche il buon vecchio Marlon (sempre detto che se si vuole una relazione davvero sincera e genuina il pet di casa è la risposta! XD).
Mi piace molto la continuity, l'atmosfera particolare che hai saputo creare fra Misha e Claire ed il modo in cui, molto lentamente, si stanno scoprendo sempre di più.

P.S. Apprezzo molto pure che Misha si consideri il principale responsabile di ciò che è successo e che si dichiari non pentito.
P.P.S. Apprezzo altresì la pioggia che continua a cadere.

Recensore Veterano
16/10/12, ore 03:07

La mia bambina è cresciuta.. come sono orgogliosa di te!!

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