Recensioni per
Clockwork
di Yoko Hogawa
"ciò che sembrava solo possibilmente probabile è diventato probabilmente possibile..." God, ne farò il motto della mia esistenza. |
Sì, beh, mi rendo conto che sono in ritardo di non so quanto... ma lo sai che ogni tanto entro in palla e recensisco dopo diversi giorni ç_ç *si appolipa* Guarda, questo fin'ora è il mio capitolo preferito. Hai reso così tanto bene Lestrade e il suo rapporto con John che mi hai letteralmente mandato all'altro mondo. Hai una capacità di espressione - e di inserire quelle frasi angst a random - che ti uccide il cervello, ma sappi che è sempre un piacere leggerti. Inizio anche io a capire qualcosa - oh, che pretendiamo, Gladstone è un po' rincoglionito in questo periodo, metterlo sotto sforzo è decisamente troppo - della parte sci-fi della faccenda, ma preferisco non fare figure di m. e tenermele per me *si accuccia nell'angolo* non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, sei fantastica! |
Ed ecco che finalmente sono riuscita a leggere questo capitolo! |
La cosa che più mi ha colpito in questo capitolo è quanto fortemente emerga la personalità di Hamish attraverso le pagine del diario: sono brevi estratti, eppure sono sufficienti a dare un'idea del suo carattere e della sua determinazione (direi quasi ossessione), così simile a quella del "padre", ma allo stesso tempo la sua umanità, la disperazione nell'aver perso quella famiglia stramba ma unita, che si manifesta con il crollo nervoso, un'umanità che sicuramente ha ereditato dal "papà". |
What the f-- |
"Così contradditori ma così uguali. Eppure diversissimi. Avrei detto “complementari”, ma a loro non piaceva quel termine. “Troppo totalizzante” aveva detto papà un giorno: “io e tuo padre non abbiamo ancora smesso di imparare l’uno dall’altro, non ci completiamo per niente. |
Forse ho capito: 1932 in effetti non è' scritto da nessuna parte, quindi lo potremmo intendere come 2032? Sherlock non è morto, torna, con John hanno Hamish, poi i due muoiono, il figlio torna indietro per salvarli e si ritrova incastrato nel secolo sbagliato, nel passato, dove diventa Conan Doyle e scrive su di loro. Troppo complicato? Quadrerebbe però ... A parte lo sclero fanta temporale, devo dire che mi distruggi come scrivi. Non ho parole, davvero. L'umanità di Greg ed il dolore di John... sono splendidi, ed è parimenti splendida questa tua storia. Spero di leggere più spesso cose tue. Un abbraccio. Efy |
Ok, diciamo che alcuni dettagli gli ho colti, e potrebbero aver risposto ad alcune domande. Per il resto aspetto il prossimo capitolo, complimenti come sempre. Continua così, un saluto al prossimo capitolo! XD |
Eccomi a recensire anche questa storia, tra l'altro chiedo scusa ma era da un pò che non passavo a dare un'occhiata a questo fandom. Ma ora eccomi e meglio tardi che mai no? |
Non credo di spoilerare niente, è abbastanza chiaro chi sia colui che scrive. |
Questa è una storia davvero particolare, che ti lascia stremata giá prima di arrivare in fondo. E che a ogni rigo ti fa convincere sempre piú quanto tu sia davvero intelligente e profonda (ce ne sono poche di scrittrici come te in questo fandom, si possono contare sulle dita di una mano). Hai uno stile di scrittura pesante ( non nel senso di poco scorrevole, ma che ti trascina in fondo e ti blocca lí, legato a ogni parola per non perderti nemmeno un respiro o concetto), mai banale nè scontato, pregno di concetti profondi e, nel caso specifico della storia, zuppo di angst. Lo si è visto nel paragrafo un cui descrivi la caduta dell'orgoglio. Non avevo mai letto nessuno farlo in questi termini. È davvero profondo il tuo pensiero, e soprattutto freddo e reale. La scena del cimitero è stata una mazzata. E la cosa bella è che uno potrebbe obiettare: Si Vabbè, ha ripreso una scena già vista nella serie, che c'è di nuovo? Eppure l'hai riproposta con dolore diverso, reale, come se fossimo stati dentro la pellicola. I miei complimenti. Cri |
Ero un po' titubante nell'iniziare questa storia, spaventata da tutti gli avvertimenti che hai messo all'inizio - della serie: "ma come diavolo è possibile infilare una Parentlock e un ACDtribute nella stessa storia?!" - ma da questi primi due capitoli mi devo assolutamente ricredere. E' possibile, eccome se è possibile, e tu ci stai riuscendo in maniera impeccabile. |
Come ti ho detto, ci ho messo tre giorni a convincermi a leggerla perché il primo capitolo mi ha davvero distrutto psicologicamente. E ora sono in crisi perché voglio il terzo ma so che avrai bisogno di tempo quindi aspetterò paziente in un angolo che tu aggiorni ç_ç ho una mia idea in merito a questa ff, ma ci sono ancora così tanti punti oscuri che mi spingono a leggerla (oltre il fatto che è scritta DA DIO) che sto impazzendo dalla voglia di averne ancora. (Quanto male mi hai fatto? E' tutto un male continuo, la scena al cimitero poi, quando John sceglie la ragazza che non abbia occhi azzurri o capelli a boccoli. DIO SANTISSIMO). Aspetto candidamente il prossimo capitolo scodinzolando e piangendo e skdhsjdhjshd u.u love you, darling! Sei strepitosa. |
Dio che male. Che male incredibile rivivere quella maledetta scena al cimitero. Mi hai fatto rivivere in pieno la puntata del telefilm che non ho più il coraggio di guardare da mesi, ho respirato la tristezza ed il rimpianto della cara Mrs. Hudson e il dolore lacerante di John, che davanti alla tomba di Sherlock pronuncia quella che per me è una dichiarazione d'amore a tutti gli effetti, non un'addio. |
Io. Ti. Adoro. |