Recensioni per
Clockwork
di Yoko Hogawa

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/10/12, ore 12:31
Cap. 3:

"ciò che sembrava solo possibilmente probabile è diventato probabilmente possibile..." God, ne farò il motto della mia esistenza.
Sono tornata lunedì dalle vacanze e ho trovato questo splendido regalo ( a conforto e ad ammortizzare lo  shock da rientro). Magnifico capitolo; bello, bello e "giusto" il rapporto tra John e Greg...e per il resto sto trovando riscontri alle mie teorie e questo non fa che incuriosirmi ancora di più rispetto all'evolversi della storia.
Sono arrivata tardi e mi sbrigo con poche parole, ma non potevo esimermi dal farti sapere che TU MI EMOZIONI DONNA ! Ogni volta un po' di più

Recensore Master
16/10/12, ore 16:38
Cap. 3:

Sì, beh, mi rendo conto che sono in ritardo di non so quanto... ma lo sai che ogni tanto entro in palla e recensisco dopo diversi giorni ç_ç *si appolipa* Guarda, questo fin'ora è il mio capitolo preferito. Hai reso così tanto bene Lestrade e il suo rapporto con John che mi hai letteralmente mandato all'altro mondo. Hai una capacità di espressione - e di inserire quelle frasi angst a random - che ti uccide il cervello, ma sappi che è sempre un piacere leggerti. Inizio anche io a capire qualcosa - oh, che pretendiamo, Gladstone è un po' rincoglionito in questo periodo, metterlo sotto sforzo è decisamente troppo - della parte sci-fi della faccenda, ma preferisco non fare figure di m. e tenermele per me *si accuccia nell'angolo* non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, sei fantastica!


Jess

Nuovo recensore
13/10/12, ore 17:02
Cap. 3:

Ed ecco che finalmente sono riuscita a leggere questo capitolo!
''Papà è morto... E io non riesco a smettere di piangere.'' Mi hai fatto venire le lacrime agli occhi. Compresa tutta la parte prima, dove Hamish descrive John e Sherlock.... Beh, fantastica.
Le parti scientifiche le descrivi perfettamente. Ovviamente senza dare troppi indizi su cosa voglia fare esattamente Hamish. Così le cose rimangono un po' più vaghe.
Anche se forse ho capito (l'Orizzonte di cui parli è L'Orizzone degli Eventi, giusto? .... ). Comunque passato l'Orrizzonte il problema è dentro il buco nero... Spero non succeda niente di male a Hamish! Soprattutto che non finisca come la ragazza che è stata ritrovata in forma gelatinosa (Povera lei... La parte degli esperimenti umani mi sembrava uscita direttamente da un film). E spero che non vada a creare un paradosso che poi peggiora la situazione! ... Vai Hamish, siamo tutti con te! xD
Beh, bene. Bravissima, come sempre.
Alla prossima!


Recensore Master
09/10/12, ore 21:57
Cap. 3:

La cosa che più mi ha colpito in questo capitolo è quanto fortemente emerga la personalità di Hamish attraverso le pagine del diario: sono brevi estratti, eppure sono sufficienti a dare un'idea del suo carattere e della sua determinazione (direi quasi ossessione), così simile a quella del "padre", ma allo stesso tempo la sua umanità, la disperazione nell'aver perso quella famiglia stramba ma unita, che si manifesta con il crollo nervoso, un'umanità che sicuramente ha ereditato dal "papà".
Allo stesso tempo riesci a comunicare un'idea abbastanza chiara degli esperimenti condotti e del loro fine e ammetto di essere stata tratta in inganno dal ragionamento di John dello scorso capitolo e quindi sì, di aver creduto che il diario fosse stato scritto nel 1932.
Molto aprticolare anche il rapporto che hai creato fra John e Lestrade: non è un consolarsi (per John), né un modo per cercare un'espiazione (da parte di Greg), è piuttosto un condividere un'esperienza: loro sapevano com'era fatto Sherlock, loro sono due che credono, forse sono i soli a continuare a farlo e questo crea un legame tra di loro.
E con l'ultimo paragrafo, sei riuscita a fare un ottimo ritratto di Lestrade come poliziotto: un uomo ossessionato da un caso irrisolto, che non considererà chiuso finché non arriverà alla verita. La descrizione della stanza, l'uso dei fili per collegare gli indizi, mi ha ricordato moltissimo la "stanza segreta" di Damian Lewis in "Life", anch'egli ossessionato allo stesso modo con un'indagine che lo riguarda, e la tua è stata una descrizione di grande effetto.

Recensore Master
08/10/12, ore 16:37
Cap. 3:

What the f--
Okay, devo riprendermi o.o la fine mi ha shoccata. Ero convinta di aver capito la parte fantascientifica, cioè che tutto questo era avvenuto nel 1932 ma che poi tornando indietro Hamish abbia salvato il padre e quindi lui abbia impedito di andare in quell'università e quindi tutto quello che era successo che ha scritto sul diario non è più accaduto, *respira* però molti punti non tornavano. Poi ho visto la data, 2030, e cavolo, sono sconvolta tutt'ora. Non ci posso credere! Okay, a questo punto cito in tutto e per tutto Efy, credo anche io che siano andate così le cose, anche se è strano che John e Sherlock abbiano avuto un figlio proprio: insomma, sono entrambi maschi. Ma non fa una piega!
Ora resta solo da scoprire per quale motivo sia morto Sherlock nel 2030 ç_ç 
...Okay, non devo essere così sicura di me, perchè comevolevasidimostrare avevo già sbagliato una volta, nulla toglie che non l'abbia fatto anche questa volta però ehi, è probabile! 'O'

E ..
... Tu. Tu sei un mito, non posso crederci. Non so come è possibile, riesci a scrivere così bene e precisa nelle parti fantascientifiche e coinvolgente e mai annoiante e ... e... diciamo pure che hai il primo posto tra le mie autrici preferite, va' :D
Okay, devo calmarmi. La prossima volta non devo recensire subito dopo aver letto, perchè farei un macello come questa volta. Ma non potevo restare zitta, cioè, è stupenda cavolo! *guarda con occhi sognanti e carichi di lacrime* 
E poi c'è di tutto, c'è la parte umana che è complementare alla parte fantascientifica! Il dolore di John, quello di Greg -approposito, personaggio sviluppato decisamente bene, non c'è che dire!- e l'amicizia sempre più solida tra i due.. No, okay, forse è meglio che smetto °_°
Sappi solo che se all'inizio ero un po' scettica, adesso questa storia è al top dell'attenzione. Devo avere il prossimo capitolo *impazzisce*


E se non hai voglia di leggere tutto lo sclero di sopra, ho detto questo in sostanza: sei un mito, non posso farci niente, e bramo il seguito °_°
Alla prossima!
Baci baci, ross
(Recensione modificata il 08/10/2012 - 04:38 pm)

Recensore Veterano
07/10/12, ore 22:22
Cap. 3:

"Così contradditori ma così uguali. Eppure diversissimi. Avrei detto “complementari”, ma a loro non piaceva quel termine. “Troppo totalizzante” aveva detto papà un giorno: “io e tuo padre non abbiamo ancora smesso di imparare l’uno dall’altro, non ci completiamo per niente.
Non eravamo una famiglia normale (non lo siamo mai stati). Ognuno faceva del suo meglio senza averne la minima idea. Eppure...
Ora che sono seduto sul loro letto vuoto e freddo, rifatto ed intatto da ormai due settimane, le immagini del funerale di oggi pomeriggio mi sembrano solo un brutto sogno. Mi sorprendo a pensare che fra poco mi sveglierò e correrò in braccio a papà mentre mio padre mi accarezzerà i capelli con quel suo modo impacciato e mi chiederà di raccontargli l’incubo che mi ha svegliato. Riusciva sempre a capirlo.
Ma io non ho più otto anni ed in cucina, in mezzo all’odore di tè e formaldeide, non ci sarà nessuno. Solo un appartamento vuoto e l’eco di due persone che si sono trovate e mai più lasciate a far risuonare il silenzio.
Pensare che, finalmente, si sono ritrovati di nuovo non mi aiuta.
Papà è morto... e io non riesco a smettere di piangere."
Normalmente nelle recensioni non faccio mai copia-incolla dal testo, ma questo passaggio mi ha messa in ginocchio.
Dovevo sottolinearlo.
La bellezza di questa storia, il sentimento potentissimo che suscita nel lettore, credo sia senza eguali.
Tralascio il mio pensiero su tutta la parte scientifica, che mi fa pensare di essere di fronte a una professionista del settore, e sull'accuratezza di ogni tua descrizione, perché mi viene solo da dire che non sarò mai alla tua altezza e che il nostro progettino comincia a farmi paura.
Infine Greg. Non so come tu abbia potuto scrivermi, giorni fa, che ti fa paura l'eventuale sviluppo di Lestrade: io non l'ho mai visto dipingere così bene come fai tu. A parte che l'idea di farlo andare in fissa con ciò che è successo e di metterlo a caccia della verità, lui e non John, per una volta, è straordinaria... Insomma, non so che cosa devo dirti. E' una delle fic più belle e appassionanti che abbia mai letto. C'è tutto, tutto, dal johnlock al parentlock fino alla fantascienza, ma trattato con una originalità e una maestria che mi lasciano senza parole. E poi scrivi da dio. La dinamica del tuo stile, la bellezza delle immagini, le scene, i dialoghi... ti prenderei a botte per quanto sei brava.
Io ho DAVVERO paura che le mie parti, rispetto alle tue, saranno delle vere schifezze. Ma non importa, meglio così: sarà un onore che non potrà che farmi del bene.
Ti abbraccio, Yoko, ma sul serio.
(Recensione modificata il 07/10/2012 - 10:23 pm)

Recensore Master
07/10/12, ore 09:38
Cap. 3:

Forse ho capito: 1932 in effetti non è' scritto da nessuna parte, quindi lo potremmo intendere come 2032? Sherlock non è morto, torna, con John hanno Hamish, poi i due muoiono, il figlio torna indietro per salvarli e si ritrova incastrato nel secolo sbagliato, nel passato, dove diventa Conan Doyle e scrive su di loro. Troppo complicato? Quadrerebbe però ... A parte lo sclero fanta temporale, devo dire che mi distruggi come scrivi. Non ho parole, davvero. L'umanità di Greg ed il dolore di John... sono splendidi, ed è parimenti splendida questa tua storia. Spero di leggere più spesso cose tue. Un abbraccio. Efy
P.S., dimenticavo: la parte sulla sperimentazione umana mi ha terrorizzata, specie quando si parla di, se non ricordo male, roba gelatinosa con frammenti di DNA umano a seguito dei viaggi andati a male.
(Recensione modificata il 07/10/2012 - 09:42 am)

Recensore Veterano
06/10/12, ore 21:07
Cap. 3:

Ok, diciamo che alcuni dettagli gli ho colti, e potrebbero aver risposto ad alcune domande. Per il resto aspetto il prossimo capitolo, complimenti come sempre. Continua così, un saluto al prossimo capitolo! XD

Recensore Veterano
25/09/12, ore 16:34
Cap. 2:

Eccomi a recensire anche questa storia, tra l'altro chiedo scusa ma era da un pò che non passavo a dare un'occhiata a questo fandom. Ma ora eccomi e meglio tardi che mai no?
Ormai sono abituata al tuo stile, che riesce in poche righe a catapultarmi nella mente di John, e nella sua elaborazione di un lutto che ancora non ha verso di accettare, e poi ecco che qualcosa da un passato che John neanche conosce entrare a far parte della sua realtà.
Ho tante idee per la testa, ma preferisco molto di più lasciarmi condurre dalle tue parole. Benchè l'orologio mi ricordi troppo il DW ( io spero in un crossover tutto tuo, so che saresti perfettamente a l'altezza).
Intanto rimango in attesa del prossimo capitolo,sarò ripetitiva visto che mi complimento per la tua bravura in ogni recensione che lascio nelle tue storie, comunque ancora brava e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. A presto.

Recensore Veterano
19/09/12, ore 15:29
Cap. 2:

Non credo di spoilerare niente, è abbastanza chiaro chi sia colui che scrive.
Qualcuno che forse, nella sua genialità, ha fatto davvero funzionare il progetto per cui è stato assoldato, e spedito un pacco in una modalità che non è quella delle poste comuni…
Non ho parole per la tua genialità, per commentare quest’idea grandiosa e il suo sviluppo reso in maniera così sorprendente: sono dovuta arrivare davvero parecchio dentro il secondo capitolo per cominciare a capire. O quantomeno a immaginare. E tu sei stata bravissima nel guidarmi attraverso questa suspence, nascondendo il tuo vero intento dietro una spessissima  coltre di angst per il quale non ti perdonerò mai. Riportare tutto il monologo ci John dinanzi alla lapide? Quale deliziosa crudeltà è mai questa?
Sono di fronte a una fic grandiosa, eccezionale, qualcosa che ti prende per capelli e ti impedisce di distogliere gli occhi. Ieri ho letto il primo capitolo tutto d’un fiato, oggi questo.
Yoko, io non mi so più esprimere. Scrivi in maniera troppo profonda, intensa, quasi “pesante” da sostenere, perché ogni capoverso è densissimo di cose da processare, non sprechi mai una frase in inutili ridondanze o per allungare il brodo senza motivo. Stupendo l’alternarsi della voce di Hamish con la vita di John: da un ritmo pieno e calzante, non fa rallentare mai, ti spinge ad essere sempre più curioso, desideroso, incantato.
E il dolore di John si tocca, come ogni volta che ne parli tu.
L’eco di quell’amore infinito, che non racconti nel dettaglio neanche una volta, ma che fai solo intravedere attraverso le frasi preoccupate di un figlio verso il padre rimasto desolantemente solo, è più forte e pungente di qualunque pagina intera di descrizioni strappacuore.  Ma in questo tu sei un’artista.
Infine, standing ovation a uno dei passaggi più belli e che fa capire perfettamente cosa intendo quando dico che adoro il tuo stile.  

“In realtà l’orgoglio è qualcosa di pesante, ferroso, scuro ed arrugginito. Cadendo non si rompe affatto, fa solo un gran casino. Rimbomba nel petto come una bomba a mano e la fatica che si deve fare non è quella di rimetterlo insieme, ma quella di risollevarlo.”

La cosa più sconvolgente è che tu scrivi SEMPRE così, non solo una frase o due.
Non so più come esprimerti la mia adorazione.
Bravissima. Eccezionale.
Ti abbraccio

Recensore Master
19/09/12, ore 09:40
Cap. 2:

Questa è una storia davvero particolare, che ti lascia stremata giá prima di arrivare in fondo. E che a ogni rigo ti fa convincere sempre piú quanto tu sia davvero intelligente e profonda (ce ne sono poche di scrittrici come te in questo fandom, si possono contare sulle dita di una mano). Hai uno stile di scrittura pesante ( non nel senso di poco scorrevole, ma che ti trascina in fondo e ti blocca lí, legato a ogni parola per non perderti nemmeno un respiro o concetto), mai banale nè scontato, pregno di concetti profondi e, nel caso specifico della storia, zuppo di angst. Lo si è visto nel paragrafo un cui descrivi la caduta dell'orgoglio. Non avevo mai letto nessuno farlo in questi termini. È davvero profondo il tuo pensiero, e soprattutto freddo e reale. La scena del cimitero è stata una mazzata. E la cosa bella è che uno potrebbe obiettare: Si Vabbè, ha ripreso una scena già vista nella serie, che c'è di nuovo? Eppure l'hai riproposta con dolore diverso, reale, come se fossimo stati dentro la pellicola. I miei complimenti. Cri

Nuovo recensore
17/09/12, ore 16:50
Cap. 2:

Ero un po' titubante nell'iniziare questa storia, spaventata da tutti gli avvertimenti che hai messo all'inizio - della serie: "ma come diavolo è possibile infilare una Parentlock e un ACDtribute nella stessa storia?!" -  ma da questi primi due capitoli mi devo assolutamente ricredere. E' possibile, eccome se è possibile, e tu ci stai riuscendo in maniera impeccabile.
Una storia originalissima, coerente e con un John molto IC nel suo dolore e nel modo in cui affronta la vita senza Sherlock - mi si è stretto il cuore leggendo come hai descritto il suo lutto nel primo capitolo, la sua rabbia e la sua sofferenza. Sono curiosissima di scoprire dove andrai a parare, anche se mi sono già fatta delle mie ipotesi - ho girato troppo su tumbrl per non intuire chi possa essere HWH xD -, e davvero non vedo l'ora di scoprire come riuscirai a coinvolgere Arthur Conan Doyle in tutto questo e che ruolo avrà nella storia! Ti seguirò sicuramente, aspetto con ansia il terzo capitolo :3

A presto,
Willa

Recensore Master
17/09/12, ore 15:33
Cap. 2:

Come ti ho detto, ci ho messo tre giorni a convincermi a leggerla perché il primo capitolo mi ha davvero distrutto psicologicamente. E ora sono in crisi perché voglio il terzo ma so che avrai bisogno di tempo quindi aspetterò paziente in un angolo che tu aggiorni ç_ç ho una mia idea in merito a questa ff, ma ci sono ancora così tanti punti oscuri che mi spingono a leggerla (oltre il fatto che è scritta DA DIO) che sto impazzendo dalla voglia di averne ancora. (Quanto male mi hai fatto? E' tutto un male continuo, la scena al cimitero poi, quando John sceglie la ragazza che non abbia occhi azzurri o capelli a boccoli. DIO SANTISSIMO). Aspetto candidamente il prossimo capitolo scodinzolando e piangendo e skdhsjdhjshd u.u love you, darling! Sei strepitosa.


Jess

Recensore Master
16/09/12, ore 11:33
Cap. 2:

Dio che male. Che male incredibile rivivere quella maledetta scena al cimitero. Mi hai fatto rivivere in pieno la puntata del telefilm che non ho più il coraggio di guardare da mesi, ho respirato la tristezza ed il rimpianto della cara Mrs. Hudson e il dolore lacerante di John, che davanti alla tomba di Sherlock pronuncia quella che per me è una dichiarazione d'amore a tutti gli effetti, non un'addio.
Da lì la sua vita (sempre che di vita si possa ancora parlare) comincia seriamente a deragliare: si ubriaca, va a donne e per ogni passo in avanti che fa (non prende più due tazze dalla credenza) ne fa tre indietro: perché cerca il giornale che Sherlock comprava e una puttana che gli rassomigli solo alla lontana gli crea problemi.
In tutto questo squallore, che descrivi con mano crudele e sapiente, l'unico barlume di interesse per John rimane quello strano diario, testimone di un qualcosa di impossibile, eppure veramente lì tra le sue mani. Il colloquio che John ha con lo studio notairle è davvero intrigante, ha stimolato la mia curiosità oltre ogni dire.
Un'altra cosa terribile (è bella) è il parallelismo tra la vita di quel "papà" dell'800 e quella di John, entrambe alla deriva. Quella del "papà" sembra precipitare molto in fretta e lo si percepisce chiaramente attraverso le parole del figlio, che si fanno sempre più preoccupate per l'inedia in cui sembra scivolare il genitore.

Nuovo recensore
15/09/12, ore 01:24
Cap. 2:

Io. Ti. Adoro. 
Per molteplici ragioni. Prima è il tuo stile eccellente, scorrevole e mai laconico, con cui descrivi delle immagini e similitudini che calzano a pennello con la situazione, con riferimento a quella dell’orgoglio ed ho apprezzato anche la descrizione di come John affronta la morte, in guerra e a Londra (ammetto che adesso non è attinente, ma la figura del “cuore neonato” di Sherlock  in “All we can do is keep breathing” è sublime, poetica, punta dritta all’anima e lì vi rimane, marchiata a fuoco).
Arrivi, anzi mi sento di affermare che superi il livello di molti scrittori professionisti.
In secondo luogo, hai risvegliato la mia passione nerd per i misteri dell’universo, in primis la relatività e i buchi neri. Ho una teoria su chi sia H.W.H, questo ragazzo con un QI nettamente superiore alla norma (chissà da chi avrà preso? ;D) che lavora ad un progetto top-secret  del governo inglese e da che epoca scriva (sulla prima sono quasi certa, sulla seconda lascio un lieve margine d’errore).
Tutte le incongruenze temporali si risolverebbero se avessimo a disposizione un TARDIS, XD. Ma a parte avere Moffat in comune, si tratta di due scenari totalmente diversi. Però mi sovviene una spiegazione alternativa…non mi dire che H. ha scoperto un modo per oltrepassare l’orizzonte degli eventi senza essere spaghettificato. Se così fosse...non dico altro, a parte che ti adoro, ma questo l'avevo già affermato, vero?
Unica nota dolente in tutto ciò è il padre deceduto del ragazzo: allora è morto davvero? T.T
Ma a parte ciò, mi rattrista sapere che il papà ancora soffre. Supponendo, infatti, che la data del diario si riferisca al ventunesimo secolo e che H. abbia conosciuto suo padre, potrei pensare che si tratti di un evento successivo, non collegato alla situazione presente. 
È inutile, non ci posso fare niente, sono totalmente incapace di leggere una storia senza immaginare almeno cinque diversi scenari conclusivi. Ma d'altronde è indice di coinvolgimento, no? E tu non solo mi hai incuriosito e fatto appassionare, mi hai rapita. Scorrendo il capitolo speravo che la barra laterale smettesse di scorrere, in modo da non arrivare mai alla fine. Purtroppo però sono arrivata in fondo e ora vado in crisi d'astinenza fino al prossimo capitolo :)
Ti rinnovo ancora una volta i miei complimenti e ti saluto. Alla prossima!

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