Lessico e grammatica (8/20)
A livello tecnico ho riscontrato diverse imprecisioni che purtroppo rendono la storia un po’ spiacevole da leggere. Riporto qui sotto gli errori più gravi, sperando che in futuro non si ripetano più così frequentemente :)
Infatti poco dopo, sentimmo il suo arrivo, correva all'impazzata, aprì di scatto la porta che avevamo poi aperto e saltò sul letto.
Il problema di fondo è la punteggiatura, che si riverbera poi in tutta la storia. Non esistono solo le virgole per scandire il ritmo di lettura delle singole frasi. Ogni proposizione ha le sue coordinate e subordinate, i suoi complementi indiretti e avverbi, ma a seconda dello stile può essere anche legata ad un’altra proposizione. Per questo esistono il punto fermo, il punto e virgola, i puntini di sospensione e i due punti. Si lasciano usare tutti, di norma. Se vuoi, puoi richiedere l’editing del testo e vedere cosa intendo :)
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"Principessa buongiorno, dormito bene piccola?" le chiesi, prendendola in braccio.
Lei si accoccolò tra le mie braccia.
"Bene, quando andiamo?" chiese di nuovo.
Ci sono, in generale, troppe ridondanze nel testo.
Inoltre, non conosci la regola del complemento di vocazione, che seguo a spiegare:
"Buonasera, amica mia";
"Tu, vieni qui!";
"Marta, dove sei?";
"Non conosco nessun Peppe".
Sono tutti vocativi, tranne l'ultimo.
Ti chiederai allora perché questo complemento è sempre separato dal resto della frase con una virgola. L'inghippo sta proprio lì xD
Il complemento di vocazione indica, di fatto, la persona (o la cosa) a cui ci si rivolge. Mi rivolgo ad un'amica o a Marta, ma non a Peppe, perché in realtà io non sto parlando con lui, ma con un'altra persona di lui xD
Si separa con una virgola (fondamentale) proprio per differenziare le due cose: rivolgersi direttamente o indirettamente.
Se la vocazione sta in mezzo alla frase, si separa con due virgole:
"Ti sei chiesta, gioia mia, perché rincaso tardi tutte le domeniche?".
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"Beneadesso andiamo in camera tua e ci vestiamo" dissi io.
"Intanto io preparo la borsa con tutto" disse Bella.
La tua gestione dei dialoghi è un po’ confusa. In questo caso il punto non andrebbe messo, poiché la frase narrativa che segue regge esternamente la battuta stessa.
Ti lascio un piccolo specchietto molto semplice di cui potrai usufruire in futuro per i tuoi dialoghi (impostazione di Feltrinelli):
BATTUTA SEMPLICE
“A_____.”
“Okay, facciamolo.”
“A_____!”
“Uh! Che bello!”
“A____?”
“C’è qualcosa che vorresti scrivere?”
BATTUTA SEMPLICE RETTA ESTERNAMENTE
“A____,” _____.
“Ricominciamo,” disse Thian.
“A____?” _____.
“Ma come fai a sparare così male?” chiese Thian con ammirazione.
TESTO+DUE PUNTI E APERTE LE VIRGOLETTE
A_____: “A_____.”
Gli altoparlanti ingiungevano: “Tutti gli impiegati si rechino nei rifugi.”
A_____: “A_____?”
Più recentemente si trova:
A_____: “A_____”.
Più sottotono, come parlando a se stessa, aggiunse: “D’altronde in questo periodo va perdendo di
tutto”.
A_____: “A_____!”.
BATTUTA COMPOSTA
“A_____,” _____, “_____.”
“Dalla sua lettera non appare in modo molto chiaro, ma,” cominciai a scriverle in tono duro, “credo
che lei abbia un altro ricordo infantile molto brutto.”
“Non ti è mai venuto in mente,” disse Lynne rivolta al suo ragazzo, ma senza guardarlo, “che in questi
film tu cerchi cose che in realtà non ci sono?”
Nei casi di dialogo nel dialogo, le virgolette alte vengono sostituite dagli apici (‘ ’):
“‘Ora ci sono io, non ti preoccupare. Ti guarirò con tutte le mie forze, ti guarirò,’ gli ho detto con
fiduciosa fermezza.”
Esempi tratti da:
Yukio Mishima, Musica, Universale Economica Feltrinelli
Yukio Mishima, Confessioni di una maschera, Universale Economica Feltrinelli
Daniel Pennac, La fata carabina, Universale Economica Feltrinelli
Banana Yoshimoto, Kitchen, Universale Economica Feltrinelli
Jonathan Coe, La casa del sonno, Universale Economica Feltrinelli
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"Siii, tantissimo" rispose lei euforica.
Il “sì” di affermazione vuole l’accento per distinguersi dal “si” riflessivo (“si è lavato”).
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In generale, poi, ti consiglio di usare un lessico più ampio per i termini esplicativi delle battute. Tu usi solitamente solo “disse” e “chiese”, mentre potresti usarne cento altri diversi: domandò, esclamò, pronunciò, squittì, spiegò, assentì…
Originalità (4/10)
L’idea del picnic è carina, soprattutto per come l’hai giustificata: Renesmee cresce troppo in fretta e i suoi genitori cercano per quanto possibile di farle vivere tutte le esperienze più belle dell’infanzia.
Non ho molto da dire perché, effettivamente, c’è l’idea ma non la sostanza ^^’ Originale fino a un certo punto, trattandosi di un comune picnic. Forse, se l’avessi sviluppato in modo diverso avrebbe avuto tutto un altro impatto. Però apprezzo l’intuizione :)
Stile (2.5/5)
Peccato per la punteggiatura, perché se avessi più manualità con quella il tuo stile ne risentirebbe in positivo :) Soprattutto perché, scrivendo in prima persona, ti muovi abbastanza bene tra i pensieri di Edward. Intrecci bene le scene d’azione, i pensieri e le battute.
Non posso darti di più perché manca la base, purtroppo :/
Uso e sviluppo del prompt (8/10)
Beh, il prato c’è e l’hai usato in tutto e per tutto. Ti tolgo un paio di punti per l’originalità, ma per il resto va bene v.v
Caratterizzazione dei personaggi (4/10)
Potrei dirti le stesse cose che ho detto a ValeBellamyPattinson, avendo scelto entrambe il pov Edward.
Dov’è l’Edward? .-. Gentile, premuroso, protettivo come sempre, ma non mi è capitata una sola volta in questa storia di vederlo per ciò che è: un vampiro che legge nella mente. Per Bella non c’è storia, ma Renesmee? Mi sarei aspettata almeno un accenno a questo fatto... :/
Analogamente, Renesmee non sembra affatto ciò che è in realtà.
Renesmee, per quanto sia dolce in versione bimba piccola/ingenua/innocente, non dimentichiamoci che è per metà vampira, figlia di Edward e Bella. La stessa bambina che dopo pochi mesi legge da sola ad alta voce senza che nessuno gliel’abbia insegnato. Insomma, è un piccolo prodigio e io ce la vedo poco a ridere a crepapelle come se l’autore stesso le stesse facendo il solletico per tutto il tempo .-. Infine, lei con un tocco può trasmettere i suoi pensieri agli altri. Nemmeno questo si vede nella storia.
Bella sembra più un personaggio di fondo, poi, più che una co-protagonista ^^’
Gradimento personale (2/5)
La storia è carina e l’immagine che suscita nella mente è splendente come il sole (e come il banner xD)... forse troppo .-. Ad un certo punto, ammetto che avevo fin la nausea di sentirli ridere @.@
Mi sarei aspettata sì un giorno felice, ma anche meno smielato .-. È stato tutto troppo perfetto!
Adesso che ci penso, potevi buttarci dentro Jacob a metà del racconto e farlo litigare con Edward per qualche stupidata xD Sarebbe stato divertente, comunque xD Anzi, avrebbe dato un tocco in più a tutto la sua presenza, visto l’imprinting e il “lei è tutto per me” eccetera.
E poi c’è anche il fatto del luogo, “la loro radura” (che ho supposto essere quella in cui Edward e Bella andavano spesso). Sul testo editato ti ho scritto che non era verosimile, in quanto nel libro non ci si arriva in macchina e, anzi, lui la porta in spalle per dieci minuti buoni, quindi il fatto che parcheggino e stendano la coperta a terra non ha molto senso nel contesto .-.
Ha più l’aria di una famigliola qualsiasi che fa un picnic su di un prato qualsiasi, senza vampiri, poteri sovrannaturali eccetera.
Concludo ringraziandoti di aver partecipato al mio contest e nella speranza di rivederti nei futuri che indirò, più ispirata e più in forma come nessuno ti ha mai vista :)
Un grande bacio.
Hilary
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