Recensioni per
Johnny Was A Soldier
di Peter The Sloth

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/08/13, ore 17:36

Ciao e rieccomi per una nuova recensione! Ormai, che lo dico a fare, la grammatica è semplicemente corretta e curata, mentre lo stile, invece, è un po' immaturo, più o meno come l'altra one-shot che avevo recensito, anche se il tuo talento nel creare immagini dalla forte potenza allegorica rimane sempre il tuo punto forte. La cosa bella di questo racconto è che non offre una morale precisa e può prestarsi a differenti interpretazioni, a seconda del lettore. Un appassionato dei racconti di guerra, ad esempio, lo apprezzerà per l'atmosfera generale, mentre un pacifista potrebbe vederlo come una metafora dell'inutilità e dell'insensatezza della guerra. Personalmente, io ci ho visto entrambe le cose, assieme a quello che io chiamo il "black humour" della vita, nel fatto che Johnny, che tanto amava ballare, perde proprio l'uso della gamba destra. Non so spiegarlo con precisione, ma ho sempre pensato che il destino, la vita, il caso, quello che vuoi insomma, abbia un particolare senso dell'umorismo, drammatico, nero e un po' "inglese" e stronzo.
La recensione finisce qui, ci rivediamo con la prossima storia!
Ancora complimenti!
Bye!
Lilith

Recensore Junior
13/01/13, ore 19:29

Non ho parole.
Il punto è che di parole ce ne sarebbero anche troppe, troppe cose da dire sulla guerra in Vietnam, sulle vittime innocenti e sui soldati "rispediti a calci in culo in America" per invalidità, su questa shot scritta meravigliosamente. Sono talmente tante che si annullano tra loro, lasciando col nulla. Ecco, avrei talmente tante cose da dire che non ne ho nessuna.
È un discorso un po' contorto, ma che vuoi farci, ho studiato la Rivoluzione Americana tutto il pomeriggio (e devo ancora finire: che diavolo ci faccio qui su EFP?) e comincio a non capirci più niente. E non è che Brahms in sottofondo aiuti: quando ascolto la musica classica cado in estasi totale, spengo cervello e mente, ascolto, parlo, scrivo, non so più nemmeno io quel che faccio, tanto che pochi gruppi di musica leggera riescono a farmi delirare così.
Però ecco, sono contenta di essere incappata in questa shot.
Che finisce tra le ricordate, subito.
Mi spiace solo di non aver molto di intelligente da dire.

"Pensò ai Beatles, di cui non si perdeva un disco né una singola mossa." ♥

edit: Ecco, ora però mi sento in colpa. Ho fatto un salto nel tuo profilo (sì, volevo leggere altro di tuo) e visto che è la prima storia che pubblichi su EFP, e la prima recensione che hai ricevuto è stata questa, totalmente senza senso e sconclusionata. Mi spiace, perché ti sarebbero potute capitare di recensioni bellissime, memorabili, invece come primissima t'è toccata la mia. Non voglio ritoccarla, perché come t'ho scritto, sto ascoltando Brahms e non ci capisco niente, peggiorerei solo la cosa, quindi la lascio così. Ma prometto che, qualora dovessi scrivere qualcosa di bello come questa shot, ti lascerò una recensione più intelligente, per quanto posso.
Uhm, mi sa che con quest'edit ho peggiorato la cosa. Ahem, vaaa bene!

Alla prossima (con un pelino di senno in più, spero),
Oonagh.
(Recensione modificata il 13/01/2013 - 07:40 pm)