Devo dire che la tua storia è molto appassionante (non è vero che non sai scrivere). però ci sono un paio di cosette che non mi hanno convinta. io te le dico, poi scegli tu se ascoltarmi o meno.
-subito all'inizio. credo di aver perso un passaggio. prima hai detto che il tizio che ha attaccato la protagonista era dentro ad una taverna, un attimo dopo hai detto che era a cavallo. quel passaggio proprio non l'ho capito. da dove sbuca il cavallo? e poi andare al galoppo in città non è consigliato (una taverna deve essere in città).
-Poi hai detto che la protagonista scappava nella giungla/bosco. beh, i cavalli non possono andare nella giungla. hai detto che era una boscaglia molto intricata, lì un cavallo non ci passa di certo. se vuoi fare una cosa credibile ti conviene cambiare scena.
-Quando la protagonista giunge sulla scogliera e senza pensarci due volte decide di buttarsi. quella parte è poco credibile. nessuno si getterebbe così da una scogliera. prima io controllerei se ci non ci fossero strade alternative, poi controllerei se non ci fossero scogli (stiamo parlando di una scogliera, di rocce a pelo d'acqua ce ne saranno quasi sicuramente).
-Poi hai parlato della locanda con il Jolly Roger. sinceramente, non ho capito da dove è sbucata. deve pur esserci una città o un paese lì vicino. le locande non crescono nel bosco insieme ai funghi! deve esserci una comunità umana poco distante. se così invece non fosse, devi specificarlo, per non creare confusioni.
-Ma quando si risveglia, da che criterio decide di festeggiare con una bevuta? se io rischiassi di morire, l'ultima cosa a cui penserei è farmi un bicchiere. e (vedi punto precedente) se una ragazza mezza morta approda su una spiaggia, non è possibile che nessuno l'aiuti! c'è una taverna a due passi di distanza (e il conseguente villaggio), possibile che nessuno si sia accorto di lei in ore di svenimento?
-Poi ho trovato anche inverosimile la reazione della ragazza quando è entrata. se sulla porta c'è scritto Jolly Roger è ovvio che là dentro c'è gente poco raccomandabile. non dovrebbe per nulla stupirsi.
-E poi mai e poi mai io mi metterei ad urlare per pretendere da bere nel bel mezzo di un branco di pirati (perchè solo i pirati entrerebbero in una taverna con su il Jolly Roger). se ha un minimo di spirito di autoconservazione starebbe zitta.
-Poi hai parlato dell'oste che si stupisce del fatto che una ragazza sia venuta al bancone. mi spiace dirtelo ma le donne erano assai frequenti nelle locande, ovvio erano cortigiane ma comunque donne e grandi bevitrici. quindi il barista non dovrebbe sorprendersi.
-Tra l'altro, se tu hai rischiato di annegare l'ultima cosa a cui dovresti pensare è bere alcolici. dovresti avere le labbra spaccate e incrostate di sale, bere alcol sarebbe un atto di autolesionismo! calcola anche la gola secca. io avrei chiesto un bicchiere d'acqua. e poi il sidro! ma scherzi?! RUM! si beveva rum all'epoca! rum, grog e gin! specialmente tra i pirati, rum e rum fustian! non sidro! non si sono mai sentiti di pirati che bevono sidro!
ecco, il massacro è finito.
ribadisco, la tua storia mi è piaciuta un sacco ^.^ credo proprio che ti seguirò |
