Recensioni per
I'll love you long after you're gone
di TonyCocchi

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/04/13, ore 17:15

uao.
intanto che la leggevo sulla mia faccia appariva l'espressione triste e commossa che di solito mi viene quando guardo l'ultimo film di Harry Potter o una scena triste di un film.
cmq, questa fic è qualcosa di...indescrivibile, hai descritto magnificamente il rapporto tra fratelli, non facile (mai facile), in un contesto tristissimo. e non è cosa da poco.
mi inchino al tuo talento.
poetico, ecco. era poetico come racconto.
bello che ci sia stato anche un accenno alla CanUcr e all'Ameviet. perché la vita, e l'amore, va avanti (questa me la potevo risparmiare).
hg93

Recensore Master
07/03/13, ore 22:19

Bene, bene, bene. Appena mi hai informata di aver scritto una nuova storia su Hetalia mi sono subito precipitata a vedere. Te l'ho già detto che adoro il tuo modo di scrivere? Se sì, allora ho l'occasione di ripetertelo. Io amo come scrivi e come caratterizzi in maniera divina i personaggi di Hetalia. Durante la lettura non sono incappata nè in errori di battitura nè in errori grammaticali e/o di sintassi. E' una storia molto dolce (e la canzone che hai scelto le incalza a pennello), e non nascondo che verso la fine qualche lacrimuccia mi sia scesa. E dico che è molto, ma molto difficile farmi piangere. Mi ha lasciato un pochino di sasso la scomparsa (o sarebbe megli odire morte?) di Arthur. E dire che non è nemmeno uno dei mie personaggi preferiti. Ma tu hai saputo descrivere talmente bene lo stato d'animo di America e Canada per la scomparsa del loro "papà", che alla fine mi sono immedesimata fin troppo bene anche io. Non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo, in futuro.
A presto :)

Recensore Master
06/03/13, ore 17:32

Oh, cielo! Io non so cosa dire.
Non appena ho visto che tu hai pubblicato una fic sono corsa subito a leggere di cosa si trattava; ho letto tutta la storia d'un fiato, poi l'ho riletta un'altra volta con più calma e...mi sono commossa, guarda un po'! Non so se è colpa della febbre, della canzone o della trama in sè, fatto sta che questa fic mi ha commosso; è scritta molto bene (Che te lo dico a fare) e poi...beh, l'idea in sè mi è piaciuta molto; l'idea di Arthur morto all'inizio mi ha turbato un po'; ho letto un sacco di storie in cui moriva, ma non io personalmente non sono mai riuscita a vederlo in quel contesto. Boh, sono strana io, non lo so xD
Anche se nella tua storia, la scomparsa di Inghilterra è trattato in maniera diversa; sai, si dice che le persone in un certo senso vivano dopo la morte grazie ai ricordi delle persone amate. E in un certo senso, è quello che fanno Alfred e Matthew andando in Gran Bretagna, rincontrandosi dopo anni di separazione,e poi tutte quelle frasi a proposito del padre...
Arthur continua a vivere. Nei loro cuori, nei loro pensieri...mi piace pensarla in questo modo :)
Andando oltre, al di là di questo, è proprio da Inghilterra avere come ultime volontà cose che tu inizialmente pensi "Che gran bastardata" che però poi si rivelano giuste e fatte a fin di bene.
La cosa che mi è piaciuta più di tutti è il rapporto presentato tra Alfred e Matthew, pieno di incomprensioni, differenze enormi, ma che può essere ristabilito con un gesto molro semplice (Oddio, semplice non proprio, ma passami il termine). Credo che sia questo il fulcro della fanfic, la storia di come due fratelli, grazie al padre, riescano a superare le incomprensioni e a capirsi.
Mi è piaciuto molto anche l'accenno alle loro vite, Matthew con Ucraina e Alfred con Vietnam :D
Che altro dire? Sentivo la mancanza di una storia scritta da te, ahaha
Complimenti.
A presto
Cosmopolita
(Recensione modificata il 06/03/2013 - 05:36 pm)
(Recensione modificata il 06/03/2013 - 05:38 pm)

Recensore Junior
06/03/13, ore 11:33

Oddio. *Si asciuga una lacrima*

Ci sarà un motivo perché ti ho messo tra gli autori preferiti.

È bellissima. È difficile farmi piangere con solo un capitolo, ma tu mi hai fatto venire gli occhi lucidi.
Alfred e Matthew, fratelli simili quanto diversi.
Hai colto appieno l'essenza di questi due personaggi, riproponendoli in chiave AU ma lasciando i loro esseri assolutamente invariati.
E ho amato come tu abbia descritto il loro affetto fraterno, quel sentimento negli anni dimenticato, calpestato, ignorato che alla fine prorompe in tutta la sua fierezza tra i due.
Due adolescenti, no, due uomini ormai che per cercare i beni materiali di un padre scomparso, alla fine trovano un bene più importante: quello affettivo.
E Arthur.
Il padre scomparso e "fisicamente" non presente nella storia, ma che in realtà aleggia per tutto il tempo accanto ai figli e a noi lettori.
L'uomo scontroso, burbero, forse egoista che in realtà ha sempre e solo pensato al benessere dei propri pargoli, facendo loro scoprire le bellezze del mondo e della convivenza reciproca.

E io continuo a versar lacrime pur avendo finito la lettura, perché una cosa del genere rimane nella testa e nel cuore.

E non bisogna smettere mai di amare e di essere amati, sì; perché l'affetto e l'amore non scompariscono per una mancanza fisica dell'altro.
Come sempre fantastico.

Miku.

Recensore Junior
05/03/13, ore 20:54

Veramente bella e toccante, in linea con la canzone, mi hai stretto il cuore.
Hai perfettamente ragione l'amore ci rende immortali, l'amore sopravvive alla morte!
Per il resto non saprei che dire, mi dispiace per la tua perdita.
Credo che se aggiungessi qualcos'altro sarebbe solo superfluo, il racconto parla già da sè!
Un caloroso saluto, 
Sachi :)