Sono fiera di te <3 continua così ù.ù armatura-maschera is only need <3 ...perdona lo sclero ma inizio ad essere stanca...
brava <3

Beh, mi tocca pure modificare la recensione è_é che dirti? E' sempre un piacere rendermi utile...sebbene stasera è consistito solo nel romperti le maracas...ma suvvia BD come Socrate, spingo a raggiungere la verità rompendo l'anima a chi chiede il mio aiuto <3 XD ok, dopo essermela tirata abbastanza ti ringrazio ancora e sappi che ti voglio un mondo di bene Felpato <3
Alla prossima!
(Recensione modificata il 23/04/2013 - 12:04 am)

Leggi la risposta dell'autore

Mi intriga e.e voglio aiutarti perché non puoi, DEVI continuare<3

Leggi la risposta dell'autore

Ma, ma...*cerca di ricomporsi e recuperare quel pizzico di lucidità necessaria per elaborare una recensione degna di questo nome* Gniente, non ci riesco, per adesso non sono in grado di resuscitare il mio raziocinio, ma di rimandare il commento non se ne parla nemmeno, quindi beccate una recensione delirante e sconclusionata (ora che ci penso, tutte le mie recensioni sono di questo tipo, pertanto il problema non si pone. Tanto meglio *annuisce convinta*). Se dovessi racchiudere la mia reazione in un singolo termine (giochetto non tanto congeniale alla mia rinomata prolissità), sarebbe senza ombra di dubbio "entusiasmo". Entusiasmo sssì, ma si potrebbe pure dire gasamento vero e proprio, perchè un Tony così non l'avevo mai letto, mai, e come ben sai, ne ho divorate di fan fiction che lo vedono protagonista. Una prospettiva inedita e originale (questa raccolta è all'insegna della genialità, credo d'averlo già detto all'incirca ventordici mila milioni di volte, ma "repetita iuvant") che m'ha letteralmente rapita. Questo adrenalinico misto di onnipotenza e desiderio/voglia di vendetta/rivalsa è a mio avviso una reazione non semplicemente pertinente, ma perfetta per il personaggio, il quale non avrebbe potuto che essere animato da una smania così vivida e vulcanica, rafforzata dall'invulnerabilità che, attraverso l'armatura, sente d'aver acquistato. L'uso dell'armatura poi, quanto posso averlo trovato perfetto, nella circostanza? Per non correre il rischio di vaneggiare in maniera poco esplicativa (come mio solito), mi limito a riportare la frase che tanto sapientemente hai utilizzato anche come introduzione alla raccolta: "Tutto sembrava aver mutato prospettiva e senso dietro al velo metallico della maschera". Tutto perfettamente filtrato e mutuato dall'armatura, chiave di lettura e veicolo interpetativo di sensazioni, pensieri e cambiamenti. Ed è proprio nell'armatura che ho avuto l'impressione di trovarmi, durante la lettura; m'è parso di guardare (o forse sarebbe più appropriato dire "sentire") la scena, nel suo contenuto emotivo e visivo, attraverso la stessa maschera indossata da Tony, a testimonianza dell'efficacia con cui hai saputo rendere il suo stato d'animo.
Brano introduttivo straordinariamente calzante come al solito, sembra che le canzoni da te citate siano state scritte appositamente per questa raccolta *faccina scioccata* Trasmette lo stesso, identico batticuore e la stessa esaltazione che albergano in Tony nello scritto.
Mi accuccio in attesa del seguito che, a prescindere da quello con cui deciderai di proseguire, riuscirà senza dubbio ad entusiasmarmi quanto quel che ho letto fino ad ora: non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di te. "Light: un nome, una garanzia". Suona bene!
*lancia rose e cioccolatini* (altro che pomodori!)
Alla prossima *stritola*

P.S. Meno tre. MIODDDIO.
P.S. 2. Ora che ci penso, trovarsi all'interno dell'armatura con Tony sarebbe moooooolto ma molto gradevole (termine decisamente troppo blando, ma preferisco autocensurarmi per non scadere in deliri bimbominchiosi) *occhiataccia fulminante di Pepper* Scheeeerzo Pep, lo sai che ti lovvo e ritengo Stark tua proprietà privata. Era tanto pè dì *fischietta con indifferenza*

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Come ti avevo anticipato in un commento precedente quando penso alla Mark III mi viene da pensare all'ironia di Tony  che l'ha voluta rossa e al fatto che stesse cercando di creare qualcosa che autoalimentasse il suo ego più di quanto lui non era in grado di fare. Questo perchè, credo, adoro il lato ironico di Iron Man ed è quello che lo rende il mio eroe preferito. Non è depresso (è poco depresso rispetto ad altri, mettiamola così), reagisce sempre a modo suo, beve, si autoesalta... questi sono gli aspeti che mi piacciono di lui. 
Questo non vuol dire che non abbia apprezzato e che non pensi che la tua visione della Mark III non sia altrettanto buona, ovviamente si tratta di punti di vista e mi pare di aver vagamente (:P) capito che tu preferisca la versione tormentata dell'eroe. Sei riuscita a rendere molto bene quelli che, verosimilmente, sono stati i suoi pensieri anche se conitnuo a chiedermi se, alla notizia della strage di Gulmira, lui sia partito per vendicare se stesso o se uno spiraglio di quel cuore che non si sa se abbia ancora o meno, lo abbia giudato per proteggere quella gente.
Lasciando da parte le interpretazioni perchè, ovviamente, ognuno ha le sue, anche questo capitolo è scritto davvero molto bene e riesce a trasmettere in poche righe tutta la rabbia e l'angoscia che tormentano Tony.
Alla prossima armatura!
Even 

Leggi la risposta dell'autore

Anche in questo capitolo ti sei superata, si lo so ho seguito tutti i capitoli che hai scritto dalla Mark I alla Mark III anche se non ho recensito.Adoro la combinazione che fai fra testo e il testo delle canzoni degli AC/DC, non è così terribile come pensi.Mi piace come descrivi ogni azione e pensiero,
fai sembrare ogni cosa naturale ogni volta che leggo uno dei capitoli, di questa raccolta.(Ed essendo io Tony Stark)non capisco come riesci a farmi pensare"certo quadra tutto alla perfezione ".Quindi aspetto con ansia il capitolo che parlerà della Mark IV, sono convinto che sarà insuperabile come
questo.Non ci sono errori,è grammaticalmente perfetto, bell' idea quella dell Lato Oscuro(Sa tanto alla Star Wars, scritto con la "L"e la "O" maiuscola)
Al Prossimo Capitolo(che recensirò insieme a Cap.)
-Anthony Edward Stark

Leggi la risposta dell'autore

Aggiornamenti a tempo di record di questa raccolta - come di tutto ciò che viene partorito dalla tua mente e messo in atto dalla tua penna - equivalgono a gioia infinita per il mio ggguoricino, pertanto ben vengano *applaude entusiasta*
Ora, non è per pavoneggiarmi e pomparmi e sbandierare le mie doti divinatorie (o almeno, non solo per quello), ma io l'avevo detto, avevo detto che l'idea alla base della raccolta è geniale e questo capitolo ne è la conferma inoppugnabile. Proprio come nel capitolo precedente (o forse anche di più; non riesco a stabilire una gerarchia quando si tratta dei tuoi scritti, trovo tutto troppo bello e troppo perfetto per farlo) hai saputo tirar fuori l'interiorità (faccio puntualmente abuso di questo sostantivo quando recensisco i tuoi lavori, ma non posso farne a meno, è pertinentissimo) di Tony attraverso l'armatura e la costruzione della stessa con efficacia straordinaria: utilizzare questa chiave di lettura (ecco, questa è l'espressione che cercavo la volta scorsa! Descrive la tua genialata con molta più efficacia di quanto abbia fatto il mio sconclusionato commento) è, lo ribadisco, un'idea magnifica, che solo un'autrice altrettanto magnifica poteva elaborare.
Avevi fatto cenno, nella risposta alla mia precedente recensione, del fatto di voler raccontare, tra le tante cose, la sua voglia di rivalsa, quel desiderio di vendetta crudo e molto umano che, a mio avviso, nella circostanza (e visto quello che è accaduto) ci sta tutto. E poi ho adorato il dubbio, la "confusione", la profonda riflessione su se stesso che la domanda finale (il pleonasmo va più che bene, ssssì) racchiude alla perfezione. Ma quanto ci piace questo Tony introspettivo e sguazzante nell'angst più puro? A noi tanterrimo, mentre a Stark forse un tantino meno, ma lui ci lovva e ci perdona tutto, veeeeero Tony? *indossa l'armatura con fare minaccioso*
Che scrivi magnificamente non c'è nemmeno bisogno che lo ripeta (ops, l'ho già fatto!), pertanto taccio e mi accuccio in attesa del terzo capitolo, che naturalmente attendo con curiosità spasmodica, viste le tue parole. A tal proposito, penso che non riuscirei ad odiarti nemmeno se, in un tuo scritto, mi ammazzassi Tony o dessi Pepper in sposa ad Hammer, quindi vai tranquilla, il mio lovvamento è scontato e a prescindere.
Ho già detto che è impressionante quanto i testi che riporti sembrino cuciti addosso a Tony, vero? Vabbeh, ribadisco anche questo, tanto sono già ufficialmente la fiera della ripetitività.
Alla prossima *abbraccia*

P.S. Ci tenevo a dire che sì, davvero ti lovverei anche se mi ammazzassi Tony o dessi Pepper in sposa ad Hammer, ma il mio non voleva assolutamente essere uno spunto, ma nemmeno lontanamente e neanche vagamente (lo puntualizzo perchè il tuo sadismo potrebbe farsi strane idee al riguardo e non me pare il caso, nnnno).

Leggi la risposta dell'autore

Ciao. Anche per questa armatura sei riuscita a cogliere molto bene quelli che credo siano i pensieri di Tony. Per come era lui prima dell'Afganistan credo che sia molto plausibile l'idea di avere ricostruito l'armatura per una sorta di vendetta personale. Certo poi è venuto anche tutto il resto (salvare il mondo e altri sport estremi) ma così come la Mark I è stata forgiata per scappare, credo che la Mark II sia stata ricreata per vendicare. 
Per quanto riguarda l'ultima frase... non credo che sia pleonastica. Sebbene sia la domanda che ci si fanno un pò tutti, il fatto che Tony stesso se la ponga fa pensare che, alla fine, da qualche parte un cuore lo abbia anche lui. Se non se lo fosse chiesto allora sarebbe stato veramente drammatico ... così c'è ancora speranza!
Di nuovo complimenti per questo capitolo e alla prossima
Even

Leggi la risposta dell'autore

è sempre un piacere leggerti! Ed entrare nella testa di Tony XD attenderò il prossimo capitolo allora, vista la premessa ^^

Leggi la risposta dell'autore

Ciao, davvero una bella idea quella di partire dalla creazione delle armature per andare ad analizzare i sentimenti del forgiatore (per la Mark I il termine è particolaremente appropriato!) e in effetti alcuni dei momenti cardine della vita di Tony sono correlati proprio alla creazione di vari modelli di armatura. Ammetto che in genere sono più per il genere ironico, e infatti pensando alle forgiature mi viene in mente subito la MARK III (un pò ostentativa, ma con del rosso fuoco per aiutare a passare inosservato :P) ma queso tuo primo capitolo è davvero bello. Leggendolo sembra di rivedere esattamente la scena di Tony con il martello in mano che forgia il primo elmo, i pensieri sono assolutamente IC e molto calzanti nel personaggio! In poche righe sei riuscita a creare un'atmosfera cupa ma vibrante di energia e di voglia di "fare qualcosa" (che sia costruire l'armatura, scaricare la tensione martellando qualcosa o veicolare le speranze per tornare a casa e quindi mantenere la mente impegnata sfiancando il corpo).  
Bella, bella, sono ansiosa di leggere le prossime Mark!
Ciao
Even

Leggi la risposta dell'autore

Certe idee possono essere partorite solo da menti genialmente geniali e messe in atto da penne spiccatamente sensibili e, in virtù di tale qualità, capaci di scavare nell'interiorità dei personaggi non soltanto in maniera eccellente, ma originalissima, tutt'altro che convenzionale, sfrornando quelle trovate davanti alle quali non puoi che sgranare gli occhi ed esclamare, con somma ammirazione: "Ma è geniale!". Sto facendo abuso del terminale "geniale" e dei suoi derivati, lo so, e considera che a me non piace affatto essere ripetitiva (sono una grande fan dei sinonimi), ma in questo momento non mi sovviene aggettivo altrettanto adeguato.
Insomma, se quest'incipit (come di consueto delirante) non fosse bastato a fartelo capire, adoro, adorissimo, adorerrimo l'idea su cui la raccolta si basa e non vedo l'ora di divorarne ogni singolo aggiornamento. Filtrare i pensieri, le emozioni e i mutamenti di Tony attraverso le armature e la loro costruzione, realizzando una vera e propria trasposizione della sua psicologia nel lavoro, nella costruzione, nelle armature stesse, è una figata e costituisce un punto di vista originalissimo e perfettissimo per il personaggio che, abbinato alla tua straordinaria bravura, ti consentirà di raffigurarlo in maniera vivida, suggestiva e particolare. Ma come t'è venuta in mente sta cosa? Intendo, i tuoi neuroni partiriscono genialità spontaneamente o la cosa richiede lunghe elucubrazioni?
La prospettiva del "dietro la maschera" assume, nella mia testa, un valore simbolico che non basterebbero romanzi a sciorinare; per non perdermi nei meandri delle mie infinite e tediose psicanalisi, ti dico solo che è un punto di vista dal quale si può avere, secondo me, una visuale di Tony straordinaria e averlo adottato renderà senza dubbio questa raccolta un capolavoro (ma, vista l'autrice, non poteva essere altrimenti *ggguori a gogò*).
M'è piaciuto tanto ma veramente tanto il Tony che riscopre (o scopre per la prima volta, chissà) il gusto di realizzare qualcosa con le proprie mani, che prova il piacere della fatica e dell'impegno seppur in un momento così concitato e di estrema difficoltà; l'ho trovato un primo passo, o un segno, di quel cambiamento che lo porterà a diventare il Tony post-Afghanistan. Proprio nella scorsa recensione ho lodato le tue capacità descrittive. Beh, pure su questo sono costretta a ripetermi (sempre per la serie "che du palle questa che dice sempre le stesse cose"): nella parte finale m'è parso di vedere, con gli occhi di Tony, la maschera che prende vita e, ancora una volta, m'è sembrato di essere davanti ad una scena concreta ed incredibilmente realistica.
Ma quanto puoi scrivere bene, quanto? *piange*
*si accuccia in attesa del seguito*

Ma il testo di quella canzone è stato scritto apposta per Tony e per questo scritto? È incredibile quanto sia pertinente! *faccina scioccata*
(Recensione modificata il 12/04/2013 - 12:31 pm)

Leggi la risposta dell'autore