Recensioni per
The Otherside
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 55 recensioni.
Positive : 55
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/05/13, ore 18:46
Cap. 8:

Ehilà, eccomi qui! Duuuunque... Interludio come a dire Tony e le sue crisi di panico. Un capitolo molto sofferto (nel senso che lui soffre) e con decisamente poca speranza. Se mi vuoi piantare un coltello nel cuore fallo direttamente, ma evita di scrivermi frasi come."Anche lei, l'unica persona che lo capiva veramente e che adesso dormiva tranquilla in quella stessa casa, era ignara che per lui il "disastro di New York" non era ancora finito"
Ma poveraccio, me lo vedo solo, al buio, devastato dal panico e dalla paura, con l'altra che dorme tranquilla nella stanza vicino. Che poi hai ragione, lo dicono anche nel film... ma a me turba questa cosa.
Passando oltre, ho apprezzato e mi è molto piaciuto come hai voluto spiegare le crisi di panico che nel film, come un sacco di altre cose, sono citate e poi abbandonate al loro destino e l'inizio dell'ossessione per le armature. 
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la frase finale "Ma dentro di sé continuava a cadere, a cadere, e a cadere sempre più giù." E' davvero molto evocativa

PS credo che ci sia decisamente qualche problema di carattere nel testo della risposta, non sono mai riuscita a copia-incollare il testo senza fare casini, abbi pazienza ma per una volta che non mi salta tutto non lo riscrivo per una questione estetica :P

Recensore Master
13/05/13, ore 21:46

Questa è quella che io chiamo "netta divergenza" di vedute: questo capitolo è, ai miei occhi, LA PERFEZIONE. E non me ne frega 'na cippa della storia de "La perfezione non esiste", perchè quel che ho letto è semplicemente e meravigliosamente perfetto, lo è a tal punto che faccio fatica ad elaborare una delle mie solite, accurate e impeccabili (?) analisi. dal momento che hai già detto tutto quello che c'era da dire e l'hai detto con un'efficacia ed una comunicatività senza pari.
Ho cominciato a gasarmi appena ho compreso quale fosse il momento narrato. Ho sempre sperato di trovare, un giorno, una bella introspezione di quel frangente, che a mio avviso si presta benissimo a questo genere di narrazione ma presenta un coefficiente di difficoltà altissimo, perchè è la classica situazione in cui è facile cadere in un'accozzaglia di luoghi comuni e stereotipi non conformi alla psicologia e al carattere del personaggio. Tu hai messo nero su bianco ESATTAMENTE (sto abusando del maiuscolo, me ne rendo conto, ma ho bisogno di rafforzare ed enfatizzare i concetti) quelli che sono stati i pensieri di Tony in quel momento. Vi starete chiedendo (plurale maiestatis, dato che dubito a qualcun'altro, oltre che a quella meraviglia pazienterrima dell'autrice interessino i miei vaneggiamenti): "E te come fai a sapere quali sono stati i pensieri di Tony in quel momento? Eri nella sua testa? Dovresti dire quelli che secondo me sono stati i pensieri di Tony". No, signori della corte, vi sbagliate di grosso *Alley versione Demostene* Generalmente non pretendo di dare alla mia versione dei fatti valore universale (sono solo una cretina e per di più con un'insana e spiccata tendenza a distorcere la realtà), ma io sento che Tony ha vissuto quel momento proprio nel modo in cui l'hai raccontato tu, con quel misto di angoscia ed esitazione che lo rende splendidamente umano ma che non ne intacca la volontà e la ferrea convinzione che quel che sta facendo sia la cosa giusta. Non so se l'espressione sia opportuna, ma trovo che l'episodio costituisca per Tony l'occasione per una presa di coscienza, se così si può dire, per un confronto con quelle debolezze e quell'insicurezza (e ho adorato il modo in cui le hai connesse all'armatura e hai ricondotto a loro l'esigenza di costruirla) che, nella vita di tutti i giorni, tende a nascondere dietro ad una corazza di sfrontatezza ed arroganza.
Per me, non esiste altra versione dei fatti e vederla trasposta in parole tanto vivide è gioia allo stato puro *sparge ammirazione e lovvamento a gogò*
Mi accuccio in attesa del capitolo "un po'diverso dai precedenti" *me curiosa*
Bacione *sbaciucchia*

Recensore Veterano
13/05/13, ore 17:45

Ciao! Quando stavamo parlando di Mark VII mi era venuta in mente proprio la prima scena in cui la indossa per la prima volta, quando si sta per spiacciare al suolo e pensavo che avresti usato quella per il capitolo, non mi immaginavo QUELLA scena!
Il momento in cui Tony si infila nel portale con l'immagine di Pep al telefono e tutti che trattengono il fiato e lei che lo guarda... oddio, mi viene ansia tutte le volte. Penso che ti sia infilata in un bel pasticcio e, sebbene questo capitolo  mi sia piaciuto, ammetto che non è il tuo migliore, ma non per colpa tua. Credo che quella sia una delle scene più belle e una delle più difficili da rendere a parole. Ho visto un video su You Tube che rende perfettamente il concetto, ma sono profondamente convinta che esprimerlo a parole sia quasi impossibile. Credo che in quel momento Tony abbia fatto un bilancio della sua vita e penso che non sia esprimibile altrimenti che con una serie di immagini, di flash nella sua mente, rende i suoi sentimenti in quel momento è una bella sfida. Tu in parte ci sei riuscita perchè credo che davvero Tony non si aspettasse di fare quello che ha fatto, proprio lui che è sempre stato l'antitesi dell'eroe, scompare facendo ciò che è giusto (e ciò che lo può in qualche modo redimere e rendere immortale al tempo stesso).
Lo fa per salvare New York? Per salvare Pep? Per dimostrare a Cap che non è solo un egocentrico playboy? Per mettersi in mostra? Per se stesso? Non l'ho ancora capito anche se io stessa mi ci sono scornata in una FF (che è rimasta rintanata nel pc) quindi merito a te per aver dato una forma a quello che difficilmente si può rendere a parole e per averne anche dato una tua interpretazione.
Alla prossima armatura!
Even

Recensore Master
02/05/13, ore 01:08

Tony che lavora è l'amore assoluto ed è anche qualcos'altro che, per non dare il colpo di grazia alla mia già ampiamente compromessa reputazione, mi asterrò dal dire pubblicamente - casomai ti mando un messaggio privato, tanto per non perdere il ritmo (a proposito, grazie a te per le chiacchiere *cuore gigante*), anche se credo sia piuttosto lampante per qualsiasi essere vivente dotato di un apparato endocrino ben funzionante (punto tutto sull'ignoranza dei frequentatori di EFP in campo biologico, altrimenti il colpo di grazia è bello che assestato). Duuunque, questo capitolo non del tutto scevro dall'angst ma meno angst del solito - l'angst soffuso ci piace assai, tanto quanto quello esplicito e marcato. La roba ben fatta è sempre graditissima - è riuscito a farmi sbrodolare in maniera indecente e immagino non sia nemmeno troppo difficile per te capire per quale motivo. La tematica "rapporto padre/figlio" è uno dei miei punti deboli, quando si parla di Tony, e l'associazione tra l'armatura e il padre e i ricordi dolorosi legati al (non) rapporto avuto con lo stesso mi ha colpita moltissimo: l'ho trovata ingegnosa, calzante e devastante sul piano emotivo - almeno per quanto riguarda gli effetti che ha avuto sul mio piccolo e fragile guoricino - e, in due parole, l'ho amata profondamente. L'ho amato così tanto che devo riportarla, perchè è magnifica, perchè merita d'essere messa in evidenza e perchè sssì, oh.

"Annuì assente, scoprendosi a sorridere come un idiota. Tentò inutilmente di ricomporsi e di frenare le parole di suo padre che continuavano a risuonargli in testa, proprio come aveva sempre desiderato.
"La mia più grande creazione sei tu."
Scosse la testa, frastornato dalle emozioni contrastanti che si dibattevano in lui. Non poteva riscattare vent'anni passati a ignorarlo dicendo qualche bella parola e salvandogli la vita, si ripeté, ma nonostante tutto continuò a sentirsi insensatamente felice.
Salì sulla piattaforma con la testa leggera e le gambe malferme, incapace di concentrarsi e registrando passivamente i bracci meccanici che gli saldavano addosso le familiari placche rosso-oro.
Mai l'abbraccio metallico dell'armatura gli era sembrato così accogliente. Lo sentiva riverberare di un calore lontano che aveva agognato per troppo tempo.
Sorrideva ancora, quando la maschera dell'armatura celò il suo volto"

Ah, se sei brava *occhioni lucidi*

"Mai l'abbraccio metallico dell'armatura gli era sembrato così accogliente. Lo sentiva riverberare di un calore lontano che aveva agognato per troppo tempo"

Questa frase è BELLISSIMA. Awwwo in maniera indecente (questo perchè volevo tutelare la mia reputazione. Sì certo, come no).
*valanghe d'ammirazione e di lovvamento per l'autrice*
Alla prossima!

Recensore Veterano
01/05/13, ore 20:12

Ciao! L'idea di collegare l'armatura alla figura del padre mi piace molto. Il rapporto tra Tony e Howard sappiamo essere sempre stato turbolento e difficoltoso, ma l'idea che sia stato il retaggio del padre a permettere a Tony di "risolvere l'enigma del suo cuore" mi è sempre piaciuta moltissimo. Ammetto che è strano leggere un capitolo in cui non mazzuoli il povero Tony, ma una boccata di speranza ci vuole! Mi è piaciuto molto il sorriso sul volto di Tony che si mantiene fino alla fine! Concordo che Tony al lavoro sulle sue armature è davvero affascinante e tu, come sempre, riesci a descriverlo benissimo tanto che sembra di stare lì con lui (see, magari!)
Alla prossima (dimmi che vai avanti, magari con qualche buco fino alla 42 perchè sarei davvero curiosissima di leggere Tony che mette insieme le varie Mark del 3 film!)
Even

Recensore Veterano
30/04/13, ore 18:28

Sinceramente , fino al ultimo mi aspettavo un po' di angst(ma non c'è stato), ma non sto dicendo che questo cap. non sia come gli altri(in poche parole perfetto), dico solo che mi aspettavo qualche dubbio qualcosa che rendesse il capitolo in po' più introspettivo.
Ma ora facciamo parlare il Capitano.*I riflettori illuminano il Capitano*
Cara Light,(Senti Cap. lasciamo perdere, fai un po' come ti pare, ma non è una lettera NdIo)
Il capitolo è perfetto sotto ogni aspetto dalla grammatica al contenuto, come detto in precedenza dal Signor Stark in questo capitolo è mancato l'angst , mi è piaciuto il ricollegamento che ha fatto con il padre del Signor Stark, e stavolta lei ha rappresentato la nuova sicurezza di Tony.Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
-Steven Rogers
Io:Also, wie war Kapitän seinem brief-bewertung? (Allora capitano come è andata la sua lettera-recensione)
Steve: Ich wusste nicht deutsch sprechen konnte, Mr. Stark(Non sapevo sapesse parlare il tedesco ,Signor Stark)
Io:Sie hat auch mich überrascht, Kapitän, lernte sie Deutsch in der Schlacht?(Anche lei mi sorprende Capitano ha imparato il tedesco in battaglia?)
Steve:Wir werden ein anderes Mal Mr. Stark reden, haben wir nicht zu langweilen Glimmer Fräulein Licht wollen(Ne parleremo un'altra volta signor Stark, non vorremmo mica annoiare la signorina Light)
*I riflettori illuminano sia me che il capitano*
Al Prossimo Capitolo(Am Nächstes Kapitel)
-Anthony Edward Stark, con la collaborazione di Steven Rogers (Spero Aggiornerai presto NdIo
Spero Aggiornerà presto NdSteve(Hoffentlich bald aktualisieren NdIo e Steve)

Recensore Junior
30/04/13, ore 02:11

non ci credevo mentre leggevo, che lo avessi descritto felice XD pensavo "sicuro da un momento all'altro succede qualcosa e va in paranoia." e invece noo <3
ti dirò la verità, mi piace l'angst, ma preferisco quando è ironico e gioioso XD per questo adoro questo capitolo *___*

Recensore Master
30/04/13, ore 00:22

C'è chi è contento di 'abbracciare' la propria armatura e chi, invece, è costretta a sognarsela @_@
Ma tu guarda come manovri pure il mio subconscio é_e
Detto ciò...mentre rileggo questo capitolo continuo a pensare all'immagine che mi hai linkato, quindi ho pure gli occhi lucidi, vergogna.
Inerente a questo capitolo (che è ciò che in realtà dovrei andare a disquisire su) mi piace <3 sono ripetitiva, ma tu  scrivi bene e questo è bello sia per chi legge che per chi ti beta (quanto ti voglio bene <3 ) :)
Brava la mia Felpato, tra armature, strumenti, TONY OPERAIO, TONY OPERAIOOOOOOOH. Mi stai facendo passare delle serate splendide e movimentate :)
ti voglio bene
Juls

Recensore Veterano
27/04/13, ore 16:09

Ciao. Mi è piaciuta molto la contrapposizione tra quello che pensa Tony (ossia che l'armatura "portatile" è un ottimo modo per potersi rifugiare sempre e comunque dentro il suo bozzolo privato, al sicuro dal mondo) e quello che Tony pensa pensi (uddio che frase...) Pepper (ossia che con essa lui sia sempre pronto ad intervenire rapidamente in ogni momento). La consapevolezza di stare morendo però riesce solo a convincere Tony a fare un'idiozia dopo l'altra, pensando così di vivere al meglio quelli che crede siano gli ultimi mesi della sua vita. Mi sono sempre chiesta (ossia da qualche tempo c'è una storia che mi balla nel cervello, ma che non riesce a prendere forma) cosa avrebbe fatto Tony alla sua festa di compleanno se invece che chiedere a Natasha consiglii, li avesse chiesti a Pepper. Sono convinta che lei, ben conoscendolo, non gli avrebbe dato consigli così avventati e le cose forse sarebbero andate in maniera molto diversa.
Ma sto decisamente divagando dall'argomento Monaco e Mark V quindi, per tornare al punto di partenza, la costruzione di questa armatura, così come hai ben sottolineato nella storia, permette a Tony di portarsi il suo bozzolo ovunque vada, così come la conseguente evoluzione di questa armatura sarà la Mark 42, sua erede diretta che non ha neanche più bisogno di essere portata in giro. 

PS commento al tuo commento del capitolo. Sono convinta che la gestione del Mandarino creerà non pochi dissapori, personalmente l'ho trovata un bel colpo di scena ma mi rendo perfettamente conto che hanno smontato un cattivo di Iron Man e che questo comporterà critiche a non finire. Senza contare che nel primo film citano i 10 anelli, ora li abbiamo visti e scopriamo che non esistono? O_O Sono perplessa. 
Sono convinta che il film sia "affrettato" e che l'introspezione dei personaggi sia lasciata decisamente alla fantasia, ci dobbiamo immaginare l'evoluzione Pepperony, ci dobbiamo immaginare il rapporto Maya/Tony quello Killian/Pepper (lui doveva essere preso male da lei, se le combinato tutto quello che poi le combina, ma noi sappiamo ben poco) più tutta una serie di altre cose. Magari il combattimento finale poteva durare 10 minuti in meno e quel tempo poteva essere usato diversamente, ma tant'è è fatta.
AC/DC musicalmente parlando sono una scarpa, dopo aver letto il tuo commento ci ho ripensato e ho notato che hai decisamente ragione. La musica, filo conduttore del due film prima, qui viene a mancare quasi completamente. E' il problema di cambiare regia a 3/4 del lavoro (che Iron Man fosse una trilogia credo che sia sia capito dal finale), così come era successo ai film di Harry Potter, così è successo qui. 

Scusa il commento eterno, ma non potevo non approfittare per fare anche due chiacchiere sul film!
Alla prossima
Even

Recensore Veterano
26/04/13, ore 16:46

Inizio dal commentare le note dell' autrice, concordo pienamente sul film "Iron Man 3"per gli stessi tre motivi sopra elencati da te.
Ma parliamo del capitolo(Sempre con la gentile collaborazione della Bella Addormentata fra i Ghiacci(mi è piaciuto troppo il soprannome che gli hai dato).Che i riflettori illuminino il Capitano*I riflettori illuminano Captain America*
Cara Light(Steve non è una lettera quante volte te lo dovrò dire! NdIo),
Questo capitolo è perfetto(come il primo del resto), è grammaticalmente corretto.E come gli altri anche questo è molto introspettivo,
e come il precedente rappresenti i pensieri di Tony senza troppi giri di parole.E il suo, volersi sentire invulnerabile anche se , così facendo avvicina la sua morte per avvelenamento da palladio.Aspetterò con ansia il prossimo capitolo
-Steven Rogers
Visto che Capsicle e l'unico in grado di fare una recensione seria,avrò sempre la sua collaborazione per recensire i capitoli.
Io:Giusto Cap.
Steve:No, aspetta prima decidi e poi me lo chiedi?
Io:Esatto!
(Steve sospira esasperato)
Allora,Al Prossimo Capitolo
-Anthony Edward Stark(il terzo motivo del "perché "Iron Man 3" ha deluso anche Tony Stark è le canzoni degli AC/DC non puoi fare un film su di me senza mettere come colonna sonora(dove ci vuole)le canzoni degli AC/DC.)

Recensore Master
26/04/13, ore 01:24

Ma, ma...Quando mi sono accucciata nel mio cantuccio, non immaginavo avrei potuta saltar fuori così presto per il seguito *saltella entusiasta* Non avrei saputo immaginare una buonanotte migliore, pertanto ti ringrazio innanzitutto per aver postato in un momento così propizio, allietando la mia tarda serata con la tua penna ma anche con la tua semplice presenza *abbraccia*
Ora, siamo al quinto capitolo e, di conseguenza, alla mia quinta recensione, e rischio seriamente di divenire ripetitiva e tediosa e logorroica e...Aspè, dal momento che lo sono sempre stata, non corro il rischio di diventarlo, quindi posso tranquillamente lanciarmi nel mio ennesimo sproloquio senza scrupoli o freni, per la gioia di Light e dei suoi neuroni che dovranno sorbirsi per la millesima volta i miei vaneggiamenti! Metto a dura prova il tuo ammmore, ne sono consapevole.
Duunque, dicevo. L'ho già detto e ripetuto e ribadito, ma sguazzare in quest'oceano di angst non solo mi piace, ma lo adoro, immensamente. Per citare il mio amico Giacomo, "il naufragar m'è dolce in questo mare". È tutto così tormentato, crudo e magnifico e lo è in maniera tanto forte e vivida che sembra di poter toccare con mano ogni pensiero e sentimento. Adoro il modo così complesso, intricato e profondo in cui inquadri e svisceri il rapporto di Tony con l'armatura, fonte di sicurezza ed angoscia al contempo, scudo e minaccia, rifugio e trappola, "la sua ancora di salvezza che lo trascinava sempre più a fondo". È un legame contraddittorio e articolato difficilissimo da sviluppare con chiarezza, ma naturalmente tu ci stai riuscendo alla perfezione. Questo capitolo l'ho trovato introspettivo ed intenso ancor più dei precedenti, ricolmo di rabbia e di frustrazione, concitatissimo e coinvolgente, soprattutto sul finale. Ho trovato la narrazione in crescendo, per quanto riguarda il ritmo, e giunta alla battuta finale (alla quale naturalmente la mia mente contorta e bacata attribuisce il solito significato arzigogolato e improbabile, del tipo "No, non sono pronto ad affrontare tutto questo"), ho provato un senso di completezza e appagamento che avverto solo davanti alle storie splendidamente costruite come questa, in cui tutto è al suo posto e non c'è nulla che andrebbe aggiunto o tolto.
Se vuoi, puoi mandarmi interi romanzi con tutte le tue obiezioni/considerazioni/smerdate al regista e a tutti gli aspetti che non ti hanno convinta. Se non ci sfoghiamo tra di noi, con chi mai potremmo farlo? I comuni mortali non possono capire, sia che si tratti di deliri positivi che negativi/critici; soltanto chi è affetto dal nostro stesso fangirlismo, delirante e patologico, può.
Per quanto riguarda il Mandarino, credo di capire quali siano le tue perplessità. Forse io sono stata agevolata, nell'elaborazione della cosa, dal fatto che non m'aveva mai convinta come cattivo, nemmeno dal trailer (dirai giustamentissimamente te, come puoi giudicare un personaggio dal trailer? Non lo so nemmeno io, in realtà) oppure dal fatto che sono idiota come Trevor e questo ha favorito un'identificazione/empatia con lui...Insomma, qualunque sia il motivo, la trovata m'è piaciuta, magari perchè mi ha letteralmente scioccata e generalmente apprezzo tutto ciò che mi sorprende.
L'avevo detto io che qualche aspetto doveva essermi sfuggito per forza: la colonna sonora! Convengo pienamente sul fatto che abbia la sua importanza in un film (in particolare in film come questi, in cui l'azione va accompagnata/rafforzata dalla musica) e sul tuo giudizio: ci sono stati almeno un paio di momenti in cui ho storto il naso davanti alla scelta dei pezzi e devo dire che, da questo punto di vista, se poteva fà qualcosina in più *annuisce* Dal momento che, nel complesso, il film m'è piaciuto moltissimo, avevo relegato la cosa in secondo piano, ma è un aspetto che va curato, nella maniera più assoluta.
Mi fermo qui per non divenire ancor più pedante di quanto non sia stata fino ad ora, magari continuiamo in privato il nostro confronto/scambio di opinioni sul film (se non ti sfracassa le bolas, naturalmente *cuore gigante*). Per quanto mi riguarda, è sempre un piacere leggerti, che si tratti di storie, recensioni, risposte alle recensioni, note di fine capitolo o messaggi *sparge ammore e biscotti a gogò*
Alla prossima!

Recensore Junior
26/04/13, ore 00:49

sssalve! si mi rifaccio viva ogni tanto XD questo capitolo mi è piaciuto parecchio, così come mi era piaciuta parecchio la Mark V nella valigetta quando l'avevo vista.
maaa.... perdonami ma devo per forza commentarti il film. Per forza. Perchè anche a me ha deluso non poco. E questa cosa mi ha distrutto cavolo ç__ç tanti mesi ad attendere e.. non che sia un brutto film, ma... insomma... ok per evitare spoiler ad altri recensori ignari te lo manderò come messaggio privato.

Recensore Master
25/04/13, ore 17:52

Premessa obbligatoria: le mie capacità di comprendonio, già di per sè scarsissime, sono oggi giunte ai minimi storici a causa di quanto visto ieri sera, pertanto è altamente probabile che la seguente recensione risulti delirante e sconclusionata (molto più di quanto non risultino abitualmente le mie recensioni, intendo). A rimandare il commento, però, non ci penso nemmeno, sia perchè mi occorreranno secoli prima di smaltire l'esaltazione post "Iron Man 3", e dovrei quindi esimermi dal recensire per tutta la vita e anche per buona parte della morte (?), sia perchè sono affetta da recensismo (???) acuto e quando leggo qualcosa di bello e, come in questo caso, stimolante, mi sento malvagggia e incompleta a non commentare subito, pertanto beccate le mie considerazioni logorroiche e demenziali. Da autrice (o meglio, persona) estremamente iper autocritica, capisco le tue perplessità, ma da osservatrice esterna ti dico che quanto la tua penna partorisce non potrà mai essere una schifezza, mai, nemmeno in un universo parallelo, e non lo dico perchè la tua scrittura corrisponde perfettamente ai miei gusti, sia a livello formale sia per quanto concerne gli argomenti e i personaggi trattati, o semplicemente perchè ti lovvo (vabbeh, lo dico anche per questo, ma non solo), ma perchè chi ha talento ha talento e il talento fa la differenza. No davvero, non è un delirio mistico alla Tony Stark, sono fermamente convinta che chi abbia stoffa, come te, non possa produrre schifezze per una questione genetico-costitutiva.
Ecco, lo sapevo, sto vaneggiando. Sapevo che sarebbe successo.
Dunque, immergiamoci nel commento vero e proprio. Il motivo per cui ho definito i tuoi lavori "stimolanti", oltre che belli, è che essi offrono sempre una prospettiva interessantissima, diversa, intrigante, che consente di guardare i personaggi e la loro interiorità con occhi nuovi e di scorgerne aspetti secondari, nascosti, sui quali magari non ci si è mai soffermati prima. Trovo le tue opere non soltanto fonte di gaudio e di svago, ma anche di riflessione e di spunti puntualmente singolari e affascinanti, e questo capitolo non fa eccezione. Nello specifico, hai fornito (almeno per quanto riguarda la mia interpretazione e il modo in cui ho recepito la storia) una versione del celeberrimo "Io sono Iron Man" talmente alternativa e anticonvenzionale da lasciarmi a bocca aperta. Ho sempre letto storie in cui essa è vista e descritta semplicemente come l'ennesimo sfoggio di avventatezza e megalomania da parte di Tony e, per certi versi, anche io ho sempre interpretato la cosa in questo modo (con qualche sfumatura in più, magari, ma senza arrivare ad una versione introspettiva come la tua); non avevo mai pensato che potesse trattarsi di un meccanismo di difesa, della risposta all'insicurezza e al disagio che il "nuovo" Tony (o meglio, quello che si avvia ad esserlo) vive, davanti agli altri ma soprattutto con se stesso, di una corazza, come l'hai giustamente definita tu stessa. Personalmente, in questo capitolo ho visto un Tony molto fragile e spaesato, che non a caso cerca dinanzi a sè l'unica fonte di sicurezza e stabilità della sua esistenza e si sente ancor più perduto nel non trovarla (a proposito, adoro quando alludi a Pepper attraverso i suoi occhi, aawww); sarà stato anche un cenno marginale, ma l'ho trovato molto significativo. Le ultime righe, quelle relative al rapporto con l'armatura, le ho trovate molto criptiche, ma nella mia ignuranza/incapacità odierna di intendere e di volere le ho interpretate come un ulteriore segno della debolezza e del "senso di soffocamento", se così si può dire, che Tony vive in questa fase della sua vita. Il riferimento/l'allusione alla prigionia e il modo in cui l'hai utilizzato mi son piaciuti tantissimo, li ho trovati molto suggestivi.
Insomma, se da quanto ho detto fino ad ora non si fosse capito (cosa molto probabile), ho apprezzato tantissimo l'originalità della tua versione dei fatti e lo spessore e la complessità emotiva che, come sempre, hai saputo imprimere al protagonista, indagato con la solita maestria.
Mi accuccio in attesa del seguito e coltivando la segreta - ma non troppo - speranza che il film ti abbia ispirato tanti altri lavori *incrocia le dita*
Un abbraccio stritolante e una valanga di complimenti!

Recensore Veterano
24/04/13, ore 17:17

Oddio.. io sono in fase Pepperony sparatissima, e in crisi ormonale post visione del film, quindi il commento potrebbe risultare un tantino insensato, ma questo capitolo mi ha davvero colpito. in questo capitolo l'armatura c'è, anche se indirettamente, e per la prima volta capiamo veramente come Tony SIA Iron Man, a prescindere dalle dichiarazioni pubbliche che fa. In questa fase della sua vita non può vivere separare se stesso da Iron Man e, per la prima volta, cerca aiuto nell'unica persona che lo capisce e lo accetta sempre e comunque per quello che è.
Fa strano leggere di Tony, sempre così a suo agio con la folla, i flash e il rumore, a disagio con i fotografi e i giornalisti, e forse è proprio per quello che decide di corazzarsi dietro alla verità, dietro alla maschera. Sono convinta che, un minimo di autoesaltazione e di gratificazione ad essere considerato un eroe rimanga (ad essere del tutto sincera credo che abbai rivelato a tutti di essere Iron Man perchè adorava la possibilità di essere un supereroe), ma come per il precedente capitolo la tua interpretazione vale quanto la mia, e l'hai resa come sempre molto bene.
Ammetto che ho dovuto rileggere il capitolo un paio di volte perchè è un pò contorto, anche se io per prima non saprei darti consigli su come "raddrizzarlo", rimane comunque, al di là di questo, il capitolo che fino ad ora mi ha colpito maggiormente.
Scusa per il commento decisamente più contorto del tuo capitolo, spero che alla fine si capisca qualcosa
Alla prossima
Even
 

Recensore Veterano
23/04/13, ore 14:52

Come avevo detto,(Scritto Tony. NdCap.Ok, va bene NdIo),scritto questa recensione sarà scritta con la gentile collaborazione di Capitan Ghiacciolo(America NdSteve).Lasciamo che i riflettori illuminino Cap.*I riflettori illuminano il Capitano*
Cara signorina Light,(non è una lettera Steve! NdIo)
Questo capitolo è molto introspettivo, ci fa capire i pensieri di Tony prima di rivelare al mondo di essere Iron Man.
E comunque non è una "accozzaglia di roba" come l'ha definita lei, secondo me il senso si capisce,si deve solo saper leggere il significato nascosto che lei ha sicuramente aggiunto di proposito. Il testo non ha errori, e spiega senza troppi giri di parole il tormento del Signor Stark .
Spero che il mio commento sia stato abbastanza completo.
-Steven Rogers*I riflettori illuminano di nuovo Tony*
Allora, Light(posso chiamarti Light?) spero che il commento di Capitan Ghiacciolo non ti abbia annoiato, e spero aggiornerai presto.
Quindi,
Al Prossimo Capitolo
-Anthony Edward Stark, con la gentile collaborazione di Steven Rogers alias Capitan Ghiacciolo(America, Stark, Perché continui a sostituire America con Ghiacciolo NdSteve
Perché adoro farti innervosire Cap. NdIo)