Recensioni per
Broken Alpha
di Fusterya

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
08/12/13, ore 11:56

Finalmente arrivo pure io a recensire, con la velocità di una lumaca drogata ma va beh questo fine settimana è stato abbastanza tumultuoso XD
Non posso che iniziare dicendo una cosa OT rispetto a Sherlock ma che IO devo dire, per legge di natura: ci ho visto tanto, ma taaaaaanto, James nel tuo John - tantissimi echi di quel personaggio meraviglioso e distrutto che è James Bond, non so se consapevolmente o meno da parte tua ma questo non importa, conta solo che io ce li veda- e già solo per questo volevo gettare la mia anima in pasto a Mr Reaper perché i simply can't.. Non ce la posso fare a gestire e sopportare tutti questi feelings..
Cerchiamo di andare con ordine.
Io mi aspettavo che John avesse subito torture in guerra, che avesse fatto cose terribili in guerra, ma non mi aspettavo minimamente la droga e tutte le conseguenze che si è lasciata dietro.. E' stato un colpo di genio nonché tocco di classe e non ha fatto altro che moltiplicare in modo esponenziale le analogie di cui sopra con i dovuti distinguo, ovviamente..
John è un uomo al momento tenuto insieme dalla droga, James è tenuto insieme dall'alcol e dalla fedeltà e l'amore per l'Inghilterra ma non cambia nulla: sono entrambi uomini distrutti, spezzati dentro, messi in ginocchio da un destino che li ha costretti a fare delle cose terrificanti e che li ha resi dei semplici assassini, spietati e senza possibilità di ritorno.. Nel caso di John, dicevo, è tutto amplificato perché non solo ha subito cose terribili in guerra ma ha anche fatto cose terribili, sotto la spinta di un farmaco che ha visto, al momento, come unica via di uscita agli orrori cui aveva assistito ma che- di fatto- ha avuto come unica conseguenza quella di far ammassare orrori su orrori, sangue su sangue, morte su morte.. Ed è una cosa che mi spezza le reni e mi riduce il cervello in poltiglia perché il dolore, la disperazione, l'odio per sé stessi che io vedo in John è lo stesso che leggo tra le righe dell'anima di James e tu sai, SAI, quanto io sia sensibile all'argomento quindi puoi benissimo immaginare cosa mi abbia provocato vedere questo John ridotto così, allo stesso modo e anzi peggio, molto peggio.. Volevo strapparmi la carne a morsi perché i miei sentimenti sono esplosi e l'eco di un aspetto si è unito all'altro moltiplicandosi e riducendomi ad una melma informe.. La scena di John che va in lavanderia ma che non riesce ad adattarsi di nuovo alla vita civile è emblematica di ciò che ormai è diventato: non più un "semplice" soldato, che può quanto meno tentare di convivere con ciò che ha visto e sperimentato, ma un assassino a sangue freddo che non c'entra più nulla con ciò che lo circonda..
La decisione di morire, per quanto sia una conseguenza comprensibile e quasi ovvia vista l'anima fatta a pezzi di John, non fa meno male..
E poi c'è Sherlock.. Sherlock che non vuole piegarsi al richiamo della sua natura, in nessun caso: sia quando l'alpha lo aggredisce e tenta di stuprarlo (Dio, le capocciate al muro volevo dare..) sia quando il suo antico legame con John torna a chiedere il conto.. Sherlock Holmes omega io lo immagino esattamente così: fiero, indomito, indipendente, che basta a sé stesso e che si è sempre bastato da solo, lui e qualche dose di eroina ovviamente.. Credo che il ritratto iniziale di Sherlock sia assolutamente perfetto ed estremamente in linea con il carattere del personaggio.. Hai fatto un lavoro magistrale con lui e sappiamo benissimo quanto sia difficile, dannatamente difficile, muovere il personaggio di Sherlock lasciandolo IC, soprattutto in un contesto particolare come questo.. Complimenti, tanto di cappello per questo *applaude per sempre*
Ma poi qualcosa cambia e credo che tu sia riuscita a far scivolare il personaggio verso questa nuova forma mentis in modo esemplare..
Victor è meraviglioso: il tuo Victor è un personaggio così bello che vorrei un piccolo sprazzo di felicità anche per lui, perché se la merita nonostante tutto, perché è colui che da a Sherlock tutto sé stesso ed in cambio ottiene nulla, ottiene un uomo che è e resterà sempre legato al suo alpha,anche se lui stesso non lo sa.. Ma Victor lo capisce.. Lo capisce e lo sprona a fare la cosa migliore.. Credo che questo, insieme al dolore di John, sia la cosa che mi ha devastata di più e mi ha lasciata con l'amaro in bocca perché Victor, nonostante tutto, è colui che porta Sherlock a casa dal suo destino quando Sherlock aveva preferito negare la sua natura e sfuggire da essa.. E' grazie alla notte passata con Victor che Sherlock comprende effettivamente la realtà e che non può sfuggire ad essa.. Non può sfuggire a ciò che la sua mente ha cercato di chiudere a chiave fin da quando John è arrivato, e il modo con cui lo realizza è da brividi..Sublime, semplicemente sublime!
Ora attendo con ansia i prossimi sviluppi, sperando di riuscire a riprendermi da questo mare di feels che mi ha travolta facendomi annegare.

Recensore Master
08/12/13, ore 00:40

Hei! Dire che non ci speravo più è inesatto ... sperare di leggere la continuazione e la fine di questa bellissima storia mi sembrava auspicabile, desiderabile, anche se poco probabile.
Ora che pare tu sia tornata, pare diventi possibile e io ringrazio (non so chi) per questo.
Come sempre le tue descrizioni dei sentimenti, delle sensazioni, dei pensieri, sono impagabili, bellissime, struggenti.
Che dire ora? Che aspetto con ansia un altro capitolo? Scontato.
Quindi ti dirò soltanto grazie per questo.
milly

Recensore Junior
07/12/13, ore 00:49

non sai che emozione ritrovare la tua storia! l'ho aspettata, immaginata, riletta, ed ora eccola qua! grazie per aver continuato a scriverla, è davvero troppo bella per lasciarla incompiuta. quando e come ce la farai, troverai tante persone ad aspettare di leggerti!
non avevo immaginato che John fosse davvero così "danneggiato", in modo permanente e così devastante. è davvero un incubo questo mondo che hai inventato, eppure anche in mezzo a tutto questo LORO DUE insieme sono qualcosa di bellissimo, riescono a ritagliarsi uno spazio di felicità e serenità anche quando non credevano più di averne la possibilità, o il diritto.
potenza della biologia in questo universo, ok, ma anche della semplice perfezione del loro incastro, in tutti i mondi possibili. come si dice, ognuno di loro ha le chiavi per le serrature dell'altro, anche se sono parecchie e dure ad aprirsi, dolorose e faticose.
sono bellissimi questi due personaggi, hanno una forza incredibile, sono il motore di infinite storie ma non sbiadiscono mai. i "tuoi" poi, li amo tutti incondizionatamente, perché riesci a far emergere la bellezza di quello che può essere il rapporto fra due personaggi tanto speciali.
aspetto con fiducia e infinita pazienza, so che sono ben riposte!
alla prossima
Giulia

Recensore Veterano
06/12/13, ore 13:11

Com'era mancato leggerti, com'era mancata questa storia. (inizio subito a farti pressione, lo apprezzi?)
Te l'ho già detto ma non mi dispiace ripetermi, una delle cose che amo di questa storia (oltre a dettagli insignificanti come personaggi e stile) è proprio la storia in sè, gli avvenimenti che hai scelto di far succedere e che praticamente prescindono dall'universo Alpha e Omega che hai comunque strutturato benissimo. Sono sicuramente di parte perchè adoro quando si parla di John in guerra ma l'idea di lui come killer, come super soldato, senza volontà ma senza nemmeno la possibilità di dimenticare è geniale e straziante. La sua punizione che si è inflitto volontariamente per quello che ha fatto, come ogni altra scelta che ha compiuto negli ultimi anni, negli ultimi anni dopo quello che è successo. (Ammaniti in Ti prendo e ti porto via parla di quegli eventi che prendono la tua vita e la dividono a metà e di come d'allora ci sarà sempre un prima e un dopo. Per John tutto quello che è dopo quella notte, che è dopo il matrimonio con Sherlock Holmes è un'autopunizione, un calvario)
Ho sempre trovato che tu dessi il meglio parlando di John, perchè si sente che lo ami e ti viene splendidamente, ma questa storia è un elogio forse involontario a Sherlock. E sei riuscita a farlo senza cambiarlo. John ha un'umanità, che c'è anche quì, tale da rendere facile amarlo ma il tuo Sherlock piace anche nelle sue contraddizioni, non lo snaturi in alcun modo e al tempo stesso riesce a trasmettermi tantissimo. Quando John si confida con lui e Sherlock pur non indorandogli la pillola, non dandogli alcun tipo di contentino gli offre il perdono è magnifico. Non gliela rende facile, è il solito stronzetto razionale, eppure sempre che il suo destino sia quello di capire John (come il destino di John è sempre stato quello di riuscire a prendere nel modo giusto Sherlock Holmes, sì sì sto pensando sempre a una certa tua storia), di riuscire a rapportarsi con lui. Ferendolo a volte, facendo davvero il bastardo stuzzicandolo ma riuscendo sempre a trovare una cifra per arrivare a lui e amo come questo sia un'unione di biologia (è il suo alfa, si preoccupa per lui, sentono il reciproco odore, si sentono sottopelle) e di persone, di loro due.
E il finale del capitolo, la preparazione al finale con John che realizza, che si permette di ripensare a tutto quello che non ha avuto (e a cui è venuto a dire addio, forse per punirsi ancora di più, forse per guardare in faccia quello che è successo dopo) è commovente e così intensa che fa male. C'è dolore e allo stesso tempo è tutto molto delicato, quasi sfocato, quasi onirico. Leggevo e pensavo al vento nelle notti afghane e alla pioggia fuori dalla loro finestra a Londra, tutto appena accennato, tutto in penombra, delicato, doloroso e intenso. E bellissimo. Bellissimo. Non c'è biologia, anche se sicuramente c'è, ci sono loro due che si salvano a vicenda.
Non so se sia voluto ma vedo sempre nelle tue storie qualcosa dei romanzi di formazione e di quelli che dovresti leggere quando stai male perchè danno speranza. Penso per una volta, oltre che a Coe che continui a ricordarmi, alla Yourcenar e alle Memorie di Adriano, a personaggi che devono fare un viaggio quasi all'inferno (e lo fai fare sempre ad entrambi, quello di John questa volta è più evidente mentre i Bleeding era più evidente quello di Sherlock) e che poi arrivano a uno sbocco, un perdono, una guarigione, una qualche forma di pace. Tu scrivi di guarigioni, nessun sottotesto religioso o salcazzo eh, e ogni volta che finisco di leggerti mi sento sempre un po' meglio. Sarà che sono il genere dipersona che crede che sia facilissimo spezzarsi il cuore ma che il cuore possa essere sempre ricucito ma ogni capitolo tuo che finisco di leggere fa l'effetto di un punto su un cuore, un passo avanti per ricucirlo. Fai bene.
(sei brava blabla solite cose che ti dico sempre blabla. )

Recensore Master
06/12/13, ore 12:58

*scoppia in urla e pianti per le troppe emozioni*
Ogni secondo che aspetto per questa storia è ampiamente compensato DALLA MERAVIGLIA CHE HAI SCRITTO E CHE CONTINUI A SCRIVERE.
Dio mio, tra i retroscena di John (a cui sinceramente non avevo proprio pensato, non pensavo ad una cosa così drammatica e angst al massimo), le due scene tra lui e Sherlock e la scena tra Sherlock e Mycroft.. Come hai inserito la Mystrade, ho emesso un lamento di gioia e frustrazione per la situazione tremenda che affrontano, essendo due alfa..
Ma Sherlock.. DIO MIO. Sherlock è meraviglioso. E John.. non riesco a trovare le parole, come al solito. Lo so che sono pessima a recensire, ma non riesco mai a contenere le emozioni e scrivere qualcosa di decente...
Posso solo dirti che aspetterò quanto sarà necessario, che sarò in crisi di astinenza, ma aspetterò perché so che ne vale la pena. Assolutamente.
Ti adoro <3 <3

Recensore Master
05/12/13, ore 14:06

Ciaoooooooooo!!! :D
Finalmente hai aggiornato, ho aspettato con pazienza questo capitolo e ti posso assicurare che ti capisco ^^ so cosa significa non riuscire ad aggiornare per svariati motivi. In ogni caso eccoti qui, con un altro stupendissimo capitolo!!!
*------* mi è piaciuto moltissimo!!!!
Adoro la storia che hai creato su John e quell'esperimento che mi ha davvero commossa ç.ç povero John, ne ha passate davvero tante. Sherlock invece ha fatto bene ad uccidere quell'Alpha T.T nessuno lo deve toccare!! (infatti Victor mi sta particolarmente sulle scatole >.< spero che dopo questo capitolo sparisca in fretta!!! Sherlock è di John, il caso è chiuso U.U)
La storia fra Mycroft e Greg l'ho trovata DOLCISSIMA!!! *O* è così bella, ed è triste che non possono stare insieme ç.ç poveri, quanto mi dispiace per loro... leggi maledette T.T
Per fortuna che Sherlock ha messo da parte il suo orgoglio e ha chiesto aiuto a suo fratello ^^ che in questo caso è l'unico che possa garantirgli supporto.
La scena finale mi ha lasciato senza fiato *ççççç* è così carica di amore!! (anche se quei due testoni non lo hanno capito XD ma li perdoniamo, prima o poi lo capiranno)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, aspetterò con ansia, ma sarò paziente perchè anche se ci hai fatto aspettare il risultato è stato comunque splendido!!! *.*
Alla prossima!!!!
Un bacione e spero a presto ;)
Raven :***

Recensore Master
05/12/13, ore 13:31

Ed arrendersi, a volte, è la più grande delle vittorie. Che capitolo intenso. Perfetto nelle sue descrizioni. Perfetto quando racconta di Microft e Greg, e John... John che mai hai descritto come così spezzato, forse nemmeno in Bleeding, così disperato, così annientato dalla vita. Meno male che c'è Sherlock che finalmente sa cosa vuole -vuole lui- e se lo va a prendere, ammettendo il suo bisogno persino con Mycroft. Più di così. Adesso andrò di nuovo in astinenza. Un bacio carissima. Efy

Recensore Master
05/12/13, ore 05:39

Io non so perché mi ostino a leggerti la mattina presto, dalle cinque alle sette. Ogni volta che pubblichi ti leggo a quest'ora e penso che continuerò a farlo perché, -nonostante sia straziante qualche volta-, il tuo mod do scrivere è anche un buon modo per svegliarsi o per andare a dormire.
Scrivi in maniera così intensa che le tue storie si appiccicano addosso.
Questa più di tutte, forse per i contenuti.
Amo il modo in cui muovi entrambi, l'ho amato specialmente in questo capitolo... e quel piccolo accenno Mystrade. Ti sono bastate cosi poche parole per renderlo così reale e triste e bellissimo.
Non ho parole, davvero. È valsa la pena aspettare cosi tanto. Complimenti.

Recensore Junior
05/12/13, ore 01:53

"E di notte, nel sonno, sentirà la sua voce raccontargli cose che vuol sentirsi dire. Aneddoti, storie, e poi sussurri bassi e intimi che gli faranno venire la pelle d’oca e lo sveglieranno in un mare di angoscia.
E sognerà immagini sfocate di una vita che avrebbe potuto essere, e non è stata. "

Ho quasi pianto. No, non mi verogogno di dirlo. Questa frase tocca corde strane e ho dovuto leggerla almeno sei volte, pronunciando persino le virgole, per assaporarla bene. Ed è solo una frase.
Come posso spiegarti la bellezza di tutto il capitolo?
Lo ammetto con vergogna, ho dovuto rileggermi un pezzo del secondo per tornare al punto. Non ricordavo alcune cose che una rilettura veloce ha rirpristinato, dunque me lo sono potuta godere meglio.
E' magnifico. Non posso dire altro. A me non piace l'universo Alpha/Omega, lo sai, ma sai anche se se scrivi tu, e lo scrivi così, per me può essere anche la lista della spesa del Papa o l'elenco del telefono ucraino. Ho odiato Victor, non posso farne a meno purtroppo, ma sapevo già che Sherlock si sarebbe arreso all'evidenza (spoilers? 8D non solo. Istinto del lettore, speranza infinita Johnlockiana) e che sarebbe tornato da John. Non mi aspettavo la parte con Mycroft, che è stata apprezzatissima, soprattutto il fatto che lui e Greg siano entrambi Alpha. La cosa ci piace assai.
Non leggevo cose tue da tanto, troppo. E ho letto altre cose, dal tuo ultimo aggiornamento di Broken Alpha, ma non è la stessa cosa. Tu riesci a catturare la mia completa attenzione, come se fossi impossibilitata a smettere di leggere per colpa di uno strano incantesimo, e sono abbastanza convinta che questa magia sia da ricercarsi nelle tue parole, nel tuo tempo di narrazione, nella profondità che riesci a raggiungere con poche frasi, con pennellate di immagini veloci ma incisive, descrizioni brevi ma intense, essenziali ma che raccontano tutto quello che c'è bisogno di sapere. So che ormai lotti per scrivere - l'ispirazione canaglia lascia poco fra le mani anche a me - ma non devi pensare nemmeno per un attimo che la lontananza dalla tastiera si ripercuota negativamente sulla tua capacità di incantare le persone con ciò che scrivi e come lo scrivi. Quando ti leggo, Cla, è meraviglia, e temo che la sensazione non cambierà mai.
Aspetto il prossimo capitolo con la pazienza che merita.
Ti bacio <3

Recensore Master
10/06/13, ore 14:44

Ok. Cerco di trovare le parole, un attimo, giusto per.non morire nel tentativo. Ho aspettato tanto a lungo questo nuovo capitolo, perché nel primo mi hai lasciato con il fiato mozzato (per il dolore, per la meraviglia... specie per il dolore, sì, lo ammetto) e in questo non è da meno. Ti dirò sinceramente che non mi aspettavo questo sviluppo della trama, me l'ero immaginato in un modo completamente diverso e sono felice di essermi sbagliata perché è spettacolare. John che torna e la prima persona da cui va è Sherlock - Sherlock che negli anni ha compreso, ha perdonato e capito - che lo accetta in casa sua, perché in un certo senso glielo deve e boh, la parte in cui spieghi COME l'ha capito, entrato in un centro dove poteva finirci lui se John non gli avesse dato una mano, mi ha strappato la carne a mani nudi. Allo stesso modo di come John rischia di ucciderlo, e Sherlock lo conforta.
E' tutto così giusto, LORO sono giusti, in un contesto così diverso e particolare è difficili mantenere i personaggi nel giusto spessore, si rischia di metterci troppo o troppo poco, invece tu li hai resi esattamente come dovevano essere.
Con la difficoltà di relazionarsi, e il passato che bussa alle spalle di entrambi - sempre in agguato - che cercano di scacciarlo per... non so. Intraprendere un percorso insieme, forse.
Non sono più ragazzini, sono uomini, con la voglia di ricominciare e ci stanno provando.
Mi hai fatto entrare nel loro cuore, nel loro cervello, nella loro storia ed è difficile tornare al "resto", dopo. Dopo la fine.
Sei fantastica, e reggi un racconto difficile da digerire sul palmo della mano, cullando noi (e loro) in una narrazione emozionante e piena di sentimenti contrastanti.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo (che se è come questo potrei morire, però, bisogna anche rischiare). Ti mando infinito amore e devozione <3


Jess

Recensore Master
06/06/13, ore 23:35

"E' solo il mio alfa Victor. Non essere così preoccupato." No Victor, prendi una sedia e goditi lo spettacolo come sto facendo io AHAHAHAHAHAHAH AMO, AMO, AMO FOLLEMENTE GIA' ADESSO! Rido come una scema!! Ma quanto sono belli insieme???? Quanto???? (John e Sherlock. Victor, pussa via!!!)
"Il tuo... cosa?" Alpha Vic! Alpha. Cos'è, sei sordo?!
Già il primo paragrafo è puro amore. Puro. "Non andrò in calore per i prossimi 23 giorni" John, mi raccomando, vattene il ventesimo e torna il ventiduesimo con la scusa "Oh, ho dimenticato qualcosa!" e poi saltagli addosso (ma gentilmente) e fallo tuo (sempre gentilmente o questo giro vengo lì e ti torco il collo nel sonno...) e possibilmente lega Victor da qualche parte (possibilmente su una nave diretta in Canada).
Ah, ma allora aspetta! Victor ma allora non sei così pirlottola! Capisci le cose al volo! "Non senti i vostri odori!" Uuuh! Au de parfum numero John! Assolutamente squisito! "Credo che non ci rivedremo mai più" sono stati dei minuti piacevoli, Vic. Quella è la porta. Grazie.
"Porta ancora l’anello del Legame.
Il suo anello." AAAAAAAAAAAAAAAAAH SHERLOCK IO TI AMO! E NON SO PERCHE CE L'HAI MA TI AMO TANTISSIMO LO STESSO! AMALO E FATTI AMARE. AAAAAAAAAAAAAH!!!!
E poi ovviamente Shelrock fa il suo e sgancia la bomba di John.. su John. Il fatto che si droga (si droga?? John ç__ç) che è stato torturato e tutto il resto e John non ce la fa e abbassa lo sguardo, lui, un alpha! Amore mio ç__ç Ma Sherlock chiede scusa e questa scena è talmente bella ed intensa che non so nemmeno io come esprimermi!
"“Che ti è successo?” La voce di Sherlock non è più aggressiva. E’ stranamente dolce, invece.
Gli fa venire quasi le lacrime agli occhi." La voce stranamente dolce mi ha fatta rabbrividire e sorridere perché è semplicemente magnifica! <3
Però no... John che viene seviziato, e torturato e tutta la scena (che è vivida, che si legge e si riesce ad immaginare nei minimi dettagli) fa venire da piangere. E sono seria. Non ce la faccio proprio.
E Moran il migliore amico?? Oddio ma dove vuoi andare a parare?? ARGH, CLA!! D:
Quello che fa più male di tutta la situazione di John, è che lui poteva essere chi voleva, da giovane. Poteva diventare un medico e non andare forzatamente in guerra, poteva continuare ad andare per passione sulla sua moto ed essere felice con i suoi amici. Ma il destino (o più che altro i suoi genitori) hanno scelto questo per lui, ed ora a trent'anni (più o meno) si ritrova con un odio profondo dentro, ferite fisiche e psichiche che probabilmente non se ne andranno mai più, e tutto per aiutare "il figlio di un amico di suo padre". Ora, è ovvio che io sia felice di ciò, perché sono Sherlock e John e insieme (Victor pussa via!) ce la faranno, ma è seriamente un pensiero triste...
Bah. Bah. BAH. Sherlock e Victor a letto insieme... BAH. IL TUO CULO NON FA PIU' TANTA PAURA VICTOR!!!
Oh mio Dio, amore ç__ç "Nessuno deve giudicare John, nessuno deve sapere" e al diavolo se è perché è l'istinto di omega o meno, è splendida questa cosa. E Sherlock sa chi è uscito peggio da quell'esperienza tra i due. E in effetti, di sicuro è stato John, per quanto non sia stata decisamente facile nemmeno per Sherlock. Amore, bellissimo. Victor smettila di stressare.
E non ti citerò tutto il pezzo di Sherlock e di quello che pensa sul suo caso non risolto, su quanto si fosse drogato all'epoca, sulla libertà che in realtà John gli ha donato, perché è lungo e insomma, lo hai scritto tu e lo sai, ma voglio che tu sappia che è pura poesia, e non so come tutto ciò sia uscito. Questa storia è di una bellezza che ti sconvolge. E non so se l'ho detto abbastanza ma li amo. Amo loro e amo te. E Sherlock che si sente sollevato quando torna a casa e trova lo spazzolino sul lavandino e il cibo cinese per lui? No, va beh, io non ce la posso fare.
E, comunque, anche se non hanno formato quel "legame" sono legati. Non c'è ombra di dubbio...
Ah, il fatto che Sherlock abbia avuto molti amanti mi ha fatto un po' storcere il anso perché Sherlock!! Tu sei il virgin!Sherlock prescelto! Non puoi andare a destra e a manca con tutti quelli che camminano! Ma poi ho pure pensato che è un omega. E i suoi bisogno ce li avrà pure lui...
Gnnn ridono assieme di quel giorno... Come fanno effettivamente non lo so, ma sono adorbabilmente adorabili. XD
E poi John che fissa Sherlock e non se ne rende conto è amore puro! Ma Sherlock se ne sarà accorto e quindiiiii: AAAAAAHHHH!!!! <3 <3
E tutta la parte del sogno di John e Sherlock che entra in camera e il dottore quasi lo strangola. E Sherlock cosa fa? lo calma. "No John tranquillo, tutto bene" e John riesce a sentirsi in colpa a emi ha fatto talmente tanta tenerezza da farmi male. E cioè, Sherlock che lo aiuta a calmarsi è qualcosa di troppo, troppo, troppo bello. Che gli prende le mani e gliele appoggia sulle cosce, perché mi fa strano che Sherlock sia così "fisico" ed è meraviglioso. Vuole sapere il resto? Beh, non è l'unico, voglio saperlo pure io! Chissà cosa sarà, e chissà perché dice che Sherlock lo disprezzerà. Comunque è una scena da brivido, come tutta la fic che è una meraviglia e io veramente non so come fai. E John è talmente bello che non te lo so descrivere. E Sherlock è talmente giusto che mi fa quasi paura per quanto è meraviglioso!!! <3 <3 E poi Cla, tu sei troppo brava. Come ti ho già detto riesci a dare ai personaggi un'impronta talmente umana che vengono fuori dalla carta, si legge di loro, ci sìimmedesima in loro praticamente riesci a conoscerli. Potrebbero essere i tuoi vicini di casa (ma magari XD) per quanto riesci a farli trasparire dalla carta. Io non so come fai, ma sei una cosa immensa. IMMENSA. ç____ç E aspetto il terzo capitolo (sì, con calma...) e... cioè... non so veramente come altro dirti che è una meraviglia.
Tutta la storia dei genitori è così giusta che... boh, non so che dirti ç__ç

P.S. Victor. VATTENE. MOLLALO. NON FA PER TE. SEI UN BETA CHE PROBABILMENTE PROFUMA DI OLEZZO. E PER QUANTO POTRAI PURE ESSERE SIMPATICO, PER ME E' NO. [semi cit]

Recensore Master
01/06/13, ore 16:55

Cara, scusa il ritardo, ma questa università non mi lasciava in pace e finalmente ne ho trovato un pò.
Wow. Che bel capitolo lungo che mi lasci. Ma lasciami riprendere un attimo che commento. 
Ok. Ora posso partire. 
Avevo ragione io dunque, John se ne è andato... Ha lasciato Sherlock a se stesso dopo averlo violentato. Ma fortunatamente, Sherlock ha trovato Victor, un adorabile Victor a cui appoggiarsi, anche se adesso che è arrivato John Victor se ne deve andare. Mi piace la storia di John, di quello che ha fatto, anche se deve ancora raccontarla a Sherlock e forse, stesso tu, non ci hai detto ancora tutto.... Mi piace anche che si sia incontrato con Sebastian, il quale sembra che non ci sia con la testa (o forse no, chi lo sa?). Mi diaspiace per Harry, poverina, chissa come mai è diventata alcolizata anche se sembra che abbia con John ancora un buon rapporto. 
Che altro dire? Sicuramente altri ti hanno fatto una recenzione migliore della mia, oltre che si saranno complimentati meglio di me, ma io non posso dire null'altro se non bravissima, e mi raccomando continua. 
Un bacio. 
Giù.

Recensore Junior
31/05/13, ore 02:54

' Credo di aver fatto il meglio che potevo con quello che avevo ' è una frase che stasera mi gira da un po' e io credo che sia perfettamente giusta ed applicabile a John. Fatti dire che ho amato in una maniera non umana il tuo John, è qualcosa di immenso e allo stesso tempo di doloroso. Questo capitolo l'ho letto di notte, erano le due e mezza credo e non c'è stata una cosa che io non abbia adorato del contesto che tu ci hai costruito attorno. Non te l'ho mai detto ma ci sono certe cose che scrivi, come Family Man e Resilience che mi lasciano basita e sotto shock per giorni interi. Hai questa maniera di creare contesti, regole, basi, passati e futuri attorno ai tuoi personaggi che mi rendono semplicemente un'altra persona. Il primo capitolo mi aveva inglobata in questo tuo nuovo lavoro Claudia, ma questo secondo capitolo mi ha strappato qualcosa dentro.
Mi hai regalato un passato di John felice, come qualsiasi altro ragazzo della sua età: forte, veritiero, bello, con un futuro immenso di fronte e hai controbilanciato quelle scelte - volontarie o meno - con qualcosa di ancora più forte, di terribile e di ancora più umano. Non è una Johnlock qualunque, partiamo da questo. Non lo è perché le basi sono diverse, troviamo un John ancora più distrutto: prima dalla paura di vedersi rovinato il futuro, poi dall'unica azione che ha volontariamente commesso, annientando da solo quel futuro tanto agognato. E' di una bellezza mozzafiato vedere come il Johnlock nasce e come questi due personaggi si rapportano. Sherlock inizia ad essere in pezzi, è una marionetta che secondo molti sarà destinata a percorrere una strada che già altri hanno scelto per lui e poi si rileva con una vita decisamente migliore di quella che avremmo potuto prevedere. L'ho trovata una cosa molto d'impatto vedere come i ruoli si invertono e come, nonostante la partenza, siano destinati a essere insieme, a rincorrersi in un circolo senza fine. Hai messo su un John che non ho visto da nessuna parte, qualcosa che desideravo vedere da tempo, fin da quando ho messo piede nel fandom. La colpa dilatata fino all'estremo di un uomo che non riesce a perdonarsi, di qualcuno che credeva di essere migliore di cosi, di qualcuno che non accetta il fallo, di cadere e portarsi dietro la vita di un'altra persona e lo capisci. E' questo il bello di questo John, lo capisci fino al centro del suo essere, dalla paura, dalla vergogna e dalla voglia di annientarsi fino a finire al dolore, al bruciare internamente e esternamente per un destino che non deve essere nostro. C'è un John che non si perdona e lo sento cosi mio che ho paura anch'io a perdonarlo con il timore di fargli un torto e di non rendergli giustizia. Disintegra la sua persona, la sua anima, le sue possibilità perché semplicemente non se lo merita, non vuole meritarlo. Quello che ha fatto a Sherlock è ingiusto e fa male, ma necessario. Nessuno può caricare le colpe di qualcuno quanto la persona stessa ed è proprio quello che mi ha abbagliato e che mi fa definire il tuo, il John più bello e profondo che ho mai avuto l'occasione di leggere. Fa male, quanto mi ha fatto male leggerlo e toccarlo con le mie dita, assaporarlo e sentire sulla sua pelle, la storia delle sue cicatrici: le torture, il nascondiglio e la droga. Ho sempre avuto un rapporto difficile con la droga se apportata a John ma ora, leggendola non mi disturba neanche un po'. 

 
Non è colpa sua. Non è lui che è... così

Ecco di cosa parlo. Con questa frase lo descrivi.. Non è colpa di Sherlock, e come potrebbe? E' ancora colpa, tristezza, delusione e vergogna, quella che John si tira addosso come un temporale, una coperta nelle notti fredde, una malattia che non va via, lo sporco che non può essere lavato. E' lui che è diventato cosi, è l'unica scelta che abbia potuto compiere veramente e anche se ti uccide il cuore, la accetti e la comprendi. Non è colpa di nessuno se quei ricordi penetrati con difficoltà dentro di sè, ha voluto estirpargli con la forza di un uragano, portandosi dietro tutto: pelle, ossa, anima e volontà


“E dove?” risponde, sentendo all’improvviso il risentimento gorgogliare nella gola “Una volta guarito, mi sono ritrovato di nuovo nell’unico posto che ho sempre conosciuto, quella che era casa mia. Non sono mai stato a mio agio altrove. Mi sentivo di nuovo al sicuro, di nuovo nel mio ambiente familiare... Ero ancora me stesso. Più o meno.”



“Non era una domanda.” dice Holmes seccamente “Non sei andato via perché è quello che sei.”



John percepisce fluire da sé e spargersi nella stanza il ricordo dell’odio che gli era rimasto dentro, dopo: un odio acuminato e terribile... un tale... furore che non lo faceva dormire di notte, e gli faceva venir voglia di urlare per ore, senza sapere a cosa e a chi.



Abbassa lo sguardo.



Holmes ha ragione.



E’ quello che è. Un alfa pieno di odio. Perfetto per quella vita. Inadatto a qualunque altra.

Un'alfa pieno di odio, che ha deciso di consacrarsi solo a questa causa. Non sono gli occhi rossi e malati a farti stringere il cuore, è il pensiero che non è rimasto nulla di quel ragazzo che andava in moto, di quel ragazzo che si sentiva adatto alla felicità, che poteva e voleva ancorarsi a qualcosa che fosse diverso dalla gente che si vedeva in giro. Una notte, una scelta sbagliata e una conseguenza additabile solo a se stesso può rovinare un uomo. Adoro il fatto che non è Sherlock questa volta ad essere sul filo del rasoio ma John. Non è Sherlock a non riuscire identificare la realtà dalla fantasia, a non riuscire ad avere difficoltà, ad essere un'essere sociale poco rispettabile, ma John. Questi ruoli che si invertono e si aiutano a vicenda mi rendono euforica e si sentono ad ogni riga.

Voglio fare una parentesi sul tuo Sherlock, perché l'ho amato, forse in maniera diversa da John, ma mi hai fatto esplodere semplicemente in un punto, in camera di Victor. Devi sapere che io non lo apprezzo moltissimo, ma nel leggerlo sono abbastanza neutra e vedere la tua fiducia nel Johnlock, anzi no, l'amore di Sherlock verso John, la costante voglia di proteggerlo, di essere l'unica eccezione a questo mondo turbolento, mi commuove sempre, in qualsiasi contesto tu decida di applicarla.

 



Nessuno deve sapere di John, nessuno deve giudicarlo.



Non è stata colpa sua.



Sa che ieri lo ha fatto entrare in casa per un distorto senso di gratitudine, aggravato da un brutto senso di colpa che gli è fiorito nel petto appena lo ha visto.



John Watson si è offerto di reclamarlo e gli ha salvato la vita, e questo gli è costato caro.



Col tempo, la sicurezza e la libertà acquisiti grazie a quel gesto, Sherlock se ne è lentamente reso conto nel profondo: gradualmente, mentre gli anni che passavano lo portavano lontano dalla cecità dell’adolescente arrabbiato, è riuscito ad assorbire davvero la portata di una cosa simile.



Il come questo sia avvenuto, è diventato via via meno rilevante.



 



Il ricordo di quella mattina si è sedimentato sotto gli strati della sua vita, sotto il tocco di altri amanti, sotto l’adrenalina del suo lavoro adorato, e che non avrebbe mai neppure sognato di poter fare in altre circostanze.

A Sherlock non importa come l'ha salvato, l'importante è che l'ha fatto. Avrebbe potuto andarsene, John, vendicarsi solo perché gli andava e invece ha lottato, lo ha salvato anche se non spettava a lui, anche se non voleva essere scelto. Sherlock si immedesima in lui e crede che non ci fossero molte opportunità sia di salvarlo che di amarlo al tempo stesso.
La rabbia cieca che dimora in John si sposa perfettamente con la voglia di protezione e di gratitudine che prova Sherlock.

Non so se certe parole conti di farle sposare insieme o se tutto è dettato dal caso ma ritrovo ancora quel " Non è stata colpa sua " con quel " Non è colpa sua, non è lui che è.. così " di John. Stessa frase, ma la tonalità è diversa. Le sensazioni, la volontà e la certezza con cui sono dette, sono diverse e io la trovo una meraviglia senza eguali, dico davvero. Trovo che siano due parti della stessa medaglia che riempiono i buchi dell'altro.
Sherlock è bellissimo ed essendo il più complesso da scrivere il complimento vale doppio. Lo trovo cosi maturo, non senza problemi, ma maturo di John, di quello che gli serve e del viaggio che volente o nolente dovranno fare insieme.

I genitori di John sono la parte più cruciale della storia. Desideravo che le cose si mettessero cosi, perché reputo che questa sia una delle tue storie più vere e più sincere. Il perdono non ha l'obbligo di arrivare e se arriva non è mai come uno se lo aspetta. E' diverso, insidioso e triste. Mi è piaciuto vedere come la colpa di entrambi i padri sia ricaduta su di loro e sul resto della famiglia. John non ha veramente perdonato i suoi genitori per quello che gli hanno fatto, per quello che hanno fatto ad entrambi, per come lo hanno preso e lo abbiano tramutato in una bestia completamente succube dei suoi stessi sensi di colpa. E' colpa loro per aver dilatato quella colpa e averla fatta ricadere su un figlio, su un ragazzo che non ha avuto l'opportunità di decidere ma che si è fidato di chi aveva tracciato la strada e gli aveva chiesto di fidarsi di lui.
E' un circolo vizioso: come nulla avrebbe potuto far scegliere diversamente i padri, nulla avrebbe potuto esimere John dal distruggersi internamente da quell'unica reazione che avrebbe dovuto prevedere e che invece non ha previsto.

L'incubo di John è stata perfetta. La lenta nenia di John è stata la ciliegina sulla torta, se vogliamo mi ha fatto capire ancora di più il dolore e la disperazione in cui John sta affondando. Le sue sono sabbie mobili nelle quali è immerso con tutto il corpo e non riesce a farci nulla. E' dipendente da quel senso di colpa anche se sa che senza vivrebbe meglio, ma quello che ti chiedi è se veramente John si ricordi come si vive dopo tutto questo tempo in cui si è costretto a non farlo.

Arrivata a fine capitolo sono rimasta preoccupata per quel grande segreto che nasconde la sua anima martoriata. Farà scappare Sherlock? Lo stesso John? Oppure me? L'ultima non è da ipotizzare ma se questa recensione è abbastanza delirante e shockante, la prossima potrebbe esserlo di più non credi?

Claudia io non so cosa dirti di più di quello che ti ho detto in altre sedi e che non abbia elencato di sopra. Credo che tu ti meriti anche di più, un'intera poema solo per te, ma credimi se ti dico che hai raggiunto una profondità che non credevo possibile. C'è tutto in questo universo che hai creato e plasmato sulla tua pelle e su quella dei tuoi lettori. Potrei dire di ammirarti da lontano, di apprezzare il tuo modo di scavare e di giocare con questi personaggi ma forse non sarebbe poi molto importante.
Aspetto con ansia e dolore il prossimo capitolo, che sia tra un mese o più non ha importanza ma sappi che, non vedo l'ora di scivolare ancora dentro queste pagine.
Sono io a doverti ringraziare e non il contrario.
Ti abbraccio..


GH


(Recensione modificata il 31/05/2013 - 03:05 am)

Recensore Master
30/05/13, ore 18:29

E arrivo tardi, tardi, perchè sono stata piena di roba da fare. L'ho letta la mattina dopo che l'hai pubblicata; immaginami, la mattina alle sei e un quarto, a leggerla con il magone. Si, con il magone perchè questo capitolo lo trovo splendido e struggente insieme e non so se stare dalla parte di Sherlock o da quella di John. So che mentre leggevo,mi sono trovata in ogni personaggio e ho potuto vedere le cose da più punti di vista. Mi stai facendo appassionare e tanto. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, sul serio. Spero presto. <3 Meraviglioso.

Recensore Master
29/05/13, ore 22:45

Questo capitolo mi ha uccisa. Avrei voluto commentarlo ieri notte alle 2.30, quando l'ho letto (non potevo aspettare a leggere), ma cause di forza maggiore me lo hanno impedito e mi dispiaceva, perché ero convinta che recensire sul momento sarebbe stato meglio... ma sai cosa? Io stasera l'ho riletto ed è stato ancora più bello e più emozionante di ieri. I feelings che mi hanno travolto sono gli stessi, se non più forti, perché rileggere questo capitolo senza la sorpresa di scoprire cosa sarebbe accaduto alla riga successiva mi ha permesso di apprezzarlo ancora di più e posso seriamente dire che è qualcosa di indescrivibile.
Non mi aspettavo che John andasse a bussare alla porta di Sherlock, non mi aspettavo di vederlo così distrutto e fragile, pur essendo un alpha. Non mi aspettavo Victor e non mi aspettavo assolutamente questo Sherlock così se stesso, ma al contempo più comprensivo, più dolce ed empatico nei confronti del suo alpha. E' vero, loro sono legati e questo non si può cambiare, ma è stato un legame violento e forzato, mentre quello che entrambi sentono ora, ad anni di distanza, non mi sembra negativo, anzi.. sembra quasi che, legame o non legame, avessero il bisogno di ritrovarsi.. o almeno questo ho percepito io.
John è pazzesco. Una caratterizzazione e un'analisi perfetta di quelle che sono le sue forze e le sue debolezze. E' l'alpha che vorrebbe torcere il collo a Victor per essersi permesso di avvicinarsi al suo omega, ma è anche l'uomo ferito dalla guerra ma soprattutto da un senso di colpa che si porta dietro da una vita e dal quale non riesce ad uscire. Sherlock lo ha perdonato, ma lui non riesce a perdonare se stesso e devo dire che mi ha fatto malissimo vederlo in questo stato: è peggio di vedere il classico John col trauma della guerra, è molto, molto peggio, perché stavolta la possibilità di guarire è anche la causa del suo male. Sherlock è stata la condanna, ma al contempo sarà la cura e sono davvero curiosa di scoprire in che modo questi due riusciranno a incontrarsi e perdonarsi e si, guarirsi a vicenda.
Sherlock è splendido e non ti dico quanto lo adorato: è sempre lui, freddo e apparentemente distaccato, ma poi ti sorprende con gesti come quello di entrare nella stanza di John per aiutarlo, o di accoglierlo con sè, pur sapendo che sarebbe stato pericoloso non solo per lui, ma per entrambi. E il fatto che ha tenuto l'anello e l'ha fatto indossare di nuovo a John.. non puoi capire, il mio commento è stato "Awwwwwwwwwn ha l'anello! Ha l'anello! Ha tenuto l'anello! Awawawawawa" e lo sto citando parola per parola, giuro.
Victor è stata la cosa che mi ha sorpreso maggiormente, perché non me lo aspettavo davvero e devo dire che sono divisa nel suoi riguardi: una parte di me lo avrebbe cacciato a pedate al posto di Jawn, ma l'altra è rimasta intenerita da questa figura che, poverina, sta sperando in qualcosa che non potrà mai avere (e ne è pure consapevole). Però ecco, mi è piaciuto il suo inserimento, lo trovo stimolante e interessante e sicuramente darà un tocco in più a questa storia.
Cos'altro dire se non che, come sempre, non sono riuscita ad esprimere neanche la metà di quanto avrei voluto dire? Mi trovo sempre più in difficoltà nel recensire le tue storie, perché ogni volta mi stupisci con qualcosa di ancora più bello e meraviglioso e io non ho le capacità per farti capire quanto profondamente mi emozioni e mi coinvolgi.
Ancora una volta, grazie per questo capolavoro che ci stai regalando. Sei splendida.
Un abbraccio <3
(Recensione modificata il 29/05/2013 - 10:54 pm)