Recensioni per
Broken Alpha
di Fusterya

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/04/13, ore 23:54

è uno di quei casi, pochi a dire il vero, in cui non mi riesce proprio recensire a caldo. troppo forte l'emozione, troppe sensazioni evocate, l'immedesimazione ti lascia un po' sotto shock come i personaggi e non ti lascia spazio per discorsi ordinati.
ora che è passato qualche giorno posso scriverti qualcosa. non pretendo di aggiungere molto a ciò che ti hanno già scritto tanti altri.
hai dato vita a un'altra storia forte, inventando un altro mondo davvero spietato e brutale in cui far vivere John e Sherlock. hai fatto incontrare i nostri due eroi da ragazzi, quando ancora non sono diventati "loro", come li conosciamo noi. non sono ancora uomini con un loro (tutto particolare) equilibrio, né minimamente in controllo delle loro pulsioni, soprattutto quelle così animalesche tipiche di questo AU.
il tradimento dei loro genitori, certo istigato dalle regole spietate della società che hai inventato, mi pare tutto lì: li hanno abbandonati a loro stessi sapendo benissimo che non avevano nessuno strumento per poter davvero decidere, nessuna possibilità di controllare la loro natura ed evitare la violenza insita nel modo di creare legami di coppia in questo mondo brutale.
la cosa che non vedo l'ora di leggere è il loro secondo incontro. come si rimettono insieme i pezzi di un legame così complicato, dopo che sono andati in bricioli alla prima prova?
come reagiscono due caratteri forti e diversissimi come i loro a questo schianto, e al rincontrarsi, che sappiamo inevitabile?
la biologia, in questo AU, complica le cose, le rende meno "scelte" e più richiami primordiali del sangue o roba del genere, ma sappiamo la forza che hanno le personalità in gioco .. la biologia avrà il suo bel da fare!
il titolo suggerisce che è John, paradossalmente (o forse no), a essere il più segnato da questo evento tremendo che hai descritto così bene. sappiamo già che Sherlock reagisce a tutto ciò che compromette il suo dominio razionale della realtà chiudendolo a tenuta stagna in qualche diverticolo del suo mind palace, ma John no, lui non ha compartimenti stagni, lui è tutto d'un pezzo.
so che riuscirai a farne poesia, ancora, e che anche con una premessa così tremenda nascerà qualcosa di bello tra loro due. saranno felici insieme, che è un piccolo grande miracolo all'interno di un mondo così insensibile e spietato.
aspettiamo tutti col fiato sospeso!
alla prossima
Giulia

Recensore Junior
26/04/13, ore 00:53

Io non so proprio da dove iniziare, Claudia.
Inanzitutto permettimi di chiederti scusa per il ritardo clamoroso. Con le recensioni sono una cosa vergognosa ma prevedo di colmare questo mio ritardo con una recensione serie e profonda.
Penso che una delle cose che ho più amato di questo primo capitolo sono Charlie e Siger, che oltre ad essere una personalissima e nuova ship, hanno un rapporto profondo e unito. Mi immagino le loro serate a discutere del futuro dei loro figli, a prendersi uno scotch, con il fuoco a fare da sfondo e con le loro voci che pacate e rauche, si ascoltano a vicenda.
Quello che mi piace del tuo modo di scrivere è questo evocarmi delle immagini, questo creare intorno a me uno sfondo perfetto.
L'ho riletta più di una volta la conversazione di loro due ancora una volta mi viene da dire che è perfetta. Inizi a creare un contesto meraviglioso e poetico. 
Inoltre mi viene da citare questo pezzo: “Il mio ragazzo...” lo sente risucchiare l’aria attraverso la mano con la quale tenta di schermare il proprio dolore. "Sai cosa gli succederà, Charlie... se non verrà reclamato da nessuno, e non accadrà, e tu sai perché, sai cosa gli faranno... ne morirà... farei prima a ucciderlo io.”

Credimi se ti dico che mi si è spezzato il cuore. Questo Siger mi uccide. Il ' mio ragazzo ' è qualcosa che fa troppo effetto, specialmente in quel contesto.
Ci si divide ad un certo punto tra la bellezza di Charles e Siger e il voler tirare i loro figli in una vita che non avrebbero voluto. Non mi sono ritrovata ad odiarli, ma vedere lo scoppio di John, mi ha fatto male, se cosi si può dire. 
Nella tua prima omegaverse ho visto uno John molto maturo, che amava Sherlock e che si è costretto ad allontanarsi per non ferirlo.
Qui vedo l'esatto opposto. John è giovane, ha tanti sogni e non vuole quello che tutti considerano come pazzo.
Mi ha sorpreso molto questo tuo fargli rapportare, cosi diverso dalla prima.


“Devi reclamarlo tu, John. Nessun altro lo farà mai, non entro i tempi prestabiliti. Devi farlo tu, o saremo complici di questa follia. Come potremo vivere con questo peso?” gli sussurra tra i capelli.

Dopo qualche lungo istante di silenzio, rotto solo dal suo respiro irregolare e convulso, John scuote debolmente la testa, e Charles sa che non è più la rabbiosa negazione di prima, ma è la risposta alla sua ultima domanda.

 

La prima volta che ho letto questo capitolo, l'unica parte in cui ho provato dolore è stata la fine, ma ora, rileggendola so per certo che questa parte fa malissimo.
Non è solo il ' reclamarlo ', o il sapere che Sherlock potrebbe essere usato in maniera disumana ed essere ammassato come bestia ma è il distacco, la differenza tra il John ragazzo e alpha e la persona umana, quella che ama senza riserve, quella che noi abbiamo visto, quella che ha sparato per Sherlock. Trovo che tu abbia reso benissimo queste due distinzioni: l'uomo e l'istinto, la testa e il cuore.
Amo questo pezzo di Charles e John, di padre e figlio, di uomo che non vuole vivere con una colpa cosi pesante e di ragazzo che non potrebbe accettare tutto questo, vivendo i suoi sogni e basta.

Trovo molto profondo il tuo descrivere la differenza tra i loro mondi e le loro razze (passami il termine). John è alpha, Sherlock omega.
John è voluto da tutti e avrebbe l'imbarazzo della scelta, Sherlock ha solo un destino e può solo scegliere come morire, ad un certo punto.
John può aspettare, Sherlock no.
Se ci pensi è tutto cosi doloroso. Io riesco sempre a immedesimarmi in Sherlock ed è stata la cosa che mi ha fatto più male. La bellezza di tutto ciò Claudia, è sublime. Quando ho visto John che l'ha offeso ma che poi si è reso conto di che cosa avrebbe significato per Sherlock quella vita. Stare in un corpo che non vuoi, dover essere qualcosa che non sei e essere costretto a fare qualcosa che alla fine dovrai fare comunque, è una scelta che ti annienta e ti fa scegliere anche quando non vuoi. John ha capito che questa scelta è molto più dura di quella di rinviare i suoi sogni per qualche tempo.

Non ce l'ho a dir la verità con i genitori per averli rinchiusi. Mi ha lasciata sorpresa ma forse in fin dei conti era prevedibile.
Il dolore acuto, sordo e vivo che ho provato è stato nel non-con. L'istinto di John che viene alla luce e quel modo che Sherlock ha di dirgli " Aspetta. Faccio io, i vestiti. Watson..- John! " mi ha annientata. Più di tutto, più dell'istinto, più della bestia, più della società cosi orrendamente sbagliata.
Fa male perché lo senti nella pelle, nelle ferite che senti, negli occhi chiusi, nel sangue che scorre, nel legame che non è legame perché dovrebbe esserci amore e non diventare cosi.
Sherlock mi fa male sempre per la sua condizione di sofferenza ma qui ti sei superata Cla. Sei meravigliosa ma sei anche maledetta, un po' come John * ride *


Gli manca l’aria nei polmoni.

Si precipita a cercare il telefono***, ce ne sarà pure uno in questa dannata casa!, e quando lo trova, lucido e nuovo sul tavolo del soggiorno, fa appena in tempo a formulare il numero prima che le gambe gli cedano e lo facciano scivolare giù, con le spalle contro la gamba del tavolo, e il petto sconquassato dal primo singhiozzo.

Non avrebbe mai pensato in un milione di anni di fare una cosa del genere, eppure ora è qui, e lo sta facendo.

La voce vellutata, per fortuna, risponde subito, e resta in silenzio ad ascoltare il respiro convulso del pianto di Sherlock.

“Sherlock?”

“My...” riesce solo a dire lui.

“Dove sei? Sto arrivando.”

Il sollievo gli si scioglie nel petto e gli dà una momentanea tregua, ma è un’illusione effimera, perché la dura realtà è che la sua vita fa schifo, tutto fa schifo, e questa è una cosa che mai nessuno, nemmeno Mycroft Holmes, potrà mai sistemare.


Non potevi finire che in bellezza. Fino a qui mi sono detta " Angst? ma dove lo vedono. E' sopportabile ". Qui ne sono uscita distrutta.


" My.. " fa male. Ho sentito uno strappo al petto, allo stomaco e ho visto questo Sherlock pieno di lividi, abusato più nel cuore e nella mente che nel corpo ed è questo a fare male. A vedere che loro sono due anime perse, che nulla di questo cambia, che saranno sempre anime perse che alla fine di tutto questo si ritrovano. Vuoi vederle unite, sempre insieme e so che ci arriveremo ma fatti dire ancora una volta di quanto magnifica tu sia.
Ho sempre ammirato il modo in cui tu riesci a scrivere omegaverse, davvero. Posso inchinarmi, posso costruire frasi per farti capire cosa mi hai lasciato ma alla fine, quando mi emozionano le tue parole posso solo lasciare andare e dirti quello sento.

Ora che ho rivissuto la tua ff non posso che esserne felice e aspettare il prossimo.

Un abbraccio forte.

GH

Recensore Junior
23/04/13, ore 01:18

Sì, no... vaffanculo, va bene?
E non mi interessa se rischio di essere sbattuta fuori da EFP per una parolaccia in una recensione.
Gesù Cristo. A me le Omegaverse nemmeno piacciono. Invece arrivo in fondo a questo capitolo e quasi piango.
Come faccio a scrivere una recensione che abbia senso? Si può scrivere una recensione che abbia senso? Non lo so.
Comincerò con il dire che ho capito John. Dall'inizio alla fine della narrazione. Ok, forse ero un po' obnubilata dalla loro canonizzazione della serie, dato che li ho sempre e comunque in mente, ma da te non mi potevo aspettare di meglio: hai descritto esattamente com'è l'adolescenza, piena di "no!" e "col cazzo!", piena di dissensi e dissapori, e mentre proseguivo la lettura continuavo a dirmi "sì, sì, avrei fatto così anche io, li avrei mossi così anche io, avrei dato questo sviluppo anche io". E non lo dico in tono egocentrico, lo dico perché è praticamente scritta come voglio e come mi piace, e come al solito ti riveli fantastica a questi livelli.
Il primo incontro che si conclude con un litigio e il silenzio. Mesi in cui nemmeno si guardano. Il Legame e poi Baker Street.
E' stato lì che mi sono caduti Charles e Siger. E' stato lì. Perché ci avevo creduto, da qualche parte di me, che no, non lo facessero. Che mantenessero la parola. Che non provassero davvero a costringerli uno per l'altro - anche se, da fedele Johnlock, al contempo mi dicevo "sì, fatelo"... sono una cattiva persona - ma dato che all'inizio mi erano sembrati così... belli, e umani, e leali... hannoa vuto un crollo a picchiata che mi ha sorpreso, così come ha sorpreso John.
Il non-con è... che dire, spettacolare. E' una scena pesante ma è resa con profondità. La descrizione dell'Alpha che prende il controllo su John, e lo Sherlock che vede attrraverso i suoi occhi, impaurito ma che cerca comunque di tenere alto l'orgoglio, per quanto un Omega possa averne... spettacolo. Sto abusando di questo termine ma non so come altro esprimermi, davvero.
La caratterizzazione dei personaggi, e l'introspezione. Fine, precisa, credbile. Sherlock è Sherlock, più giovane ma non meno maturo, forse più... innocente, nel suo insieme. Così come John è John, maturo ma ancora poco esperto, tipico adolescente, atipico nel suo accettare tutto, tutto, dall'ingiustizia al tradimento e al fatto che no, lui non è un animale, non può permettersi di diventare di nuovo un animale... e hai ragione, si porterà dietro di più, molto di più del senso di colpa; si porterò dietro la rabbia, il disgusto, e la paura di essere qualcosa che non vuole essere ma sa di essere... la paura di diventarlo ancora, di trasformarsi ancora in quel modo, in una bestia fatta di impulsi ed istinto e violenza. Una ferita che non si vede ma continuerà a sanguinare ogni giorno, a fare male in ogni minuto.
E lì sì, ci vuole la guerra. Ci vuole il diventare medico, cercando di trasformarsi in qualcosa che gli altri li curi, non li sfrutti. Ci vuole la lontananza. Già me lo vedo.
Ok, sto blaterando.
Che posso dire a parte questo? Stile perfetto, lessico assortito, scorrevole come l'olio. Leggi e ti vorresti ammazzare ma è un piacere persino suicidarti, leggendo cose così, scritte così.
Te l'ho detto e te lo ripeto, ormai puoi scrivere l'elenco del telefono dell'Uganda in farsi e io sarò lì a leggerlo. E probabilmente a piangerci sopra.
Aspetto il secondo capitolo per poter sclerare male ancora un po'. E so che non dovrei parlare proprio io quando si tratta di angst... ma mi fido di te e della tua politica del "niente finali tristi" ;D
Ti amo troppo <3

Recensore Master
23/04/13, ore 00:23

Io vorrei farti una recensione lunga, ma una recensione talmente lunga, che sarebbe più lunga perfino della fic. Purtroppo però non ho parole per commentare tutto questo, o dovrei partire con farti l'analisi di ogni frase, di ogni parola, di ogni gesto, ma dubito tu ne abbia seriamente voglia.
Hai letto il mio sclero durante la lettura (e sai perfettamente che io sono così...) ho avuto la fortuna di prendere delle piccole pause per rispondere a te su fb o penso che sarei seriamente scoppiata a piangere più o meno ogni... mmh, non lo so, tre righe?
Ho provato empatia per Sherlock ancora prima di leggere di lui, perché Sherlock è Sherlock, il nostro adorabile testa calda, colui che non si fa dominare da nessuno, che va in giro a sputare veleno a chi se lo merita e a chi lo offende e quindi no; no maledizione! Lui non può essere un omega. E invece... E invece lo è e viene rifiutato da tutti, perché lui è quello strambo, quello pazzo, quello a cui manca una rotella (e francamente lì John lo avrei voluto ammazzare. Bisogna mettersi nei loro panni, in effetti, e John è un semplice ragazzo di 18 anni a cui hanno appena detto che si legherà per la vita con uno che reputa pazzo e di cui non gli può importare di meno. Ma noi conosciamo i personaggi, conosciamo il loro gran cuore, e leggere di John che gli dice ste cose senza conoscerlo mi ha fatto un gran rabbia. Anche se è l'alpha che parla, anche se John quelle cose non le pensa sul serio.)
Siger e Charles sono ovviamente una coppia amorosa fatta e finita e semplicemente non sono potuti stare assieme perché due alpha... se lo capisce già da come Charles passa una mano sul braccio di Siger quando quest'ultimo è in apprensione per il figlio... parliamo poi di chi c'era al fianco di Siger quando era in apprensione per il figlio... Violet (quella maledetta baldracca "Sì ma lei ha dei vecchi concetti" non me ne può fregare di meno, odiosa. Ne hai parlato per mezza riga ma già si capisce il tipo...)?? No! Proprio Charles (perché è l'unico che vuole. Insomma... abbiamo una nuova coppia da slashare!)
Torniamo poi a come si affronta la cosa...
Abbiamo un punto di vista prettamente da John, ma Dio, quanto riesce far male anche il suo punto di vista, mentre vede Sherlock quasi piangere la prima volta che s'incontrano e gli dà le fedi, quando le vede con la testa china, quando non dice nulla, quando Sherlock -Mr. Ultima Parola- gli mette la fede e un poco trema e non parla. Sherlock non dice nulla.
E poi cammina da solo per il vialetto, mentre John pensa di andarci un po' a parlare (perché finalmente un po' lo capisce) ma i genitori dove lo portano? A Baker Street. Da solo. Con Sherlock. Perché dovrà essere reclamato, perché evidentemente speravano in qualcosa di più. E sono tutti degli stronzi per questo. Perché è vero,
: hanno venduto i figli e pare non importargliene, hanno fatto tutto questo per quello che oramai sembra un tornaconto personale. Ed è orribile.
Ma tutta la parte dove Sherlock viene stuprato... Quando John lo schiaffeggia fino a fargli sangue al labbro, e poi lo prende e se lo sbatte sul divano mentre Sherlock è riuscito solo a spogliarsi dopo aver urlato. Lui, che urla. E' stato terribile, semplicemente terribile. E John è tutto istinto. Non ce la fa a fermarsi ed è brutto. E' la cosa più brutta e triste che abbia letto (in senso buonissimo, capiamoci) perché i sentimenti traspaiono e fanno male.
Io sono convinta però che a John, Sherlock, iniziasse a stare quasi simpatico. Perché stranamente trova il suo odore stranamente più buono degli altri, perché alla fine capisce che anche lui è una merce di scambio, che lui è quello che potrebbe finire scopato da uno qualsiasi per anni e anni per sforzare semplicemente figli... e quando si riprende? Una coltellata nello sterno.
John è semplicemente disperato... ma quello che mi ha veramente uccisa è stata la frase di Sherlock “Il mio odore cambierà, mi hai salvato la vita. E’ ok.” "E' ok." E' ok quando di okay non c'è proprio niente. E John glielo dice e Sherlock lo capisce, per quel poco che lo guarda in faccia. E anche lì, John che lo guarda e osserva Sherlock guardare il pavimento, non alzare la testa e capisce in che merda di situazione stia veramente l'altro... quanto dovrà abbassare la testa perché è un'omega, e gli omega non sono fisicamente portati a contrastare gli alpha... Mio Dio Cla, cosa sei riuscita a costruire.
Poi non parla delle righe finali che sono semplicemente strazianti. Perché Sherlock è sollevato che non rivedrà mai più John (oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio...) ma sa che John non poteva fare altro perché alpha... e ora è salvo...
Splendida, splendida in ogni sfaccettatura, splendida in ogni riga, splendida in qualsiasi cosa.
Caratterizzazione dei personaggi (in cui Cla, io te l'ho detto miliardi di volte, nessuna riesce a batterti. Perché tu li rendi veri, li fai uscire da delle semplici righe, li rendi veramente umani come poche persone sono in grado di fare), stile di scrittura (che è una cosa che va giù fluida in modo straziante (in questo caso, parlando della storia) e che non ti fa scollare gli occhi), trama (va beh, devo seriamente dirti qualcosa?!)
Non posso fare altro che dirti che sei splendida in tutto il tuo essere, e che questa storia è semplicemente meravigliosa.
E adesso dovrò veramente comprarmi un criceto e chiamarlo Sherlock. E sarà tutta colpa tua.
Ti amo immensamente Cla.
Il prossimo capitolo lo posti tipo tra 10 minuti no?
Bene.

P.S. John che abbandona la moto mi ha uccisa, SALLO. Ha abbandonato una passione del genere... e la amava. CRISTIANO RONALDO!!! LA AMAVA!!
P.P.S. Myc alla fine... Sherlock che chiama Myc, è una cosa dolcissima e bellissima. Voglio sapere che gli dice. Assolutamente. <3
(Recensione modificata il 23/04/2013 - 12:25 am)

Nuovo recensore
22/04/13, ore 14:04

Claudia. Mi accingo a scrivere questa recensione dopo aver letto l'intero capitolo quattro volte (e aver passato la solita nottata in bianco), quindi perdonami se sarà delirante e confusa, ma non può essere altrimenti. Sai già quello che penso di te come scrittrice (definire una come te fanwriter sarebbe riduttivo e inappropriato, tu sei una scrittrice), eppure mi sembra giusto ribadirlo. Hai un dono magnifico. Ciò che scrivi è forte, entra fin sotto la pelle e ci rimane. Quando ti lasciai la prima recensione alla Mystrade non avevo letto un sacco di storie famose nel fandom. Adesso che l'ho fatto a maggior ragione posso affermare con assoluta certezza che nessuna è come te. Rappresenti un'eccellenza inarrivabile e per me, che pubblico soltanto da pochi mesi, un esempio ed un modello da seguire. 
Questo primo capitolo mi ha fatto male, malissimo. Le omegaverse mi intrigano: è un AU affascinante che ha delle regole ben precise e allo stesso tempo può variare moltissimo, in modo da essere raramente banale o scontato, senza contare l'enorme carica sensuale di un mondo animalesco governato dagli istinti. Perciò, l'associazione tu + omegaverse era già abbastanza per farmi correre qui in preda all'entusiasmo. Questo però, questo...è più di quanto potessi immaginare (ed era abbastanza, credimi). L'universo che hai creato è cupo e distopico, ancora più spietato e inquietante rispetto a quello di Resilience (che, per quanto mi riguarda, è la regina di tutte le omegaverse). L'atmosfera è angosciante fin dalle prime righe e non fa che peggiorare. Il rischio delle omegaverse secondo me è quello di appiattire le personalità dei personaggi sui ruoli alfa/omega/beta e di andare inevitabilmente OOC, ma non è una cosa che ti riguarda minimamente (e chi ha dubbi e perplessità del genere sulle omegaverse dovrebbe leggere le tue e ricredersi). Tu sai gestire i personaggi in modo superlativo, che siano semplici esseri umani o creature dominate da incontrollabili pulsioni animalesche. Sono comunque personaggi veri, reali, che sembra di veder agire davanti agli occhi come se fosse un film. Non ci sono i buoni e i cattivi, il giusto e lo sbagliato. Ci sono soltanto situazioni e persone comuni con i loro punti di forza e le loro debolezze. Siger e Charles con i loro progetti per i figli, le preoccupazioni e le buone intenzioni, Harry forte e coraggiosa, ed infine John e Sherlock. 
Sherlock è lo quello che conosciamo, il genio isolato e sociopatico della serie tv, perfettamente IC. Ovviamente la sua condizione svantaggiosa di omega (definirla svantaggiosa è un eufemismo, forse “disperata” sarebbe più appropriato) lo ha reso ancora più solo e diffidente e fa davvero male il modo in cui respinge tutti e sembra quasi votato all'autodistruzione. John è un ragazzo fondamentalmente buono che per la sua condizione favorevole di alfa è pieno di speranze e progetti. Il modo in cui i genitori intervengono sulle loro vite è razionalmente “giusto”, se così si può dire, e giustificato da uno scopo condivisibile, ma non per questo ha conseguenze meno disastrose sulla vita dei figli (e situazioni del genere non si verificano solo nelle fanfiction omegaverse, purtroppo...). In un primo momento la situazione sembra completamente a favore di Sherlock, pensata per lui e per la sua salvezza, e l'unico a rimetterci sembra essere John, che vede incrinarsi tutti i suoi sogni, nonostante le rassicurazioni dei suoi sul carattere puramente fittizio del Legame. Quando invece finisce la cerimonia e i due si ritrovano da soli, traditi da coloro che dicevano di agire per il loro bene e non hanno fatto altro che mentire, i ruoli si rivelano per ciò che sono nella natura: l'alfa dominante e l'omega debole e sottomesso. La scena dello stupro (perché anche se in un certo senso Sherlock accetta passivamente perché sa che è il “male minore” rispetto a ciò che gli capiterebbe altrimenti, non si può certo dire che sia consenziente) è da brividi. Un groppo in gola che ancora non se n'è andato. Faccio fatica a commentarla perché davvero l'immagine di Sherlock spezzato in quel modo, con la rassegnazione sul volto e gli occhi bassi mi uccide...E il senso di colpa e il rimorso di John non sono da meno. 
Che cosa meravigliosa ed infinitamente triste hai creato, Claudia. Sono tua, completamente. Ho un estremo bisogno di leggere il seguito e di sapere se in questa spirale di angst, in questo mondo spietato e crudele, ci possa essere un minimo di riscatto. Quando vorrai postare il seguito mi troverai qui, straziata e adorante. 
Un abbraccio,
Marta

Recensore Veterano
22/04/13, ore 11:36

E' straziante ed è al tempo stesso bellissima. Avevo già amato la tua altra Omegaverse, che mi ha fatto apprezzare un genere che altrimenti scarterei, ma questa è ancora peggio/meglio. E' dolore allo stato puro ma è scritto così bene, in modo così giusto che quando hai finito di leggere vorresti solo un altro capitolo o altri dieci. 
A me piace pensare che Sherlock e John non si siano effettivamente scelti, che siano stati destinati anche nel canone, anche nella serie, a incontrarsi, che fossero stati scritti per funzionare così bene uno in funzione dell'altro e quì invece c'è lo stesso pensiero [quello della non scelta] in una chiave drammatica che è straziante. La vendita degli schiavi come dice Sherlock. Lo fanno per proteggerli e al tempo stesso non riesci a non odiarli mentre leggi, perchè Sherlock e John meritavano la possibilità di farcela in altro modo. Una mazzata.
Sherlock è meraviglioso. Riuscire a mantenere il personaggio IC nonostante il suo essere omega penso sia difficilissimo e invece c'è la stessa testardaggine, la stessa forza, la stessa resistenza. E anche in John c'è la stessa fragilità del personaggio, anche se è un Alpha, anche se ci sono gli ormoni, anche se c'è una violenza c'è sempre John alla fine che non riesce a non odiarsi per quello che ha fatto. E' una mazzata da leggere ma in quella scena, in quella scena da entrambe le parti, c'è la redenzione, c'è un inizio di guarigione. Tu tra l'altro sei bravissima e inserire questo sottotesto [o sono io che mi faccio i filmini mentali] perchè l'avevo amato anche in Blending.
E sul finale ho seriamente pianto. Sherlock dice una sola parola e suo fratello corre a proteggerlo perchè si preoccupa per lui costantemente e Sherlock ha il coraggio di mostrarsi fragile, di chiamare. Sono un paio di frasi ma sono davvero di un'intensità narrativa spettacolare.
Sei bravissima. E a me continui a ricordare tanto Coe, nello stile. L'avevo già notato ma anche quando non capisco perchè hai qualcosa di lui e considerando che lui per me è un genio è un complimento =)

Recensore Junior
22/04/13, ore 11:22

No words, darling, no words!
Mi devo ancora un attimo riprendere dall'intensità di questa storia perchè mi ha presa per i piedi e mi ha smashata più volte sul pavimento stile hulk con loki XD
A parte che vabbè io rimango sempre impressionata dallo spunto narrativo che offre l'omegaverse perchè fondalmentalmente ci ho mai capito una sega quindi leggo questa tua seconda omegaverse e dico "mamminchia" perchè sono così :o (w la AU, davvero, si scrive qualcosa di diverso XD) e cosa ci regali? I papà Watson&Holmes in una chiave totalmente nuova e mai vista!(a proposito, è nata una nuova OTP, sallo) Cioè ci sono rimasta così *O* e poi sto povero Sherly che è un omega in un mondo bastardo in cui sei quasi perseguitato se puzzi in un modo piuttosto che in un altro u.u' poor thing ç_ç infatti come ti ho già anticipato la fine del capitolo mi ha lasciata così ç___________________________________________________________ç (sisi con tutti quei trattini in mezzo) e grazie al cielo c'è Mycr ç__ç (amo amo amo) (mettilo mettilo mettilo) (fagli fare il brother premuroso fagli fare il brother premuroso fagli fare il brother premuroso) l'ultima l'ho copiaincollata, sì u.u
Dicevamo, l'originalità della cosa *_* un john bamf già a 18 anni ahahah che fa le gare di moto e le vince! Bamf ma come al solito paziente e che fa la cosa giusta anche contro la sua volontà, perchè Sherlock sta sulle balle a tutto il mondo tranne a suo padre ma non lo lascerebbe mai in pasto a sta gente che, poraccio, vorrebbe farlo accoppiare per forza O_O mioddio e che è! 
Narrazione scorrevole e come sempre eccellente *_* e si arriva al punto straziante del capitolo in John perde il controllo (colpa della puzza Johnny, tu non sei cattivo lo sappiamo ç_ç) e prende Sherly con la forza che manco colby con anthony ç__ç e se lo architrava al divano (già ù_ù) amorino Sherly ç_______ç ho sofferto con lui perchè sì e poi ho sofferto con John quando si è risvegliato perchè sappiamo tutti che non è così e fa male al cuore leggere di lui così ç_ç ma la puzza reclamava povera stella.
E poi come ti ho già detto quelle ventordici volte, il momento straziante in cui sherly è solo e chiama mycroft. Oh io sarò malata, ma ho sentito più dolore in quelle due belin di righe che in tutto il resto del capitolo! Si SENTE il dolore di sherlock e io vorrei solo andare a farmi smashare nuovamente da Hulk per sentire un dolore diverso da quello ç_ç ecco ç_ç
BACIO ç_ç

Recensore Master
22/04/13, ore 00:03

Parto da due punti fondamentali, che mi riguardano: non amo le AU e non amo le Omegaverse. 
Molto probabilmente, l'anno scorso, non l'avrei mai nemmeno letta. Non l'avrei nemmeno presa in considerazione. 
Il fatto è che sei tu e so come scrivi. 
Questa non è la mia prima AU, perché alla fine ho deciso di aprire quella piccola porta e leggerne qualcuna. Penso, ora, che se una storia è scritta bene non ci sia nessun problema, ma deve proprio essere scritta bene.
Questa però è la mia prima Omegaverse, proprio la prima. Non ne ho nemmeno mai aperto un'altra.
Ti posso dire di essere felicissima di aver iniziato da questa. 
Sei fantastica e questo capitolo è sublime e ti posso dire che mi ha veramente fatto venire i brividi, mi ha fatto venir su le lacrime,... Non so quanto questa recensione potrà essere sensata, ma spero che aggiornerai presto. 
Davvero, non so che altro dire. Posso solo farti i miei complimenti e ripeterti quanto io sia contenta di aver iniziato con la tua storia e non con qualche altra. 
Sei una garanzia, davvero. <3 Un abbraccio.

Recensore Master
21/04/13, ore 22:56

Sto tremando. Giuro, mi tremano le mani e trema anche tutto il resto e ho lo stomaco attorcigliato. Dio, che contesto sei riuscita a creare! Che ambientazione! Dura, spietata, crudele, ingiusta nei confronti degli Omega, descritta con una lucidità che dà i brividi. Lo dichiari con chiarezza e con le parole più giuste all'inizio della storia "è un mondo schifoso", pervaso da un senso di ingiustizia e di impotenza, perché è un mondo che funziona così, le regole sono queste e i personaggi che lo popolano sono costretti ad adattarsi. Nella bellezza generale del capitolo è questo che mi ha colpito di più, forse perché mi sento sensibile sul tema delle discriminazioni e sulla privazione dei diritti fondamentali di una persona, come quella di scegliere SE e con chi legarsi, scegliere se e con chi avere figli (ecco, frozarli ad avere bambini è stata la cosa più atroce) e che fa degli Omega poco più che schiavi. Perciò mi sono molto immedesimata in Sherlock e ho capito le scelte di suo padre e del padre di Watson (bellissima novità: in quasi tutte le storie è dato per morto/assente, invece mi ha intrigato la figura che hai tracciato), perché Sherlock non sarebbe sorpavvissuto ad un tale trattamento, sono sicura che si sarebbe ammazato da solo, prima di farsi toccare da qualcuno.
C'è anche da comprendere il giovane John, un Alpha esuberante - ottima l'idea di fargli avere come hobby quello del motociclismo, tipico degli scavezzacollo - che mal sopporta che altri scelgano per lui, sia pur per finzione. E qui c'è un'altra bellissima originalità della storia: inizialmente non c'è alcuna scintilla tra Sherlock e John, non c'è l'adorazione incondizionata, anzi, quest'ultimo considera Holems come lo considerano tutti gli altri: uno psicopatico, un tizio strano da cui stare alla larga. E' giovane, troppo giovane, non è il dottore "saggio" cui siamo abituate, è normale che inzialmente non comprenda fino in fondo la difficile posizione in cui si trova Sherlock.
L'incontro è davvero elettrizzante: mi è piaciuto moltissimo Sherlock, che ha molta più forza e determinazione di spirito degli Alpha, ma vive intrappolato nel corpo di un Omega. Quanto sono potenti quelle lacrime, quella rabbia sul viso di Sherlock, quanto fanno male! E' una visione che ti spezza il fiato e ti fa deglutire a fatica, perché non puoi fare a meno di provare empatia per lui.
E poi accade l'inevitabile, perché probabilmente per i genitori è normale sperare in un legame ordinario, perché al di là delle sue stranezze, Holmes è un ottimo partito, come ha modo di osservare lo stesso John.
E non credo di aver parole per descrivere la scena in cui John prende Sherlock, che ha i contorno di una tragedia inevitabile, tant'è che Sherlock la accoglie con rassegnazione, e mi ha ricordato l'unione di Enea e Didone nella grotta, qualcosa che fa male ad entrambi, che trasforma John nel peggior tipo di Alpha, quelli che ha sempre detestato e Sherlock che non riesce nemmeno a dare la colpa a John di quanto è successo, perché tutto è stato deciso da leggi che sono più grandi di loro. Nell'universo "normale" dove hanno luogo le vicende di Sherlock e John, probabilmente questo non sarebbe mai accaduto, John non avrebbe ceduto all'istinto sapendo che non era quella la volontà di Sherlock, ma in questo mondo Omegaverse, per quanto sia una cosa sconvolgente, che finisce per rovinare due vite, ci sta ed è accettabile (e sei una delle poche persone, assieme a Minerva, di cui riesco a leggere una non-con).
(Recensione modificata il 21/04/2013 - 11:06 pm)

Recensore Master
21/04/13, ore 20:13

Non ho la più pallida idea di cosa scrivere. No, seriamente, ho perso ogni capacità di articolare un pensiero coerente e mi rendo conto che qualsiasi cosa scriverò qui sotto probabilmente sarà solo uno sproloquio senza senso.. ma la verità è che questa ff è qualcosa di talmente fantastico che non riuscirei a trovare le parole giuste per recensirla neanche tra millemila anni, perciò tanto vale lanciarmi subito, con i feelings in corso.
Intanto, adoro le omegaverse e vedere che te ne hai iniziata un'altra mi ha resa non felice, ma al settimo cielo proprio. Ho iniziato a leggere e non sono riuscita a staccarmi neanche per mezzo secondo, perché già alla quinta riga avevo capito che l'avrei amata e che si sarebbe presa un pezzo del mio cuore... e così è stato. Più andavo avanti nella lettura, più mi emozionavo: è qualcosa di straziante, frustrante e terribilmente ingiusto questo mondo in cui vivono Sherlock e John, costretti ad un Legame che nessuno dei due vuole ma che, al contempo, non possono rifiutare. John lo fa perché è buono e non potrebbe mai sopportare il peso di sapere che la vita di Sherlock è stata rovinata per il suo egoismo; Sherlock lo fa perché alla fine non ha altra scelta e perché, razionale come si ritrova, infondo capisce che questa è la soluzione più logica e giusta per la sua condizione di omega. Entrambi la affrontano in modo simile ma allo stesso tempo diverso e alla fine quel tentativo dei genitori di renderla una cosa più ufficiale di quello che sarebbe dovuta essere non fa altro che risvegliare tutta la rabbia e l'intolleranza e la paura per quello a cui hanno costretto questi due ragazzini (perché si, erano solo due ragazzini spaventati, poveri cuccioli). John mi ha fatto venire il magone, ma non tanto per quello che ha fatto, quanto perché sapevo che lui non è così aggressivo e violento e che quel suo gesto folle non se lo sarebbe perdonato mai... e anche Sherlock, con la sua sottomissione totale, mi ha intristitam perché non erano loro, bensì la "natura alpha/omega" a parlare.... ha ragione John, non era così che doveva andare. La cosa però che mi ha fatto più male è stato questo finale, con la scelta di John di andarsene via e vivere per il resto dei suoi giorni con una colpa che non potrà mai perdonarsi, mentre lo stesso Sherlock si lascia finalmente andare e capisce che forse, assieme a John, se n'è andata anche la sua unica possibilità di avere qualcosa in più nella sua vita.
Insomma, è stato doloroso ma al contempo bellissimo leggere questo primo capitolo e non vedo assolutamente l'ora di poter scoprire cosa succederà a queste due povere anime ferite nel prossimo. Come sempre le tue storie mi fanno provare mille emozioni diverse e mi fanno innamorare ogni volta e sempre di più. Hai un modo di muoverli e raccontarli che non so, mi coinvolge e mi appassiona e non posso che ripeterti all'infinito "bravissima" e "complimenti" anche se non esprimono nemmeno un pò quello che penso. Sei fantastica, grazie per aver deciso di regalarci un altro capolavoro.
E ora mi metto nell'angolo ad aspettare con ansia il prossimo aggiornamento.
Un abbraccio  <3

Recensore Master
21/04/13, ore 20:09

Cara, bentrovata anche tu. 
Mi è piaciuta quest'ultima tua fatica. Assai. Se Resilience mi era piaciuta, questa mi ha conquistato appena l'ho aperta. 
Allora. Partiamo col dire che inizialmente Siger e Charles li ho adorati, tanto, ma tanto. Sembravano due amanti che stanno facendo qualcosa. E poi la spiegazione, il tuo mondo creato per questa omegaverse è fantastico e crudelissimo allo stesso tempo. Poveri omega sempre rifiutati dalla società, e invece gli alfa trionfi -prorprio com'è John-. 
Ora parliamo dei protagonisti: 
John. Un John che prima sembra il classico alfa, pensante ai motori, corse con le moto e alle ragazze, e che poi si evolve già dal primo capitolo accettando la proposta del padre di sposare un omega che non ama, ma che disprezza con tutto il cuore, per poi disevolversi fino a ridivenatre un alfa cattivo e stupido fino a stuprare Sherlock (la scena, argh, mi ha fatto male, non puoi capire Cla), poi però, fortunatamente si evolve di nuovo chiedendo scusa e lasciando quel terrificante biglietto (ho paura di scoprire come voglia scomparire.)
Sherlock. Invece mi ricorda tanto lo Sherlock di Resilience <3. E non c'è nulla da dire. E' perfetto. IC al punto gisto, persino quando viene violenato, anche se mi ha stupito, in senso positivo quando chiama Mycroft per essere aiutato, spero che abbia fatto bene. 
Insomma non posso che farti i complimentoni, e dirti che penso che se continua così, questa fanfic diventerà ben presto una delle mie prefertite.
QUINDI SCRIVI CLA. 
Un bacio. 
Giu.

Recensore Master
21/04/13, ore 18:16

Well. Cerco di comporre un messaggio che abbia anche delle parole, oltre che una sequela infinita di sjkdhsjdsmds,dmsdm e suoni indistinti (in realtà devi ringraziare il fatto che non posso fare un video di risposta, tipo youtube, altrimenti mi vedresti correre giù per strada di casa, nuda e con una torcia in mano, gridando e cantando "GOD SAVE THE QUEEN" e "DON'T CRY FOR ME, ARGENTINA", non in questo preciso ordine). Ora cerco di fare un attimo la persona seria - anche se sai perfettamente che non lo sono - e ti dico che sto ancora cercando di riprendermi. Come sai, ho letto, amato e apprezzato la tua precedente Omegaverse, e pensavo che non ne avrei letto mai un'altra migliore di quella. In tutta onestà, questa è allo stesso livello. Sto cercando un attimo di racapezzarmici perché mi hai trascinato in una lettura frenetica, una di quelle che finché non hai finito di leggere un capoverso, un capitolo, una pagina, non puoi proprio staccarti. Non puoi e non VUOI, che è più o meno quello che è successo a me. Ultimamente sono davvero molto nervosa, è vero e hai ragione tu, e non riesco a leggere né a scrivere ciò che vorrei. Ma ti dirò in tutta onestà che questo tuo primo capitolo ha avuto la forza, e la bellezza e la costanza di mantenermi lontano dai pensieri che ultimamente mi stanno affollando la testa (e non sono pochi) e che mi tengono sveglia la notte. Hai un dono magico, perché scrivi tanto e a volte, scrivendo tanto, non si riesce a mantenere l'attenzione di chi legge sulla storia, e ci si perde, tu invece mi hai tenuto davanti a ogni singola parola e azione, consapevole solo del fatto che volevo continuare a leggere, e andare avanti e vedere con i miei occhi cosa sarebbe successo. Hai caratterizzato i personaggi così PERFETTAMENTE che sono riuscita a vedere anche la sfumatura dei loro occhi, la disposizione delle sedie e mi è sembrato di sentire la temperatura della pelle di Sherlock, quando John gli infila l'anello. Ho sentito la paura di entrambi quando hanno capito di essere in trappola, e il disgusto di John per se stesso. Un tripudio di amore e dolore che ho sentito sotto lo sterno, e un po' più su. Dio. 
Una cosa personalissima: Sherlock che chiama (My)croft e lui è già pronto per andare ovunque egli sia, mi ha sciolto il cuore come se fosse esplosa una bomba di zucchero. E' meraviglioso, stupendo, e io credo di aver dato fondo a ogni mio vocabolo per dirti ciò che penso. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, e spero non mi farai attendere troppo (posso sperare di averlo come regalo di compleanno? <3). Ti abbraccio e stritolo e come sempre: sei magnifica.



Jess

Recensore Junior
21/04/13, ore 17:34

La cosa che mi piace immensamente delle tue omegaverse è la tensione emotiva che riesci a creare a partire da problematiche di tipo "etico", diciamo. Prendi l'idea degli istinti ingovernabili, dell'umiliazione non voluta, della sfortuna o fortuna di nascere in un certo modo, della libera scelta e dei valori individuali che vannno al di là del tuo tipo e la trasformi in qualcosa di profondamente umano e condivisibile, in una sorta di metafora più grande. Il più grande rischio di questo verse è banalizzare e appiattire i problemi che inevitabilmente nascono da questa ipotetica suddivisione della società in ruoli di stampo sessuale, oppure estremizzarli e così facendo, ridicolizzarli: tu hai la bravura di non avere mai né un crollo narrativo né concettuale. E' appassionante dalla prima riga all'ultima e l'angst è giustificato sino all'ultimo. Sono così credibili, così loro, che non puoi fare altro che soffrire come un cane e aspettare il seguito.
Non so se si è capito ma mi piace da pazzi, come mi era piaciuta da pazzi Resilience. Complimenti vivissimi, non so davvero cos'altro dire.

Recensore Master
21/04/13, ore 16:16

Se mi avessi presa a pugni mi avresti fatto meno male. Che schifo. Ipocriti Holmes ed ipocriti Watson. Forse per i primi e' comprensibile perché vogliono evitare al figlio un destino peggiore della morte stessa, ma gli altri? È una congiura, perbenista ed ipocrita, ma non per questo meno squallida, come la società in cui vivono. Con il bel risultato che adesso abbiamo non una ma DUE brave persone ferite e marchiate a fuoco per tutta la vita: perché stiamo parlando del nostro Sherlock che è stato costretto ad avere un rapporto sessuale brutale e non voluto, e del nostro John, che ha un grande cuore, grande più del mondo intero, e noi lo conosciamo e lo amiamo per questo, vero? E si porterà sempre il senso di colpa dietro... Ci credo che poi si butta in Afghanistan. Tesoro, lo sai che effetto mi fai quando scrivi, ma siccome sono masochista, ne voglio ancora. Ti abbraccio. Elisabetta.
P.S. Anche io ho comprato il primo cellulare nel 98, era un Mitsubishi, me lo ricordo ancora. Praticamente telefonava e mandava messaggi (non troppo lunghi), e lo schermo era piccolissimo ed in bianco e nero... Ehm ehm siamo comunque due vispi fiorellini!! Baci

Recensore Veterano
21/04/13, ore 14:39

*fissa lo schermo del pc con sguardo vacuo* E adesso da dove comincio???? Io boh, sono psicologicamente e fisicamente annientata.. C'è così tanto da dire qui che non so francamente dove mettere mani e da dove partire per fare una recensione degna di questo nome, nella speranza sempre di metterci tutto quello che devo dire.. Tu sarai la mia morte uno di questi giorni, lo sai, ma preferisco ripetertelo costantemente XD
Allora partiamo dalla trama e dall'originalità di essa.. Tu sai quanto io sia rigorosa da questo punto di vista, soprattutto in una long o comunque una mini-long: io sono fermamente convinta che uno scritto diviso in più parti debba essere sorretto da una trama solida, credibile e ben strutturata, altrimenti non vale nulla. Non si può reggere una storia solo sul bello stile e sull'uso delle parole, te l'ho detto miliardi di volte, e sono fermamente convinta che sia la trama a fare il 90% di tutta la storia (va beh, nelle one shot le cose sono diverse per ovvi motivi..) E io qui sono rimasta davvero INCANTATA dalla struttura, solida e importante, che sei riuscita a creare. Penso davvero che il mondo dell'omegaverse sia il tuo pane, che ti scorra dentro e che tu ci sguazzi come un allegro pesce rosso nella sua boccia: si vede che lo senti tuo, che lo domini, che lo gestisci, che lo rivolti come un calzino e lo pieghi alle tue finalità, e parlo anche avendo letto l'ALTRA cosa che io e te sappiamo e che io sto aspettando a braccia aperte.. Tu dici a me che io ho una fantasia incredibile perché riesco a tirare fuori trame complesse, ma tu, mia diletta, fatti dire che non sei da meno, anzi.. Nello stesso territorio, sei riuscita a dare vita a due storie completamente diverse, entramve di una solidita e una bellezza devastanti, che ti colpiscono come un pugno allo stomaco e ti lasciano boccheggiante. L'idea di far partire la storia da qui, da loro due ragazzi, per me è un puro ed esemplare lampo di genio: un versione tremendamente alternativa del loro incontro ma, proprio per questo, dannatamente affascinante.. Da un lato John, l'alfa spensierato che non vuole legarsi, e dall'altra Sherlock, omega condannato dalla sua stessa natura che non vuole legarsi ma che, a differenza di John, è costretto a farlo per salvarsi la vita.. Il tutto con la completa assenza di quella costante classica delle omegaverse, ossia i farmaci. Per questo dico che è il tuo territorio: perché hai saputo piegare il genere e adattarlo alle tue esigenze, prendendo ciò che ti serviva e tagliando ciò che era irrilevante. Io credo davvero che questa sia la cosa più originale che io abbia mai letto nell'ambito delle omegaverse,e penso che tu qui abbia raggiunto il picco massimo di tutto: intensità, forza espressiva, sentimenti che trasudano dolorosi da ogni parola, da ogni gesto.. Hai costruito un incastro perfetto di azioni e reazioni, che hanno portato in modo assolutamente inevitabile e devastante alla tragica conclusione, a quello stupro che ha "risolto i problemi", si fa per dire, ma che ha spezzato dentro non una, bens^ due vite. L'idea delle due famiglie amiche è un vero lampo di genio, fattelo dire.. L'ho già detto lampo di genio? Originalità? Trama da paura? Mi pare di sì, ma lo ridico because of reasons..
Passiamo ai personaggi: Cristo Iddio sono perfetti.. Hai tratteggiato la loro psicologia in modo PERFETTO! AMAZING, FANTASTIC!!! Anche questo, per come la vedo io e lo sai, è un elemento ineliminabile di ogni long che si rispetti: se i personaggi hanno lo spessore psicologico di una pozzanghera, vuol dire che c'è qualcosa che non va per me.. Tu, invece, hai creato un capolavoro anche qui. I genitori, soecchio inverso l'uno dell'altro, che si vogliono bene e che trovano comunque il modo di sistemare le cose. Ho amato particolarmente il tuo Siger perché, per una volta, è lui quello che ama Sherlock in modo particolare, e non sua madre Violet. Mi ha stretto il cuore la sua preoccupazione, il suo dolore era il mio, credimi.. Poi Sherlock: io qui alzo le mani e mi inchino perché è lui, in tutto e per tutto, come dovrebbe essere, IC fino al midollo, con questa sua aria fiera e indomita, che mal si attaglia al suo essere omega. Un ragazzo che si ritrova, suo malgrado, ad affrontare il peggiore dei traumi e che vede la sua vita segnata nell'unico modo che aborriva.. Ma, soprattutto, John: con lui hai toccato vette di analisi introspettiva assolute secondo me, perché hai saputo dare in modo immediato e semplice la psicologia complessa di un quasi diciottenne che fa parte del gruppo dei vincenti, che si trova suo malgrado a dover legare la sua vita con lo sfigato, lo strambo, il mostro.. Non c'è nulla, o comunque molto poco qui, del John compassionevole ed umano che conosciamo nella serie ma è proprio questo il bello: QUESTO non è QUEL John, non ancora, non ci è ancora arrivato, non ha ancora fatto quel salto di qualità umano che lo porterà ad essere ciò che noi conosciamo.. Questo è solo un ragazzo che ragiona con le logiche dei ragazzi, con le logiche del branco dei potenti, dei vincitori, e che è ottenebrato dalla sua natura parzialmente animale, che poi lo porterà a compiere un gesto di bestiale crudeltà e violenza. Io davvero non ho parole, non so come esprimerti tutta la mia ammirazione per il lavoro che sei riuscita a fare con questi personaggi, e penso che sia la caratterizzazione migliore che io abbia mai letto.
Last, but not least, lo stile: semplicemente divino. Asciutto, immediato, chirurgico ma profondo, che non indugia in voli pindarici o in sproloqui senza senso (non sta parlando di sé stessq ui, noooo XDD) uno stile che ti entra dentro e ti fa a pezzi organo dopo organo, perché è così intenso che ogni parola ti resta marchiata a fuoco dentro.
Io non posso fare altro che ribadirti, per l'ennesima volta e con forza, tutto quello che ti ho detto nell'ultimo mese, e sono davvero felice che il mio lavoro ai fianchi abbia prodotto il risultato sperato: farti aprire gli occhi, farti prendere davvero coscienza precisa di te stessa, di cosa sei tu e di cosa sono gli altri, e spero di averti anche fatto capire, senza se e senza ma, che tu dentro questo fandom mangi letteralmente in testa a tutti e hai un tocco così eccelso da rasentare il divino. Se sono riuscita a convincerti di tutto questo, allora sono una donna felice e realizzata, e ho un motivo per essere fiera di me stessa, perché tu sei il più bello dei fiori qui e spero che tu ti sia finalmente liberata dei complessi, inutili e assolutamente ingiustificati, che ti portavi dietro.
You're simply the best mum, ricordatelo sempre <3 Love ya <3