Recensioni per
Broken Alpha
di Fusterya

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/05/13, ore 21:53

*si rimbocca le maniche e scrocchia le dita*
Eccomi qui, anche se con estremo ritardo dovuto a cause a me non imputabili, finalmente arrivo a recensire e credo che questo lasso di tempo dalla prima lettura mi abbia fatto bene perché ho passato l’80% della mia giornata a pensare a cosa dirti, come poter commentare un capolavoro del genere, e ora forse ho le idee più chiare di quanto non ne avessi stamattina..
Anche se, per come la vedo io, cercare di commentare con le parole questo capolavoro non solo è una vera e propria impresa, ma suona quasi come un affronto perché cosa si può dire di sensato davanti una tale meraviglia?
Sarò banale quando recensisco te, ma non posso proprio fare a meno di analizzare ogni singolo passaggio e aspetto di questo capitolo sotto il doppio punto di vista della trama e della psicologia dei personaggi. Lo sviluppo della trama è assolutamente pazzesco: credimi se ti dico che inserire Victor, e dare questo taglio particolare a Sherlock, è stato un vero colpo di genio.. Io mi faccio sempre millemila problemi quando si parla della sfera sessuale di Sherlock perché, a quanto pare, l’unico modo per farlo restare davvero IC sarebbe quello di renderlo sempre e comunque un asessuale privo di esperienze.. Cosa in cui, per altro, io non credo affatto.. Quindi puoi immaginare la mia gioia SOMMA nel vedere che Sherlock è riuscito a costruirsi una vita, fatta di eccessi forse, droga, sesso e quant’altro, ma ci è riuscito nonostante le premesse non fossero proprio delle migliori. Ho amato questo Sherlock in modo viscerale, credimi.. E per un motivo molto semplice: lo hai reso lui, così lui da far male, così lui da far venire voglia di strapparsi la carne dal petto per la sua implacabile freddezza, ma allo stesso tempo lo hai reso umano, hai fatto emergere la scintilla di sentimenti molto forti.. Io non credo che l’unico modo, il modo giusto, di dipingere Sherlock sia quello di farlo come una macchina senza sentimenti: lui i sentimenti ce li ha eccome (e si vedono benissimo nella seconda stagione) quindi è assolutamente possibile dipingere la sua personalità spigolosa condendola, però, con sprazzi di umanità. E tu sei riuscita a fare esattamente questo miracolo: hai scavato così a fondo in Sherlock, lo hai plasmato in modo così superbo che lo hai reso umano pur nella sua essenza. Il suo sbattere in faccia a John la sua condizione, il ricordargli sottilmente ma inesorabilmente le sue colpe, il suo scavargli dentro senza pietà alcuna costringendolo a mettere in mostra proprio ciò che voleva dimenticare è così tipicamente Sherlockiano, Cristo.. Ma tu sei andata oltre, perché tu sei una vera e propria maestra nella costruzione psicologica dei personaggi e non ti sei fermata a quello no, non ti sei fermata allo Sherlock che conosciamo. Sei andata oltre e lo hai reso UMANO.
Il passaggio che ho amato maggiormente, non a caso, è proprio quello in cui Sherlock si rifiuta di dire a Victor cosa gli ha fatto John: il senso di protezione che traspare in quel gesto, tutte le sue riflessioni su come alla fine chi ci abbia rimesso più di tutti sia stato proprio John, su come John lo abbia salvato a suo modo ottenendo in cambio solo dolore e devastazione mi hanno uccisa.. John in questo capitolo è sicuramente il suo masterpiece (ora arrivo anche lì..), ma Sherlock è di una potenza espressiva e psicologica pazzesca. Nella scena dello strozzamento io mi stavo sentendo male, te lo giuro.. E’ tutto il giorno che ti ripeto come un disco rotto tu non hai idea, tu non hai idea di cosa fai alla gente, ed è la verità: mentre leggevo quelle righe meravigliose, sentivo i miei organi interni stretti in una morsa e mi mancava l’aria, il mio respiro era mozzato e sentivo qualcosa che si contorceva dentro di me.. La maestria con cui hai descritto una scena tanto delicata, l’impatto emotivo che mi hai riversato addosso con quelle immagini strazianti e dolorose è davvero OLTRE, semplicemente inarrivabile.. E anche lì hai saputo rendere Sherlock IC da morire, con la sua praticità e il suo mostrarsi assolutamente nel pieno controllo di sé stesso.. Tu sai quanto io ami il personaggio di Sherlock, sono Sherlock-dipendente e tutto, per me, è Sherlock-centrico quindi non posso fare altro che ringraziarti per avermi regalato un ritratto di questo personaggio così difficile da gestire eppure così incredibilmente umano e profondo, capace di suscitare emozioni fortissime..
E poi John.. Mio Dio, qui davvero non ho parole.. John, ripeto, è il tuo masterpiece: il modo con cui hai scavato nella sua anima martoriata, il modo con cui hai fatto emergere i suoi fantasmi e sensi di colpa, sia legati a Sherlock che legati alla guerra, mi ha distrutta.. Da carnefice, nel giro di un capitolo l’hai reso l’unica, vera, vittima della situazione: vittima di sé stesso, della sua natura, del suo destino, della guerra che lo ha disumanizzato e reso molto più simile a un feroce animale che non a un essere umano.. Le sue ferite interiori affondano così nel profondo che mi sono ritrovata a soffrire con lui, e tutto questo solo grazie alla tua immensa bravura. Concordo con Minerva74 quando dice che tu sei l’unica, in questo fandom, a saper trattare temi di questa portata: temi duri, pesanti, carichi di dolore e sofferenza, che solo una persona in primis di grandissimo spessore morale e poi di indiscutibile talento può affrontare.. Tu sei oltre, sotto tutti i punti di vista. E condisci trame stupende, temi importanti, psicologia sopraffina e approfondita con uno stile spettacolare.. Te l’ho già detto in un’altra occasione (Oh my heart..) che tu sai scrivere come secondo me si dovrebbe scrivere, hai uno stile assolutamente curato e raffinato che non indugia in metafore ed espedienti rozzi da romanzetto di quint’ordine, ma va dritto al cuore con il suo essere asciutto, diretto e a volte anche crudo. Ora capisco perché, inconsciamente, ho iniziato a modificare anch’io il mio modo di approcciarmi alla scrittura: perché il mio modo di esporre le cose non mi è mai piaciuto, l’ho sempre odiato e MI sono sempre odiata per questo, e poi ho scoperto come mi sarebbe piaciuto scrivere e trasmettere i sentimenti, cioè come facevi tu.. Ti ho eletta a mio modello, ho avuto costantemente presente il tuo insegnamento e ho cercato di imparare da te tutto ciò che si potesse imparare per raggiungere la perfezione. Io ci sto ancora lavorando, ma sappi che (e sono ragionevolmente convinta di questo..) se ho fatto notevoli passi avanti è proprio grazie all’amore profondo che nutro per le tue storie e per il tuo modo di trasmettere e far vivere emozioni. E non posso dirti altro che grazie per farmene provare in quantità, e dirti, ancora una volta, quanto tu sia importante per me come persona e come scrittrice, come tu sia il faro che mi illumina la via.

Recensore Master
29/05/13, ore 20:34

Io non ce la posso fare. Questa storia è peggio di una droga, mi annienta e conquista e non posso fare a meno di rileggere e rileggere il capitolo sperando che magicamente ne compaia un altro... Il tuo Sherlock è... dire meraviglioso è troppo poco. Come sta vicino a John, nonostante si mostri freddo in apparenza, in realtà dentro di lui c'è un vulcano in eruzione.. sono legati in modo talmente profondo, e non per il morso, che ancora non se ne rendono conto...
Attenderò impaziente e tremante. Sallo.

**ama**

Greta

Recensore Master
29/05/13, ore 19:43

Ri-ciao XD te l'ho detto che nn vedevo l'ora di immergermi in un'altra tua storia no? u_u a dire la verità questa ho cominciato a leggerla prima di essere catapultata mentalmente e fisicamente in Bleeding in Baker Street! Dovevo appunto commentare il primo capitolo MA...non ne o avuto il coraggio T_T soprattutto perchè l'ultima parte è stata troppo straziante >.< mi ha lasciata priva di forze XD davvero non ce la potevo fa 0_0 quindi ho deciso di aspettare l'aggiornamento XD Allora da quando ho letto Resilience (si la cito e la citerò sempre) mi sn letteralmente innamorata dell'omegaverse *_* adoravo già in generale le AU fantasy ma il mondo Alpha/Omega mi ha rapita completamente *_* e ho letto anche la storia di Doralice! Molto bella anche quella *-* ma la tua devo dirlo mi ha lasciato qualcosa in più >//< e anche questa promette molto bene ** come sempre le tue descrizioni sono talmente ben fatte che le sensazioni che provano i personaggi arrivano tutte! Per questo ero così devastata dopo il capitolo 1 XD Jhon che soffre per quello che ha ftt e non potrà mai perdonarselo, l'angoscia che gli attanaglia il cuore....Sherlock completamente devastato sia psicologicamente che fisicamente...MIX LETALE +_+ e nel secondo si rincontrano dopo tanto tempo..cresciuti e più maturi in fondo..ma comunque legati da ciò che è successo 16 anni fa! e "costretti" a convivere di nuovo! Oh Jhon T_T Sherl T_T *sospira* quanto vi amo T.T Ovviamente non sono rimasti impassibili alla "rimpatriata" Jhon che sembra divenuto freddo e scostante ma che in realtà è sempre in combutta con la sua personale lotta interiore! Sherlock che fa il misterioso  e distaccato ma si sente ancora legato a Jhon! (cioè non hai mai smesso di portare quell'anello ODDIO T_T)  Come Jhon si sente legato a lui del resto! Anche se la parte in cui Sherlock deduce tutta la sua vita così freddamente è stato molto angosciante T_T Si sta vendicando nell’unico modo in cui può farlo. ODDIO T_____________T ma possibile che sti due mi facciano piangere costantemente?? >.< come faccio a trattenermi con frasi del tipo: nessuno deve sapere di Jhon…Nessuno può giudicarlo…Non è stata colpa sua…HELP T_______T cioè il senso di protezione che hanno l’uno nei confronti dell’altro è waa T.T *e di nuovo i miei feelings partirono per la tangente* <3 e si susseguono pure le scene strazianti T_T Jhon dalla sua famiglia…Jhon che involontariamente sta quasi per soffocare Sherlock T_T Jhon T_T “Ti ho aggredito. Di nuovo.” ODDIO T.T  amo questa storia T_T sarò masochista? O_o probabile u_u cmq WAW T_T E quel “Domani ti racconterò tutto” mi fa fremere di aspettativa e terrore allo stesso tempo 0_0 Attenderò con ansia l’aggiornamento *________* Tantissimi complimenti per quest’altra meravigliosa ficcy <3 A presto!
PS: come mio solito ho ftt casino questa recensione dovrebbe essere messa nel capitolo 2 in quanto recensisco soprattutto quel chappy >.< sn beota =_= fammi sapere se la devo cancellarla e metterla nel due o va bene che la lasci qua XD scusa ancora >______<
(Recensione modificata il 29/05/2013 - 07:45 pm)

Recensore Master
29/05/13, ore 19:31

Questo secondo capitolo è stata una sorpresa, una piacevolissima sorpresa, per due motivi: non mi aspettavo che la storia si evolvesse così e, riguardo a John, hai fatto una scelta coraggiosa.
Dopo la fine dello scorso capitolo, sarebbe stato molto più facile, direi quasi spontaneo, condannare il gesto di John senza appello, e renderlo un persoaggio disprezzabile. Invece tu hai scelto la strada più difficile, più dolorosa ed il risultato è stato fantastico: hai trasformato un alpha - l'immagine stessa del dominatore, del vincente - in un uomo senza più speranza, sconfitto, un guscio vuoto che, da quel giorno, non sembra aver avuto più niente di bello dalla vita, niente per cui valesse la pena sorridere, un uomo che ti chiedi come ha potuto andare avanti per tutti quegli anni. Mentre leggi senti la sua rassegnazione, la sua stanchezza e davvero ti domandi come sia sopravvissuto. E' davvero "broken" come dice il titolo, è un uomo rotto, che ha sopportato torture innobili e che non è in grado di aggiustarsi da solo.
Al contrario Sherlock, sembra come rinato. Sei stata molto brava nel delineare il suo percorso emotivo e come, in un certo senso, sia riuscito a rinascere dopo quella notte di violenza: l'odore ed il Legame con John gli hanno permesso di vivere la vita che voleva (e se ripenso all'alternativa che hai descritto nel primo capitolo, ho ancora i birvidi). Da un punto di vista emotivo, probabilmente è rotto quanto John, perché anche la sua relazione con Victor non è amore, è un passare il tempo con una persona stimolante e piacevole, ma ho idea che Sherlock non provi un vero attaccamento per il Beta. Però, per tutto il resto, ha saputo riprendersi, guarda gli altri dal basso in alto come ha sempre fatto e si prende le sue piccole rivincite.
Però, da parte di Sherlock, non ho percepito alcuna cattiveria nei confronti di John (altrimenti lo avrebbe sbattuto fuori di casa senza complimenti), piuttosto è John a leggere tutto ciò che Sherlock fa in questa chiave per via del suo senso di colpa mai sopito: ad esempio John potrebbe rimproverare Sherlock per la droga, il fumo e anche per il fatto che abbia scopato in giro con gente a caso, sarebbe nel suo diritto, ma non lo fa perché è convinto di non averlo, questo diritto.
Però sul finale del capitolo si inizia ad intravedere l'inizio di un percorso, doloroso ma necessario, che probabilmente porterà a lui - e anche a Sherlock - qualcosa di buono. Devo dire che questa veste inedita di Sherlock, maturo, che da sicurezza, che è quasi un dottore ed uno psicologo per John mi è piaciuta molto. Indubbiamente per l'alpha questa è l'unica ancora di salvezza possibile (e non mi è sfuggita l'ironia del fatto che un omega sia tutto questo per un alpha... ecco, cari alpha, karma is a bitch), perché può anche aver perdonato i suoi genitori, ma quello è un rapporto distrutto, perso e che John non ritiene recuperabile, altrimenti sarebbe tornato a casa da loro, invece di fare quel salto nel buio e rivolgersi a Sherlock.

Recensore Master
29/05/13, ore 18:54

Mamma mia. Da dove inizio? C'è così tanto, in questo capitolo.
Innanzitutto, ti farei un monumento quanto una casa, no ma che dico, quanto una città, per averci messo Victor. Mamma mia, non ce la posso fare. E' un personaggio meraviglioso, e vederlo comparire in questa storia già meravigliosa di suo... Ma *__* E poi, è descritto proprio bene. (E ovviamente Victor aka Tom è canon u.u) Un beta terrorizzato dal vedersi comparire davanti un alpha - anzi, l'alpha di Sherlock!- che in realtà non è stupido come appare un po' a tutti, ma è molto scaltro intellettualmente. Ha il rapporto che adoro con Sherlock: amici, anche compagni di letto, ma non si può interporre tra John e Sherlock. Capisce Sherlock, sa come prenderlo e lo rispetta: AMO, in una sola parola.
John, straziato dalle guerre, torna a Londra. E la prima casa dove pensa di andare è ovviamente il 221b. Nonostante tutti i ricordi legati a quella casa, ci torna. Spera di vedere lì ancora Sherlock. E in realtà abita davvero lì, e si ritrovano dopo sedici anni. Quanto sono belli.
(Quando John pensa a come sarebbe stato staccare la testa a Victor poi ho fangirlizzato da Johnlockian e ho minacciato John dall'altro lato. XD).
Hai costruito dei personaggi fantastici, John spezzato dalla guerra e dal senso di colpa che per vivere - anzi, sopravvivere - prende farmaci, e Sherlock che è comunque grato di come siano andate le cose perchè John l'ha salvato... Io non lo so. Il loro rapporto è qualcosa di veramente, veramente unico, particolare. Stanno costruendo a poco a poco qualcosa, anche se non è facile: Sherlock è sempre lui, con i suoi comportamenti freddi e bruschi, sarcastici, che ti analizzano fino al midollo. Non è nato per essere un omega: reagisce sempre a testa alta. Ferendo anche John - nella loro prima conversazione.
E poi fanno piccoli passi, uno verso l'altro. Le chiavi dell'appartamento, il ricordo di un altro foglietto alla vista di quello di Sherlock, e poi John che prende anche per lui due take away perchè "non so cosa ti piace". Quanto sono belli. *_*
Fare John e Sebastian Moran amici è stato qualcosa di inaspettato. Mamma mia! Sapere che solo loro sono sopravvissuti dalle torture, e che Moran è uscito pazzo ed è scomparso... °_° Non ho mai letto Johnastian, quindi non ti so dire con obiettività, ma per me è molto originale come idea. E se farai comparire Moriarty (e Moran al suo seguito)... Non oso immaginare! Aspetto. **
Siger è morto; John ha perdonato i genitori, almeno in superficie. Due realtà separate, ma quasi simili. Sebbene i genitori di John non siano morti, lui non li va a salutare quasi mai. Tutta la parte in cui descrivi John dopo il tradimento è stata bellissima. Non sarebbe potuta essere meglio. Eppure, li va a trovare comunque. E' cambiato nella guerra, e, almeno consciamente, ha dato loro un'altra opportunità, quasi. Ma inconsciamente rimangono coloro che l'hanno tradito. E la parte in cui hai scritto che il sorriso di John non contagia gli occhi, beh. Davvero spettacolare. "Se non mi aveste tradito non avrei perso Sebastian. Se non mi aveste tradito tutto sarebbe diverso". E qui non sai se John lo pensi ironicamente o meno, perchè per quanto la prima parte sia vera, la seconda può essere benissimo ironica: se non mi aveste lasciato lì, non sarei mai partito, e nulla di tutto questo sarebbe successo. E forse sarebbe andata meglio, forse no. Insomma, hai descritto tutto in un modo perfetto.
E poi l'incubo. Sono senza parole. Ed ero terrorizzata mentre leggevo. John che sogna il vuoto e urla, cerca Sebastian, e si sente toccare, e lì, pronto, aggredisce l'estraneo. Sherlock. Di nuovo. Esplode tutto il suo dolore, e Sherlock - il freddo, distaccato Sherlock Holmes - lo aiuta, lo conforta. "Non lo hai fatto apposta". Mamma mia, quanto è stato bello? No, non bello. Meraviglioso. Tutto il capitolo. Hai costruito tra loro un rapporto delicatissimo, sembrano camminare sul filo del rasoio, ogni cosa potrebbe distruggerlo, ma non lo fa.
E "il resto" mi mette paura.
Ora non so come farò ad aspettare fino il prossimo capitolo, ma davvero, Cla, non riesci a far altro che stupirmi. E' una storia fantastica. Non scadi mai nel volgare, banale, o eccessivo. Tutto dosato, tutto perfettamente atto a uccidere, con stile. Meravigliosamente.
Davvero, tanti, ma tanti complimenti. Non riesco a staccarmene, penso che me la rileggerò a random più volte, nell'attesa. E' davvero stupenda.
Aspetto il prossimo!
Ross <3

Recensore Master
29/05/13, ore 16:48

Alla fine l'ho iniziata. Mi ci è voluto solo un altro capitolo per farmi capitolare. Continuavo a ripetermi che era troppo da sopportare, che era troppo aspettare gli aggiornamenti in ansia. Mi illudevo che sarei riuscita a resistere.
E invece, a dispetto di tutto, sono qui ad averla letta. Il primo capitolo - ora vado a leggere anche il secondo.
Mi sono fermata a recensirti solo affinché tu sappia quanto tu mi abbia distrutta. E' tutto così sbagliato, così terribile, in quel mondo. E Siger e Charles mi piacevano. Mi piacevano, cavolo! E li hanno traditi. Capisco il bene per un figlio, ma qui si parla proprio di tradire la loro fiducia...
E loro due. Le fasi dell'adolescenza, la rabbia e negazione, la ribellione, la capisco benissimo. Non sarebbero potuti essere descritti meglio. Non si sopportano a vicenda, ma sono costretti ad unirsi. E nonostante abbiano accettato, il tradimento rende tutto peggiore. Rende la scelta di aver accettato una scelta sbagliata, e malata. E da lì, la furia. E da lì, il reclamo.
E John che non si riesce a controllare, la furia alfa che è diventata padrona del suo corpo. E poi non si riconosce, e scappa. Promettendogli almeno una vita senza il suo carnefice - una scelta giusta, ai suoi occhi. Probabilmente lo è stata.
E Sherlock spezzato nell'interno, che non riesce ad essere se stesso, dopo. Sherlock che accetta passivamente la sua condizione, e che non si ribella. E poi chiama Mycroft in lacrime, e lì mi son spezzata io.
Il dolore, mamma mia. Ma non mi pento di averla iniziata. E fortuna che c'è un altro capitolo. Che vado a leggere prima di subito.
Sei spettacolare nello scrivere, davvero. Rendi tutto così vero - un'omegaverse, peraltro -, e ci riesci benissimo. C'è un motivo se aspetto sempre che i tuoi lavori siano conclusi, prima di leggere. Ma non ce l'ho semplicemente fatta.
Mi risentirai presto, Cla. Davvero complimenti.
Ross <3

Recensore Junior
29/05/13, ore 15:25

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' la seconda volta che segnalo una storia di questa autrice alla vostra attenzione. si tratta di una persona di innegabile talento, con la capacità di gestire storie e personaggi che è di un livello molto superiore rispetto a quelle del fandom Sherlock. Credo che questa storia debba e possa andare tra quelle che la vostra amministrazione indica come scelte. Inoltre, tengo a dire che l'utilizzo della lingua, il fraseggio scelto e al capacità di gestire tematiche anche scabrose con mano ferma, senza scivolare nel morboso, sia una prerogativa che poche autrici hanno in tutto efp. I suoi scritti hanno uno spessore e un approfondimento psicologico difficile da rintracciare altrove.
Spero che stavolta vogliate prendere in considerazione la mia indicazione e dare a questa autrice il giusto riconoscimento che merita.
Stefania Auci

Recensore Veterano
29/05/13, ore 13:26

Io adoro ogni tua storia e soprattutto l'omegaverse, ma questa veramente supera tutte le mei aspettative. Già dal primo capitolo ero rimasta estasiata e commossa per al terribile situazione in cui entrambi erano coinvolti, ma adesso, a 16 anni di distanza tutte le emozioni sono moltiplicate. Praticamente ho letto per tutto il tempo col magone in gola per John e la terribile vita che si è costretto a vivere perché non riusciva a perdonarsi. Sherlock dopotutto è quello più intelligente e razionale, sapevo già dal primo che cap che superato il momento di dolore per l'atto avrebbe trovato la lucidità per ragionare, razionalizzare e tirare avanti cm nulla fosse......purtroppo tra i due è John quello che ha preso la batosta maggiore, il modo in cui l'hai descritto mi ha immedisimato direttamente con lui facendomi capire tutta la sua tristezza. e stranamente a quanto credevo Sherlock si è dimostrato comprensivo e quasi gentile nei suoi confronti, mi fa ben sperare anche se immagino sarà lunga la strada per arrivare ad una Legame vero e proprio, ma sono paziente e poi se i capitoli sono sempre così lunghi e coinvolgenti è ancora più piacevole leggere!

Recensore Veterano
29/05/13, ore 12:08

No ma che cos'è l'altro? [ho paura che c'entri Sebastian e non voglio che c'entri] Cosa può esserci di peggio? Perchè insomma John è spezzato letteralmente e già tutto quello che sappiamo che ha vissuto mi sembra fin troppo. Voglio abbracciarlo.
Non saprei nemmeno dirti cosa mi piace di questa storia perchè è tutto bellissimo, il modo in cui la racconti che è diretto, vivido, che crea legami con chi legge, e la storia, i personaggi. I personaggi sono proprio vivi. A me Victor non fa mai impazzire, anche se nel Canone mi fa tenerezza, e il tuo è stupendo. A parte che ha tantissime affinitià con quello di Doyle ma è di una dolcezza assurda, e poi è in gamba, è sveglio, fa simpatia. Riesci a immaginartelo questo ragazzo che si fa il culo e sorride e sa come rapportarsi con tutti superata l'iniziale paura. 
Anche gli altri comprimari non sono da meno. Sebastian mi piace così tanto che ho sofferto con lui per quelle torture subite, le frasi sulle torture e sulla schiena di John mi hanno fatto un male ignobile, e sorriso nell'immaginare quest'omone mangiare gli scones e ridacchiare con il suo migliore amico. L'amicizia tra loro due la rendi benissimo, l'avevi già fatto. Harry e Myc compaiono in un paio di righe eppure riesci a vederli benissimo. Harry che sbotta, che è arrabbiata con i suoi genitori ma che comunque è il punto di contatto tra John e la sua famiglia. Myc invece che va a salvare suo fratello, quanto ha fatto male e bene quella scena nello scorso capitolo, ma che è comunque razionale, perchè si preoccupa per lui ma non gli racconta storie, non gli addolcisce la pillola, non gliela rende più facile, gliela rende vera. Non trattandolo da vittima gli rende possibile uscirne, gli rende possibile il perdono. A John questo manca, a John manca la razionalizzazione di tutto quello che è successo e lo manda in pezzi. Forse è il personaggio che ho amato di più.
Sherlock e John insieme sono spettacolari. Nonostante tutto il passato, tutto il casino, tutto il dolore e quella gigantesca valanga di problemi che ha creato ridono e per me che leggo è una risata che arriva al cuore. Non dovrebbero ridere e invece lo fanno e sembra che s'illumini tutta la storia.
Il finale, l'incubo è un monumento a Sherlock. Sherlock che entra nella stanza, che si frappone tra John e il suo dolore [e a me viene in mente Blending quando John abbraccia Sherlock nel finale per bloccare tutto], che fa qualche battuta sarcastica sulla curiosità, che penso ci sia perchè è l'essenza di Sher, e che è lì ed è meraviglioso. L'ho amato tantissimo. Quando dice a John "Non è stata colpa tua" ci ho visto un perdono così grande, un perdono con cui ha dovuto confrontarsi in sedici anni d'assenza, non tanto per l'incubo e il soffocamento ma per tutto. E mi sono commossa un pochino. 
Mi sembra sempre una bellissima e dolorosa storia di guarigione. Di redenzione. Stanno facendo il giro della prigione ma ne possono uscire.
Come al solito grazie =)
(Recensione modificata il 29/05/2013 - 12:23 pm)

Recensore Master
29/05/13, ore 09:52

Che cosa è l'altro? Qualche strage di civili inermi per vendetta? Perchè in situazioni di guerra non c'è più ragione, ma solo orrore. E' di questo che John si vergogna? Mi fa male vederlo così. Dall'altro lato amo lo Sherlock che sei riuscita a tratteggiare, che è forte, che capisce come in realtà John lo abbia salvato, John che è senza uscita e vulnerabile tanto quanto lui. Perché è la sua natura di alpha che non gli lascia scampo, così come l'essere omega non ne lascia a Sherlock. Generalmente fra i dui è quest'ultimo che viene descitto emotivamente più debole, così amo come tu lo renda forte e dotato quasi, se non di empatia, almeno di quella che sembra essere comprensione profonda per il suo dottore. John, una volta superato il punto di rottura potrà solo risalire. Ed allora saranno guai a chiunque si avvicinerà al suo detective, fosse pure Sebastian redivivo. Quanto al resto, che posso dire? Sono Fusty-dipendente ormai. Io non leggo quello che scrivi, lo vivo. Non saprei come ancora dirti quanto amo quello che fai, lo sai. Un abbraccio carissima. Eli
(Recensione modificata il 30/05/2013 - 09:27 am)

Nuovo recensore
29/05/13, ore 05:05

Claudia. Perdonami se questa recensione sarà assolutamente delirante (sì, lo so, l'avevo scritto a introduzione anche della recensione al primo capitolo, ma quella in confronto era serissima) ma devi sapere che al momento riesco a malapena a mettere tre pensieri in fila. Di scrivere decentemente non se ne parla nemmeno. La recensione di Yoko è ciò che avrei voluto scrivere io mentre guardavo inebetita il cursore che lampeggiava sul campo vuoto. Damn, non riuscirò a scrivere nulla di intelligente. Okay, andiamo per ordine.
Se l'altro capitolo mi aveva ucciso con un solo colpo ben assestato, questo mi ha torturato, facendomi sanguinare a poco a poco e lasciandomi infine in una pozza di sangue. Ecco, più o meno credo di aver reso l'idea, ma se tutto il dolore fosse così vorrei soffrire ventiquattro ore su ventiquattro. Il protagonista indiscusso del capitolo è John, un uomo “rotto” dal senso di colpa, trasformato, irriconoscibile. In lui è rimasto ben poco del ragazzo ottimista e pieno di progetti che hai presentato all'inizio della storia e questo fa male, tanto male. Perché anche alla fine del capitolo precedente non si riesce ad odiarlo per quello che ha fatto, per una natura sbagliata e abominevole. Nemmeno Sherlock riesce ad odiarlo. Tutto è ribaltato: alla fine del primo ci trovavamo davanti ad uno Sherlock spezzato, in preda alla disperazione, distrutto tanto da ricorrere addirittura all'aiuto di Mycroft. Adesso paradossalmente è Sherlock raccoglie i frutti di sedici anni di libertà che ha guadagnato con un'unica, enorme umiliazione e John invece si ritrova a fare i conti con una vita irrimediabilmente rovinata. È bene che la smetta di “parafrasare” la trama, perché sto appiattendo una storia che ha mille sfumature e una profondità incredibile. Il rapporto che stai cominciando a costruire tra i due è davvero una cosa che ti prende il cuore e lo riduce in poltiglia. Ogni singolo sguardo e ogni parola sono tessere di un disegno perfetto, magistrale. La scena dell'incubo mi ha ucciso, com'era prevedibile – con il senso di colpa di John che emerge di nuovo, violentemente e Sherlock che ancora una volta gli dice che è tutto ok, che non è colpa sua – ma tutte le scene sono talmente curate e cariche di tensione che non saprei scegliere quella che mi ha fatto venire il groppo in gola più grande. L'anello, la prima colazione, il primo incontro. E poi il passato di John che si riflette in ogni suo gesto, i sedici anni che ha passato nella rabbia, nel rancore, le cicatrici visibili ed invisibili...Sebastian. Il rapporto con i genitori che è irrimediabilmente corrotto. Harry che lo ama ma non capisce che ha soltanto bisogno di dimenticare ed andare avanti. La guerra che lo aiuta a sfogare gli istinti più bassi. E poi Sherlock che scopriamo aver rotto del tutto con la famiglia – tranne che con Mycroft perché nessuno rompe con Mycroft se lui non è d'accordo – e aver inventato un mestiere di sana pianta. Ripensando a Siger e Charles del primo capitolo, pieni di aspettative per le vite dei loro figli, il naufragio dei rapporti di John e Sherlock con le rispettive famiglie (con Sherlock che è più drastico ma non più definitivo) fa ancora più male, perché rende evidente il fatto che anche se mossi da intenzioni nobili e giustificabili si può ferire e rovinare tutto, e questo purtroppo capita spesso tra genitori e figli. Il rapporto puramente opportunistico che lega Sherlock a Victor (che ovviamente avevo capito che faccia aveva prima di leggere le note, è naturale! XD) è delineato perfettamente, così come il personaggio stesso di Victor. Splendida la descrizione che ne dai, vivida e perfettamente credibile (si può creare un personaggio di questo spessore in poche righe? No, ma tu ci riesci). Il tuo stile poi è sempre sublime: sai combinare le parole in frasi pesanti come macigni, che restano impresse nella memoria e in qualche parte meno “razionale” del lettore. Non c'è un'immagine, un aggettivo fuori posto, tutto è esattamente dove e come dev'essere. E per quanto ci siano altre scrittrici meravigliose in questo fandom nessuna riesce a ridurmi nello stato in cui mi riduci tu. Lo chiamo l'”effetto Claudia” (si può spiegare col contorcersi su superfici random in preda allo sgomento per la meriviglia di ciò che si è appena letto per poi passare a cestinare in toto la cartella che contiene le proprie fanfiction sul pc) e, ahimè, conosco altre lettrici affette dalla stessa sindrome.
Bene, adesso che ho citato un sacco di elementi della storia in un calderone confuso e senza senso condito da metafore brutte e illogiche, posso andare finalmente a dormire. Perdona questo papiro farneticante, ma sappi che mi hai ridotto tu così, it's all your fault. Non scriverò nulla del genere “Aggiorna prestissimo!!” perché so che tra la vita “reale” e l'ispirazione i giorni scorrono come millesimi di secondo. Però sappi che quando vorrai aggiornare, a qualsiasi ora del giorno e della notte (come stavolta), io sarò pronta a leggere con gli occhi lucidi e il cuore in gola.
Un abbraccio,
Marta

Recensore Junior
29/05/13, ore 02:42

Ho visto l'aggiornamento all'una e mezza, mentre stavo per spegnere tutto e andare a dormire, ma non potevo. Semplicemente non potevo.
Ne avevo già letto un pezzo - viva l'anteprima 8D - ma la roba che spacci tu va riletta tutta capo, altrimenti la magia si perde. E così ho fatto.
E così ho pianto.
Io non lo so. Tutto sommato, a livello di batosta emotiva, succede poco, forse niente. Equilibri che si creano e si spezzano, relazioni più o meno importanti, la costruzione di qualcosa? Spero di sì. Insomma, niente di così radicale.
Eppure.
Ho sempre detto che muovi John da Dio e lungi da me rimangiarmi la parola. Anzi, temo che il fatto sia che lo muovi talmente bene, descrivendolo a fondo con poche pennellate, che il mio livello d'empatia con il personaggio (che mosso da te è già di per sé molto alto) arriva alla sincronizzazione totale. Divento - in una sorta di visione mentale strana e particolare - lui.
E cazzo, che male che fa.
Quell'uomo è distrutto, e forse è questo il bello della fanfic: l'immancabile idea di contrasto che si crea. Alpha e Omega: siamo abituati al fatto che l'alpha sia il dominante e l'omega il sottomesso. Forte contro debole, senza scelta, senza via d'uscita. Ma qui non è così, perché alpha-John è la massiccia quercia andata in pezzi nella tempesta mentre omega-Sherlock è il fragile e flessibile giunco che l'ha superata indenne. Sherlock, nonostante una vita non di certo spuria da vizi di sorta, ha superato un eventi traumatico guadagnando una vita di libertà; John, al contrario, ha sacrificato la propria proprio a causa di quello stesso evento. Ed ora, nonostante la pericolosità che la natura ha imposto loro, i ruoli si sono invertiti: Sherlock ha la potenzialità di divenire la colonna portante del mondo di John che va sgretolandosi.
Il senso di colpa è una brutta bestia, e questo John ce ne da la prova lampante.
Fra tutti i momenti che questo capitolo racchiude, però, quelli che ho riletto minimo tre volte sono stati due. Il primo, quando Sherlock è da Victor (un po' mi infastidisce, essendo io Johnlockiana nell'anima e ponderando la Shervic solo ai tempi universitari... ma è tutto un problema mio, tu hai costruito un Victor bellissimo) e decide di /proteggere/ John rifiutandosi di sottoporlo al giudizio di Victor.
Quando dici che l'ha perdonato. Ecco, quel pezzo mi ha fatto sorridere.
E il secondo, è la reazione di John quando si sveglia dallìincubo e si ritrova le mani sul collo di Sherlock.
Epico. Un pezzo mozzafiato. Ho dovuto rileggerlo perché hai creato un'atmosfera da brividi lungo la schiena, con un soldato tremante e sperduto e un detective sicuro e incuriosito (è quella la scintilla? La sua curiosità nel confronti di John?). Il tutto ampliato dal tuo stile di scrittura che, lasciatelo dire, ti mette le manette ai polsi e ti trascina con sé fino in fondo alla pagina. Non ti lascia la scelta di non leggere, tu semplicemente non puoi più smettere.
E non sono considerazioni pro-forma, o perché ti stimo, o perché sei mia moglie. Ho sempre detto che scrivi in un modo assurdamente fantastico, e non riesco più a trovare le parole per ripetere ancora e ancora che sei detentrice ufficiale del mio personale trono.
Aspetto il prossimo capitolo con ansia.
Un abbraccio enorme <3

Recensore Master
26/05/13, ore 00:40

COME CACCHIO HO FATTO A SCOPRIRLA ORA O_O Non ne ho idea, comunque è meravigliosa, triste, bellissima e tutto quel genere di aggettivi banalissimi ma totalmente veri. Ho letto anche la tua altra omegaverse, anche se mi sa che non l'ho commentata,ma questa non ha veramente paragoni. Ho provato una marea di sentimenti diversi leggendo il capitolo, a seconda di quel che stava succedendo, e il finale è tipo la botta definitiva per strapparti il cuore ("My...": uccidere il cervello - chiamiamolo così - della gente con due lettere). E' incredibile e bellissima e ti fa a pezzi proprio dentro, te lo giuro ç____________________________ç Ora ti chiedo solo perafovorissimo di aggiornare e non lasciarla così >*<

Nuovo recensore
30/04/13, ore 18:48

Beh, che dire. Davvero ben scritta, con una trama originale e efficace :) è la prima omegaverse che leggo quindi all'inizio non riuscivo a capire molto bene ma comunque procedendo nella storia si è fatto tutto chiaro :) mi fa impazzire come descrivi le reazioni di john ai suoi istinti animali e all'odore di sherlock, è cosí intenso e vibrante, mi è sembrato di viverle io stessa... sei definitivamente la mia autrice numero uno, aspetto con ansia un nuobo capitolo (se ci sará)! :D complimenti!! P.s. scusa gli eventuali errori di grammatica ma è un anno che vivo all'estero e ogni tanto ho qualche problema... xD

Recensore Veterano
27/04/13, ore 12:06

Ciaoo! Sono strafelice che tu sia ritornata con una nuovo storia su questo AU! Ho rimandato a lungo la recensione perchè non so veramente cosa dire, la storia è praticamente stupenda pur se straziante in questo inizio, davvero incredibile!
La narrazione è scorrevole e rende bene lo sviluppo degli eventi e i sentimenti dei protagonisti, dall'annuncio del legame organizzato a tavolino per far sfuggire Sherlock a un destino francamente raccapricciante, alle remore di John, che capisco benissimo vorrebbe potersi legare con chi vuole lui e non con il semi-sconosciuto figlio di un amico di famiglia, fino alla prevedibile conseguenza, che immagino devastante per ambedue i personaggi; sei riuscita a rendere bene la drammaticità della scena senza rendermi odioso a vita John :D, cosa difficilissima visto quanto successo, e ad esprimere in maniera perfetta, senza scendere nel banale, lo stato d'animo di Sherlock, che appare in ogni modo condannato a soffrire per il fatto di essere un Omega.
Leggere questa storia mi ha emozionata, continua così (sperando di non distruggere troppo psicologicamente i due poveracci :D Spero che prima o poi le cose si aggiustino per loro). L'ultimo pezzo poi è stato sia dolce- per l'appoggiarsi al fratello quando tutto, persino i genitori, persino sè stesso, appare inaffidabile- e un po' preoccupante, perchè non riesco a non immaginare cosa potrebbe fare Mycroft a John una volta scoperto tutto!
Baci